Finalmente il suono della fine delle lezioni. Ceci ritorna alla realtà. Aveva passato tutte le ore di lezione a fantasticare. Sperava tanto di riuscire a guadagnarsi la possibilità di partecipare allo stage professionale che proponeva la sua università. Voleva riuscire a conquistare il suo sogno.
Era per questo che si era ammazzata di studio negli anni precedenti. Era stata la ragazza più felice del mondo quando finalmente aveva ricevuto la conferma di ammissione ai corsi universitari per interpreti a Londra. I mesi precedenti alla partenza li aveva passati in una fervente eccitazione. Sognava quell’occasione da quando aveva iniziato a leggere e da quando aveva iniziato a studiare le lingue straniere. Leggere era la sua vita. Le dava una pace interiore, trovava nei libri un modo di esprimersi e di conoscere un nuovo mondo, di avere una vita che le appartenesse. Infatti era una ragazza molto timida, non poteva dire di amare trovarsi in mezzo alla gente. Erano maggiori le volte in cui si sentiva fuori luogo, che quelle in cui si sentiva compresa realmente, nel suo intimo.
Questo era stato un altro dei motivi per cui aveva deciso di partire. Voleva una nuova vita. Una vita in cui finalmente si sentisse a suo agio, e aveva pensato che andare in un posto in cui nessuno la conoscesse potesse essere di aiuto. Le sue migliori aspettative si erano tutte avverate.
Si era integrata benissimo da subito. Aveva conosciuto due ragazze che erano diventate presto le sue migliori amiche. Elisabeth, come lei, amava leggere. I loro autori preferiti erano Jane Austen, Oscar Wilde, James Joyce e le sorelle Brontë. Potevano passare insieme pomeriggi interi a leggere  e a parlare di libri senza neanche accorgersi del passare del tempo. Isabelle invece era molto diversa da loro. Ai libri impolverati preferiva le riviste di moda più quotate. Nonostante le loro differenze però le tre si sapevano capire senza bisogno di dire nulla. Si conoscevano da così poco tempo ma si sentivano legate come sorelle.
Per tutta la mattinata però aveva pensato alla festa che si sarebbe tenuta quella sera. Avrebbe veramente voluto trascorrere quella sera sul divano della sua camera al campus a leggere “Wuthering Heights” per la milionesima volta,  ma ciò le era stato impedito da Matthew. Lo riteneva il ragazzo più attraente che avesse mai visto, ma nonostante questo erano solo amici. Anche lui era entrato a far parte della nuova famiglia che Ceci si era creata. Quando ci pensava non ci riusciva neanche a credere, lei che non era ma riuscita a farsi apprezzare ora aveva amici su cui poteva contare come se fossero fratelli.
La festa che si sarebbe tenuta quella sera non serviva a celebrale nulla di speciale, semplicemente Matt amava festeggiare e ogni volta che gli era possibile organizzava qualcosa. Al suono della fine delle lezioni Ceci si risvegliò come da un sogno e si accorse che in fin dei conti non aveva tutto il tempo che pensava per prepararsi per la serata. Infatti nonostante avesse optato per un outfit casual, un trucco e una pettinatura non troppo sofisticati, sapeva di aver bisogno di almeno 5 ore per essere veramente soddisfatta. Non le riusciva proprio di essere veloce a prepararsi. Anche per andare a lezione, si doveva prima cambiare tre o quattro volte, e molto spesso non era soddisfatta nonostante tutto il tempo che passava davanti allo specchio.
Corse quindi in direzione della sua camera, ma di certo non poteva immaginarsi che cosa l’attendeva quella sera…