Mizu
no Chikai.
001. Alba. | 002. Pomeriggio. | 003. Tramonto. | 004. Sera. | 005. Notte. |
006. Bene. | 007. Male. | 008. Luce. | 009. Oscurità. | 010. Opposti. |
011. Vista. | 012. Udito. | 013. Tatto. | 014. Gusto. | 015. Olfatto. |
016. Sole. | 017. Pioggia | 018. Neve. | 019. Nuvole. | 020. Tempesta. |
021. Giallo. | 022. Arancione. | 023. Rosso. | 024. Marrone. | 025. Verde. |
026. Blu. | 027. Viola. | 028. Nero. | 029. Grigio. | 030. Bianco. |
031. Sole. | 032. Stelle. | 033. Luna. | 034. Pianeta. | 035. Universo. |
036. Autunno. | 037. Inverno. | 038. Primavera. | 039. Estate. | 040. Nessuna Stagione. |
041. Temperatura. | 042. Freddo. | 043. Caldo. | 044. Gelo. | 045. Piacevole. |
046. Cuore. | 047. Emozioni. | 048. Sensazioni. | 049. Apatia. | 050. Empatia. |
051. Caos. | 052. Anarchia. | 053. Disordine. | 054. Ordine. | 055. Libertà. |
056. Passato. | 057. Presente. | 058. Futuro. | 059. Tempo. | 060. Senza Tempo. |
061. Origine. | 062. Nascita. | 063. Crescita. | 064. Vita. | 065. Morte. |
066. Acqua. | 067. Fuoco. | 068. Terra. | 069. Aria. | 070. Fulmine. |
071. Orgoglio. | 072. Insensibilità. | 073. Gelosia. | 074. Timidezza. | 075. Impulsività. |
076. Pigrizia. | 077. Collera. | 078. Vanità. | 079. Invidia. | 080. Insaziabilità. |
081. Addio. | 082. Bugie. | 083. Errore. | 084. Rimpianto. | 085. Vendetta. |
086. Sorte. | 087. Destino. | 088. Desiderio. | 089. Sogno. | 090. Incubo. |
091. Grazie. | 092. Scusa. | 093. Giustificazioni. | 094. Perdono. | 095. Scelte. |
096. Tema libero. | 097. Tema libero. | 098. Tema libero. | 099. Tema libero. | 100. Tema libero. |
The One Hundred
Prompt Project © BlackIceCrystal |
029
–
Grigio.
{XXlX°
Promessa.}
Si distese
incrociando le
braccia dietro la testa per sorreggerla
meglio, ed il calore della pietra subito le riscaldò la
schiena, distendendole i muscoli.
Fu come ricevere una dolce carezza.
Come se le sue dita le stessero scorrendo lungo la colonna vertebrale.
Era ancora un fascio di nervi pronto a spaccarsi alla prima parola di troppo, all'ennesima pressione o memoria che le venisse in mente, nonostante i mesi passati.
Nonostante il tempo trascorso da quel giorno, le lacrime, le commemorazioni, i momenti dolorosi passati a ricordare per cercare di averlo ancora vicino.
Era il suo posto.
Wales andava su quella pietra spezzata a distendersi e prendere il sole quando veniva a corte.
Era anche il loro posto, perché sapeva di trovarlo li quasi sicuramente, quando spariva senza dirle nulla ed era una bella giornata.
Quella pietra liscia, gli diceva, prima o poi avrebbe preso la sua forma per quante ore ci rimaneva sopra.
Quella pietra grigio chiaro, battuta dal sole mattutino e metà nascosta sotto un albero – così calda, così accogliente, così diversa dalla lapide grigio scuro che sua madre aveva fatto creare come luogo di ricordo, vista la lontananza dal regno del defunto e la sua tomba.
Quei due luoghi, dai grigi così diversi.
Erano i suoi posti.
Fu come ricevere una dolce carezza.
Come se le sue dita le stessero scorrendo lungo la colonna vertebrale.
Era ancora un fascio di nervi pronto a spaccarsi alla prima parola di troppo, all'ennesima pressione o memoria che le venisse in mente, nonostante i mesi passati.
Nonostante il tempo trascorso da quel giorno, le lacrime, le commemorazioni, i momenti dolorosi passati a ricordare per cercare di averlo ancora vicino.
Era il suo posto.
Wales andava su quella pietra spezzata a distendersi e prendere il sole quando veniva a corte.
Era anche il loro posto, perché sapeva di trovarlo li quasi sicuramente, quando spariva senza dirle nulla ed era una bella giornata.
Quella pietra liscia, gli diceva, prima o poi avrebbe preso la sua forma per quante ore ci rimaneva sopra.
Quella pietra grigio chiaro, battuta dal sole mattutino e metà nascosta sotto un albero – così calda, così accogliente, così diversa dalla lapide grigio scuro che sua madre aveva fatto creare come luogo di ricordo, vista la lontananza dal regno del defunto e la sua tomba.
Quei due luoghi, dai grigi così diversi.
Erano i suoi posti.