Affonda,
fra broccati e velluti,
fra pizzi e crinoline.
La stanza,
illuminata,
una cameriera impassibile
vicino alla finestra.
E la ragazza soffre,
di male interno,
sconosciuto,
veleno oscuro
che scorre,
scorre.
E una tosse
percuote il corpicino,
e lo scuote tutto,
e non riesce
a gemere,
a versare lacrime.
Chiede aiuto,
la ragazza
sul letto a baldacchino,
e si consuma,
e raggiunge il confine,
e ricomincia.
E chiede aiuto.
Sguardo gelido,
fisso sulla porta,
cameriera immobile,
occhi di ghiaccio
che non godono,
che non soffrono,
non senza un fine.
Rimane lì,
fra pizzi e crinoline.
Nda
So che può risultare di difficile interpretazione, perciò per eventuali dubbio sul significato, chiedete pure.