Fanfic su artisti musicali > Fifth Harmony
Segui la storia  |       
Autore: CuteLilShit    01/03/2015    2 recensioni
Durante il Reflection tour per via di un incidente Lauren perse la vista, da allora si allontanò sempre di più dalle ragazze, ma può un incidente rovinare un'amicizia? Può non poter vedere più qualcuno farti dimenticare di come lo hai amato?
Genere: Drammatico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Ally Brooke, Camila Cabello, Dinah Jane Hansen, Lauren Jauregui, Normani Kordei
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
— Lauren! Lauren, o mio Dio, stai bene? Lauren… — continuava a gridare Camila.
 
Lauren era stesa a terra, la testa che girava, il chiasso assordante che le riempiva le orecchie, e gli occhi chiusi, a negare ciò che aveva appena realizzato sbattendo furiosamente le palpebre.
 
Quando si risvegliò in una stanza di ospedale l’ansia le pervase il corpo. Non vedeva, non vedeva assolutamente nulla. Il suo battito accelerò e il respiro diventò affannoso. Cominciò a sudare freddo e lacrimare, dimenandosi da una presa.
 
— Lauren calmati! — sentì gridare.
 
Girò la sua testa verso la fonte del suono, ma non riuscire a vedere chi fosse la fece solo spaventare ulteriormente.
 
— Lauren, ascolta, devi calmarti, ok? — continuò la voce.
 
Era quella di Camila.
 
La ragazza dai capelli neri cercò di regolarizzare il respiro, senza riuscire però a fermare le lacrime che scendevano come cascate. Immaginò l’altra ragazza accanto a lei che le stringeva la mano, con ancora i vestiti del concerto.
 
— Cosa è successo? Dove sono? Camila… — cominciò, la voce tremante e raschiata. — Calma… — rispose dolcemente la più piccola. — Sei all’ospedale — continuò poi.
 
Lauren non ricordava assolutamente nulla di ciò che fosse accaduto dopo la caduta. Stavano semplicemente facendo un concerto per il Reflection Tour quando, non ricordava neanche come, era caduta dal palco. L’ultima cosa che era riuscita a focalizzare erano solo tante persone accanto a lei, mentre lentamente spegneva gli occhi.
 
— Da quanto tempo? — domandò ancora. Sentì il tocco dell’altra sulla sua guancia. — Camila — disse, cercando di ottenere una risposta. Dato che questa non arrivò fece un'altra domanda.
 
— Perché non vedo nulla? — quasi un sospiro.
 
Camila si morse il labbro prima di parlare. — Quando sei caduta hai sbattuto violentemente la testa, un punto preciso del cervello che è collegato alla vista — rispose cauta, massaggiando la mano dell’amica, cercando disperatamente di alleviare il dolore.
 
— No… — mormorò Lauren. — No, no, no — proseguì alzando gradualmente il tono di voce. — Non può essere possibile, non sta succedendo, dev’essere un sogno… per favore… — sbraitò con gli occhi nuovamente umidi. — Lauren devi rimanere calma — azzardò la più giovane. — Sono cieca Camila! Sono cieca, non potrò più vedere — continuò ancora ad alta voce. Sentì l’altra ragazza abbracciarla, le bagnò i vestiti di lacrime. — Lo so Lauren, noi… lo affronteremo insieme, devi rimanere forte. Non ti lascio —
 
Purtroppo ciò non accadde. Dopo varie crisi di rabbia incontrollabili i genitori di Lauren pensarono che la cosa migliore da fare fosse farla uscire da quella situazione impedendole di visitare le altre ragazze. Tutte quante capirono che era la cosa migliore da fare, tutte tranne Camila. Per lei lasciare la ragazza dagli occhi verdi fu quasi impossibile, ma non aveva altre opzioni se non dimenticarla.
 
 
— Casa dolce casa — sospirò Camila, lasciando le valigie all’ingresso. Il tour era finito dopo poco più di un anno dall’inizio e finalmente le ragazze potevano riposarsi. Certo era stato difficile proseguire senza una di loro, ma avevano dovuto farlo e l’avevo fatto. Erano rimaste forti.
 
Dopo aver chiacchierato un po’ con i parenti la giovane cubana salì in camera sua, decisa a riposarsi dopo il viaggio in aereo.
Il suo letto era esattamente dove lo aveva lasciato e con esso tutti i suoi oggetti e le foto. Si sistemò sul letto e accese il cellulare per mandare dei messaggi alle ragazze. Quando accese Whatsapp cliccò sulla prima icona, il gruppo formato da Dinah, Normani, Ally e lei. Sul gruppo c’era anche il vecchio account di Lauren e il nome era rimasto “Fifth Harmony”, nessuna aveva avuto il coraggio di cambiare qualcosa.
 
Io sono a casa, a voi come va?
 
Inviò.
 
Ally: questo pullman ci sta mettendo secoli a partire
 
Normani: mia nonna mi ha già stritolato e ho appena varcato la soglia di casa
 
Ally: Ma Dinah?
 
Normani: starà dormendo
 
Camila rise ai messaggi delle ragazze. Si erano “lasciate” da neanche un giorno e già le mancavano da morire. Le salutò un ultima volta prima di cadere nelle braccia di Morfeo.
 
Quando i raggi del sole le toccarono gli occhi, la giovane cubana aprì le palpebre lentamente, senza volersi svegliare. Sbadigliò sonoramente e accese il telefono, trovando subito una chiamata persa. Era da un numero sconosciuto. Cliccò il tasto per richiamare, cercando di capire se fosse stato un conoscente a chiamarla, e si pietrificò quando udì la voce dall’altra parte della cornetta.
 
< Pronto? Camila? >
 
Rimase ancora immobile, cercando di ricollegare il motivo per cui lei avesse potuto chiamarla.
 
< C’è nessuno? > continuò la ragazza.
 
< Lauren… > mormorò la cubana. 
 
Sul suo viso si allargò un sorriso.










 
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Fifth Harmony / Vai alla pagina dell'autore: CuteLilShit