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Autore: Lady_Loire    10/03/2015    2 recensioni
Si avvicinò al biondo e lo guardò con un'insolita freddezza: aveva camminato quasi venti minuti al freddo, dopo aver lasciato un caldo locale pieno di amici e minigonne. Aveva piantato in asso tutti per andare fino ad uno stupido ragazzino biondo che dormiva sbavando su un libro!
Sfilò i guanti e li lanciò, stizzito, in testa all'alchimista che sobbalzò
“ancora non ho finito!”
“si che hai finito, acciaio! È mezzanotte passata e tu, come al solito dormivi!”

*
La magia del Natale sembra qualcosa di lontano da loro, distante anni luce da due uomini così diversi. Ma forse, in segreto, li ha portati a stare uno accanto all'altro
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Edward Elric, Roy Mustang | Coppie: Roy/Ed
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Notte di Natale Notte di Natale

Roy Mustang adorava le cene tra colleghi, tiravano fuori il meglio di tutti loro... e anche qualche bella gamba si faceva vedere da sotto i mini vestitini formali.
Adorava bere in compagnia, parlare di quello che il caso suggeriva.
Quella sera erano tutti assieme, festeggiavano il natale in un locale al centro. Avevano mangiato e bevuto, ora parlavano del più e del meno. Ad un tratto Riza sospirò rumorosamente richiamando l'attenzione di tutti
“è un vero peccato che Acciaio e suo fratello non siano qui con noi...” ci fu un momento di silenzio poi le chiacchiere tornarono a rallegrare la serata.
Roy guardò il fondo del bicchiere vuoto per l'ennesima volta poi si alzò attirando lo sguardo di Maes che domandò sbrigativo
“Stanco?”
Roy parve pensarci, sistemò i grossi guanti alle mani e poi la giacca infine sospirò
“Si”

La strada era deserta e i pochi uomini che c'erano erano senzatetto per lo più rannicchiati accanto a fuochi di fortuna. Continuò a camminare deciso, non stava andando a casa.

Bussarono alla porta, quattro colpi decisi. Al si alzò dalla piccola sedia accanto al fuoco ed andò ad aprire, avrebbe volentieri sgranato gli occhi quando vide dietro alla porta, leggermente infreddolito, il colonnello Mustang
“Colonnello? Ma... ma che sorpresa! Entri prego!”
l'armatura si scostò lasciando che il moro entrasse e si togliesse il cappotto
“Buon Natale Alphonse, dov'è tuo fratello?”
il braccio metallico dell'armatura indicò la porta socchiusa accanto al camino
“posso?”
“credo stia... riposando, oggi ha studiato molto. Ci dispiace per la cena! Non avremmo voluto mancare ma... ma fratellone dice che ha trovato...”
“lo dice sempre...” si incamminò verso la stanza
“possiamo offrirle del tea?”
“non usare il plurale, tuo fratello mi offrirebbe solo un pugno in bocca. Accetto volentieri, comunque” detto questo si infilò nella stanza e chiuse la porta.
Era praticamente tutto buio, Ed era poggiato sulla scrivania, la testa su un grosso libro ed il dito ancora puntato su una parola. Dopotutto aveva studiato davvero.
Si avvicinò al biondo e lo guardò con un'insolita freddezza: aveva camminato quasi venti minuti al freddo, dopo aver lasciato un caldo locale pieno di amici e minigonne. Aveva piantato in asso tutti per andare fino ad uno stupido ragazzino biondo che dormiva sbavando su un libro!
Sfilò i guanti e li lanciò, stizzito, in testa all'alchimista che sobbalzò
“ancora non ho finito!”
“si che hai finito, acciaio! È mezzanotte passata e tu, come al solito dormivi!”
“Colonnello Mustang?” solo un attimo di sconcerto poi il pugno dell'automail si strinse e indicò l'alchimista di fuoco “si può sapere che diavolo ci fai a casa mia nel cuore della notte? Stavo studiando ok?”
“vedo! Eri proprio immerso nella lettura! Ancora un po' e potevi finire risucchiato dalle pagine! Dovresti ringraziarmi, ti ho salvato la vita” ironizzò il colonnello incrociando le braccia, Ed si voltò contro il libro e lo chiuse con prepotenza
“vattene da casa mia!”
“tuo fratello mi sta preparando del tea! Visto che qui lui è l'unico un po' maturo, capace di rispettare anche le più basilari regole dell'educazione”
“a chi stai dando del moccioso che non sa nemmeno salutare? Io ti ammazzo colonnello delle mie...”
“Fratellone! Il tea è pronto, ce n'è per tutti e due!” l'armatura s'intromise tra loro poggiando sul tavolo un vassoio con una teiera bollente e due tazze, in un piattino stavano dei biscotti dall'aspetto delizioso, poi li lasciò di nuovo soli a guardarsi. Roy si servì una tazza di quel bollente toccasana, profumava di rose, il buon gusto di Alphonse.
Edward lo imitò continuando a guardarlo in cagnesco.
“posso sapere che ci fai qui?”
“guardo come procede il tuo studio...” Ed aprì la bocca per ribattere, inviperito ma il moro continuò
“e ti porto gli auguri di un buon Natale da parte di tutto il gruppo”
il biondo parve calmarsi all'improvviso, rilassò il volto e abbassò lo sguardo sul liquido rossiccio che fumava placido nella tazza
“Grazie. Davvero.”
il moro annuì e sorseggiò, Ed lo imitò e rimasero in silenzio per un po' poi Roy indicò con un ampio gesto della mano il libro
“era così importante? Riza ci è rimasta parecchio male per la tua assenza”
“aspettavo questo libro da mesi, pareva contenere una chiave di svolta per le mie ricerche... ho letto più di metà volume... per ora non contiene niente di utile...” Roy vide la delusione velare i suoi occhi, poggiò la tazza e allargò un leggero sorriso
“credo che tu abbia fatto un buon lavoro oggi. Ora pensa a far compagnia a tuo fratello, ha passato il Natale con un camino acceso”
“lo so...” sospirò.
Roy si alzò e s'inginocchiò davanti a Ed che lo guardò senza dire nulla, continuò nel suo mutismo anche quando la testa mora si poggiò suo suo grembo e le braccia lo avvolsero in un tenero abbraccio alla vita.
“tu invece hai festeggiato eh? Fai così solo quando hai bevuto un po'”
il moro sollevò lo sguardo e ghignò
“se mi credi tanto ubriaco potrei portarti subito a letto e domani far finta che non sia successo nulla” lasciò che il dito metallico del biondo lo colpisse sulla fronte poi si alzò
“Ed, domani passa in ufficio, ho un regalo per te”
“spero non sia una scusa per portarmi a letto, colonnello”
“non mi farò trovare nudo con un fiocco, se è questa la tua paura”
Ed ridacchiò appena poi si alzò e poggiò la fronte sul petto dell'altro
“buon Natale, colonnello”
in quella stanza scura, impregnata dall'odore antico dei libri e dall'aroma di rosa, Roy sorrise e si chinò leggermente a sostenere il biondo che, levatosi in punta dei piedi, unì le labbra con le sue in un bacio casto ma pieno di mille emozioni.

*^*^*^*^*^*^*
Ciao a tutti!
vi lascio questa piccola RoyxEd.
commissionata da Rose, scritta con grande affetto!
 ho sfamato la sua voglia di romanticismo U_U

se volete lasciare una recensione per farmi sapere la vostra ne sarei contenta!
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