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Autore: ludo22    26/02/2015    1 recensioni
La mia storia è ambientata a New Orleans, non a Verona, e ci sono i vampiri, i lupi mannari e gli ibridi che si odiano tutti fra loro, ma nel mezzo di questa guerra nasce un amore tra Niklaus Mickealson, nobile ibrido e Caroline Forbes, nobile vampira.
Finirà come la più famosa tragedia o li attende un finale migliore?
Ai posteri l'ardua sentenza
Personaggi: Klaus/Caroline, Un po' tutti
Genere: Fluff, Malinconico, Romantico, Tragico
Note: AU, OOC, What if
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Caroline\Klaus, Klaus
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Atto I, parte I 

Scena I - New Orleans, una piazza davanti alla casa dei Forbes.

 

Passeggiavano tranquillamente Matt e Jeremy davanti alla casa dei loro padroni con spada e scudo s'intende (di quei tempi non si era mai troppo sicuri di chi potesse comparire davanti alla porta della loro casa) quando Jeremy parlò:
<< Non sopporteremo provocazioni di alcuna sorta! >>
<< Certo che no! Se verremo provocati risponderemo a dovere >> gli rispose Matt, facendo lo spaccone.
<< E se ci faranno arrabbiare più del dovuto, tireremo fuori le nostre armi >> sogghignò Jeremy, indicando prima i suoi denti e poi la sua spada, posata al suo fianco. << E se vedo un Mickelason che Dio lo assista. Basterebbe quello a farmi scattare. >> proseguì dopo qualche istante di silenzio.
<< Già ma scattare significa muoversi; rimanere fermi, quello è coraggio. Se tu scatti, scappi. >> osservò il compagno d'armi.
<< No, perché io sono in grado di scattare pure stando fermo: mi basta incontrare uno di quei cani. Fa che ne incontri uno, sia maschio o femmina, io prenderò la destra*. >> inveì Jeremy, iracondo.
<< Se ti metti sulla destra sembreresti storpio, perché in quella posizione ci va sempre il più debole >> notò nuovamente Matt.
<< Questo è vero. E' per questo che le donne stanno sempre in quella posizione. Perciò sai che faccio io? Caccio dalla destra i servi dei Mickealson e ci faccio mettere le serve >> scherzò Jeremy.
<< A quel punto ci sarà da vedersela tra uomini, padroni e servi >> commentò Matt.
<< Per me fa lo stesso. Mi farò vedere come fossi un tiranno: dopo che avrò combattuto con gli uomini, sarò gentile con le donne, tagliando loro la testa. >> provò nuovamente a far ridere Jeremy.
<< Ma che dici! Taglieresti la testa alle donne? >> chiese il biondo incredulo.
<< Taglierò loro la testa o mi prenderò la loro verginità. Prendila come più ti piace >> continuò Jeremy con le sue smargiassate.
<< Non sono io che lo devo prendere, quanto quelle ragazze nel senso che vuoi tu >> osservò sconvolto Matt. Non aveva mai visto un soldato più sbruffone e gradasso di Jeremy!
<< E puoi essere certo che finché le gambe mi reggeranno, tutte le ragazze lo sapranno >> continuò Jeremy, all'oscuro della pessima figura che stava facendo con il compagno << Lo sanno tutte che bel bocconcino sono >> finì.
<< Meglio per te che non sei nato pesce, sennò saresti uno stoccafisso >> ribatté Matt per le rime stavolta. << Piuttosto tira fuori la spada e mostra i denti che stanno arrivando dei Mickaelson >>
In quel momento anche Jeremy poté notare due figure che si avvicinavano con delle facce brutte come la morte e capì al volo anche lui che erano dei Mickaelson. Più precisamente Damon e Adrian, due servi.
<< Io la mia spada l'ho già snudata. Attacca tu per primo, io ti spalleggio >> disse Jeremy tremando leggermente mentre sentiva scendere i lunghi canini che assumeva quando era nella sua forma vampirica. Un cuor di leone insomma.
<< Cosa significa spalleggiare? Mi dai le spalle e scappi? >> chiese Matt, spaventato da ciò che sarebbe potuto succedere se Jeremy se ne fosse andato sul serio.
<< No, non temere >> lo rassicurò quest'ultimo ma con una punta di panico evidente nella voce, alla quale Matt rispose sarcasticamente:
<< Eh, di te ho paura. >>
<< Fatti furbo Matt, >> lo rimproverò il moro << restiamo dalla parte della legge, lascia che siano loro ad attaccare >>
<< Io gli passo davanti e gli faccio una smorfia. Che la prendano come vogliono. >> ribatté Matt.
<< La prenderanno come più gli aggrada. Io gli faccio una smorfia e alzo il dito medio e lo farò sembrare come un insulto. E se se la prendono tanto meglio. >> esclamò ringalluzzito Jeremy, mentre alzava il sopra citato dito.
In quel momento Adrian, il servitore di casa Mickaelson vide quel grave insulto e si accostò a loro, minacciosamente dicendo:
<< Per noi alzi il dito medio, compare? >>
<< Io si, alzo il dito medio >> rispose ghignando Jeremy.
<< La mia domanda era un'altra. E' verso di noi che volgi quel tuo sporco dito? Rispondi a tono >> chiese con tono ancora più minaccioso il servitore ibrido.
A Jeremy venne il dubbio e così decise di fugarlo chiedendo sottovoce al compagno:
<< Se rispondo di si, la legge è dalla nostra parte? >>
Matt gli rispose così piano che se non fossero stati vampiri probabilmente non avrebbe sentito niente:
<< No. >>
<< No, compare. Se alzo il dito medio non è per voi. Però lo alzo. Non vorrete mica attaccare briga? >> disse Jeremy, che aveva trovato il perfetto escamotage per far ricadere la colpa sui Mickaelson.
Sentendo quelle parole Adrian mostrò i lunghi canini, mentre sorrideva sardonicamente e commentava:
<< Briga noi? No. >>
<< Ma se ne aveste il desiderio, io sono a vostra piena discrezione. Il mio padrone vale quanto il vostro. >> notò il vampiro moro.
<< Ma nemmeno di più >> chiosò l'ibrido dagli occhi scuri.
<< D'accordo >> confermò non sicurissimo di quelle parole Jeremy. Tutti sapevano che gli ibridi erano un misto di sangue di vampiro e lupo mannaro e per questo erano visti male da entrambe le specie, non venendo considerati ne carne ne pesce. O almeno tranne in quella città dove erano odiati da tutti, essendo considerati alla stregua di animali bastardi. Che poi non erano nient'altro che quello. Anche i vampiri e i licantropi si odiavano ma almeno loro sapevano di venire da due specie pure.
Per questo quando Matt gli sussurrò:
<< Di "di più", sta venendo un parente del padrone >>, Jeremy non poté fare a meno che insultare i due ibridi che aveva davanti.
<< Vale di più, sissignore! >>
Sentendo quelle parole ad Adrian si rizzarono i peli sulle braccia e iniziò a berciare, mentre sentiva i denti allungarsi sempre di più e le ossa iniziare a rompersi: 
<< Tu menti! >>
<< Fuori i denti, se siete degli uomini! >> ringhiò Jeremy << Matt, pronto con la tua spada. >>
E iniziarono a lottare, unghie e denti e scudi e spade si scontravano, facendo risuonare nell'aria un piacevole frastuono.
Improvvisamente avanzò Elijah, furibondo con i suoi, talmente tanto da abbandonare la sua solita calma compostezza per mettersi ad urlare sopra le urla dei guerrieri:
<< Fermi, insensati, fermi! Giù le spade e i denti! Idioti! Non sapete quello che fate! >>
Visto che i contendenti non sembravano averlo udito sguainò la spada e mettendo in mostra i canini, lunghi almeno il doppio di quelli di un normale vampiro o ibrido di sorta, si mise in mezzo e con la propria spada obbliga a terra quelle dei quattro. 
Stefan scelse quel preciso istante per palesarsi e sussurrare all'orecchio di Elijah:
<< Sei bravo, eh?, Elijah, a trar la spada in mezzo a questi timidi cerbiatti! Voltati e guarda in faccia la tua morte >>  
Elijah pensò a mille e più insulti che avrebbe voluto rivolgere all'idiota dei Forbes che aveva davanti, ma decise per la vie pacificatrici. Il padre non avrebbe preso bene la scoperta della scaramuccia.
<< Sono qui solo per mettere pace. Perciò rinfodera la spada e smettila di mostrare i denti, o adoperali per aiutarmi a fargli fare pace. >>
Stefan, che si dimostrava sempre il più valoroso ma incosciente della famiglia Forbes, ribadì:
<< Stai scherzando? Tu, che parli di pace con la spada ed i denti in bella mostra? Questa parola, "pace" io la odio come l'inferno, i Mickealson e te! Combatti se hai il coraggio! 
I due cominciarono a battersi, mentre parecchie persone da entrambe le famiglie iniziarono a scendere per strada e a lottare tra loro; poi sopraggiunsero dei cittadini armati di mazze che iniziano a urlare quasi in coro:
<< Mazze ferrate! Picche! Partigiane! Datevi addosso, massacratevi tutti! Forbes e Mickealson, morte a tutti! >>
In quel momento uscì l'anziano Forbes, con zanne ben in vista e in vestaglia con Monna Forbes che prese ad urlare:
<< Che diavolo di pandemonio è questo? Datemi il mio spadone. >>
Monna Forbes, preoccupata dall'incoscienza del marito fermò i servi che già accorrevano con una spada:
<< Una spada? E a che ti servirebbe una spada? Dategli una stampella piuttosto! >>
<< Il mio spadone! Presto! Sta arrivando quel vecchio idiota di un Mickealson a provocarmi, con le sue odiose zanne e la spada in pugno. >> richiamò i servi che già correvano per posare la spada e prendere, al suo posto la stampella.
Prima sfocati, poi sempre più nitide apparvero le figure dell'anziano Mickelason e della sua signora, Monna Mickealson, anch'esso gridando:
<< Vile d'un Forbes! Vieni qui! Se ti prendo nemmeno il Signore Iddio potrà avere pietà della tua anima >>
Vorrebbe slanciarsi contro il nemico, ma la moglie lo trattiene per il mantello, così si rivolge a lei:
<< … E tu non tenermi! Lasciami andare a fargliela pagare a quel vile essere. >>
Monna Mickealson, con la stessa ragionevolezza di Monna Forbes cercò di fermarlo.
<< Non farai un passo per andarti a scontrare con il Forbes >>
In quell'istante accorse il Principe della Scala con il suo seguito che parlò in questo modo:
<> notò dopo un secondo, poiché erano tutti troppo presi dalla lotta, mentre la maggior parte dei restanti, erano troppo impegnati a fomentare quegli stupidi! << Oh, dico a voi, non uomini ma bestie, spegnete la dannosa rabbia che vi infiamma le vene! Fermi! Dovete gettare subito dalle vostre mani insanguinate quelle spade ed ascoltare la vostra condanna dalle mie labbra, quelle del vostro sdegnato Principe >> continuò Marcel, sorridendo compiaciuto alle sue ultime parole,  perché oltre ad essere il Principe di New Orleans era anche una tra le persone più boriose e arroganti sulla faccia della Terra. <> si fermò un secondo per ascoltare le parole di Jeremy e Matt, seguite da quelle di Adrian e Damon, per decidere la pena adatta al crimine commesso (anche questa impresa fu ardua, in quanto Damon urlò che non fosse giusto ascoltare prima i Forbes di loro, ma, dopo due scariche di magia infertagli da due guardie del suo seguito, la situazione si tranquillizzò), e così decise << Se disturbate le nostre strade ancora una volta, saranno le vostre vite, lo giuro, a pagare la rottura della pace. Per questa volta tutti gli altri a casa! Tu, Forbes, vieni con me, mentre tu Mickelason, questo pomeriggio, fatti trovare al palazzo di St. Louise, dove ha sede la nostra Corte di Giustizia, per conoscere le loro decisioni sulla decisione da dare per questo caso. Ora per chi non volesse essere messo a morte consiglio di andare via da questo luogo. >>
E se ne andarono tutti, meno Elijah, Mickealson e Monna Mickealson.


*prendere la destra era considerato una cosa molto disdicevole per gli uomini dell'epoca, in quanto essi ritenevano che solo le donne e i bambini potessero posizionarsi in quel punto


Nota dell'autrice

Non mi odiate, vi prego, perché io ci provavo a scrivere qualcosa di sensato scrivendo questa storia, ma ogni volta mi usciva qualcosa di tremendo.
Come tutte le appassionate di Romeo e Giulietta noteranno, non ce l'ho fatta nemmeno a pubblicare tutto l'atto primo, scena prima, ma, come ripeto, veniva una schifezza ogni qual volta provavo a scrivere qualcosa (e Romeo e Giulietta è tipo tra le mie opere preferite e non mi andava di distruggere anche questo mostro sacro per me).
Spero in un vostro perdono e vi mando tanti baci,
Ludovica

ps. ci aggiorniamo con questa long a metà marzo spero.
pps. come avrete potuto notare in questa prima scena sono rimasta abbastanza fedele all'originale, ma già dal prossimo capitolo ho intenzione di cambiare parecchie cose :)

   
 
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