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Autore: Akira Yuki    26/02/2015    0 recensioni
Breve dialogo in stile teatrale che racconta dell'incontro tra il dio Poros e l'umana Penia, i quali, secondo ciò che racconta Socrate, generarono Amore.
Genere: Introspettivo, Poesia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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SIMPOSIO
ATTO VI SCENA 2

AL BANCHETTO PER LA NASCITA DI AFRODITE.

POROS E PENIA SI ALLONTANANO NEL PRATO.
UN’OMBRA ASSISTE NELLE TENEBRE.

Sconosciuto: I ladri della rosa* sussurrano un amore falso              
                        per compensare i loro peccati.
                        La luna nebulosa illumina la notte.
                        Mentre il prato è coperto da Giacinti**.

Penia: Nel momento in cui i nostri occhi si sono incontrati,
            la mia anima s'è dannata.
            In questo prato di fiori amati,
            Mi sento come l'uomo che amato ebbe la divinità dorata**.

Poros: E il mio cuore ha iniziato a battere,
            Ero come stregato
            Sei Phantasos, che tutti rapisce nei suoi sogni?
            Spingendomi nella tua ragnatela, come un'allucinazione m'inganni.

Pania: Penia è il mio umano nome. E di divino niente ho, se non la devozione a voi riposta.
            Chi siete piuttosto voi, Theos, che con i vostri occhi m'incantate
            E' per la vostra divina natura o la mia misera [natura] umana che tanto m'incanto alla vostra vista?

Poros: Poros è il mio divino nome, e tanto ora sento Eris straziarmi l'anima
            E Lethe invitarmi al dolce oblio dell'abbandono al piacere

Penia: Mi sento come chi da un'allodola-

Poros:-Ha colto un fiore corrotto.

Poros: Come intossicato da un fiore che cade come una lacrima
             Il mio cuore è fiorito fuori stagione.
             Lascia che provi il tocco della tua anima
             Lascia che solo Notte sia testimone della nostra azione.

Penia: Invasa dal tuo profumo,
            non riesco a smettere di cadere
     
Poros: Se per te è solo desiderio..

Penia: Se lo vuoi lo è.

Poros: Allora sarà un finto-

Penia: Peccato.

Sconosciuto: A poco a poco, i ladri cadono in una catena di peccati.


                      I ladri della rosa sussurrano un amore Eterno.



UN ANNO DOPO.

PENIA SOLA.

Penia: Ora che è nato, finalmente comprendo il mio sentimento per te:
             Amore.

 

 

 


*La rosa è il simbolo della dea della bellezza, Afrodite.
**Riguardo il mito che racconta del tragico amore tra Apollo e Giacinto, il quale, dopo la morte, fu trasformato da Apollo nell’omonimo fiore.

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Nota dell'autrice: Questo testo è nato da un compito datoci, in pratica dovevamo scrivere un dialogo o un monologo riguardo una canzone (che non vi citerò ^-^'', infatti ho omesso delle parti). Mi hanno consigliato di pubblicarla e anche io sarei curiosa di sapere cosa ne pensate... Ci sono molti riferimenti a miti o personaggi dell'antica Grecia, per ogni chiarimento potete tranquillamente chiedere^-^. Ah, comunque sappiate che nella storia originale raccontata da Socrate tutto questo amore non c'è nemmeno a pagarlo..(xD)
P.s.: Non sapevo in che sezione metterla, ma spero che nella sezione 'poesie' vada bene...

  
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