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Autore: Risa Lily Angelie    03/03/2015    2 recensioni
Un altro prequel - ormai ho detto addio al mio cervello - di Alla fine tutto va bene; se non va bene, non è la fine.
***
Di quell'unica volta - quell'unica volta in cinque anni - in cui Otani l'ha vista.
Di quell'unica volta, in cinque anni, in cui Otani l'ha vista felice.
Di quell'unica volta, in cinque stramaledetti anni, in cui Otani l'ha vista felice senza di lui.
***
Ma che senso ha, ora, pensare a tutto questo?
Avevo tutto, avevo l'amore. Ora non ho più niente. Non sono più niente.

***
~Otani (and Koizumi) Centric.~
[Risa/Otani.]
{Avvertenze: potrebbe essere OOC, deprimente e niente, l'angst si sta impossessando di me.}
Genere: Introspettivo, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Atsushi Otani, Risa Koizumi
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Lovely Complex: It isn't over. '
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AttenzioneQuesta fanfic è un prequel di 'Alla fine tutto va bene; se non va bene, non è la fine'.
(Lo sottolineo because yes, magari a qualcuno è sfuggito.)

Note di Risa:
1. Alcuni passi possono sembrare solo stupidi pensieri buttati lì, senza nesso logico; l'effetto è voluto.
2. Qualcuno avrà notato che il titolo è una frase di una famosa canzone di Ligabue. Ascoltarla mentre si legge - nel mio caso, l'ascoltavo mentre scrivevo - non è malaccio. La canzone - per chi non la conoscesse - è Piccola stella senza cielo.



 


[Ti staccherai; perché ti tiene su soltanto un filo, sai?]
 







Fantastico; sono ubriaco.
Credo.
Insomma, mi sono scolato qualche litro di birra, devo esserlo.
Mi gira tutto intorno, mi viene da vomitare.
Fantastico.

Sono solo in casa; Mayu se ne è andata mezz'ora fa, è tornata dal marito.
Fantastico.
Ovviamente, solo io potevo essere così cretino da buttare all'aria una relazione con la ragazza per la mia vita per una ex, per giunta sposata, che mi scopa di tanto in tanto, quando non ha niente da fare.
Mi alzo a fatica dal divano su cui mi sono stravaccato, e ciabatto fino al frigorifero, dove prendo l'ennesima birra.
E' l'ultima.
Fantastico.

Fantastico.
Fantastico.
Fantastico.

Che bella parola di merda, che è.
Cosa c'è di fantastico nella mia vita, ultimamente? Un bel niente.
E la colpa di chi è? Ah già, la mia.
Fantastico.
Butto la bottiglia di birra vuota per terra, e sento, in lontananza, il vetro che si infrange.
Prima o poi dovrò pulire.
Fantastico.

Mi infilo le scarpe, non sto nemmeno facendo caso se sono dello stesso paio, nemmeno le allaccio - o forse le annodo soltanto - e mi precipito fuori il mio appartamento - che sembra sempre di più quello di un alcolizzato.
Scendo le scale, inciampando nei gradini un paio di volte, in bocca inizio a sentire il sapore della bile.

Vomito nonappena metto piede fuori dal condominio.
Mi pulisco la bocca con un lembo della felpa; nessuno ci farà particolarmente caso, è sabato sera, è pieno di gente ubriaca.

Cammino ormai da un po' di tempo; non ho la più pallida idea di dove stia andando, e non mi importa. Vorrei solo trovare qualcosa che mi distragga abbastanza dai miei pensieri.

Risa... Sospiro piano, mi infilo le mani nelle tasche dei jeans.
Sono passati tre mesi da quando ci siamo lasciati- o meglio, è stata lei a lasciare me- o meglio ancora, sono stato io a tradire lei- insomma, da quando è finita; eppure non riesco a fare a meno di pensare a lei.
Idiota, idiota, idiota.
E' quello che mi ha sussurrato lei, quella sera. Quando le ho detto tutto.
Perché gliel'ho detto, poi? Perché volevo provare ad aggiustare le cose? Però, forse, se l'avessi amata così tanto non l'avrei tradita, no?
... Già.
Questo farebbe supporre che io non sia davvero innamorato di lei; beh, niente di più sbagliato.
Io la amo, la amo ancora.
Sono solo un cretino che se ne è accorto troppo tardi. Nell'istante stesso dopo aver finito di fare sesso con Kanzaki.

Perché la differenza tra Mayu e Risa è questa.

Mayu è sesso.
Dell'ottimo sesso, non c'è che dire. Sa esattamente cose fare per far impazzire un uomo. E poi è piccola, aggraziata, è un piacere averla tra le braccia. E' sensuale, erotica, tutto quello che un uomo può desiderare.

Risa è amore. 
E' alta, sgraziata, averla tra le braccia era un incubo, oltre che imbarazzante. Ogni volta che volevamo fare l'amore - perché sì, sì, e ancora sì, con lei era amore - dovevamo trovare posizioni congeniali alle diverse altezze. Però lei era dolce, impacciata, piccola.
In modo diverso da Mayu, ma piccola lo stesso.

Ma che senso ha, ora, pensare a tutto questo? 
Avevo tutto, avevo l'amore. Ora non ho più niente. Non sono più niente.


Calcio un sassolino per terra, e mi accorgo - finalmente - di avere le scarpe slacciate.
Mi chino per allacciarle - intanto, la terra comincia a ruotare di meno, forse sto smaltendo la sbronza colossale - e quando mi rialzo, ho un'idea in mente. 

Devo vedere Risa.
Ok, forse non sono ancora del tutto lucido - insomma, so che è un'idea assolutamente folle, ma voglio vederla. Vederla un'ultima volta.
Magari vederla felice.
E forse è solo l'alcol che mi fa sperare in questo, nella sua felicità nonostante tutto il male che le ho fatto, nonostante tutto.

Faccio un paio di passi e mi accorgo solo ora di quanto sto traballando - non so nemmeno dove possa essere Risa. A casa di Nobu? Dei suoi?
Opto per passare dalla casa dei genitori; non so nemmeno come potrei fare a vederla. Dovrei bussare alla porta? Penso che mi ucciderebbero.
Non mi importa, non mi interessa.
Devo vederla.

Ed eccola.
Non avrei potuto essere più fortunato; è lì, alla finestra. E' al telefono, mentre si arriccia un ciuffo di capelli rossicci.
Indossa una salopette, e sotto si intravede una maglia arancione.
La sua risata - Dio, la sua risata - la sento da qui.

Potrei farle un cenno, farmi vedere.
Potrei, sì.
Ma perché rovinarle la serata? E' felice, sta sorridendo, e non vedo perché dovrei farla stare male.
Non vedo perché dovrei farla stare male ancora.
La guardo, la guardo e continuo a guardarla; non mi sembra vero di averla a così pochi metri da me.

Dovrei andarmene, ora. 
Non ha senso stare qui; qui a vederla felice, mentre sorride, nonostante tutto il male che le ho fatto, nonostante tutto.
Faccio un passo indietro, senza smettere di guardarla, ed inciampo in un secchio della spazzatura.
Anche Risa sente il rumore che ho fatto cadendo e punta gli occhi giù, verso la strada; ma non mi vede, mi sono coperto dietro il secchio.
Poi ridacchia ancora al telefono per poi attaccare, chiude le tende e spegne la luce.
Ora non ha senso stare qui.




 
*
 

 

 
Yano mi ha chiamata.
E' un tipo insistente, quel ragazzo.
Nobu me l'ha presentanto, quando?, tre mesi dopo la rottura con Otani? Sì, mi sembra di sì.
Prima ti rifai una vita, meglio è!, mi ripete in continuazione.
E forse ha ragione.

Yano è un bel tipo. Alto, biondo.
Alto.
Molto più di me.
Sospiro piano, ripensando alla nostra uscita.
Ha anche provato a baciarmi - beh, diciamo che non ci è riuscito perché gli ho tirato un pugno.
Però a volte è divertente. Fa di tutto per farmi ridere, è un ragazzo adorabile.
Solo che... Non è Otani.
Un rumore proveniente dalla strada mi fa abbassare lo sguardo; c'è un secchio rovesciato a terra.
Saranno stati i gatti... Stano però, mi sembrava di aver visto... Naaah, sciocchezze.
Perché mai Otani dovrebbe essere qui...?

Scuoto la testa al pensiero.
"Koizumi? Ci sei?"
Mi scuso e chiudo la chiamata - nonostante le proteste di Yano - e mi infilo il pigiama.
E' solo quando controllo il cellulare prima di andare a letto, che trovo due messaggi.
Uno è di Yano.

 
Usciamo domani? Devo ancora farti vedere cosa riesco a fare con due cannucce e un naso! -Yano.

Rispondo.

Va bene... Ma non voglio saperlo! -Risa.

Guardo di chi è l'altro messaggio.

Sarò ubriaco, ma tu sei sempre bellissima. -O.






 
Angolo di Risa:
Sono una cattiva persona, lo so.
Tutto ciò mi ha ucciso i feels.
Comunque.
Come ho già accennato sopra (?), i pensieri di Otani sono un po' scoordinati tra loro, ma c'è un motivo; Otani è ubriaco, non ragiona molto, è istintivo.
Per quanto riguarda Koizumi, è molto... 'ermetica', lo so.
Ho fatto apposta anche questo.
Ho presupposto che sia diventata un po' più 'fredda' dopo la rottura con Otani.
Per quanto riguarda le 'risate' di Koizumi che Otani ha visto, ho pensato che Risa si sia messa una sorta di 'maschera' con Yano, per non fargli vedere come è stata ferita.
Poooooi.
Volevo spiegare un po' il titolo e la canzone che mi ha ispirato la OS.
All'inizio avevo pensato solo il POV di Otani, e per lui è Risa la 'piccola stella'. 
Poi ho scritto il POV di Koizumi, e ho realizzato che in realtà è Otani la stella senza cielo, perché è lui che sta cadendo in un baratro, perché il filo che lo teneva su era Risa, e ora che vede Risa "felice", anche se è felice per lei, capisce che le ha fatto solo del male, e questo lo fa sprofondare giù nella depressione.
Solo che Otani non sa che in realtà Koizumi sta male quanto lui.
Insomma, ormai l'angst mi sta uccidendo(?).
E niente, uhm.
Alla prossima!
Risa Lily Calinee.


 







 
   
 
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