Fanfic su attori
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Autore: Sariel    08/12/2008    10 recensioni
Non avrei saputo dire come eravamo arrivati a quel punto, ma sicuramente lei, la nuova arrivata, c’entrava in qualche modo, anche se avevo tentato di negarlo sin dall’inizio.
Seguito di 'fact, not fiction'.
[Robert Pattinson/Kristen Stewart]
[MOMENTANEAMENTE SOSPESA]
Genere: Romantico, Triste, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Kristen Stewart, Robert Pattinson
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Disclaimer:  Questa storia è frutto della mia fantasia. Non conosco i due personaggi e, ovviamente, non appartengono a me. E blablabla.
Credits: (*) tratto da Cime Tempestose, versione cinematografica del 1939, la migliore a mio parere.
Note dell'Autore: okay, ci siamo. Ecco qua il primo capitolo del seguito di fact, not fiction, long-fic seguito di one night in Portland. Grazie davvero a chi ha commentato il prologo e le altre fiction.

Questo capitolo è….bè, mi piace. Ed è strano, considerando che non ho mai apprezzato le mie fiction come queste su Rob e Kris.
Come ho già scritto nelle note del prologo, Catherine ci sarà in questa fiction, nonostante l’arrivo di questa notizia. Un'ultima cosa...prima di arrivare al punto del prologo, c'è un bel pezzo di storia u.u.
Buona lettura,
Sara;;
Ps una sola cosa, la doccia. Vi spiego come me la sono immaginata: porta in vetro e due pareti interne piastrellate. Una doccia ficcata in un angolo del bagno in pratica, a forma triangolare.
Ma in fondo è quello che c’è dentro che conta, no? *w*

lovers

Chapter I
{lovers}

-          Oh, it's a wonderful castle! Heathcliff,
 let's never leave it.
- Never in our lives! Let all the world confess,
 that there is not  in all the world
a more beautiful damsel than
the Princess Catherine of Yorkshire.
- But I - I'm still your slave.
- No, Cathy. I now make you my queen.
Whatever happens out there,
here you will always be my queen.
Wuthering Heights - 1939 Movie(*)
 
 
Aprii piano gli occhi e mi guardai attorno, intontito dalla lunga dormita. Il mio sguardo cadde sulla sveglia accanto al letto. Le sette e mezza. Lunga dormita mica tanto, considerando il fatto che ci eravamo addormentati solo tre ore prima. Mugugnai piano e mi stiracchiai.
Feci per alzarmi, ma mi bloccai non appena mi accorsi che lei era tranquillamente e spudoratamente appoggiata a me, con la testa affondata nel mio petto e un braccio che circondava la mia vita.
Mi lasciai ricadere indietro, nel letto, trattenendo una risata.
La sua espressione era beata e sulle sue labbra c’era addirittura l’ombra di un sorriso.
- Kris.- sussurrai, dolcemente. Dalla gola mi uscì solamente un suono roco e basso. Mi schiarii la gola, dannatamente secca. - Kris.- riprovai e in risposta ottenni uno sbuffo di impazienza. Si strinse ancora di più a me, aumentando la forza alla presa sulla mia vita. Scoppiai a ridere.
Infilai una mano fra i suoi capelli e cominciai a solleticarle la pelle dietro all’orecchio, sapendo bene che si sarebbe subito spostata. Alzò la testa di scatto e mi lanciò un’occhiataccia. Si morse un labbro e sbuffò di nuovo.
- Ok. Ok.- disse, alzandosi con l’aiuto delle braccia. - Sono sveglia.
Si sporse verso di me e il lenzuolo che la copriva scivolò lentamente, lasciandola nuda.
Arrossì un poco e si ricoprì. Mi baciò piano, scostandosi subito per scendere dal letto, sempre avvolta nel lenzuolo.
- Sembri un’antica romana.- commentai, trattenendo una risata.
Mi fece la linguaccia e sparì nel bagno.
Rotolai nel letto, raggiungendo con la mano il pacchetto di sigarette sul comodino. Ne accesi svogliatamente una e mi misi a sedere, appoggiando la schiena alla testiera del letto. Aspirai piano. Un tonfo sordo provenne dal bagno.
Con un forte cigolio il pomello dell’acqua calda girò, facendo partire il getto della doccia. Un urlo stridulo arrivò dal bagno, seguito da un’imprecazione.
Sorrisi istintivamente. Ah, quella ragazza.
- Te l’avrò detto mille volte che l’acqua scende subito bollente.- le urlai.
Mi alzai dal letto e infilai i pantaloni della tuta, subito dopo aver appoggiato la sigaretta nel posacenere. Mi avvicinai alla porta del bagno. La aprii e infilai la testa nella stanza.
- Kris, non devi aprire solo l’acqua calda.- la avvisai per l’ennesima volta. - Bè, puoi farlo. Sempre se vuoi ustioni di terzo grado sul corpo, si intende.- aggiunsi, ghignando.
Kristen mi fulminò con lo sguardo.
- Grazie, me ne sono accorta.- sbottò, asciugandosi un braccio che, a quanto sembrava, doveva essere entrato in contatto con l’acqua bollente, diventando di un rosso accesso.
- Ti conviene mettere un po’ di crema.- consigliai, uscendo dal bagno.
In tutta risposta mi lanciò addosso l’asciugamano che aveva addosso, centrandomi in pieno nonostante fossi per metà già nell’altra stanza.
Mi voltai di scatto, proprio mentre Kristen si stava rifugiando, ridendo come una pazza, nel vano della doccia.
- Ah, sì?- mormorai, gettando l’asciugamano a terra. - Io ti do un consiglio e tu mi attacchi? Non è un comportamento carino.- dissi, andando verso di lei.
Mi lanciai verso la porta di vetro della doccia e tirai verso di me, mentre lei resisteva, cercando di trattenerla verso di sé. La squadrai da capo a piedi e sorrisi malizioso, facendola arrabbiare di più. Mi fece la linguaccia, cercando di coprirsi quel che poteva con una mano. Doveva pensarci prima di lanciarmi addosso l’asciugamano.
Non c’è nulla che io non abbia già visto, volevo dirle, ma optai per il silenzio. Sapevo com’era fatta, non volevo ricevere nessun pugno o schiaffo di prima mattina.
Alzai gli occhi al cielo e sospirai.
- Sai, non voglio rompere la doccia.- le feci notare, alzando un sopracciglio.
Lasciò andare la maniglia e la porta di vetro mi sarebbe arrivata dritta in faccia se non mi fossi scansato in tempo. Rise di nuovo.
Entrai nel vano doccia e la afferrai per la vita, prima di bloccarla contro la parete.
La sua risata si spense all’istante, mentre distendevo le labbra in un ghigno.
- Oh. Oh.- sussurrò piano, mordendosi il labbro inferiore. Cercai di non farci caso. Adoravo le sue labbra.
Girai i pomelli dell’acqua e il getto tiepido ci centrò in pieno.
- Sei proprio un bambino.- sbottò, ma sulle sue labbra apparve un sorriso divertito.
Feci scendere le mie mani sui suoi fianchi e la tenni ferma più saldamente. Inarcò piano la schiena, una volta che toccò totalmente la parete fredda di piastrelle della doccia.
Infilò una mano tra i miei capelli ormai fradici e li scompigliò, facendomeli finire davanti agli occhi. Tentai di scostarli dalla faccia, muovendo di scatto la testa.
Mi abbassai verso Kristen e la sentii trattenere il fiato, prima che le mie labbra toccassero le sue. L’acqua sembrava ghiacciata, se paragonata alla sensazione d’improvviso calore che ci avvolse.  
La mano tra i miei capelli aumentò la sua presa, facendomi quasi male, ma non me ne accorsi. Sollevai Kristen, cercando di non perdere l’equilibrio, per permetterle di intrecciare le gambe attorno ai miei fianchi. Le sue mani scivolarono sull’orlo dei pantaloni della tuta, ormai appiccicati alle mie gambe. Smisi di baciarla per un istante, ma rimasi vicinissimo alle sue labbra. Il rumore dei nostri respiri, fusi l’uno nell’altro, veniva coperto dall’acqua che continuava a scorrere.
Appoggiai una mano alla parete fredda, reggendomi come meglio potevo, e con l’altra seguii il contorno del suo viso.
Chiuse gli occhi, inclinando la testa per sentire ancora di più il mio tocco. Sollevai le dita dalla sua pelle e spalancò gli occhi. Si sporse verso di me e riprese a baciarmi, con più violenza di prima. Feci scivolare la mano libera dietro la sua schiena e la strinsi a me, allontanandola dalle piastrelle.
Due colpi alla porta la fecero sobbalzare tra le mie braccia. Cercai di non badarci e continuai a baciarla con più foga.
- Rob.- cercò di dire, tra un bacio e l’altro. Le sue mani si strinsero forti alle mie spalle e Kris cercò di allontanarmi da lei. Mi lanciò un’occhiata del tipo meglio-se-vai-ad-aprire.
- Un attimo e se ne va, tranquilla.- mormorai, abbassando la testa per baciarle il collo.
Un altro colpo smontò le mie parole. Sbuffai, facendole il solletico.
- Merda.- sussurrai, allontanandomi da lei, che sciolse la presa sulla mia vita.
- Servizio in camera.- urlò una voce femminile, dall’altra parte della porta di casa.
Servizio in camera? Nel mio appartamento?
- Ma chi diavolo è?- sbottai, lanciando un’occhiata a Kris.
Mi trascinai fuori dalla doccia, lasciando cadere gocce ovunque, e arrivai alla porta.
- Avanti, so che ci sei. Apri!- gridò, dando un colpo alla porta.
Oh. Tutto chiaro. Quella voce era più che familiare.
Aprii la porta prima che lei potesse buttarla giù.
- Ciao Catherine.- dissi, ancor prima che entrasse.
Entrò di un passo e si guardò intorno, sorridendo. Quando il suo sguardo cadde su di me, la vidi chiaramente trattenere una risatina.
- Sei bagnato, Rob.- commentò, squadrandomi. - E sei mezzo nudo.- Alzò un sopracciglio.
- Sì.- mi limitai a rispondere, sospirando. Catherine rimase ferma sulla soglia della porta.
-Ora che abbiamo affermato l’ovvio, mi lasci chiudere la porta? Sai, penso che tu abbia disturbato i vicini.- aggiunsi, indicando con una mano l’interno dell’appartamento, invitandola ad entrare.
- Oh.- sussurrò, spostandosi. Tornò a fissarmi. - Sai mi sta venendo una certa idea per il film.-
- No!- esclamai. - Non ci pensare neanche Cath.-
La invitai a sedersi su una delle sedie del salotto.
- Ma non sai nemmeno di cosa si tratta.- replicò, inclinando la testa di lato.
- Qualunque cosa sia, non penso sia una buona idea.-
Soprattutto se riguarda me mezzo nudo, volevo aggiungere, ma ancora una volta mi limitai a stare zitto.
- Quanto sei antipati- iniziò a dire, ma qualcuno la interruppe.
Kristen uscì dal bagno, avvolta solo nell’accappatoio - mio, tra l’altro- e si stava strofinando i capelli con un asciugamano.
- Chi era?- chiese a gran voce, poco prima di bloccarsi, non appena vide Catherine.
- Oh. Ciao Catherine.- disse, cercando di suonare naturale, ma una nota ansiosa nella voce la tradì. Alzai gli occhi al cielo.
Lo sguardo di Catherine passò da me a Kris e viceversa per non so quante volte. Sulle sue labbra apparve un sorriso ebete.
- Vi siete messi finalmente insieme?- domandò Cath, sgranando leggermente gli occhi.
Finalmente? Ma che era, tutti si aspettavano che ci mettessimo insieme?
Aggrottai la fronte, cercando di trovare la risposta. Stare insieme implicava essere una coppia e noi non amavamo definirci una coppia. Preferivamo chiamarci amanti.
- Sì.- mi anticipò Kris, facendomi l’occhiolino.
Sorrisi e scossi la testa.
- Sì, Cath.- mormorai.
Catherine sembrava sul punto di piangere per la gioia e sembrava molto contenta, come un bambino davanti al suo giocattolo preferito.
Non aspettava altro.
- Bè, ci vediamo dopo domani sul set allora.- affermò, alzandosi dalla sedia.
- Alt!- esclamò Kris, stupita. -Come dopo domani?- chiese, con voce un po’ più stridula del normale.
- Oh, sì. Abbiamo anticipato di qualche giorno.- disse, facendo spallucce, come se non ci fossero problemi. Si voltò e si diresse spedita verso la porta.
Guardai Kris, sconcertato.
- Io amo quei due. Li amo.- la sentii sussurrare, mentre usciva dal mio appartamento.
 
 
Angolo autrice.
Grazie per i commenti al prologo **
Non vi svelerò nulla, se non che ho creato un nuovo personaggio femminile, la lei presente nel prologo. Sarà una bastarda, tutto qui.
@carlottina : ne devono ancora succedere di cose...x°D Con calma arriverò a spiegare il prologo u.u Sì, sono stata leggermente bastarda, ma non anticipo nulla. *si cuce la bocca*
@Scarlet Beck : thanks <3
@SophChad : Macciao! ** che piacere vederti anche qui <3
@_Natsuki_ : mi hai sognata? °° Oddio, povera te x°D Nah, a parte gli scherzi grazie per il commenti a fact, not fiction. Comunque io lo chiamerei destino, ultimamente ci credo parecchio ;)
@bella94 : Nadiiii *__* grazie <3
@kricullen_ :  addirittura da iperventilazione? °° Bè, grazie *blush*
@Lady_2008 : E già, Cath a quanto pare non sarà la regista di NM. Ho messo il link alla notizia nelle note di questo capitolo. Grazie per il commento <3
  
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