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Autore: Ladychic    12/12/2008    1 recensioni
-ei, principessa come va?- Tom sfoggiò uno dei suoi sorrisi migliori. Una preda come quella non era assolutamente da far scappare. -come prego?- chiese la giovane corrugando le sopracciglia. Il rasta strabuzzò gli occhi, come?! Non l'aveva riconosciuto!! -Ma non sai chi sono io?- -no...ecco, mi dispiace, ma io non la conosco, dovrei?- Il ragazzo non ci credeva proprio... ma da che mondo proveniva quella ragazza per non conoscere i Tokio Hotel? Versione modificata e corretta di "No la scuola no" Tom e Bill sono costretti a tornare a scuola, qui incontrano due ragazze e...
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Tokio Hotel
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Salve a tutti/e!!!!! Eccomi con la mia vecchia e prima fanfiction, ora modificata, corretta e scritta in una scrittura comprensibile.

E' la storia di Tom e Bill costretti dalla madre a riprendere la scuola. La scuola! Il loro incubo peggiore!! Ma forse non tutti i mali vengono per nuocere...






Ci troviamo a Monaco in Germania... Qualche giorno prima nella piazza principale della città era stato montato un grande palco e adesso su di esso si stavano esibendo il gruppo tedesco più famoso del momento... I Tokio Hotel dopo il loro tour avevano finalmente deciso di tornare nella propria patria e di rimanerci per un bel pò. Tutto questo provocò l'immensa gioia delle fan tedesche che adesso urlavano e scalciavano come pazze alla visione di quei quattro ragazzi.


Dalla parte opposta della città in un teatro, una ragazza stava assistendo ad un concerto... leggermente diverso da quello che si stava tenendo nella piazza. Era molto bella, i capelli biondi erano legati in una perfetta acconciatura dalla quale ne cadevano due ciocche boccolose. Il fisico magrissimo, alto e slanciato era fasciato e stretto in un vestito azzurro con pizzi, balze e trine. Jo...era questo il suo nome, i suoi occhi azzurri erano puntati sul palco del teatro e con una espressione estremamente annoiata guardava il quartetto d'archi esibirsi. Si girò, affianco a lei c'era la sua prozia, era ossigenata con un rossetto rosso e incipriata per nascondere le rughe, portava un vestito lungo nero con tanto di copri spalle, pieno di pizzo, trine e diamanti, per completare il tutto delle perle alle orecchie e vari gioielli. La zia stava parlando a bassa voce con quelle sue amiche galline, anche loro tutte ossigenate e con vestiti di lusso..In poche parole, tutti in quel teatro sembravano usciti dal XVI secolo. Jo era abituata a tutto ciò. Nelle sue vene scorreva sangue francese e tedesco, proveniva da una famiglia di conti molto antica, tuttavia, non aveva mai conosciuto i suoi genitori, o almeno non se li ricordava visto che morirono in un incidente d'auto quando lei aveva solo due anni, fu così che da allora visse con la sua prozia Margarette, una donna severa che l'aveva educata con rigore. Ed eccola li, adesso a diciassette anni appena compiuti, Jo era abituata a queste serate, tuttavia non era riuscita ancora a sopportare quella maledette scarpette con quei maledettissimi tacchi alti un chilometro che la zia le aveva imposto di indossare.

***


Il concerto dei Tokio Hotel era finito e il loro menager congedò i ragazzi. Bill e Tom avevano comprato una grande villa a Monaco e quella sarebbe stata la loro prima nottata nella casa.


-ahaaa! Finalmente a casa!- un ragazzo con i capelli sparati per aria si avvicinò al fratello gemello.

-sai, fratellino, non vedo l'ora di entrare nella nostra nuova villa- rispose il rastaro.

-si, anche io Tom, senti, a me da un passaggio fino a casa Gustav, tu come torni?-

-a non preoccuparti, vado a casa a piedi, non dista molto da questa piazza, e poi magari incontro qualche ragazza carina...-

-sei sempre il solito, dai ci vediamo a casa, a dopo...- e così Bill salì in macchina con Gustav, e Tom si avviò a piedi.


Dopo un quarto d'ora di cammino, Tom arrivò alla villa e notò che Bill era già dentro. Davanti alla loro si ergeva un'altra villa ancora più grande. In quel momento arrivò una limousine e da essa ne scesero una anziana signora e...cavolo... Tom non aveva mai visto una ragazza così...perfetta.


Mentre la vecchia entrò subito nella villa la giovane rimase ancora per qualche secondo a chiacchierare con l'autista, poi si diresse verso il cancello della propria villa... Tom si mise a correre e raggiunse la ragazza...


-ei, principessa come va?- Tom sfoggiò uno dei suoi sorrisi migliori. Una preda come quella non era assolutamente da far scappare

-come prego?- chiese la giovane corrugando le sopracciglia. Il rasta strabuzzò gli occhi, come?! Non l'aveva riconosciuto!!

-Ma non sai chi sono io?-

-no...ecco, mi dispiace, ma io non la conosco, dovrei?- Il ragazzo non ci credeva proprio... ma da che mondo proveniva quella ragazza per non conoscere i Tokio Hotel?

-lascia perdere... ma dammi del tu! Avremmo sicuramente la stessa età-

-non mi sembra che lei abbia 17 anni...-

-no..17 no ma ne ho 18!- in quel momento un uomo elegante e pomposo si affacciò fuori dal cancello della villa...-signorina, sua zia dice che deve immediatamente entrare dentro..-

-si, Sebastian, sto arrivando.- poi la ragazza si rivolse a Tom.

-be, è stato un piacere conoscerti..em...- -Tom- rispose il ragazzo.

-ok, Tom, ciao!- disse la ragazza entrando nel giardino della propria villa a chiudendosi il cancello alle spalle.

-aspetta, non mi hai nemmeno detto come ti chiami...-

-ah..JO, mi chiamo Jo-

-ok Jo, allora ci vediamo-

La ragazza si incamminò per il grande giardino e si chiuse la porta alle spalle.

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