Serie TV > Squadra Speciale Cobra 11
Segui la storia  |       
Autore: Maty66    06/03/2015    6 recensioni
Finalmente Ben sembra aver trovato l’amore, quello vero. Tutto fila nel migliore dei modi, ma una presenza inquietante e pericolosa minaccia la felicità e la stessa vita del nostro ispettore.
Riuscirà Semir a salvare il suo giovane amico dal pericolo mortale che si nasconde dove meno te lo aspetti?
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ben Jager, Nuovo personaggio, Semir Gerkan, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Image and video hosting by TinyPic


OSSESSIONE DI MATY66 e CHIARABJ

Capitolo 2
“Love you with my eyes closed”
 
Ben si aggiustò la camicia davanti allo specchio e passò per l’ultima volta il pettine fra i capelli.
Era ancora perplesso sul nuovo taglio corto, ma a Melanie piaceva molto e a lui stava bene così.
Diede un rapido sguardo all’orologio.
Doveva sbrigarsi, prima di andare al pub doveva passare a prendere Melanie a casa e poi dovevano sistemare gli strumenti  per l’inizio della serata.
Sorrise al pensiero di cantare con Melanie quella sera; anche se avevano provato poco era sicuro del successo della canzone.
L’aveva scritta in meno di due  ore, gli era bastato pensare agli occhi verdi di Melanie e al suo sorriso.
Fischiettando  s’infilò la giacca e prese la chitarra.
Infilandosi in auto non si accorse del SUV nero, parcheggiato dall’altro lato della strada, che si accodò alla sua Mercedes  nel traffico cittadino.
 
“Ciao…” Melanie lo stava già aspettando davanti casa e salì in auto con un sorriso radioso.
“Ciao ragazza bellissima” rispose Ben, subito prima di baciarla.
Era vestita con un semplice tubino nero, ma su di lei l’abito sembrava elegantissimo.
Aveva un profumo seducente e le sue labbra era morbidissime, sapevano di ciliegia.
Ben si chiese se era il lucidalabbra, e il semplice contatto, la semplice vicinanza a lei furono sufficienti a provocargli un leggero capogiro.
“Allora, pronta?” chiese il giovane, staccandosi con riluttanza dal bacio.
“Sono un po’ emozionata, ho cantato poche volte in pubblico” rispose Melanie. Aveva una voce melodiosa e l’aria timida la rendeva ancor più seducente.
“Andrà benissimo. Hai un voce splendida” sorrise Ben.
“La canzone è davvero magnifica… non riesco a credere che tu l’abbia scritta davvero per me…”
“Niente è più bello di te” la lusingò Ben mettendo in moto l’auto.
 
Marie guardò la ragazza  dai capelli scuri che saliva sulla Mercedes argento ferma davanti al suo SUV.
Sentì prepotente il sentimento di rabbia che le saliva sino al midollo, ma cercò di dominarlo.
Con calma, cercando di  non farsi vedere, seguì la Mercedes  nel traffico intenso della sera sino a quando si fermò davanti ad un pub del centro.
Con ansia e furore crescente guardò i due giovani che scendevano e si avviavano all’interno del locale tenendosi per mano e ridendo allegri.
Parcheggiò un po’ distante per non farsi notare ed aspettò che Ben e la ragazza entrassero nel locale, seguiti da altri tre  giovani stracarichi di strumenti musicali, prima di avvicinarsi.
All’ingresso faceva bella mostra di sé un grosso manifesto colorato.
Ben ed i Backbeats. Stasera alle 21,00” recitava a lettere dorate.
Marie sospirò ancora una volta nel tentativo di restare calma.
Si avvicinò alla biglietteria e chiese un biglietto.
“Non se ne pentirà signora” le disse l’impiegato, guardandola però perplesso.
“La band è davvero forte e a quanto ho capito stasera hanno anche una nuova cantante” continuò l’uomo. Negli occhi si leggeva la sorpresa di vendere un biglietto unico ad una donna di una certa età.
Marie non ci fece caso, prese il biglietto e tornò in auto per attendere l’orario d’inizio della serata.
 
“Semir, sbrigati per favore. Voglio arrivare prima che inizino a suonare”
Andrea richiamò ansiosa il marito.
“Per fare cosa? Il solito interrogatorio alla ragazza di Ben?”  chiese il marito scendendo le scale.
“Io non faccio ‘interrogatori’ come dici tu. Faccio solo domande” ribatté la donna irritata.
“Sì come no, domande  di tutti i tipi. L’ultima volta la ragazza stava scappando terrorizzata da casa nostra”
“Cosa vuoi dire? Che mi comporto come una suocera?” Andrea era sempre più stizzita.
“No, molto peggio. Ti pare normale chiedere, come hai fatto, se sa stirare oppure fare domande a trabocchetto per vedere se sa cucinare l’arrosto?” rise il marito, mentre entrambi si avviavano all’auto.
“E cosa c’è di male? Sono domande normali” borbottò la donna.
“Come no, normalissime. Comunque mia cara cerca di contenerti. Ben mi pare davvero cotto. E da come parla di lei stavolta potrebbe proprio essere la volta buona”
Stavolta fu il turno di Andrea per sorridere.
“Che c’è vuoi diventare presto ‘nonno’?” chiese.
“Nonno… semmai zio. Sì, in effetti mi piacerebbe molto in effetti. Mi piacerebbe  vederlo sistemato ed avere un bel nipotino… maschio”
Andrea sorrise ancora, mentre si allacciava la cintura.
 
Il locale andava riempendosi man mano.
Andrea e Semir entrarono e subito si diressero verso il piccolo palco,  piazzato sul fondo della sala.
Ben stava sistemando uno dei microfoni e subito sorrise mentre i due si avvicinavano.
“Siete arrivati… bene” disse baciando sulla guancia Andrea.
L’attenzione della donna era tutta per la ragazza che gli stava affianco.
“Melanie… questi sono Semir e Andrea”
Il giovane fece le presentazioni e a Semir non sfuggì lo sguardo di orgoglio con cui il socio fece le stesse.
“Piacere, Melanie Farbton. Ben mi ha tanto parlato di voi…” disse la ragazza porgendo la mano sottile.
“Spero bene”
A Semir la giovane provocò un immediato sentimento di simpatia.
“Ma certo. Vi adora, dice che siete la sua vera famiglia…”
Semir fermò immediatamente la moglie che sembrava già sui blocchi di partenza per il solito interrogatorio.
“Vieni cara, sediamoci,   i ragazzi devono finire di prepararsi” disse mentre prendeva la moglie per un braccio, dirigendola verso il tavolino che avevano prenotato.
 
Marie entrò nel locale, ormai quasi del tutto pieno.
Cercando di ignorare gli sguardi curiosi e malevoli che attirava si sedette al tavolino. Davanti a lei vide sedersi il piccolo collega turco che era venuto  a chiamarlo in ufficio, con una donna. Ma non ci fece caso.
Lo sguardo era fisso sulla ragazza mora che parlava fitto con lui, sorridendo ogni tanto.
La rabbia quasi la soffocò mentre vedeva lui che l’accarezzava sulla guancia.
Come osava quella stupida ed insulsa sciacquetta? Lui non le apparteneva… era suo.
Strinse forte il pugno, conficcandosi le unghie nel palmo della mano e a stento rispose alla cameriera che le chiese cosa voleva bere.
 Poi le luci della sala si abbassarono e l’occhio di bue inquadrò il presentatore.
“Signore e signori, benvenuti. L’Old West è lieto di presentare ‘Ben ed i Backbeats’ con la loro nuova cantante Melanie. Ed iniziamo subito con un inedito “Love You With My Eyes Closed””
Gli applausi si levarono e la musica attaccò.
 
I know how to listen when you've had a bad day
And I know when to smother you and when you need your space
I know when to be your friend and your lover too
Reading your mind is second nature to me
Treatin' you right comes so easily
There is not a whole lot about you babe that I don't know
I can love you with my eyes closed, love you with my eyes closed

 Ben e Melanie  fondevano le loro voci perfettamente, alternando strofe da solista a strofe cantate insieme, sembrava non avessero mai fatto altro nella loro vita.

I know all your deepest secrets nobody knows
I know that little thing to do that curls up all your toes
Here we are in the dark but I know my way around, by heart, by now
Reading your mind is second nature to me
Treatin' you right comes so easily
There is not a whole lot about you babe that I don't know
I can love you with my eyes closed
So lay back and relax, girl I got you covered

Marie sentiva quasi di non poter respirare nel vedere i due  sul palco che cantavano, guardandosi negli occhi e sorridendo complici e innamorati.
No! Non poteva essere!
Lui era suo e  di nessun altra.

Reading your mind is second nature to me
Treatin' you right comes so easily
There is not a whole lot about you babe that I don't know
I can love you with my eyes closed, love you with my eyes closed    
 
La canzone finì e gli applausi si levarono fragorosi.
Il piccolo turco davanti a Marie balzò in piedi spellandosi le mani per applaudire, urlando il suo entusiasmo.
Ma Marie voleva solo che tutti sparissero, che quella ragazza sparisse per sempre.
La rabbia era così  potente che strinse talmente forte il bicchiere che aveva davanti che il vetro andò in frantumi, penetrando a schegge nel palmo della mano.
“Tutto bene signora?” chiese preoccupata la cameriera, avvicinandosi.
“Sì tutto bene” mentì Marie, tamponandosi la mano con un fazzoletto.
“Si è fatta male? Vuole che chiami un medico?” chiese ancora la cameriera preoccupata.
“No, sto benissimo” disse Marie alzandosi in fretta e furia ed uscendo dal locale.
 
“Non sono carini insieme? Sono sicuro, è la volta giusta” bisbigliò Semir alla moglie mentre la musica riprendeva.
“Aspetta, non correre. Da quanto si frequentano? Un mese?  Mi pare troppo presto…” rispose Andrea.
“Ma dai… hai visto anche tu come la guarda… ha gli occhi a cuoricino. Sono sicuro, è quella giusta, bella, intelligente, e poi canta…”
“La vuoi smettere?  Ora sembri tu la vecchia comare impicciona. Comunque devo ammettere… è davvero carina” sorrise la moglie.
“Bene, questo vuol dire che le risparmierai  il solito interrogatorio?”
“Forse, vedremo” rise Andrea.
 
Il concerto era andato benissimo, un vero successo.
Mentre la gente lasciava il locale Ben e Melanie si avvicinarono al tavolo di Semir e Andrea.
“Sei stata davvero brava, complimenti hai una voce bellissima” si congratulò Andrea.
Melanie sorrise timida.
“Davvero? Grazie! Io non ho cantato molto spesso in pubblico. Ero molto emozionata”
“Invece eravate perfettamente in sintonia…” fece Semir.
“Grazie… il merito è della canzone. E’ davvero stupenda”
“Allora ragazzi vi aspettiamo domani a cena?” chiese insistente Andrea.
“Andrea forse vogliono…” provò ad opporsi Semir.
“Ma sì dai, così Melanie conosce le mie principesse” intervenne Ben.
“Vuoi dire Aida e Lily? Non vedo l’ora” sorrise Melanie.
Le due coppie, dopo aver chiacchierato un po’, si salutarono.
“Sì è decisamente carina, mi piace” sentenziò Andrea mentre si avviava verso l’auto con il marito.
 
 “Allora, ragazza bellissima ti è piaciuta la serata?” chiese Ben cingendo Melanie, appena usciti dal locale.
“Semplicemente splendida, come la canzone…”
“Splendida come te” fece Ben baciandola sul collo.
“Davvero non ti dispiace  passare la serata di domani con il mio socio e la sua famiglia?”
“Scherzi? Li trovo simpaticissimi. E poi non vedo l’ora di conoscere le due donne che contendono il tuo cuore a me…”
 “Sto per consegnartelo completamente il mio cuore…” rispose Ben prima di baciarla appassionatamente.
 
Marie ansimava mentre guardava la coppia che si scambiava baci e carezze nella semioscurità della sera.
Provava una rabbia folle.
No, stavolta non poteva permettere che qualcuno si mettesse fra lei ed il suo uomo.
Perché lui, anche se ancora non lo sapeva, era il suo uomo, era destinato a lei e a nessun altra.
Stavolta non poteva permettere a qualcuno di portargli via l’uomo della sua vita.
Appena i due salirono sulla Mercedes, anche lei mise in moto e seguì l’auto lungo le vie cittadine, sino alla casa del giovane poliziotto.
Non l’aveva riaccompagnata a casa sua.
Marie quasi si sentì male quando vide la giovane coppia salire le scale d’ingresso dell’elegante condominio, ridendo felici.
 Scese dall’auto e rimase per alcuni minuti a guardare il palazzo, sino a che non si accorse della luce che si accendeva al secondo piano.
Dalle tende scorse le figure dei due giovani che si abbracciavano, davanti alla finestra.
Le due ombre si fondevano, erano quasi una cosa sola.
Vide la sagoma di lui che slacciava e faceva  scivolare a terra il vestito di lei.
Poi la luce si spense.
 
Calma, doveva solo restare calma e decidere il da farsi.
Nulla poteva ostacolare il suo piano.
Lui era suo.
E avrebbe eliminato ogni ostacolo per averlo.
 
 
 
Angolino musicale: La storia sta evolvendo per il meglio per il nostro bell’ispettore e tutte a chiedersi quando arriverà la mazzata…Intanto care lettrici (e cari lettori ) godetevi l’ennesima canzone dell’alter ego di Ben…(Come avrete potuto constatare canzone cantata divinamente dalla nuova coppia d’innamorati…e per questa volta noi autrici non rischieremo nessun linciaggio da parte dell’autore). Ladies and gentlemen (live) Tom Beck “love you with my eyes closed” (amarti con gli occhi chiusi).
Per ascoltarla : 
https://www.youtube.com/watch?v=4GD_xs2Yw_0

So ascoltarti quando hai avuto una brutta giornata E so quando posso starti vicino e quando  hai bisogno dei tuoi spazi E so quando devo essere  tuo amico e quando il tuo amante. Leggere la tua mente è una seconda natura per me Mi riesce facilmente con te E a proposito di questo, lo sai che Posso amarti con gli occhi chiusi Ti amo con gli occhi chiusi, conosco tutti i tuoi più profondi segreti che nessuno sa…
 

 
  
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Squadra Speciale Cobra 11 / Vai alla pagina dell'autore: Maty66