Atto I, parte I
Scena I - New Orleans, una piazza davanti alla casa dei Forbes.
Passeggiavano tranquillamente Matt e Jeremy davanti alla casa dei loro padroni con spada e scudo s'intende (di quei tempi non si era mai troppo sicuri di chi potesse comparire davanti alla porta della loro casa) quando Jeremy parlò:
<< Non sopporteremo provocazioni di alcuna sorta! >>
<< Certo che no! Se verremo provocati risponderemo a dovere >> gli rispose Matt, facendo lo spaccone.
<< E se ci faranno arrabbiare più del dovuto, tireremo fuori le nostre armi >> sogghignò Jeremy, indicando prima i suoi denti e poi la sua spada, posata al suo fianco. << E se vedo un Mickelason che Dio lo assista. Basterebbe quello a farmi scattare. >> proseguì dopo qualche istante di silenzio.
<< Già ma scattare significa muoversi; rimanere fermi, quello è coraggio. Se tu scatti, scappi. >> osservò il compagno d'armi.
<< No, perché io sono in grado di scattare pure stando fermo: mi basta incontrare uno di quei cani. Fa che ne incontri uno, sia maschio o femmina, io prenderò la destra*. >> inveì Jeremy, iracondo.
<< Se ti metti sulla destra sembreresti storpio, perché in quella posizione ci va sempre il più debole >> notò nuovamente Matt.
<< Questo è vero. E' per questo che le donne stanno sempre in quella posizione. Perciò sai che faccio io? Caccio dalla destra i servi dei Mickealson e ci faccio mettere le serve >> scherzò Jeremy.
<< A quel punto ci sarà da vedersela tra uomini, padroni e servi >> commentò Matt.
<< Per me fa lo stesso. Mi farò vedere come fossi un tiranno: dopo che avrò combattuto con gli uomini, sarò gentile con le donne, tagliando loro la testa. >> provò nuovamente a far ridere Jeremy.
<< Ma che dici! Taglieresti la testa alle donne? >> chiese il biondo incredulo.
<< Taglierò loro la testa o mi prenderò la loro verginità. Prendila come più ti piace >> continuò Jeremy con le sue smargiassate.
<< Non sono io che lo devo prendere, quanto quelle ragazze nel senso che vuoi tu >> osservò sconvolto Matt. Non aveva mai visto un soldato più sbruffone e gradasso di Jeremy!
<< E puoi essere certo che finché le gambe mi reggeranno, tutte le ragazze lo sapranno >> continuò Jeremy, all'oscuro della pessima figura che stava facendo con il compagno << Lo sanno tutte che bel bocconcino sono >> finì.
<< Meglio per te che non sei nato pesce, sennò saresti uno stoccafisso >> ribatté Matt per le rime stavolta. << Piuttosto tira fuori la spada e mostra i denti che stanno arrivando dei Mickaelson >>
In quel momento anche Jeremy poté notare due figure che si avvicinavano con delle facce brutte come la morte e capì al volo anche lui che erano dei Mickaelson. Più precisamente Damon e Adrian, due servi.
<< Io la mia spada l'ho già snudata. Attacca tu per primo, io ti spalleggio >> disse Jeremy tremando leggermente mentre sentiva scendere i lunghi canini che assumeva quando era nella sua forma vampirica. Un cuor di leone insomma.
<< Cosa significa spalleggiare? Mi dai le spalle e scappi? >> chiese Matt, spaventato da ciò che sarebbe potuto succedere se Jeremy se ne fosse andato sul serio.
<< No, non temere >> lo rassicurò quest'ultimo ma con una punta di panico evidente nella voce, alla quale Matt rispose sarcasticamente:
<< Eh, di te ho paura. >>
<< Fatti furbo Matt, >> lo rimproverò il moro << restiamo dalla parte della legge, lascia che siano loro ad attaccare >>
<< Io gli passo davanti e gli faccio una smorfia. Che la prendano come vogliono. >> ribatté Matt.
<< La prenderanno come più gli aggrada. Io gli faccio una smorfia e alzo il dito medio e lo farò sembrare come un insulto. E se se la prendono tanto meglio. >> esclamò ringalluzzito Jeremy, mentre alzava il sopra citato dito.
In quel momento Adrian, il servitore di casa Mickaelson vide quel grave insulto e si accostò a loro, minacciosamente dicendo:
<< Per noi alzi il dito medio, compare? >>
<< Io si, alzo il dito medio >> rispose ghignando Jeremy.
<< La mia domanda era un'altra. E' verso di noi che volgi quel tuo sporco dito? Rispondi a tono >> chiese con tono ancora più minaccioso il servitore ibrido.
A Jeremy venne il dubbio e così decise di fugarlo chiedendo sottovoce al compagno:
<< Se rispondo di si, la legge è dalla nostra parte? >>
Matt gli rispose così piano che se non fossero stati vampiri probabilmente non avrebbe sentito niente:
<< No. >>
<< No, compare. Se alzo il dito medio non è per voi. Però lo alzo. Non vorrete mica attaccare briga? >> disse Jeremy, che aveva trovato il perfetto escamotage per far ricadere la colpa sui Mickaelson.
Sentendo quelle parole Adrian mostrò i lunghi canini, mentre sorrideva sardonicamente e commentava:
<< Briga noi? No. >>
<< Ma se ne aveste il desiderio, io sono a vostra piena discrezione. Il mio padrone vale quanto il vostro. >> notò il vampiro moro.
<< Ma nemmeno di più >> chiosò l'ibrido dagli occhi scuri.
<< D'accordo >> confermò non sicurissimo di quelle parole Jeremy. Tutti sapevano che gli ibridi erano un misto di sangue di vampiro e lupo mannaro e per questo erano visti male da entrambe le specie, non venendo considerati ne carne ne pesce. O almeno tranne in quella città dove erano odiati da tutti, essendo considerati alla stregua di animali bastardi. Che poi non erano nient'altro che quello. Anche i vampiri e i licantropi si odiavano ma almeno loro sapevano di venire da due specie pure.
Per questo quando Matt gli sussurrò:
<< Di "di più", sta venendo un parente del padrone >>, Jeremy non poté fare a meno che insultare i due ibridi che aveva davanti.
<< Vale di più, sissignore! >>
Sentendo quelle parole ad Adrian si rizzarono i peli sulle braccia e iniziò a berciare, mentre sentiva i denti allungarsi sempre di più e le ossa iniziare a rompersi:
<< Tu menti! >>
<< Fuori i denti, se siete degli uomini! >> ringhiò Jeremy << Matt, pronto con la tua spada. >>
E iniziarono a lottare, unghie e denti e scudi e spade si scontravano, facendo risuonare nell'aria un piacevole frastuono.
Improvvisamente avanzò Elijah, furibondo con i suoi, talmente tanto da abbandonare la sua solita calma compostezza per mettersi ad urlare sopra le urla dei guerrieri:
<< Fermi, insensati, fermi! Giù le spade e i denti! Idioti! Non sapete quello che fate! >>
Visto che i contendenti non sembravano averlo udito sguainò la spada e mettendo in mostra i canini, lunghi almeno il doppio di quelli di un normale vampiro o ibrido di sorta, si mise in mezzo e con la propria spada obbliga a terra quelle dei quattro.
Stefan scelse quel preciso istante per palesarsi e sussurrare all'orecchio di Elijah:
<< Sei bravo, eh?, Elijah, a trar la spada in mezzo a questi timidi cerbiatti! Voltati e guarda in faccia la tua morte >>
Elijah pensò a mille e più insulti che avrebbe voluto rivolgere all'idiota dei Forbes che aveva davanti, ma decise per la vie pacificatrici. Il padre non avrebbe preso bene la scoperta della scaramuccia.
<< Sono qui solo per mettere pace. Perciò rinfodera la spada e smettila di mostrare i denti, o adoperali per aiutarmi a fargli fare pace. >>
Stefan, che si dimostrava sempre il più valoroso ma incosciente della famiglia Forbes, ribadì:
<< Stai scherzando? Tu, che parli di pace con la spada ed i denti in bella mostra? Questa parola, "pace" io la odio come l'inferno, i Mickealson e te! Combatti se hai il coraggio!
I due cominciarono a battersi, mentre parecchie persone da entrambe le famiglie iniziarono a scendere per strada e a lottare tra loro; poi sopraggiunsero dei cittadini armati di mazze che iniziano a urlare quasi in coro:
<< Mazze ferrate! Picche! Partigiane! Datevi addosso, massacratevi tutti! Forbes e Mickealson, morte a tutti! >>
In quel momento uscì l'anziano Forbes, con zanne ben in vista e in vestaglia con Monna Forbes che prese ad urlare:
<< Che diavolo di pandemonio è questo? Datemi il mio spadone. >>
Monna Forbes, preoccupata dall'incoscienza del marito fermò i servi che già accorrevano con una spada:
<< Una spada? E a che ti servirebbe una spada? Dategli una stampella piuttosto! >>
<< Il mio spadone! Presto! Sta arrivando quel vecchio idiota di un Mickealson a provocarmi, con le sue odiose zanne e la spada in pugno. >> richiamò i servi che già correvano per posare la spada e prendere, al suo posto la stampella.
Prima sfocati, poi sempre più nitide apparvero le figure dell'anziano Mickelason e della sua signora, Monna Mickealson, anch'esso gridando:
<< Vile d'un Forbes! Vieni qui! Se ti prendo nemmeno il Signore Iddio potrà avere pietà della tua anima >>
Vorrebbe slanciarsi contro il nemico, ma la moglie lo trattiene per il mantello, così si rivolge a lei:
<< … E tu non tenermi! Lasciami andare a fargliela pagare a quel vile essere. >>
Monna Mickealson, con la stessa ragionevolezza di Monna Forbes cercò di fermarlo.
<< Non farai un passo per andarti a scontrare con il Forbes >>
In quell'istante accorse il Principe della Scala con il suo seguito che parlò in questo modo:
<
E se ne andarono tutti, meno Elijah, Mickealson e Monna Mickealson.
*prendere la destra era considerato una cosa molto disdicevole per gli uomini dell'epoca, in quanto essi ritenevano che solo le donne e i bambini potessero posizionarsi in quel punto
Nota dell'autrice
Non mi odiate, vi prego, perché io ci provavo a scrivere qualcosa di sensato scrivendo questa storia, ma ogni volta mi usciva qualcosa di tremendo.
Come tutte le appassionate di Romeo e Giulietta noteranno, non ce l'ho fatta nemmeno a pubblicare tutto l'atto primo, scena prima, ma, come ripeto, veniva una schifezza ogni qual volta provavo a scrivere qualcosa (e Romeo e Giulietta è tipo tra le mie opere preferite e non mi andava di distruggere anche questo mostro sacro per me).
Spero in un vostro perdono e vi mando tanti baci,
Ludovica
ps. ci aggiorniamo con questa long a metà marzo spero.
pps. come avrete potuto notare in questa prima scena sono rimasta abbastanza fedele all'originale, ma già dal prossimo capitolo ho intenzione di cambiare parecchie cose :)