Sono seduto su un tronco ormai vecchio quanto me, respiro il
profumo delle acque di Avalon, mentre i fili d’erba
sollecitati dal vento mi solleticano i piedi. Ho costruito una casa su questa
sponda, e ogni giorno la guardo sapendo che domani sarà ancora lì ad
aspettarmi, io sarò ancora qui ad aspettarlo.
Ricordo ogni cosa della mia vita, ormai, passata e remota. Ricordo
Gaius, il miglior custode che potesse vegliare su di
me. Mia madre, Will più un fratello che un amico. Lancelot era ciò che si
avvicinava di più a un miglior amico, sapeva tutto di me e nonostante ciò mi è
sempre stato vicino. Gwein il cavaliere più sensibile
di tutti a mio parere, ma con una forza
d’animo che celava tutto il suo dolore, devoto e leale, anche lui è stato un
amico importante. Parcival e
Elyan, anche se non ho mai avuto molto di che
spartire con loro, erano onesti e dediti al loro Re. Ma nonostante queste morti
mi abbiano toccato in un modo sconvolgente, ci sono
3ferite che non potranno mai guarire. Una è quella di Morgana, non solo perciò
che è diventata, ma perché mi continuo a pormi delle domande, anche se non potrò
avere risposta. Devo ammettere di aver provato qualcosa all’inizio, ero pervaso
della sua bellezza e gentilezza, ne ero infatuato. Dopo che si è votata al male,
non sono riuscito più a guardarla e ucciderla e vedere i suoi occhi spegnersi è
stato come strappare una parte di me.
Ginevra è il secondo taglio, le ho sottratto l’amore della sua vita, non sono riuscito nell’impresa
postami sopra le spalle ancor prima che nascessi, doverla guardare negli occhi
mentre le dicevo che Artù non sarebbe più tornato. Guardare i suoi occhi che
bruciavano di dolore e addossarmi una colpa che mai potrò guarire. Forse durante
gli anni, mi avrà perdonato, forse avrà capito, il non vedermi più l’avrà
aiutata e spero che sia stato così.
E il dolore più grande e il ricordo più vivo di tutti è Lui. Rammento
che quando divenne Re, c’era una luce nei suoi occhi, una scintilla di
speranza. Nuove promesse, un nuovo inizio, la
possibilità di amare chi voleva. Credo di essermi innamorato
di lui inconsapevolmente, lentamente, nel corso degli anni, condividendo cibo,
schermaglie, il sonno, risate, avventure, felicità e dolore. Poi questo
è perdurato nei secoli. Sapevamo entrambi di provare affetto l’uno per l’altro,
consapevoli di non essere più soltanto amici, ma non ci siamo mai esposti. Il motivo
era semplice: lui sarebbe divenuto Re. Eppur vero che avremmo potuto comunque
amarci e l’abbiamo fatto, ogni qual volta eravamo soli e ci sfioravamo,
parlavamo a cuore aperto dimenticandoci le etichette sociali. Ci baciavamo,
stavamo stesi e abbracciati sul letto, e nonostante il desiderio di possederci
carnalmente era forte, abbiamo sempre resistito. Dovevamo farlo. Ho voluto che
nonostante tutto avesse una vita adatta e normale: una moglie,
dei figli ( anche se non sono mai arrivati ). Lui per me ha voluto la stessa cosa
ma io potevo decidere e scelsi di essere devoto soltanto al mio Signore.
Solo una volta abbiamo trasgredito alla regola, donandoci l’uno
all’altro, toccandoci nel profondo, fondendoci. Fu la sera prima della sua
partenza a Camlann, sapeva che non potevo andare con
lui perché non l’avrei potuto proteggere ma che l’avrei raggiunto appena
possibile, e non volevamo dividerci senza mai essere stati uniti almeno una
volta. Gli avevo promesso che sarei arrivato in tempo, che l’avrei protetto o
sarei morto al suo fianco. Invece ho tradito lui e noi. Ora sono solo “ io ” giacché
l’altra metà di me è troppo lontana da questo luogo di vita, l’altra faccia
della medaglia non esiste più. Eppur io vivo, attendo il ritorno del mio
Signore, perché se ancor respiro vuol dire che il mio Destino, ancora una
volta, mi sta cercando ed io mi lascerò trovare.
Angolo autrice:
Salve a
tutti! Spero che quest’Oneshot sia stata di vostro
gradimento e una piacevole lettura! Ringrazio chiunque legga un Bacio ;*