Io che dicevo a te “Rimani come sei”
e tu che rispondevi “Io non cambierò mai”,
è andata com’è andata,
inutile pensare,
eri un prode pirata
ed io il fido compare,
mi chiedo cos’è stato
a farci allontanare,
un buco nel passato,
uno squarcio da colmare,
la vita sai ti frega,
sorride poi t’annega,
io so che t’ha affondato
ed eri disperato.
Avrei voluto consolarti,
ho provato ad aiutarti,
ma non è facile lottare
se non hai nulla in cui sperare,
lo so che ti sei arreso,
la vita ti ha colpito,
un colpo ed eri steso,
ed io sono fuggito;
restan solo le parole,
contorno di ciò che fu,
testimoniano un dolore
che capivi solo tu:
troppo acuto da sentire,
ti colpiva in fondo al cuore,
faceva quasi impazzire
e ti privava dell’amore
di chi tentava invano
di raccoglierti dal fondo,
di chi poi piano piano
è uscito dal tuo mondo.
Ormai ti sei perduto,
nel baratro caduto,
ma se non vuoi più aiuto
è questo il mio saluto,
non posso intervenire
se sei tu a voler soffrire,
ma so che prima o poi di certo capirai,
allora quando tu aiuto cercherai