02/03/2015
6 recensioniTutta colpa di Napoleone
– Hai davvero conosciuto Napoleone? – chiese Alec, ripensando alla discussione che aveva avuto con Magnus solo qualche giorno prima.
– Sì. E prima che tu me lo chieda: non sono andato a letto anche con lui.
La voce non era per niente scocciata, anzi, sembrava che l’interessamento di Alexander nei suoi confronti non faceva altro che rendere lo stregone ancora più sicuro di sé di quanto non lo fosse già.
– È solo che… io ho paura. So che non dovrei averne perché ho sconfitto un numero abbastanza notevole di demoni, ed ho solo diciotto anni, ma pensare al futuro è molto più pauroso.
Un verso più simile ad un grugnito che ad uno schiarimento di voce arrivò dalla gola di Magnus.
– Senti, non so quanto queste parole possano esserti di conforto ma… sai che ti amo, vero?
Alec roteò gli occhi al cielo.
– Non serve ripetermelo ogni volta che discutiamo, Magnus.
Lo stregone sorrise, gli occhi da gatto s’illuminarono di un giallo intenso - Alec aveva notato che succedeva solo quando gli veniva un’idea per lui geniale.
Si alzò dal letto sul quale entrambi i ragazzi erano sdraiati, i muscoli delle sue spalle si muovevano sinuosamente ad ogni passo che compiva - perché diavolo non si mette una maglietta? Rischierà di ammalarsi. A proposito di malattia, gli stregoni possono ammalarsi? Glie lo chiederò dopo -, e si avviò verso il bagno.
– Molto maturo andarsene nel bel mezzo di una discussione, Magnus. Davvero molto maturo – borbottò Alec.
Non fece in tempo a finire la frase che Magnus era già di ritorno con una… bottiglia di shampoo alla magnolia?
– Mi sono già lavato i capelli, ma grazie per il pensiero – sbuffò il ragazzo.
Magnus si trattenne dal lanciare la boccetta per aria e baciare Alec come come non aveva mai fatto - adorava quando quest’ultimo era arrabbiato, anche se non ne sapeva il motivo.
Senza dire nulla, stappò la bottiglia di shampoo e fece per rovesciarne il contenuto sulla coperta candida del letto, quando il liquido si fermò a mezz’aria e cominciò a muoversi, formando delle parole.
– Ma cosa… – Alec s’interruppe non appena lesse la frase che era si era appena materializzata sull’aria.
“Ti amo, non sono andato a letto con Napoleone e giuro solennemente che non lo farò mai.”
Alec sorrise, divertito dall’idea che Magnus aveva avuto per tentare di allentare la tensione appena creatasi tra di loro.
Ci credo che non andrai mai a letto con Napoleone. È morto! fu quello che Alec pensò, senza rendersi conto del sarcasmo presente nella frase, prima di posare le sue labbra contro quelle dello stregone, unendole per formare un sigillo d’amore.
Note dell'autrice: nonpicchiateminonpicchiateminonpicchiatemi.
Scrivere una Malec è quello che ho sempre (esagerataa, pff) sognato fare, ma devo ammettere che è stato piuttosto difficile. Inizialmente questa Os è nata con l'idea di essere una drabble. Poi, non so come, un flusso continuo di idee ha iniziato a scorrere nella mia mente ed alla fine è uscita fuori questa roba. Sinceramente volevo continuarla - già, la mia """genialità""" non ha mai fine - scrivendo di Magnus con le intenzioni di rendere immortale Alec ma... non riuscivo a buttare giù nulla, quindi ho terminato la storia nel modo più orribile e banale che esista: un semplice bacio.
Spero davvero di non essere calata nell'OOC con il personaggio di Magnus ç.ç
Stranamente, ho poche cose da dirvi, quindi vi saluto e corro a studiare scienze!
Se lasciaste un commentino - anche breve breve eheheh - qui sotto mi rendereste davvero felice, già già.
A presto,
Gnarly
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