RITORNO

Non ho un bagaglio molto pesante, anche perché avendo girato l’Asia non potevo portarmi tante cose. Ho 23 anni e non sono una ragazza molto normale. Quando avevo 14 anni avevo rivelato ai miei genitori che, dopo il liceo, avrei girato il mondo per qualche anno, ma loro, da realisti che sono dicevano che non avrei potuto fare niente e che molti sogni rimangono tali. Ma non è stato così. Perchè io sono diversa, io se mi metto in testa qualcosa la faccio. E non m’importa molto dell’ università; non che non voglia un lavoro fisso e una famiglia, ma dovevo vivere libera, almeno per un po’.
E nessuno mi credeva quando dicevo che sarei scomparsa e che non mi sarei più fatta vedere per un po’. E guardatemi ora. Sto ritirando il mio bagaglio dopo aver fatto il giro dell’ Asia. Arrangiandomi da sola. Pagandomi tutto da sola. Geremia mi ha raccontato che quella mattina, quando trovarono soltanto quel bigliettino sul mio letto, papà si è messo a ridere. Al contrario di mia madre. Lei è impazzita, ma io l’avevo avvisata... se lei non mi ha creduto...ha sempre voluto che facessi una bella università, ha sempre voluto che mi trovassi un lavoro e che mi sistemassi, ha scelto il liceo che dovevo fare, ma io sono scoppiata. Sono andata a vivere da mio padre e da quel giorno lei  non fa altro che farmi sentire in colpa.

-LIVIAA!-  mi volto

Geremia.
La mia ancora.
Il mio migliore amico.

-GEREMIA!-

Gli corro incontro e ci abbracciamo come solo due persone che si conoscono da sempre possono fare. Come due persone che non si vedono da 1 anno, perché lui, un capodanno, mi ha fatto una sorpresa e mi ha raggiunto a Calcutta.Il migliore amico di sempre.
-oddio quanto mi sei mancato! Avevo bisogno di un tuo abbraccio!- piango dalla gioia e lui mi segue a ruota e ci stringiamo ancora di più.
- Oddio Liv, pensavo di non rivederti più! Quando mi hai chiamato stamattina pensavo fosse uno scherzo!-
-invece sono qui e sono intenzionata a rimanere-
-Ah ed è sottinteso che rimango a casa tua, mi hai detto che sei andato a vivere da solo! E poi lo sai che non posso stare  da mia madre, e neanche da papà, per quanto io gli voglia bene.- aggiungo
-Lo hai detto ai tuoi?-
- no... ho intenzione di fare una sorpresa a tutti! Mamma non la prenderà bene, ma devo affrontarla..-
Ci incamminiamo verso casa sua, ma sembra pensieroso... non mi ha ancora detto niente; probabilmente è solo un po’ stressato, non gli ho dato il tempo di assimilare la notizia.
-Livia, devo dirti una cosa-
Adesso dice qualcosa di brutto
-Non vivo da solo-
-Ma.. è bellissimo!! Cioè ti sei trovato una ragazza?E quando avevi intenzione di dirmelo!Oddio finalmente la conosco, com’è,è bionda, mora..-
-Divido l’appartamento con Elia -
Merda. Ecco la bomba.
Elia.
La mia prima cotta.
Il migliore amico di Ger.
Non lo vedo da 3 anni.
Merda.
-non ti è ancora passata vero?- sospira rassegnato
-non lo so-
Arriviamo a casa. Una bella casetta al centro di Roma.Non troppo grande, non troppo piccola, ma non faccio troppo caso ai dettagli: sto pensando a cosa farò quando lo vedrò. Cosa dirà,sarà arrabbiato?Prima eravamo amici...prima...
Il mio migliore amico Apre la porta.Mi sento male; ho l’ansia..
Ma lui non c’è.
-mi ha detto che tornava dopo cena, ma non gli ho detto niente, volevo fargli una sorpresa-
-Oddio ger!! Credo di sentirmi male... vado a farmi una doccia. Mi devo preparare psicologicamente-