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Autore: the_harry_s_girl    28/02/2015    0 recensioni
"Fu solo allora che notai i suoi occhi, erano davvero belli. Sembravano enormi specchi di smeraldo attraverso i quali non puoi vedere, ti ci puoi solo riflettere e riflettere ancora. Quel ragazzo era..come dire... sembrava enigmatico, oltre al fatto che era uno dei ragazzi più attraenti che mi abbia mai rivolto la parola. Non era bello, era basso, magro, ma il suo stile, il suo modo di vestire.. avevano una storia da raccontare e si, questo mi attraeva."
Genere: Mistero, Sentimentale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Billie J. Armstrong, Gloria, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
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WHATSHERNAME

-Di chi è quella lettera Kendra?- mi chiese mia zia. Disse, appoggiandosi al bancone della cucina.
-Di che lettera stai parl... oh la lettera. No di nessuno Sabri non ti preoccupare.-
-Sei sicura di stare bene tesoro? sei pallida. Credo proprio sia meglio che tu non vada a scuola, non mi sembri proprio in grado di sostenere le lezioni.-
-Grazie zia, non mi sento completamente bene.- Ed era vero, io non mi sentivo per niente bene. Ero scossa. Ero sotto shock.
Sabrina si girò, e si diresse verso i fornelli, cominciando a preparare qualcosa probabilmente per colazione.-Zia?- la chiamai.
-Si?- ero incerta sul chiederle una cosa, non era nulla di speciale, ma ne sentivo il bisogno.
-Posso abbracciarti?-
-Si, certo piccola. Queste cose non devi neanche chied..- Non le lasciai terminare la frase, le corsi incontro e la strinsi più forse che potei e scoppiai di nuovo a piangere con forti singhiozzi. -Su kendra non piangere.- Disse stringendomi più forte.
-Siediti sul divando, ti porto una coperta e finisco di prepararti una cioccolata calda.
Feci come mi disse, mi sdraiai. Dopo una decina di minuti cominciai a sentire un buonissimo profumo di cioccolata, ma non solo, c'era anche odore di bruciato. Anzi non esattamente di bruciato, di Waffle, Waffle tostato. Mi aveva preparato anche il mio dolce preferito di quando ero piccola e venivo qui per l'estate. Era tutto così bello allora, ci venivo con mia mamma e mio papà per le prime due settimane poi rimanevo con la Zia. Era diversa, non aveva ancora cominciato ad andare con chiunque le capitasse.
-Eccomi quì tesoro, Cioccolata caldo e Waffle.- disse, portando con se un vassoio stra colmo di waffle e due tazze fumanti.
-Grazie zia, te ne sei ricordata.- le dissi. -Come posso dimenticarmi il dolce preferito della mia nipote preferita?- le sorrisi e presi la mia tazza dal vassoio. -Ora dimmi, cosa sta succedendo? Non puoi dirmi che non succede nulla perchè non è cosi.-
-Hai ragione- Cominciai a spiegarle tutto ciò che successe il giorno prima e una volta terminato il racconto, mi guardò, fece una faccia prima disgustata, poi mi sorrise.
-Prima di tutto..-Cominciò-..è stato un vero stronzo a comportarsi in quel modo, ma il fatto che ti abbia scritto quel biglietto-lettera è un punto a suo favore, anche se non lo perdona per quello che ha fatto. E come seconda cosa, devi fargli vedere chi è Kendra Cardiff. Ora, appena ti sei ripresa, vai di sopra ti vesti e usciamo.- Sentenziò, e capii che non c'era opportunità di disobbidirle. -Va bene zia ma dove andiamo?- chiesi. -A fare shopping, e lo so benissimo che noi due abbiamo due stili completamente diversi, ma sono stata ragazza anche io e ho freqentato un corso per stiliste. Ho in mente un outfit innovativo, che mischia lo stile punk-rock ad uno stile più chic.-

Una volta finita la cioccolata e i Waffle, andai di sopra, mi vestii e io e mia zia insieme prendemmo la macchina e andammo in centro. Mangiammo fuori, rimanemmo ancora per un paio d'ore fuori e nel primo pomeriggio tornammo a casa.

-E ora Kendra, è ora di prepararsi per andare a quel magazzino.- mi disse, e mi spinse su per le scale. Mi intimò di andare a fare un bagno, di asciugarmi i capelli, e di andarmi a vestire.
Finito in bagno, andai in camera e indossai i vestiti comprati. Consistevano in una camicetta senza maniche bianca, di un tessuro molto leggero infilata morbidamente in un paio di pantaloni neri, aderentissimi e strappati. Le scarpe erano alte con un tacco di circa una decina di centimentri, nere, con tre fibbioni grigi allacciati sul fianco della calzatura.
Siccome era una giornata di fine febbraio, ma non particolarmente fredda misi un giubbotto di pelle nera.
Scesi di sotto, dove la zia mi aspettava con le chiavi della sua auto in mano, qualcosa mi diceva che saremmo uscite dinuovo. -Piccola sei, wow, gliele farai vedere a quello stronzo, ma ora usciamo, ho un altra tappa per te.-
Uscimmo ancora, e mi portò in un centro estetico. -Zia ma che...-
-Hai bisogno di un taglio di capelli e di rifarti le unghie, ma sopratutto di un po' di trucco su quel bel visino.-
-Ma..-
-Niente ma.-

Una volta finito il trattamento, avevo i capelli, biondissimi, che mi ricadevano morbidi sulle spalle, gli occhi azzurri truccati con una linea di eyeliner sottile, che si andava inspessendo all'estremità dell'occhio, incurvadosi.
Sabrina mi accompagnò alla fermata del bus che avrebbe dovuto portarmi al magazzino in Herbert Street.
-Grazie di tutto zia, ti sono debitrice.- la ringraziai.
-Di nulla Kendra, e ricordati che io per te ci sarò sempre.-
Il pullman passò subito, e trovai quasi senza difficoltà il magazzino. Vi arrivai davanti, e timorosa aprii il portone. La musica che sentivo internamente si stoppò, nel momento in cui il portone cominciò a scorrere.
-Chi è laggiù?- Chiese Mike.
-Ehi Mike, Billie mi ha detto dove suonavate e ho pensato di farci un salto.-
-Gattinaaaaaaa miaa!- disse Trè che mi corse in contro e mi accarezzo la testa come se fossi veramente un gatto. Poi si allontanò di poco, scostandosi da me e mi osservò bene.  -Ohh, ma qua non c'è una gattina, qua c'è Catwoman.- esordì.
-Mhh credo che lo prenderò per un complimento Trè.- dissi mettendomi a ridere.
-Ehi Kendra.- mi salutò Mike, che cordialmente mi si avvicinò stampandomi un bacio sulla guancia. Mi guardai attorno ma non vidi Billie. Che stronzo, mi invita e non si fa vedere.
-Billie non è ancora arrivato, spero che arrivi quella testa di cazzo.- mi disse Trè rispondendo alla dmanda ceh mi ero posta. Era evidentemente e stranamente ansioso. -Si, dovrebbe arrivare, Blue è gia qua- rispose mike.
-Blue?-chiesi. -La sua chitarra- Disse trè.
Mi avvicinai a un piccolo piazzo sopra elevato, che credo considerassero una specie di palco e aprii il fodero della chitarra. La presi e mi misi la tracolla.
-Io non lo farei fossi in te, Kendra, Billie si incazzerà-
-Mhh beh, lasciamolo incazzare no mike?- gli risposi.
-Tu non sai ciò che..-
Cominciai a provare un paio di accordi, e attaccai con Smells Like Ten Spirit dei 'Nirvana'.
-Ehi mike, la gattina ci sa' fare, uniamoci dai.-
Nell'enfasi nessuno dei tre noto che il portone venne fatto scorrere, e una figura si appoggiò ad esso.

Finimmo il pezzo e udimmo degli applausi sprezzanti.
-Bene, bene, bene, avete trovato chi prende il mio posto, con la mia Blue per di più.-
-Ehm direi proprio di no Amstrong, anche perchè io non so cantare e presumo manchi una voce, e che quella sia tu.- gli risposi.
-Cantare magari no, ma suoni discretamente.- mi disse. Mi tolsi la tracolla e riposi la chitarra al suo posto. Mi avvicinai a lui.
-Discretamente eh?- chiesi. -Si.In confronto a me tutti sono discreti.- Mi rispose, squadrandomi da testa ai piedi e si incamminò verso l'amore della sua vita, che guarda caso, l'aveva appena tradito con me.
-Oh Oh Oh, ma senti con quanta modestia signorino Billie.- Detto ciò mi sedetti davanti al "palco", mentre i tre si sistemavano.
-Ora te lo dimostro, mia cara Kendra, forza Trè andiamo con la nuova canzone.- disse.
-Uno, Due, Tre, Quattro!-

#####################################################################
Thought I ran into you down on the street
Then it turned out to only be a dream
I made a point to burn all of the photographs
She went away and then I took a different path
I remember the face
But I cant recall the name
Now I wonder how Whatsername has been
(...)
The regrets are useless
In my mind
She's in my head
I must confess
The regrets are useless
In my mind
She's in my head
From so long ago go.

And in the darkest
If my memory serves me right
I'll never turn back time.
Forgetting you, but not the time.
#####################################################################

Mi successe un'altra volta.
Io li, imbambolata senza sapere che fare incapace ne di intendere ne di volere, passai così tutto il mio pomeriggio. Ascoltandoli ininterrottamente. Ad un certo punto mi accorsi di una cosa; erano perfetti. Loro tre insieme suonavano in totale amonia.

-Allora Gattina piaciuto lo spettacolino?- Mi chiese Trè.
-Mhm mhm- gli risposi, non essendo ncora in grado di articolare una frase completa.
-Che ti dicevo Whatshername? Ecco perchè sei solo discreta.-
-Già, hai ragione. Ma non ti esaltare troppo, abbiamo un discorso in sospeso noi due.- Dissi tirando suori il biglietto-lettera. Bille alla sua vista impallidì in un sol colpo, ma piano piano riprese colore e mi sorrise. -Anche tu hai ragione.- replicò.
-Ragazzi noi andiamo, come avete sentito Whatshername ha bisogno di un colloquio privato.- disse e scoppiò a ridere. A lui si unirono anche Trè e Mike. Trotterellai da quest'ultimo e lo abbracciai, mi infondeva una particolare sicurezza, ma non credo fosse per quello che lo abbracciai. Anche se mi rifiutavo di ammetere di aver fatto una cosa del genere era per fr ingelosire Billie, e si era una cosa davvero stupida.
Mi avvicinai anche a Trè, che come al solito mi accarezzò la testa e disse: -Perchè la mia gattina non mi fa mai le fusa?-
-Perchè è una gattina cattiva.- risposi cominciando a ridere. Mentre salutavo il mio "padroncino" non mi ero accorta che Mike si era avvicinato a Billie e gli aveva sussurrato qualcosa. La cosa mi incuriosii, ma me ne dimenticai in fretta. Avevo un demone da affrontare. -Allora Whatshername, andiamo?- Mi chiamò Billie Joe.
-Si Amstrong.- risposi.

Uscimmo dal magazzino,prendemmo un pullman,e andammo allafine di esso; era strano e non lo avevo mai ne visto ne sentito nominare.
-Scusami dove stiamo andando?- chiesi. Mi stava spaventando.
-In un posto dove sicuramente non si comprano corde nuove.-
-Mi stai dicendo che questo pullman porta dove sei andato quando casa tua era chiusa? Anzi più che chiusa blindata direi.
-Mhh e tu come fai a saper che casa mia era completamente blindata? Hai percaso prestato attenzione alla mia casa?- ero stata colta nel fatto.
-Me lo ha detto Mike.- mentii.
-Mike eh?- fece una pausa, probabilmente per riflettere o mettere enfasi, non lo capii anche perchè ero ansiosa di scoprire se la mia bugia fosse andata a buon fine.-Hai preso una cotta per Mike!- che idiota. si ea decisamente andata a buon fine, ma non capiva neanche che quello per cui avevo una cotta era lui!
 Quel ragazzo mi faceva diventare matta.
-No a me non piace Mike!- tentai di difendermi.
-Si invece! guarda che ti ho vista mentre lo stingevi in un tenero abbraccio mentre gli sussurravi cose dolci all'orecchio, Smack,Smack, mmmmmm, mmmmm.- Disse, mentre imitava me e Mike. Non mi  infastidiva, neanche mi faceva arrabbiare. Era buffo. Non riusii a trattenere una risata. -Sono cosi tanto buffo da farti ridere eh Kendra.- disse ridendo anche lui.
Terminato il momento di Ilarità il pullman frenò violentemente, e io riuscìì al volo ad afferrare qualcosa. E quel qualcosa era Billie Joe, così vicino da poterne sentire il battito del cuore.
Non era alto,  riuscivamo perfettamente a guardarci negli occhi senza spostarci di un millimetro e in quel momento capii quanto mi fossi persa. Mi ero persa in un mare, in un mare verde smeraldo, in un mare pieno di tristezze, amicizie fallite e risate per coprire il dolore. Mi ero persa nel mare di Billie Joe Amstrong.
Riuscivo a sentire il suo respiro sulla mia pelle mentre il suo torace, con un movimento regolare mi ricordava che non stavo sognando.
Si avvicinò, inclinò leggermente la testa di lato, ma non si mosse, chiedendomi con lo sguardo se fosse la cosa giusta. Si avvicinò ancora.
Mi accorsi che sarebbe bastato un movimento impercettibile in avanti e le nostre labbra avrebbero potuto toccarsi.
Mi sorrise, gli sorrisi.
Si allontanò e si staccò da me.
Ecco, ancora una volta l'aveva fatto. Mi aveva mandato in paradiso e poi mi aveva fatta sprofondare all'inerno.
 -Siamo arrivati.- disse, e scese dal pullman, lasciando a me la scelta. Potevo seguirlo, consapevole però che tra poco sarei entrata nella sua oscurità, dove i suoi demoni si nascondono; oppure potevo aspettare che le porte si chiudessero lasciandomi alle spalle lui.
Scesi.
Lo seguii. Camminammo in silenzio per una ventina di metri su un marciapiede che sembrava in procinto di sfaldarsi dopo ogni nostro passo, fino a quando finalmente parlò.
-Sai, credevo non saresti scesa.- Mi disse.
-Sono entrata in questa cosa Amstrong, non posso scappare ora.-
Si fermò.
 Sembrava perso, confuso, ma anche terribilmente freddo e distaccato. Capii che per lui non era facile aprirsi, capii che quello che stava per rivelarmi era una cosa che lo toccava nel profondo. L'avevo capito da ieri a casa sua, quella reazione, non era normale, ed ora cominciavo a rendermi conto del perchè.
Lo presi per mano.
 -Billie..- provai a chiamarlo, ma subito lui mi fermò.
-Shh, per favore non rendermelo ancora più difficile.- dopo aver detto questo ricominciò a camminare, ma senza laciarmi la mano.
Svoltammo l'angolo e non capii. Eravamo al cimitero.
Entrammo, girammo prima a destra, camminammo per una trentina di passi per poi girare a sinistra. Ci avvicinammo ad una lapide, era abbastanza spoglia, senza le classiche vignette di un santo o della madonna. Per metà era coperta da edera e per altra metà era coperta da tulipani bianchi, l'unica cosa che si riusciva ad intravedere era un cognome, Amstrong.

-Ero qua,- la sua voce era un sussurro impecettibile- in tutti quei momenti in cui casa mia era chiusa ero qua.- disse.
Non sapevo che dire, ne che fare. Si aspettava una mia risposta? Avrei detto qualcosa di sbagliato. -Il 16 settembre 1982, quando io avevo dieci anni mio padre morì; Fu lui a farmi appassionare alla musica, mi insegnò a suonare dall'età di cinque anni, e mi regalò Blue.
Qualche mese prima della sua morte scoprirono un cancro all'esofago, purtroppo in stato troppo avanzato per poterlo curare, quindi spirò.-
Alzò lo sguardo verso di me e notai i suoi occhi rossi e lucidi, non riuscivo a vederlo così.
Mi girai completamente verso di lui, lo guardai e senza pensare gli misi le braccia al collo e lo abbracciai, era stravolto e non riuscì a mantenere a lungo la sua compostezza,sgretolandosi in un migliaio di lacrime.

Rimanemmo così per quei minuti che sembrarono ore. Una volta esaurite le lacrime si allontanò e si asciugò i solchi delle lacrime rimaste sulle sue guance. Decisi fosse quello il momento per parlare, o quantomeno dire qualcosa.
-Billie, se non te la senti di rimanere possiamo andare in un posto più tranquillo.- tentai.
Stranamente colse il lato comico della cosa:- Più tranquillo di un cimitero?- disse e si mise  ridere, ma più che altro erano risa di nervosismo. -Beh in effetti..- risposi.
-Ho capito Kendra- disse appena smise di ridere- ..vieni ti porto in un posto dove vado sempre quando vengo a trovarlo.-
-Va bene- risposi.
Mi prese per mano e una volta usciti dal cimitero tornammo indietro alla fermata, ma poco prima di arrivare mi lasciò la mano. Questa volta alla fermata c'era qualcuno, da lontano due ragazzi con lo zaino sulle spalle, una vecchietta, e una ragazza, che appena fummo alla sua portata cominciò ad osservarci.
Quando arrivammo a detinazione ci corse in contro e abbraccio Billie, baciandolo a stampo sulle labbra. In quell'attimo ebbi l'opportunità di osservarla bene. Capelli verdi, magra, alta vestita semplicemente con un paio di leggins e una felpa. Logico che a billie piacesse, aveva un bellissimo viso e un corpo perfetto. Ora tutto mi fu chiaro, ecco perchè non mi aveva baciata sul pullman. Non c'era solo Blue nella sua vita, ma anche la misteriosa ragazza della fermata.

Spazio Autrice:
Ehilaaaa :)
in questo nuovo capitolo, come avete gia letto Kendra scopre che non esiste solo Blue nella sua vita, eppure Billie sembrava interessato a lei..
Come reagirà Kendra? Cosa farà Billie?
Lo scoprirete nella prossima puntata!

Ok, ho sempre voluto dirlo ahahah, comunque spero che qusto capitolo vi sia piaciuto, recensite se vi piace ma a maggior ragione recensite se non vi è piaciuto.
Buona giornataaa <3
  
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