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Autore: _Met_    07/03/2015    3 recensioni
{Missing Moment} {Jasico friendship}
Giorno fandom di PJ.
Met è tornata con una piccola oneshot.
Un incubo fa visita al figlio di Ade ogni notte. Ed ogni notte si sveglia con il fiato corto e la paura negli occhi. Poi, la porta si apre, qualcuno gli si sdraia accanto e lui torna a sognare.
Spero vi piaccia.
Uno stra mega abbraccio ciliegioso.
Met
Genere: Angst, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Jason Grace, Nico di Angelo
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Autore: _Met_

Generi: Missing Moment Fluff (credo)

Titolo: Good Night My Angels

Parole: 542

Desclaimer: Tutti i personaggi citati sono di propietà di Rick Riordan e da questa storia non ricavo una dracma. La fan art originale è di Muniko. Io l’ho solo modificata e aggiunto la scritta.  

Note: Allura, inizio con lo specificare che questa storia è ambientata mesi / un anno dopo la casa di Ade e che i fatti avvenuti in BoO non sono mai accaduti. E quindi Nico non ha mai incontrato Will.    

 

 

 


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Vedi Percy lasciare la tua mano per poi precipitare assieme ad Annabeth nel Tartaro.

« Ci vediamo in Grecia » sussurra con l’ombra di un sorriso che probabilmente ti sei immaginato.  E ci credi veramente alle parole appena udibili. Solo per un secondo speri davvero che i due ragazzi sopravvivano. Eppure, una voce dentro di te sa che i due non torneranno. Sai cosa c’è alla fine di quel precipizio. Solo il Fato sa come tu abbia fatto a sopravvivere, e guarda cosa ne hai guadagnato, solo incubi e sofferenze.  E ti dai la colpa di tutto. Se fossi stato più veloce, Percy e Annabeth sarebbero salvi. Se fossi stato più attento ora loro sarebbero salvi. Se fossi stato pronto ora loro sarebbero vivi e tu staresti cadendo di nuovo.

« Percy » sussurri al vuoto mentre Hazel ti poggia una mano su una spalla. Ti volti per poi alzarti e dirigerti alla nave.

« E’ colpa tua » senti.

Guardi tua sorella ma lei non ha fiatato.

Arrivato sul ponte ti rintani sull’albero maestro per poi rannicchiarti su te stesso ed avvertire le lacrime disegnarti il viso con lentezza quasi straziante.  

Spalanchi gli occhi all’improvviso,il cuore ti martella nel petto ed il respiro sfugge dalle tue labbra con troppa insistenza. Chiudi gli occhi, ti poggia una mano sul petto e cerchi di regolarizzare il respiro. Attendi, tutto tace nella tua cabina. In lontananza lo sciabordio delle onde ti giunge alle orecchie. Ed in poco tempo hai ripreso il controllo del tuo corpo. Ti passi una mano sul viso per spostare indietro le ciocche corvine che ti ricadono sugli occhi. Sospiri. Non è il primo incubo che fai da quando sei tornato al campo. Né il primo che fai riguardo Percy. All’improvviso senti la porta piagnucolare sui cardini arrugginiti. Lanci uno sguardo all’entrata e sulla soglia c’è Jason che ti guarda preoccupato. È l’unico che è riuscito a strapparti qualche parola riguardo ai tuoi incubi. Sospiri di nuovo. Ti irrita il fatto che Jason sappia dei tuoi incubi. Ti senti vulnerabile ed esposto. Come se sapesse tutto di te. Come se potesse anche solo capirti. E ti da fastidio tutto ciò, perché sai che nessuno riuscirà mai a capirti, non per davvero. Si avvicina con cautela al tuo letto. A stento senti i suoi piedi poggiarsi sul parquet scuro.  Non dice niente. Non ti parla mai. Ti tiri a sedere e lo studi mentre si sdraia accanto a te. Ti guarda solo per un attimo, come per accertarsi che tu stia bene. Ti sdrai nuovamente. Non ti tocca. Chiudi gli occhi e prima che tu te ne renda davvero conta stai dormendo.  Gli incubi spariscono ogni volta che Jason dorme accanto a te. Ogni tanto, ti svegli con il viso poggiato sul petto del figlio di Giove ed una sua mano gentile ti sfiora appena la schiena. Ed ogni volta arrossisci un poco ma non ti scosti perché in fondo ti da sicurezza quella mano appena percettibile. Sai di non provare nulla per Jason. Eppure ti da sicurezza sapere che c’è qualcuno accanto a te la notte. Ti fa sentire meno solo, ma non lo ammetterai mai ad alta voce. Come negherai sempre a te stesso che forse Jason ti capisce.

 

 

 

 

 

 

 

   
 
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