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Autore: Ariels    26/02/2015    3 recensioni
Quando conosci un qualcuno di speciale ti resta dentro, indipendentemente da quello che succederà, da come finiranno le cose, una persona speciale resta sempre tale, anche se si comporta non proprio correttamente.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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 Entrambi immersi nel silenzio,La luce fioca del lampione riflette la sua bianca pelle,un sorriso la illumina.
Non mi guarda, la paura che la legga dentro la spaventa, è un groviglio il suo io, credo di averlo capito.
I suoi occhi dolcini mi sciolgono e quel sorriso poi,così timido e impaurito come se avesse il timore che io non lo ricambi.
Più la guardo e più mi convinco che dovrei baciarla, è così bellina, tanto che ho smesso di utilizzare quella parola eccetto che per descrivere lei.
Fiore, perchè io così la chiamo, è unica, perchè è un raro mix di simpatia e acidità, dolcezza e freddezza è come avere tutto e niente, racchiuso in un unica persona.
Mi parla piano e con fare dolce,un passo avanti rispetto ai nostri primi incontri, quelle prime volte era così rossa e imbarazzata che le tremavano le gambe. Adoro il fatto che lei arrossisca ai miei complimenti,che accetti i miei bacini e mi ricambi,dice di essere anaffettiva ma non lo è per niente. 
Abbiamo parlato di progetti futuri, spesso persi tra le fantasie. Le ho detto che la porterò a Londra con me,presto ripartirò, le ho detto che viveremo insieme e le ho promesso che mi prenderò cura di lei,come nessuno ha mai fatto. Io le mantengo sempre le promesse.
Mi ha raccontato di una vita spaccata da delusioni e abbandoni,ha imparato ad esser forte e ad esserlo da sola. Mi piace un casino il suo modo di fare, e divago anche ora che sto fissando i suoi occhi. Si muove i capelli e sorride,è il segnale. Le dico di avvicinarsi a me e lei ridendo mi dice che più vicino di così non può. Sento il cervello andare in panne, da quanto non bacio una ragazza. 
Avvicino le labbra, lo fa anche lei. Sempre più vicini,finalmente la bacio dopo questi mesi di abbracci e miele, finalmente mi unisco a lei.
D'un tratto però,entrambi, ci scostiamo e il risultato è un ingenuo bacio sulla guancia. Entrambi arrossimmo. 
Per alcuni minuti cade un assordante silenzio.
Lo spezza lei,chiedendomi di parlare ma in questa situazione anche un chiacchierone come me non sa cosa dire.
Ripenso in un istante al nostro primo incontro,ancora una volta. 
Quel primo sabato fu bello,caddi col cuore nello zucchero. Stetti un pomeriggio intero per strapparla un abbraccio,ma ci riuscii.
Scegliemmo il nostro posto,una vetrina sul retro di un esercizio vacante, isolato ma nel centro, il posto perfetto per un tipo come me e una come lei. Data la timidezza ero io quello a parlare, ehm mi fa sentire strano dirlo ma le parlai di politica, che cosa assurda non trovate?
Ma ora basta pensarci,ritorno in me, prendo il telefono, guardo l' orario e le dico che dobbiamo andare, tra poco partiranno i nostri pullman per tornare a casa.
Il suo pullman è pieno ma lei sceglie ugualmente di aspettarmi, mi bacia la guancia, e io la stringo forte.
-Che carino- esclama, è così bello sentirglielo dire.
-Ciao fiore- le sussurro, so che qualcosa si è rotto.
Sbatto la testa contro il finestrino, mi sento ancora più stupido, non averla baciata mi costerà tanto lo so, l' occasione è sfumata.

 
   
 
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