Videogiochi > League of Legends
Segui la storia  |       
Autore: BloodMoon    09/03/2015    0 recensioni
Quando il destino prevede morte l'unica via è la League Of Legends. La storia di un serafino senza una meta, braccata dal suo mondo ed esiliata dai suoi simili per paura del suo potere. Una storia di amicizia, amore e una nuova vita in un nuovo mondo, con nuovi scopi e obbiettivi. Il personaggio principale è un OC il resto sono personaggi creati dalla Riot e appartengono ad essa.Prima Fanfic che scrivo, scritta sotto l'atmosfera creata dalle musiche dei Nightwish.
Genere: Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yuri | Personaggi: Diana, Jinx, Katarina, Leona, Sejuani
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
-Che dite, riuscirà a svegliarsi?- disse una voce calda e profonda. Nal strizzò gli occhi ma la luce delle lampade non le permise di aprirli e ricadde in covalescenza. –Il battito e i valori sono normali- disse un’altra voce, stavolta leggera, cristallina.. celestiale. –Gli evocatori han fatto qualche errore durante l’evocazione e l’hanno evocata nel mezzo di una tempesta nel Frejlord- disse la prima voce - è un miracolo che sia sopravvissuta- continuò, con sorpresa nella sua voce. Era Sejuani, il comandante dell’Artiglio D’Inverno, uno dei clan del Frejlord. L’altra voce apparteneva a Soraka, la Figlia delle Stelle, che era stata incaricata di occuparsi del nuovo campione che si era unito alla League Of Legends e che Sejuani aveva trasportato sul dorso di Bristle, la sua cavalcatura, dal Frejlord. Nal aprì la bocca e gemette piano. Non aveva ancora recuperato le forze dallo scontro contro i demoni. Soraka si chinò su di lei e le aprì un occhio per vederne la situazione. Si lasciò sfuggire un’esclamazione di stupore vedendo i meravigliosi occhi color ametista di Nal. Anche Sej si avvicinò e anche lei ne fu meravigliata. Nessuno nel loro mondo aveva degli occhi di quel colore. Erano una bellezza unica nel loro genere. Nal spalancò gli occhi e si guardò intorno: si trovava in una stanza di infermeria. Soraka la tranquillizzò –Stai serena- le disse- sei al sicuro adesso-. Nal si fermò ad osservare attentamente Sejuani , attratta dall’aspetto della guerriera. Trasudava forza e Nal la percepiva. –Dove mi trovo..?- chiese Nal, ogni parola detta con sforzo. Soraka rispose –Ti trovi attualmente nell’infermeria della League Of Legends. Sejuani ti ha trovata nel mezzo di una foresta Frejlordiana durante una tempesta. Gli evocatori l’avevano avvertita che qualcosa era andato male durante l’evocazione e sei stata evocata là. Ti ha portata qui e abbiamo curato tutte le tue ferite. Eppure c’è qualcosa che non quadra…sento che sei debole- disse preoccupata. Nal chiuse gli occhi e sospirò. -Non ho recuperato del tutto il mio potere. Prima che accettassi il patto che mi hanno proposto i vostri “evocatori” ho avuto un duro scontro con alcuni..demoni.. e per trasformarmi necessito di molto potere. Per questo ora sto così- si voltò verso il muro, pensierosa. Sejuani la studiò attentamente: occhi viola ametista, lunghi capelli neri di corvo e pelle bianca come la neve. –In cosa ti trasformi dunque?- chiese curiosa. Nal continuo’ a guardare il muro e disse con calma –Sono un Serafino ma per avere tale forma necessito di tutto il mio potere. Mi sono unita alla League per diventar più potente-. Sejuani annuì: le piaceva l’animo della ragazza. Soraka sospirò:- bene allora ora ti lasciamo riposare- finì lanciando uno sguardo a Sejuani che si alzò e la seguì,dando un ultimo sguardo a Nal che era caduta nell’abbraccio del sonno. Il giorno dopo gli evocatori l’avevano convocata nella sala grande: era una sala incredibilmente enorme. Più che sala sembrava un’arena al coperto dove sul soffitto erano disegnati affreschi dei campioni e gli evocatori del passato, battaglie senza tempo e leggende. Colonne di marmo erano lungo il perimetro della sala di forma ovale. I palchi erano divisi a zone dove si trovavano i campioni e gli evocatori di ogni parte di Runeterra. Nal si trovava proprio al centro, in attesa delle direttive degli Alti evocatori. Stava a braccia conserte e gli occhi chiusi ma sentiva che centinaia di occhi la osservavano. E fra quelli, anche gli occhi di Sejuani. Nal sorrise. “Dimostrerò a questi mortali il mio valore, se necessario” pensò fra sé e sé. Aprì gli occhi appena uno degli evocatori iniziò a parlare. –Ti do il Benvenuto nella League of Legends,Nal’Ark. Il Serafino Oscuro. Prima di entrare ufficialmente nei ranghi dei campioni dovrai passare una prova, chiamata Giudizio. Sei pronta?. Nal si scostò un ciuffo di capelli e prese la sua lancia, mettendosi in posa da combattimento. –Quando volete. Supererò questa prova ad occhi chiusi- disse Nal, col suo solito sorriso in faccia. Sejuani sorrise “E’ spavalda ma sicura di sé” pensò la guerriera. L’evocatore annuì:- Molto bene allora. Il tuo avversario sarà Diana, il Disprezzo della Luna. Prego. Che il combattimento abbia inizio!-. Una porta si aprì davanti a Nal e Diana uscì da essa, con la sua spada a falce in mano. La combattente si chinò davanti a Nal, in segno di saluto e rispetto per l’avversario. Nal fece lo stesso e attese che il nemico fece la prima mossa. Diana di scaraventò contro di lei e fece un fendente, colpendo Nal sul spalliere destro e lasciandolo intaccato. Nal si abbassò e colpì Diana col manico della lancia sul ventre, spingendola lontano. Diana buttò fuori l’aria che aveva nei polmoni durante l’impatto e barcollò appena atterrò. Nal si buttò contro di lei e saltò, alzando la lancia. Diana schivo l’attacco e la parte a falce della ancia si conficcò nel marmo del pavimento. La combattente della luna richiamò il suo scudo lunare e le sfere sferrando colpi a Nal. Digrignando i denti, Nal tolse la lancia e si allontanò. Notò di avere delle ferite sanguinanti ma non ci badò. Diana sprigionò un arco di luce lunare che colpì Nal in pieno e sparì. La serafina percepì la presenza di Diana alle sue spalle e parò il fendente di Diana con la sua lancia. Nal girò su se stessa lanciando Diana nel verso opposto. Diana si stava rivelando un degno avversario, dovette ammettere Nal. Ma non era alla sua altezza. La serafina conficcò la lancia per terra e richiamò il suo potere: un’aura viola inizio a aleggiare intorno a lei e i presenti, compresa Diana, stavano in guardia. Sebbene i sisetma di sicurezza e la magia degli evocatori fossero molto potenti forse non erano abbastanza per tenere sotto controllo il potere di Nal, se mai si fosse ribellata o avesse perso il controllo. Sei ali nere uscirono dalla schiena di Nal e i suoi occhi rifulgevano di luce viola. Syndra notò che quel potere era molto simile al suo e si avvicinò di più all’area di combattimento. Nal riprese la sua lancia e ,con un colpo di ali, si scagliò contro Diana che a malapena parò il suo colpo. Nal saltò all’indietro facendo una capriola e, girando su se stessa, lanciò una falce di energia a Diana. La prescelta dalla luna richiamò il suo scudo ma ricevette ingenti danni ugualmente. Nal vide la combattente che ansimava ed era ferita gravemente e decise di nn continuare oltre: ci sarebbe stato il rischio di ucciderla e non voleva. Tornando nella sua forma umana e riponendo la lancia sulla sua schiena si avvicinò a Diana, porgendole una mano per aiutarla ad alzarsi. Diana alzò il viso e accettò l’aiuto di buon grado e sorridendo. Incominciò a sentirsi una serie di applausi. Poi un altro, e un altro ancora finché tutti i presenti stavano applaudendo alle due valorose combattenti. Nal sorrise a Diana:- Gran bel combattimento, Diana. Davvero. Sei un onorevole e valido avversario-. Diana annuì e disse:- Grazie, Nal’Ark. Posso dire lo stesso di te-. Nal arrossì un poco:- Ti ringrazio. Alzò la testa verso la giuria :- Ebbene?-. Lo stesso evocatore che prima aveva parlato, un vecchio dalla lunga barba bianca, disse:- La prova è riuscita a pieni vori, Serafino Oscuro. Ora fai parte ufficialmente della League Of Legends. Hai le nostre più vive congratulazioni. Che la tua lama possa essere sempre affilata-. Nal uscì dall’arena e si diresse verso la sala dove si celebravano i pasti. Ogni volta che un nuovo campione entrava nei ranghi dei campioni si celebrava una festa. Stavolta era in suo onore. Mentre camminava nel corridoio che portava agli alloggi, Nal vide Sejuani con la schiena appoggiata al muro e le braccia conserte. Nal alzò un sopracciglio e chiese :- Salve Sejuani. Aspetti qualcuno?. Le piaceva la guerriera del nord. Sejuani sorrise e si voltò verso di lei.- Si aspettavo proprio te. Devo scortarsi agli alloggi del Frejlord. L’alto Consiglio ti ha posto lì e,ora come ora, ti stavi dirigendo agli alloggi Noxiani-. Nal ridacchiò per la sua ignoranza.:- Grazie Sej. Non conosco ancora bene questo posto-. Sejuani fece spallucce.- Ma figurati, è un piacere. Prego, seguimi- disse, sorridendole. Nal ricambiò il sorrise e la seguì senza fare storie. L’ala degli alloggi del Frejlord era ricca di intarsi e affreschi di quella regione. Nal pensò fra sé e sé :”Mi piacerà questo posto”. Poi guardò Sejuani che continuava a camminare.-Oh si che mi piacerà…- disse pensando a voce alta. Sejuani si voltò perplessa :- Che cosa?-. Nal arrossì di colpo e si voltò per non incontrare il suo sguardo. La guerriera si mise a ridere :- D’accordo allora, Piccola Piuma-. Nal si rivoltò a guardarla. -Come?-chiese, come se non avesse sentito bene. Piccola? A lei? Assolutamente no. -Un nomignolo che mi è venuto in mente solo ora-disse Sejuani-Perché? Non ti piace?- chiese, voltandosi. Nal si perse nel profondo di quei occhi blu ghiaccio.- No va benissimo…- disse distrattamente e, mentre si accorse che Sejuani la stava guardando, arrossì come una ragazzina. Sejuani le prese il mento e le disse di stare tranquilla. Nal annuì e solo ora realizzò che arrivava solo al mento di Sejuani. Ecco il perché di “Piccola Piuma”. Quando arrivarono, la stanza di Nal era accanto a quella di Sejuani e di Ashe, L’Arciere di Ghiaccio. Sej aprì la porta e fece entrare Nal. La stanza era grande, con un bel camino col fuoco acceso, accogliente e scoppiettante. Il letto, al centro della stanza, era ricoperti da pellicce e coperte di lana. A destra di esso c’era un armadio di ebano con intarsi a forma di stella di neve, un fiore invernale. A sinistra del letto c’era una porta che dava al bagno. Nal aprì l’armadio e dentro c’erano delle copie della sue armature e alcune bianche e dorate. Alzò un soppraciglio.:- E questi quando dovrei usarli?. Sej, che intanto aveva chiuso la porta e si era seduta su una sedia, disse:- Ogni volta che compare un nuovo campione agli evocatori piace usare delle versioni alternative di egli. A quanto pare la tua, per ora, è un’armatura da Giustiziere-. Nal fece una faccia schifata e ripose l’armatura dentro l’armadio. Sej ridacchiò e continuò :- Devi prepararti per il banchetto. Ti siederai insieme a noi-. Nal annuì e si diresse verso il bagno. Sej rimase nella stanza in attesa poi la vide uscire, con un asciugamano intorno al corpo snello e tonico della ragazza. Alla vista deglutì e arrossì. Nal sorrise e prese i vestiti e l’armatura dall’armadio. Si diresse verso il bagno di nuovo e si preparò. Uscì dal bagno e disse a Sej :- Sono pronta. La guerriera annuì e la scortò al banchetto. Alla loro vista i campioni e gli evocatori esultarono e applauderono. Nal si sedette accanto a Sej nel tavolo del Frejlord. Accanto a lei seguivano Ashe, Volibear, Udyr, Tryndamere, Anivia, Nunu, Gragas,Braum col suo fedele poro,Olaf e poco lontano Lissandra e Trundle. Liss disse al troll :- A quanto pare la nostra cara Sej ha trovato un nuovo giocattolino con cui giocare,non trovi?-. Il troll scoppiò a ridere. Nal si guardò intorno e vide i due che parlavano. Un brivido le percorse lungo la schiena. Sej notò ciò e le chiese :- Qualcosa non va?. Nal rispose, tensione nella sua voce :- Non mi piacciono quei due-. Indicò con lo sguardo Lissandra e Trundle. Sej si fece seria.- Tieniti lontana da quei due. Promettono solo guai-. La serafina annuì e continuò a mangiare. Sej sorrise sebbene un cupo pensiero le passò per la testa: Lissandra tramava qualcosa. E centrava Nal di sicuro. Alla fine del banchetto, mentre Nal si dirigeva verso la sua stanza sentì una risata squillante e da bambino. Si voltò e non vide nessuno. Alzò le spalle e continuò a camminare, solo che si ritrovò faccia a faccia con la Mina Vagante in persona. – Ma che diavolo..-imprecò Nal mentre prendeva qualche passo indietro. Jinx continuò a ridere e disse, con la sua tipica voce squillante :- Dovevi vedere la tua faccia!Non aveva prezzo!!-. Nal si ricompose e disse, un po’ infastidita.- Buonasera anche a te…mi sfugge il nome-. Jinx fece un inchino grossolano, facendo volare le lunghe trecce blu elettrico.-Io sono Jinx,ovvio!- disse la ragazza, con un grande sorriso stampato sul volto e i rossi occhi che luccicavano. -Piacere di conoscerti, allora, Jinx-disse Nal sorrdente sebbene la ragazza le metteva un tantino di disagio.-Che succede qui?- disse Sejuani. Nal si voltò verso di lei, rincuorata dalla sua presenza. -Nulla- disse Nal- facevo amicizia-. Jinx rise e disse :- Mi dispiace ora devo proprio andare! Alla prossima, Nally!-. Nal la guardò andarsene via un po’ perplessa ma felice di poter passare del tempo con Sej. Andò al suo alloggio e si buttò sul letto, esausta. Sej chiuse la porta e si sedette su una sedia, anche lei piuttosto stanca. Nal scoppiò a ridere e Sej la guardò preoccupata. Poi si mise a piangere e scattò verso l’unica finestra della stanza, guardando la luce della luna. Sejuani le si avvicinò, posandole una mano sulla spalla, cercando di confortarla.- Qualcosa non va,Nal?-. Nal fece di no con la testa, le lacrime che le scendevano lungo il viso con una luce argentea.- Se ho accettato di unirmi alla League of Legends, è anche perché…-. Sej la ascoltava con attenzione. -Anche perché?-. Nal tirò su col naso: davanti agli occhi di Sej non sembrava più la feroce guerriera che aveva visto. Era una ragazzina impaurita ora, con qualcosa dentro di lei che la incupiva.- Nel mio mondo..ero stata esiliata e bandita perché il mio popolo aveva paura di me. Ed ero braccata da tutti i regni poichè volevano il mio potere. Scappavo. Non avevo una casa. Combattevo per sopravvivere e col tempo sono diventata…un'altra persona..-. Sej la abbracciò.- Capisco cosa significa- le disse. Nal sentiva il suo fiato caldo sul suo collo- Ci sono passata anche io. Ma non temere. Ora hai una casa. Non dovrai più scappare-. Nal si staccò un po’ da lei e la guardò dritta negli occhi: vedeva decisione e.. un senso di protezione forse?.-Ti offro di far parte dell’Artiglio d’Inverno- continuò Sejuani, decisa- il mio clan. Unisciti a me-. Nal sorrise, guardandola con gratitudine.- Grazie Sejuani. Vale molto per me. Nessuno..- Si fermò, guardando in basso- Si era mai preoccupato per me…-. Sejuani le sorrise:- E’ un piacere per me, Nal. Sai.. da quando ti ho vista lì, sulla neve, ho capito chi eri veramente. Non devi avere paura, non ti farei mai de…-. Le parole le morirono in gola: Nal si avvicinò al suo viso, posando le sue labbra su quelle di Sejuani. La guerriera del Frejlord non resistette al contatto e la cinse i fianchi con le sue forti braccia, avvicinandola a sé. Dopo un po’ Nal si scostò dall’abbraccio e prese aria.-Grazie- le disse dolcemente- per questo nuovo inizio che mi offri-. Sej le sorrise e disse, un po’ a malincuore :- Devo andare adesso. Buonanotte, Nal-. Le sorrise di nuovo e si voltò per andarsene. Mentre chiudeva la porta dietro di sé, Nal sussurrò:- Buonanotte,Sejuani.
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > League of Legends / Vai alla pagina dell'autore: BloodMoon