Anime & Manga > Saint Seiya
Ricorda la storia  |      
Autore: Deliquium    04/03/2015    11 recensioni
Chi lo sa che cosa c'ha di strano questo bambino.
Antonio lo guarda e non riesce a togliersi quella sensazione dalla testa.
C'ha due gambe, piuttosto grassottelle, se vogliamo dirla tutta, e due braccia.
Piange, caga, s'attacca a qualsiasi cosa con fare possessivo e guai a toglierlo, spalanca la bocca che sembra avere un buco in faccia.
Eppure… Eppure...
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Cancer DeathMask, Nuovo Personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Ho una brutta sensazione


Chi lo sa che cosa c'ha di strano questo bambino.
Antonio lo guarda e non riesce a togliersi quella sensazione dalla testa.
C'ha due gambe, piuttosto grassottelle, se vogliamo dirla tutta, e due braccia.
Piange, caga, s'attacca a qualsiasi cosa con fare possessivo e guai a toglierlo, spalanca la bocca che sembra avere un buco in faccia.
Eppure… Eppure...
Ad Antonio quel bambino inquieta. E dire che è suo figlio.
Magari ci fosse qui quella … troia bastarda di quella vacca di sua madre. Quella santa donna che è andata “un attimino a prendere le uova”. Dove minchia è andata a prenderle 'ste uova? In Albania!?
Antonio è sinceramente preoccupato per suo figlio... perché, beh, insomma... succedevano delle cose un po' strane.
Allora, dice, mentre gli avvolge la sciarpa attorno al collo.
Papo... non reppiro.
Ah, sì, scusa.
Antonio, chiedendosi a cosa diavolo stesse pensando, tira giù la sciarpa liberandogli la faccia e con un colpo, deciso ma non troppo, sistema la barra di protezione.
Ci facciamo una bella camminata, eh?, gli dice, mentre apre la porta e spinge il passeggino sul pianerottolo.
L'aria è limpida. Su un ramo una coppia di uccellini cinguetta.
Papo, papo, 'cellini.
Sì, amore. Begli gli uccellini, dice Antonio, passando oltre.
Subito, un rumore improvviso, come di un qualcosa che scuote le foglie, lo fa arrestare. Antonio si guarda attorno.
Me lo sarò immaginato, pensa.
Il parco è pieno di mamme e di bambini.
Un cane corre dietro a un frisbee rosso sulla collinetta.
Papo, papo, cane, dice suo figlio sollevando la manina. Il dito puntato.
Antonio sorride e spinge il passeggino lasciandosi la collinetta alle spalle.
Toby, Toby... che ti succede? grida qualcuno.
Antonio non ci dà troppo peso e, sorridendo a una delle mamme, prosegue nella sua passeggiata.
Nella piazza, i bambini attorniano il carretto dei gelati. Un ometto anziano distribuisce i gelati ai bambini con un ampio sorriso nella faccia e china la testa calva coperta da una cuffietta bianca, ogni volta che i bambini gli danno i soldi.
Papo, papo, 'gelatao, grida suo figlio indicando il carretto dei gelati.
È un attimo.
Il gelataio tossisce, barcolla, sembra che qualcuno gli stia facendo ondeggiare l'asfalto sotto i piedi.
Antonio, si guarda attorno.
Arriverà qualcuno, no?! Mica ci devo andare io?!
Un uomo lo supera e corre verso il carretto dei gelati, mettendo fine ai suoi tentennamenti.
Antonio, zitto zitto, quatto quatto, si allontana.
La brutta sensazione di stamane è diventata una sensazione terribile.
Quando ha appurato che attorno a lui non c'è nessuno, spinge la leva del freno e lentamente, molto lentamente, va ad inginocchiarsi davanti al figlio.
Il bambino ciuccia l'orecchio di Tammy, il coniglio e lo guarda con occhioni grandi come fanali.
Antonio fissa suo figlio... lo fissa molto molto intensamente, poi assottigliando gli occhi e pescando da non si sa dove una voce severa che trasuda autorità, con un pizzico di dolcezza e giusto un'ombra di panico, dice, Dì, un po' … la vogliamo smettere di indicare le persone, che è maleducato


Note dell'Autrice – Liberamente ispirato a “Un lavoro sporco” di Christopher Moore. ^^ Per chi non l'ha letto... vi dico che l'idea di un bambino che uccide la gente e gli animali indicandoli è presa da quel libro e forse anche il gelataio e il cane.
L'assenza di formattazione al testo e di virgolette o trattini che delimitano le battute di dialogo è una scelta stilistica. Volevo un testo scorrevole, e immediato.Talmente scorrevole che dal mio punto di vista virgolette, trattini, grassetti e corsivi rappresentavano piccole dighe. È probabile che non si capisca nulla, ma è un rischio che corro. XD

Questa è opera di fantasia.
Saint Seiya, i suoi personaggi e ogni richiamo alla serie citata appartengono a Masami Kuramada. Ogni richiamo a Un lavoro Sporco appartiene a Christopher Moore. Questa storia non è stata scritta a scopo di lucro, ma solo come omaggio da parte di un fan. Tutti i personaggi, gli episodi e le battute di dialogo sono immaginari, e non vanno riferiti ad alcuna persona vivente né intesi come denigratori. In particolare, i personaggi, le ambientazioni e le situazioni da me create, mi appartengono; per poterli utilizzare altrove, o per riprodurre questa storia o parti di essa è necessario il mio consenso.
   
 
Leggi le 11 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Saint Seiya / Vai alla pagina dell'autore: Deliquium