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Autore: beyond_thed    11/12/2008    2 recensioni
"...Quel suono era stata l’unica cosa che lo aveva motivato a continuare a scappare. Sarebbero arrivati a Midgar, dovevano arrivarci...."
Genere: Generale, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Cloud Strife, Zack Fair
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Siamo stati fortunati questa volta” Disse Zack con nonchalance. Diede una rapida occhiata intorno a loro per essere sicuro che nessuno li aveva seguiti, e con cautela entrò nella caverna. Lentamente tolse il braccio di Cloud dalla sua spalla e lo fece sedere sul terreno prima di sedersi accanto al biondino sospirando.

 

“Non penso che rivedremmo quelli della ShinRa molto presto, forse hanno rinunciato a cercarci.”.

 

L’unica risposta che ricevette era il suono del respiro costante del compagno. Zack sospirò di nuovo. Quel suono era stata l’unica cosa che lo aveva motivato a continuare a scappare. Sarebbero arrivati a Midgar, dovevano arrivarci.

 

“La fortuna non è dalla nostra parte, considerando che siamo ricercati e…beh, tu lo sai quanto potente è la ShinRa.”.

 

“È una fortuna che siamo riusciti ad arrivare fino qui!” Rispose Zack alle parole immaginarie di Cloud. Qualche volta se si impegnava, poteva benissimo essere Cloud a parlare. Forse era solo frutto della mente di una persona che era da troppo tempo sola con l’esercito al suo inseguimento e il suo semicosciente amico a fargli compagnia.

 

“Non ti basto?” Le parole erano silenziose nella mente del Soldier.

 

“Ma certo, Spikey!” Zack avvolse la vita del più giovane con un braccio e lo tirò a se con un sospiro, sorrise quando la testa di Cloud automaticamente si posò sulla sua spalla. “Sei anche più di quello che mi merito, sciocco. Sono solo abituato ad avere un sacco di ammiratori, sai?”

 

Nessuna risposta, come sempre tra l’altro.

 

Zack rise leggermente, mentre guardava fuori dal loro nascondiglio. Erano stati fortunati a trovarlo, visto che stava iniziando a piovere. Era una pioggia leggera, ma era solo questione di tempo prima che il tempo sarebbe peggiorato. O almeno lo sperava.

 

“Nngh”

 

Zack si girò di scatto per guardare Cloud, pensando che il suo compagno si stesse riprendendo dall’intossicazione da mako, ma non era così. Era soltanto un altro dei suoi rumori per ricordargli che non era stato in grado di salvare Cloud dal peggio.

 

Beh, almeno per adesso il peggio era passato. “Arriveremo presto a Midgar” disse al biondino. Ormai era diventata un’abitudine ripetere ogni giorno quella frase, ma gli piaceva. Gli piaceva pensare che quella piccola frase potesse tenere alto il loro spirito, soprattutto quello di Cloud, anche se era in quello stato di semicoscienza.

 

“E lì incontreremo Aeris. Sono più che sicuro che non ti riprenderai prima di arrivare lì, lei ti curerà. È una ragazza dolcissima.” Un ampio sorriso illuminò il volto del Soldier pensando alla ragazza dei fiori. Sapeva che Cloud le sarebbe piaciuto subito, proprio come è successo a lui. “E poi troveremo un lavoro. Potremmo essere mercenari o qualcosa del genere.”. Si stiracchiò mentre sbadigliava per la stanchezza, poi riavvolse il suo braccio intorno a Cloud “Ma prima di tutto devo insegnarti come salutare le persone. Non sei per niente educato”

 

“Che ne sai tu?”

 

“Ma fammi il piacere, Spikey, ”  disse Zack, cercando di sembrare esasperato “Sei l’unica persona di mia conoscenza che è stata gentile con Sephiroth molto più di quello che lo sono i suoi seguaci lì. Mi devi ancora dire perché hai insistito tanto a indossare il tuo elmetto durante quella missione…”

 

Ancora silenzio. Se Cloud lo poteva realmente sentire, quella missione miseramente fallita era l’ultima cosa di cui avrebbe voluto sentir parlare. Un’intera città distrutta, Sephiroth che aveva completamente perso la ragione, e loro due che adesso erano costretti a scappare come se fossero dei criminali.

 

Zack sospirò piano mentre con la mano liberà cercava di prendere un piccolo oggetto che aveva nella tasca, con un lieve sorriso estrasse un foglietto di carta, era la seconda cosa che riusciva a tenere alto suo spirito – la lista dei desideri di Aeris, quella che gli aveva dato prima che lui partisse per la missione.

 

Mi piacerebbe passare più tempo con te.

 

Mentre apriva il foglietto qualcosa cadde sul terreno roccioso provocando un piccolo suono metallico. Cercò per qualche minuto prima di trovare un piccolo orecchino bianco, proprio come quello che indossava. Lo raccolse con le dita coperte dal guanto, fissandolo come se neanche lui sapesse cosa stava guardando.

 

“Oh certo,” disse Zack ad alta voce, come se Cloud lo stesse ascoltando. Sorrise, ricordando il giorno in cui ricevette il paio di orecchini – il giorno che entrò a far parte dei Soldier. Molte persone lo aveva fatto prima di lui, ed era strano che Zack avesse detto di no a qualsiasi tipo di tradizione tra loro, specialmente a qualcosa che aveva sempre voluto fare. Quindi tenne l’orecchino in più per se, anche se ancora non riusciva a capire il perché.

 

…Beh, fino a adesso.

 

Zack posò il suo sguardo su Cloud, per essere sicuro che il biondino aveva il buco per gli orecchini. In quel momento sapeva esattamente quello che doveva fare con l’orecchino che aveva fra le dita.

 

“Okay, Spikey.” Zack si avvicinò e con cura fissò l’orecchino sull’orecchio del biondino, mordendosi il labbro inferiore nella concentrazione “Vediamo, come faceva…mh, nella salute e nella malattia…finché morte non ci separi? Eh, non me lo ricordo.” Finalmente era riuscito a mettergli l’orecchino, un sospiro di sollievo fuoriuscì dalle sue labbra prima che sorrise.

 

“Lo rifaremo dopo che tu…Cloud?”

 

Con suo immenso stupore, c’erano alcune lacrime che scorrevano lungo le guance del suo compagno, anche se la sua espressione era vuota come sempre. Gli spezzava il cuore, pensare che Cloud neanche sapeva che stava piangendo…ma perché doveva piangere proprio in quel momento? Zack non aveva mai creduto nelle coincidenze.

 

Un ghigno si formò sulle sue labbra “Lo sapevo che c’eri!” Strinse a se Cloud, posando la sua guancia sulla testa del biondino. “Vedi, andrà tutto bene. Riuscirai a riprenderti.”

 

“Lo so che ce la faremo”

 

“Presto saremo a Midgar, Spikey. Me lo sento. Beh, avrei potuto esserne più sicuro se avevo una mappa, ma non importa. Saremo lì in pochissimo tempo.”

 

“Mi fido di te. Con tutto il mio cuore”

 

Un’altra lacrima lentamente si fece strada dagli azzurri occhi di Cloud, senza che Zack se ne accorse.

  
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