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Autore: tylersanchor    28/02/2015    4 recensioni
«E poi era passato a pensare che anche Tyler, considerando tutti gli altri Tyler che conosceva, era proprio un bel Tyler. Forse il più carino di tutti. Anzi, era proprio bello ora che ci faceva caso, soprattutto con gli occhiali addosso, chissà perché non li portava più spesso. Ed era anche a dir poco stupendo quando sorrideva, lo notava solo in quel momento, quando aveva sorriso perché Brittany gli aveva fatto i complimenti per come aveva recitato in una scena, sembrava proprio che si illuminasse e spandesse luce intorno a lui. Dylan aveva sospirato e abbracciato un cuscino, sentendo lo strano impulso di buttare Brittany dal divano. »
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Dylan O'Brien, Tyler Hoechlin
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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If this was a movie

 

 

*

 

 

Dylan se ne era accorto una sera di metà giugno, quando tutti insieme avevano deciso di guardare la puntata in diretta. Si erano stipati sul divano, lui fra i due Tyler, Posey vicino al bracciolo e Hoechlin vicino a Brittany, la sua fidanzata che aveva la mania di portarsi sempre dietro. Tipo cagnolino di Paris Hilton avrebbe detto Dylan col senno di poi, ma quella sera gli stava ancora relativamente simpatica e quindi non se l'era filata molto, concentrandosi sulla puntata. Perlomeno, era andata così per i primi due o tre minuti, poi si era messo a fissare il ginocchio di Hoechlin. Aveva pensato che era proprio un bel ginocchio, considerando tutte le altre ginocchia che aveva visto. E poi era passato a pensare che anche Tyler, considerando tutti gli altri Tyler che conosceva, era proprio un bel Tyler. Forse il più carino di tutti. Anzi, era proprio bello ora che ci faceva caso, soprattutto con gli occhiali addosso, chissà perché non li portava più spesso. Ed era anche a dir poco stupendo quando sorrideva, lo notava solo in quel momento, quando aveva sorriso perché Brittany gli aveva fatto i complimenti per come aveva recitato in una scena, sembrava proprio che si illuminasse e spandesse luce intorno a lui. Dylan aveva sospirato e abbracciato un cuscino, sentendo lo strano impulso di buttare Brittany dal divano. Aveva cercato di guardare la puntata ma niente, Tyler sembrava molto più interessante, persino il modo in cui teneva la birra lo prendeva più del telefilm e quindi si era fatto venire il torcicollo per fissarlo come un cretino per quaranta minuti, oltre ad aver ricevuto occhiatacce da Brittany che pensava di essere la causa del suo interesse. Illusa.
Poi erano andati a prendere la pizza ed aveva sfiorato il limite del patetico correndo a sedersi nell'unico posto libero accanto a Tyler – l'altro era occupato dall'onnipresente chihuahua Brittany – e non era nemmeno riuscito a mandare giù un boccone perché Tyler mangiava in modo così affascinante che gli si era chiuso lo stomaco. Certo, avrebbe mangiato Brittany ogni volta che gli faceva le moine, ma era un altro discorso. Aveva passato tutta la serata a sentirsi di pessimo umore e malinconico per ragioni sconosciute e alla fine, quando Brittany aveva tirato indietro affettuosamente i capelli a Tyler, aveva represso l'istinto di incendiarla ed era uscito a fumare una sigaretta.
Aspirò e si chiese che cosa non andasse in lui: in genere adorava quelle serate, Brittany o non Brittany non gli era mai cambiato molto e soprattutto non gli era mai importato così tanto di Tyler. Certo, era un suo amico e gli voleva bene, ma non l'aveva mai fatto sentire così strano.
- Mi dai una sigaretta? - domandò una voce che lo fece sobbalzare.
- Tyler. Da quanto fumi? - riuscì a balbettare con un tono di voce stranamente auto, mentre a disagio gli porgeva il pacchetto.
Tyler alzò le spalle – e quanto gli stava bene la maglietta con lo scollo a V – e prese una sigaretta.
- Hai anche un accendino?
Se Dylan non si fosse sentito così a disagio – gli sembrava di stare ai panel da solo alle convention, di fronte a tutta quella gente che si aspettava che lui dicesse qualcosa di divertente o carino quando in realtà avrebbe voluto soltanto nascondersi dietro i fan in prima fila – lo avrebbe guardato male ma si limitò a porgergli anche quello. Nel prenderlo Tyler gli sfiorò le dita e avrebbe giurato di aver sentito una scossa. Ritrasse subito la mano, senza neanche aspettare a riprenderlo.
Tyler accese con nonchalance la sua sigaretta e fece un tiro, inclinando leggermente la testa all'indietro. Dylan deglutì e probabilmente sarebbe scappato via se Tyler un secondo dopo non avesse iniziato a tossire come un dodicenne al suo primo tiro.
- Oddio, - mormorò e dimentico del resto gli appoggiò una mano sulla schiena, lasciandosi scappare un risolino, - tutto bene?
Tyler disse una serie di parolacce fra un colpo di tosse e l'altro e riuscì a riprendersi solo quando Dylan corse al distributore e gli prese una bottiglietta d'acqua.
- Ma come fa a piacerti quella robaccia?! - esclamò Tyler appena riuscì ad articolare suoni, - mi sono andati a fuoco i polmoni!
- Santo cielo, sono leggerissime! - esclamò Dylan alzando gli occhi al cielo, - sembra che sia la prima volta che fumi.
Tyler si schiarì la voce.
- Cosa?!
Dylan non riuscì a fermare uno scoppio isterico di risate.
- E allora?
Tyler lo guardò malissimo.
- Tu non hai avuto un'adolescenza normale, andiamo, come fai a non aver mai fumato?
- L'odore non mi piace, - borbottò lui, - e preferivo bere.
- E andare in chiesa la domenica, - non resistette Dylan.
Tyler gli diede uno spintone: - E io che pensavo fossi giù di morale per via di Brittany e volevo consolarti, mi fai passare la voglia.
Dylan, che si era sciolto un po' con l'inconveniente di prima, diventò rosso peperone.
- Britt … Brittany?
- Sì, non vi siete lasciati da poco?
Ah, quella Brittany.
Dylan alzò le spalle, dato che l'ultima volta che aveva pensato con la sua Brittany risaliva a mesi prima.
- Sì, ma sai, era sempre un tira e molla. Troppi impegni, troppi casini. Non mi dispiace così tanto.
Tyler gli mise un braccio intorno alle spalle e Dylan avrebbe giurato di aver visto i fuochi d'artificio.
- Guarda che, ehm, se vuoi parlarne … nel senso, io veramente non voglio e non so cosa dirti, ma Brittany, nel senso, la mia Brittany, dice che bisogna parlare e ogni volta che quasi ci lasciamo me la mena due ore quando ci rimettiamo insieme ed è stata dura imparare ad annuire nei punti giusti, ma comunque, casomai avessi bisogno di parlare, prometto che ti ascolto seriamente. Basta che non insulti la mia collezione di cappellini.
Dylan la collezione di cappellini – orrendi – di Tyler l'avrebbe anche insultata, se fosse riuscito a proferire parola, ma aveva la bocca completamente asciutta e, inspiegabilmente il cuore in gola. Riuscì solo a fissarlo, probabilmente con espressione disperata, perché ricevette uno sguardo stranito.
- Ehm, vedrai che si sistema tutto, amico.
Tyler lo abbracciò, probabilmente perché non sapeva che altro fare e Dylan per poco non gli svenne fra le braccia. Era come se tutto ciò che avesse sempre desiderato fosse concentrato lì, in quel momento, in loro due stretti lì fuori. Si ritrovò quasi ad aggrapparsi goffamente a lui e quando lo sentì allontanarsi emise un piccolo verso infastidito e dovette sforzarsi per non trattenerlo.
- Torno dentro. Tu muoviti, che senza di te non è lo stesso, - gli disse Tyler con un sorriso dei suoi e si avviò come se niente fosse.
Perché in effetti, dalla sua prospettiva, probabilmente quello era stato niente: consolare un amico, niente di più. Ma non per Dylan. Se ne era reso conto allora, quando si era ritrovato impalato nel parcheggio con ancora la sensazione delle braccia di Tyler che lo stringevano. E probabilmente avrebbe fatto meglio a farsi investire da una macchina data la situazione decisamente catastrofica in cui si era cacciato.

 

 

*

 

Tyler mi piace

Tyler non mi piace

- ha un bel sorriso
- è gentile
- è bellissimo
- ha un bel culo
-
abbraccia benissimo
- quando lo vedo ho un intero zoo
che mi calpesta, non le farfalle

- è spiritoso
- canto Sparks fly pensando a lui

- è un maschio
- Brittany
- è fidanzato
- Brittany
- è etero
- Brittany
- Non posso competere con Brittany
- Brittany
- B R I T T A N Y

Dylan naturalmente dopo la grande realizzazione non era riuscito a chiudere occhio per notti di fila. Avrebbe anche dovuto imparare le battute ma aveva passato tutto il tempo a fare liste sui pro e contro di Tyler, appallottolarle e buttarle via frustrato. Durante la giornata faceva esattamente la stessa cosa, alternata a momenti in cui si ingozzava di gelato e si deprimeva sul pavimento. Naturalmente era anche scomparso dal mondo, non rispondeva alle telefonate e pensava al suicidio. Forse emigrare era la soluzione, andare in un posto senza Tyler e dimenticarsi di tutto, ma lo irritava la sola idea di lasciarlo solo con la chiuhuahua scema. Aveva anche pensato, in un impeto di follia, di dirglielo, magari di mandargli un messaggio dato che era sicurissimo non sarebbe mai riuscito a parlargli di persona, perché magari Tyler avrebbe potuto aiutarlo, poi si era ricordato che si parlava di Tyler per cui tutto quello sarebbe stato semplicemente troppo e probabilmente gli sarebbe esplosa la testa. Anche a Dylan stava per esplodere, e si era ritrovato, una domenica sera, a raccontare i suoi problemi al frigo, dato che non poteva dirlo a nessuno.
- Se solo fosse più semplice. Insomma, se fosse una femmina potrei invitarlo a cena e fare le solite cose ma è un maschio ed è Tyler. Che non dovrà mai sapere di questo. Nessuno dovrà saperlo. Devo solo aspettare che mi passi. No anzi, glielo dirò solo se deciderà di sposare Brittany, per fargli capire che, beh, insomma, può avere di meglio che un chihuahua. E che io lo capisco meglio.
Il frigo si chiuse in un silenzio comprensivo.
- Andiamo! Lei sembra un animale impagliato, non apre mai bocca alle nostre serate. E Tyler è molto più felice quando è con me. Io ho vissuto insieme a lui. E l'altro Tyler, ma va beh. Lei non capisce niente di sport. E sono sicuro che lui sarebbe molto più felice se stesse con me, sarebbe più libero e rilassato e …
Il frigo rimase muto.
- Oh, e va bene! Lui e Brittany sono una coppia carinissima e lui la guarda come se fosse Gesù sceso in terra, altro che chihuahua! E non voglio che si lascino perché so che lui sarebbe triste e non voglio che lui sia triste e accidenti, accidenti accidenti!
Dylan doveva arrabbiarsi con qualcosa, quindi tirò un calcio al frigo – facendosi più male lui che altro, naturalmente – e tirò giù un paio di santi, finendo per sedersi a terra con la schiena appoggiata al mobile.
La verità era che faceva abbastanza schifo come situazione, punto. Non c'era via d'uscita, a meno che Tyler non impazzisse, mollasse Brittany e gli dicesse di averlo sempre amato. Il che era tanto probabile quanto Khal Drogo che tornava in vita in Game of Thrones, quindi doveva semplicemente farsene una ragione. Del resto, per sua fortuna lui e Tyler non avevano più tante scene insieme, avrebbe dovuto soltanto evitarlo per un po' e gli sarebbe passato.
- Sì, è una buona idea, - disse al frigo che si chiuse in un silenzio indignato.
- Andiamo, non fare il musone. Sei solo un frigo, non hai dei sentimenti e io ne ho anche troppi. Amici come prima.
Il frigo non rispose e Dylan, ancora di malumore ma leggermente meno andò a farsi una doccia, chiedendosi dove avrebbe trovato il coraggio di affrontare Tyler il giorno dopo. Ma probabilmente avrebbero solo ricevuto il nuovo copione e discusso alcune scene e con un po' di fortuna, non avrebbe neanche dovuto salutarlo.

 

 

 

*

 

 

- Sapete che la quarta stagione ha avuto un grosso calo di ascolti, vero? - domandò Jeff quando tutti avevano preso posto, Dylan il più lontano possibile da Tyler.
- Beh, - intervenne Posey, - secondo me bisognerebbe puntare su una trama molto solida.
Jeff scosse la testa: - Al pubblico gliene frega della trama. Hanno rinnovato Reign e non ha una trama! Sapete perché?
Tutti scossero la testa. Mannaggia a Tyler quanto era bello quando mostrava dissenso.
- Perché tutto lo show si regge su una coppia di imbecilli che piacciono a tutti! Perché è questo che la gente vuole. Coppie.
- Quindi? - domandò Holland, - tanti momenti per le coppie?
- A mio malincuore, - borbottò Jeff, - per una coppia. Rischiamo di rimetterci la baracca e a mali estremi estremi rimedi.
Dylan voleva davvero ascoltare, ma tanto sapeva come sarebbe finita: gli sarebbe toccato girare un sacco di scene con Holland e va beh, amen. Ma Tyler, Tyler che si tirava indietro i capelli con la mano, Tyler che tamburellava le dita sul tavolo e sbirciava il copione. Quella era una cosa davvero degna della sua attenzione, altro che Teen Wolf. Certo, non gli era permesso avere Tyler, ma guardarlo non faceva male a nessuno. Tranne a lui, ma pazienza.
- Ho deciso di puntare tutto sulla relazione Stiles/Derek. Nel copione che vi ho dato, Dylan fai attenzione, vedrete che c'è un bacio fra i due che fa intendere qualcosa di più e …
E 'sti grandissimi cazzi, pensò Dylan con tantissima voglia di sbattere la testa contro il tavolo. No, no e ancora no. Lui doveva evitare Tyler, non farselo. Tanto meno in diretta nazionale perché no. Era qualcosa da evitare, avrebbe voluto alzarsi e urlare “io mi oppongo” ma Tyler parlò per primo.
- Che cosa adorabile! La scena è proprio carina.
Tipico, per Tyler era tutto bello, era riuscito a definire “stupendo” l'idea che Stiles fosse posseduto

da una volpe millenaria e psicopatica. Brutto deficiente. Dylan stava per dire che disapprovava, che la sola idea gli faceva venire l'orticaria ma poi Tyler si girò verso di lui e gli rivolse uno dei suoi sorrisoni entusiasti.
- Avremo un sacco di scene insieme, finalmente!Ci divertiremo un sacco.
E i buoni propositi di Dylan andarono a farsi benedire, perché non riuscì a fare altro che sorridergli come un perfetto deficiente e annuire troppo entusiasticamente.
Mannaggia a lui.

 

 

*

 

 

Oh santo cielo sto per baciare Tyler.
Dylan era da giorni che aveva quel pensiero fisso in testa. Studiava le battute, girava le scene, aveva persino passato un fine settimana a Londra per una convention e l'unica cosa che aveva avuto in mente era quello. Figurarsi la mattina del giorno in cui avrebbero dovuto girare la scena fatale.
Jeff era di pessimo umore – a lui sì che Stiles e Derek insieme facevano davvero venire l'orticaria – e trattava male tutti, urlò contro Dylan mezz'ora perché si era dimenticato di fare un passo indietro durante le riprese di un'altra scena, criticò le gambe di Shelley che gli rispose male e diede il via a un botta e risposta che sarebbe durato fino alla fine dei tempi se la troupe non li avesse obbligati a smettere e inveì contro Posey dicendo che un criceto avrebbe recitato meglio di lui. Poi mandò tutti in pausa prima di iniziare a girare la fatidica scena tredici, ovvero quella in cui Derek e Stiles si urlavano contro come cani rabbiosi come al solito ma, a differenza della altre volte, il tutto si concludeva con del sottinteso sesso animalesco.
Dylan si rifugiò dietro il set, dove nelle pause non c'era mai nessuno, a meditare su ciò che stava per succedere. Cercò di convincersi che non era gran cosa, aveva già baciato Holland e Shelley senza nessun problema – non era cotto di loro, ma pazienza – ma era comunque in un pessimo stato. Da una parte voleva avvinghiarsi a Tyler e non lasciarlo mai più, dall'altra avrebbe voluto farsi investire da un camion piuttosto che girare la scena. E fra un estremo e l'altro se ne stava seduto a gambe incrociate a fingere di ripassare le sue battute.
- Ehi.
Dylan non era dell'umore di vedere nessuno, figurarsi le bestemmie che tirò giù mentalmente quando sentì la voce della causa di tutti i suoi guai.
- Sei nervoso? - Tyler gli si sedette accanto e Dylan sussultò, - anche io un po'.
No, Dylan non era pronto a fare la chiacchierata pre – pomiciata con la sua cotta. Non poteva certo dirgli “ehi, sono nervoso perché a me tu piaci veramente e so che non ricambierai mai quindi quando ti vedo non so se saltarti addosso o buttarmi da un ponte” quindi si limitò a scrollare le spalle e a dire con voce atona: - Penso sia normale. È strana questa situazione.
Tyler sorrise e Dylan avrebbe preso il muro a testate per non pensare a quanto era bello: - Sai, non ho mai baciato un ragazzo. Secondo te è diverso?
Dylan, che di ragazzi ne aveva baciati anche se non lo andava a dire in giro e tanto meno a Tyler, quello che avrebbe voluto baciare in quel momento, borbottò: - Un po'. Cioè dipende dalla persona, anche baciare una ragazza è diverso che baciarne un'altra, non penso esistano differenze assolute.
- Se provassimo?
Dylan se non fosse stato seduto sarebbe già caduto per terra e non riuscì ad articolare nulla, limitandosi a fissare Tyler con occhi spalancati.
- Così in scena ci sarà meno imbarazzo. E se non ti piace come bacio almeno sarai pronto.
Dylan non lo stava neanche a sentire, il suo battito cardiaco lo stava a dir poco assordando ed era sicuro di stare per avere un infarto, oltre al fatto di essere completamente bordeaux. Vide attonito Tyler sporgersi verso di lui e prima che potesse scappare più veloce di Taylor Swift davanti a John Mayer si ritrovò con le labbra di Tyler appoggiate alle sue. Fu un bacio leggerissimo, di quelli da quarta elementare, ma salì immediatamente in cima alla classifica dei migliori baci mai ricevuti da Dylan. Per il mezzo secondo che durò, fu tutto perfetto. Era giusto, era esattamente quello che doveva succedere, loro due, pensò Dylan, erano fatti per stare insieme. Ma poi Tyler si allontanò, gli sorrise come se nulla fosse e si alzò.
- Penso sia ora di andare, - disse e gli tese una mano.
Ci vollero un paio di secondi a Dylan per afferrarla e lo seguì sul set con lo sguardo basso.

Non sapeva neanche più cosa provare. Da una parte c'era stato il bacio, ed era stato bellissimo, dall'altra c'era Tyler per cui aveva significato meno di zero e adesso se ne stava andando sul set come se niente fosse, sorridendo a tutti come al solito, mentre lui aveva solo voglia di scappare.

 

 

*

 

 

La scena iniziava con il solito litigio. Dylan si ritrovò a ripetere insulti a macchinetta e risposte a tono che aveva imparato diligentemente a memoria, mentre cercava di capire cosa passasse nella testa di Tyler. Naturalmente lui era tutto preso a fare l'espressione furibonda alla Derek Hale e Dylan oltre a quella riusciva a vedere ben poco altro.
- Sei un idiota! - gli urlò contro, totalmente in sintonia col pensiero di Stiles su questa parte, dato che non si può baciare qualcuno come se niente fosse come aveva fatto Tyler, - ho pensato che tu fossi morto! Hai idea di come mi sono sentito? Ovviamente no, perché tu …
Come da copione, Tyler gli si avvicinò e Dylan cercò di calmare il batticuore in tutti i modi possibili.
- Taci, - ringhiò Tyler e lo prese rabbiosamente per le spalle per baciarlo.
Il bacio che dovevano darsi naturalmente non aveva nulla a che fare con quello che si erano dati prima. Doveva essere rabbioso e pieno della frustrazione accumulata nei vari anni e Tyler riuscì a farlo benissimo. Il problema era che a un bacio così Dylan non era sicuro di riuscire a sopravvivere. Nella vita vera un bacio così non avrebbero potuto mai darselo, a meno che Tyler non fosse stato tanto tanto ubriaco e Brittany fuori dalle scatole e Dylan non poteva essere più felice di aver scelto di fare l'attore. Allo stesso tempo si malediceva per quella scelta, dato che aveva il terrore di non essere all'altezza e quando sentì le labbra di Tyler premere sulle sue per un secondo entrò in panico. E se avesse capito? Ma poi pensò, al diavolo. Davanti alle telecamere doveva essere Stiles, e Stiles non ci avrebbe pensato due volte a saltare addosso a Derek, il fatto che lui avesse lo stesso desiderio era solo una mera coincidenza. Ricambiò il bacio di Tyler con altrettanta foga, buttandogli le braccia intorno al collo e lasciandosi spingere contro il finto muro del loft, mentre Tyler gli si premeva addosso e gli infilava le mani sotto la maglia. E Dylan era quasi sicuro non ci fosse nel copione, ma non ci pensò più di mezzo secondo perché Tyler, Tyler, Tyler.
- Whoa, perfetto! Stop! - esclamò Jeff, per la prima volta della giornata in un tono non acido.
Dylan avrebbe quasi giurato che Tyler si fosse trattenuto un secondo in più del necessario, o forse era proprio Dylan ad averlo trattenuto. Si staccarono quasi di malavoglia e Tyler fece uno dei suoi soliti sorrisi.
- Wow. - disse.
Eh già, amico, wow.

 

 

*

 

 

Dylan passò il resto delle riprese a recitare costantemente. Recitava davanti alla telecamera e con i suoi colleghi. Con Tyler, diventava un'altra persona: avrebbe voluto prenderlo a calci per il bacio, altre volte scoppiargli a piangere davanti dicendogli quanto faceva schifo essere preso da lui, spedire Brittany – che per fortuna sembrava sparita dalla circolazione – in Uganda con un biglietto di sola andata e invece sorrideva e si comportava da amico come se nulla fosse. Andavano insieme alle convention, erano stati anche al Comicon e tutto era andato per il meglio. Tyler non sospettava niente.
- Come sapete, - stava dicendo Jeff a una delle interminabili riunioni a cui li costringeva a partecipare, - le riprese sono quasi finite. E sfortunatamente MTV non dice nulla sul rinnovare o meno lo show.
- Ma gli ascolti stanno andando bene! - esclamò Shelley, sbuffando, - non possono cancellare la serie così.
- A quanto pare, - la corresse Jeff, - possono. Quindi vedete di andare a più covention possibili, fate pubblicità alla serie fino alla nausea e oltre se ci tenete a questo lavoro.
Dylan sentì il cuore saltargli in gola: lui aveva finito di girare – Jeff aveva fatto in modo che finisse prima di tutti così da poter avere due giorni di pausa prima di iniziare a girare The Maze Runner – e quindi, se la serie fosse finita, quella sarebbe stata la sua ultima occasione di vedere Tyler. Certo, magari sarebbero riusciti a vedersi ancora qualche volta ma Dylan probabilmente avrebbe iniziato, conoscendosi, ad evitarlo, per riuscire a dimenticare ciò che provava e per evitare di vedere il chiuhuahua. E comunque non sarebbe stato lo stesso. Non si trattava solo dei baci sul set – uno, poi Jeff aveva lasciato vari sottintesi e scene ambigue, culminate con il finale di stagione in cui Derek abbracciava Stiles e passavano insieme a parlare la notte al loft – si trattava proprio di perdere l'illusoria sensazione di essere più che un amico per lui. E magari sarebbe sembrato da pazzi, ma Dylan si era consolato solo con quelle scene. Era come avere ciò nella realtà gli era negato, anche se recitava, era pur sempre qualcosa. Certo, da una parte aveva paura di uscirci matto, ma dall'altra sarebbe comunque impazzito a forza di farsi piacere Tyler, quindi tanto valeva. Ma ora era tutto finito, probabilmente e sentì un nodo alla gola.
Guardò Tyler, che sembrava meno di buon umore del solito e fissava il tavolo. In generale, tutto il cast non era troppo felice e quando Jeff li lasciò soli per andare a piangere da qualche pezzo grosso per farsi rinnovare lo show si salutarono tutti in mezzo ad un'aura di totale malinconia. Dylan abbracciò tutti, tenendosi sempre prudentemente lontano da Tyler, che per fortuna venne monopolizzato da Holland e Dylan, in preda ad un impeto di coraggio, uscì fuori pensando seriamente di scappare via. Avrebbe potuto salutarlo con un sms, rischio al minimo di dire idiozie e di fargli capire quello che provava per lui.
Dylan non era coraggioso, o sfacciato, né tanto meno sicuro di sé. A volte si chiedeva come era finito a fare l'attore: vedeva dei fan che erano molto più coraggiosi di lui, più schietti e persino con più presenza scenica, a sua modesta opinione e si chiedeva “ma che ci faccio io qui?”. Al liceo era sempre stato timido, passava il tempo a nascondersi dietro alla maschera di ragazzino sarcastico – forse per quello gli riusciva bene interpretare Stiles – per evitare che vedessero quanto era insicuro. Era più facile recitare la parte di qualcuno che essere davvero qualcuno. A volte, in quel momento soprattutto, si sentiva invisibile. Era più reale Stiles, che correva con una mazza da baseball ad affrontare licantropi, che Dylan che non aveva neanche la forza di guardare il ragazzo che gli piaceva negli occhi. Se fosse stato un film che lui interpretava, sarebbe stato più facile: avrebbe avuto un copione, avrebbe saputo di star facendo la cosa giusta, perché nei film è così che funziona, la battuta che devi dire è sempre la cosa giusta da dire. Nella vita vera, però, senza copione, non sapeva far altro che stare zitto.
Osservò gli altri uscire da soli o a gruppetti, nascondendosi in un angolo per non essere visto. Tyler fu l'ultimo, salutò Ian e si fermò alla luce del lampione a cercare qualcosa in tasca, forse le chiavi.
Dylan rimase a guardarlo, sapendo che non si sarebbe mosso. La vita non era un film, non poteva corrergli dietro e dirgli tutto, saltarsene su come se niente fosse e pretendere che lui capisse, ricambiasse e mandasse al diavolo Brittany. E lui non era il tipo da azioni così avventate, proprio lui che non era sicuro di niente.
Ma era sicuro di quello che provava per Tyler.
In qualche modo, lo raggiunse, probabilmente barcollando come un idiota e si aggrappò alla sua maglia, senza riuscire a dire niente.
- Dylan! Pensavo fossi andato via! Mi mancherai, amico.
Tyler lo stritolò in un abbraccio dei suoi ma Dylan aveva solo fretta di dirgli tutto, prima che il coraggio gli sparisse del tutto.
- Sai, è stato divertente girare con te, mi mancava avere scene insieme e sono felice che fra Stiles e Derek sia finita così.
- A proposito, - disse Dylan non sapeva ancora con che forza, - di Derek e Stiles. Ecco. Sai, pensavo. Non mi dispiacerebbe baciarti anche fuori dal set.
Pessimo, Dylan, pessimo. Probabilmente Tyler lo avrebbe preso per pazzo o avrebbe pensato a uno scherzo o …
Tyler lo afferrò per la vita e lo baciò.
… o lo avrebbe baciato, certo, ASPETTA COSA. Dylan andò letteralmente in panico e prima spinse via Tyler, poi si diede dell'imbecille e lo riacchiappò – attonito – e fu lui a baciarlo ma esagerò con l'impeto e lo fece finire per terra e andò giù con lui.
- Penso di essermi rotto l'osso sacro, - si lamentò Tyler, ma nascose la faccia contro il suo collo e Dylan gli accarezzò la nuca.
- Penso sia stato il bacio più disastrato che abbiano mai dato.
- Stiles lo avrebbe fatto meglio, - rincarò la dose Tyler, tirando su il viso e cingendo la vita di Dylan con le braccia.
- Ehi, potrei offendermi, - disse lui, che non sapeva se mettersi a ballare, saltargli addosso o esplodere direttamente perché Tyler lo aveva baciato, e non era neanche sotto l'effetto di stupefacenti. Poi si ricordò di qualche dettaglio insignificante.
- Ma Brittany?! Perché mi hai …
Tyler lo zittì con un bacio.
- Se tu non fossi stato impegnato a dire al frigo quanto ti piacevo e quanto Brittany fosse una … com'era già? Ah, sì: chiuhuahua scema, avresti saputo che mi ha piantato. E mi ha anche colpito in faccia con l'iPhone. E te lo avrei detto solo che ti ho sentito sclerare e ho iniziato a pensare e continuavo a pensare, e io non è che penso poi così tanto e avevo paura mi si friggesse il cervello e continuavo a pensare a te, poi è uscita questa cosa di Stiles e Derek e pensavo sempre di più a te e ci siamo baciati ed è stato, beh, wow. Tutte e due le volte, per la cronaca. Solo che non sapevo se ti piacevo o no perché eri così normale e non capivo cosa succedesse e quindi continuavo a pensare e a fare finta di niente perché pensavo di non interessarti e poi stasera hai detto quello e, beh, penso tu sappia il resto.
Tyler aveva parlato a macchinetta tutto il tempo, velocissimo e senza quasi respirare e alla fine era tutto rosso e Dylan non riuscì a trattenere una risatina.
- Non fa ridere, - borbottò Tyler e Dylan lo baciò sul naso.
- Invece sì.
- Io non parlo al mio frigo.
- Io non bacio la gente random traumatizzandola, - replicò Dylan.
Tyler lo guardò improvvisamente ansioso: - Traumatizzare …? Ti ho traumatizzato? Non volevo traumatizzarti.
- Cretino, - rispose Dylan, - è stato bello. Ma un trauma, sai, non sapevo se ti piacevo, tu mi baci … hai idea della fatica che ho fatto per nasconderti quello che provavo?
- Gettandomi nella frustrazione più totale, - borbottò Tyler ma se lo tirò più vicino e gli diede un altro bacio.
- Se ti bacio mi perdoni? - domandò angelicamente Dylan.
- Dipende, quante fratture mi costerà?
- Piantala, - mormorò Dylan e gli stampò un bacio sulle labbra, - o non ti bacerò mai più.
Tyler se lo tirò letteralmente addosso e lo baciò con foga: - Penso sia lo scenario più terribile che mi abbiano mai figurato, - mormorò prima di riprendere coi baci.

 


 



 

 


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DISCLAIMER: non si odia Brittany Snow, non è un chiuhuahua scemo anche se i chiuhuahua sono bellissimi e le auguriamo il meglio con Tyler, è una bellissima donna e bravissima attrice e questa è solo una storia inventata per divertirsi. 
Anyways, salve gente :D è da poco che sono entrata nell'oscuro  giro delle Hobrien shippers, probabilmente influenzata dalle Kaylor - mannaggia a loro - e penso che non avrò più una vita sociale da questo momento. Avevo un bisogno fisiologico di scrivere una Hobrien, so that's it. Ho cercato di rendere Dylan e Tyler il più possibile come li ricordavo, ma naturalmente non conoscendoli sul serio penso che i loro caratteri non siano perfetti e uguali agli originali, posso anche essermi sbagliata ma ripeto, purtroppo non mi invitano a giocare a poker il venerdì sera ahah. Spero che vi sia piaciuta e vi siate divertiti a leggerla, un abbraccio <3
  
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