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Autore: Brauccia    12/12/2008    2 recensioni
questa fan fiction è basata maggiorente sul rapporto che bill ha con tom e viceversa,come spiega il titolo " aiutami a sorridere " ognuno dei due sarà molto spesso d'aiuto all'altro,non facendo grandi sforzi,ma semplicemente dedicandogli anche solo un attimo del suo tempo regalandogli un bel sorriso,un sorriso fondamentale per andare avanti,un sorriso che ti fa capire che anche quando il mondo ti crolla a dosso,e sembra che a nessuno importi di te,c'è sempre quella perona per il quale sei tutto,quella persona che morirebbe senza di te,quella persona che ti aiuta ad andare avanti,quella persona,che può sembrare,o forse lo è,il tuo unico scopo vitale. perchè un sorriso,a volte,può essere più efficace di 1000 parole,può sembrare una frase fatta,ma è la pura verità,una verità che non tutti accettano,o meglio,non vogliono accettare... Buona Lettura...
Genere: Romantico, Triste, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Tokio Hotel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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continuarono a sistemare tutto,tra una risata e un’altra.

I loro vestiti erano sudici.

Era faticoso per due bambini sistemare tutto quel disastro e pulire affondo tutto il salone.

Bill sfinito si passò il palmo della mano sulla fronte,per riprendere subito dopo il suo lavoro.

Decine di ciotole sporche erano poste ordinatamente sul lavello della cucina.

Tanto erano immersi nel loro lavoro,che non si accorsero che loro madre era arrivata e sentendo rumori provenienti dal salone,si affrettò di andare a vedere cosa fosse accaduto.

Arrivata alla porta,le si parò davanti una scena terribile!

Tutto il bouffet ( non so come si scrive andme)che aveva lasciato ben sistemato sul tavolo era svanito nel nulla,lasciando spazio ad una tavola vuota e sporca.

La tovaglia era disordinata e stropicciata , tutto il pavimento sporco e scivoloso.

Un’improvvisa rabbia invase la donna.

Era mai possibile che appena lasciava un po’ soli quei due erano capaci di combinare disastri inauditi?

E pure,sapevano con quanta cura avesse iniziato una settimana prima a preparare una festa indimenticabile,curando ogni minimo particolare.

Si avvicinò di più,decisa a sgridare per bene quelle due pesti,ma ad un tratto la rabbia svanì,tramutandosi in uno sprazzo di dolcezza per la visione che le si parava dinanzi.

I due gemelli,complici,che si affaticavano affrettandosi a sistemare tutto.

Erano così teneri … ma anche fantastici.

Si,era vero,erano due pesti,di una vivacità assurda,soprattutto se presi insieme.

Erano come una società infallibile,pronti a schierarsi soli contro il mondo intero,se questo sarebbe servito,e ora ,soli a riparare quell’enorme disastro.

Scorse le loro fronti sudate,ma anche il sudiciume dei loro vestiti.

Conoscendoli,per ammazzare il tempo,avevano  giocato a “ gara a palle di cibo “ . non c’era altra spiegazione,erano sporchi dalla testa ai piedi,compresi i capelli.

Il suo dovere da mamma la incitava ad entrare e sgridarli entrambi,punendoli per l’azione compiuta,ma sapeva che non ci sarebbe mai riuscita.

Così entrò nel salone con sguardo irritato e contrariato.

I due,talmente immersi nel loro lavoro,neanche questa volta si accorsero della presenza della madre,che,per richiamare l’attenzione,tossì.

I bambini si girarono nello stesso istante.

Io sguardo di Tom era più che comprensibile,lui era sempre stato un libro aperto,incapace di mentire ne a se e ne agli altri.

Fissava la madre con occhioni grandi,carichi di dispiacere,ma anche paura,paura di una cattiva reazione da parte della madre.

Ma questa distolse lo sguardo dal gemello maggiore,per posarlo sul più piccolo.

Bill fissava il pavimento.

Il suo sguardo era perso nel vuoto,come accadeva spesso in quei giorni … troppo spesso.

C’era qualcosa nel figlio che la faceva stare in pensiero,non era mai stata capace di capirlo a fondo,non era mai stata capace di capire cosa gli passasse per la testa,non era mai stata capace di comprendere la sua sofferenza.

Tom,suo fratello maggiore di dieci minuti,solo lui era capace di leggere lo sguardo del fratello,anche quando non diceva niente … ma non aveva mai riferito nulla,forse per volere del più piccolo.

Bill qualche anno prima non era così,non si chiudeva in se stesso,non restava muto in ogni momento della giornata,non guardava nel vuoto.

Qualcosa era mutato in lui,qualcosa lo turbava,facendolo stare male,un dolore che teneva ben chiuso nel suo cuore,saldo,che lo avrebbe accompagnato per tutta la sua adolescenza.

Simone sapeva di agire male,sapeva di non esser stata mai capace di essere una buona madre per Bill.

Non lo aveva mai capito,ma forse perché non ci aveva mai tentato davvero.

Lo aveva lasciato libero di fare ciò che voleva,senza mai ostacolarlo nelle sue scelte,credendo,forse,che questo lo avrebbe aiutato a star meglio,ma così  non era stato,anzi aveva contribuito alla sua devastazione interiore,trasformandolo in una bellissima statua di cera,senza emozioni e senza anima.

 

Ma infondo non aveva capito nemmeno questo. Non aveva capito mai nulla. E mai avrebbe potuto capirlo.

Continua.....

ciao a tutti!scusate il ritardo ma sono stata molto impegnata!
grazie a :
eleonor483
vero94
broken93
KLEMY  KAULISHAFELIST
per avere recensito lo scorso capitolo,grazie mille,sono moltro felice che vi piaccia e spero di non avere delso le vostre aspettative e anche che continuerete a seguirmi e a dirmi il vostro parere,che per me è moooolto importante.
allora che ne pensate?vale la pena continuare??
grazie anche a :
broken93 (di nuovo XD)
tokiohotellina95
per avere inserito questa storia tra le loro preferite!
grazie comunque a chi ha solo letto,anche se mi farebbe molto piacere vedere anche le vostre recensioni,negative o positive che siano.

Bacioni
   Brauccia
  
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