Giochi di Ruolo > Dolce Flirt
Ricorda la storia  |      
Autore: Shainareth    10/03/2015    2 recensioni
Anche lei aveva già indossato la tuta e aveva acconciato i bei capelli castani in una lunga coda che le avrebbe consentito maggiore comodità durante la lezione. Eppure rimaneva ancora seduta sul bordo di una delle panche, le gambe unite e i palmi delle mani stretti attorno alle ginocchia. Occhieggiava ripetutamente nella mia direzione, come se fosse incerta se rivolgermi la parola oppure no. Mi pareva turbata.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Dolcetta, Melody
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A



RASSICURAZIONI




L’ho già detto che non amo fare ginnastica? Beh, purtroppo non potevo evitarla, almeno a scuola. Vincere contro la mia indolenza, comunque, non era facile, perciò ogni volta ci mettevo più tempo delle mie compagne a cambiarmi.
   Quel giorno lo spogliatoio era ormai vuoto ed io, convinta di essere rimasta come al solito per ultima, mi stavo apprestando ad allacciare le scarpe con aria seccata. Rialzando lo sguardo, però, notai la presenza di un’altra persona: Melody.
   Anche lei aveva già indossato la tuta e aveva acconciato i bei capelli castani in una lunga coda che le avrebbe consentito maggiore comodità durante la lezione. Eppure rimaneva ancora seduta sul bordo di una delle panche, le gambe unite e i palmi delle mani stretti attorno alle ginocchia. Occhieggiava ripetutamente nella mia direzione, come se fosse incerta se rivolgermi la parola oppure no. Mi pareva turbata.
   «Tutto bene?» le domandai dopo qualche attimo, notando come lei continuasse a rimanere in quello stato di indecisione senza avere il coraggio di farsi avanti.
   Melody si riscosse e mi sorrise con fare poco convinto. «Sì, grazie», rispose. Non mi sembrava molto brava a mentire e quando si accorse che la stavo guardando con scetticismo, abbassò lo sguardo. «Scusa, è che…» Si interruppe e prese a torturarsi le dita delle mani in grembo. «Posso… Posso essere sincera?»
   Ciò implicava che aveva qualcosa da dirmi, forse una lamentela nei miei confronti. In cosa potevo aver sbagliato? Non mi pareva di averle fatto alcun torto e, di recente, i nostri rapporti erano persino migliorati perché non avevo mosso dito per fermarla quando si era intromessa nei discorsi fra me e Nathaniel. A pensarci meglio, forse avrei dovuto essere io, quella indispettita per il suo comportamento – o, tutt’al più, quella perplessa.
   «Dimmi pure», risposi, mostrandomi comunque ben disposta ad ascoltarla.
   Con un gesto nervoso della mano, Melody si passò dietro all’orecchio una ciocca di capelli che era sfuggita all’acconciatura. «So che non dovrei impicciarmi, ma… ho notato che ultimamente passi molto più tempo con il tuo amico delle medie. Vi vedo più uniti, insomma.»
   Fui colta dall’atroce sospetto che ora, rassegnata al rifiuto di Nathaniel, anche lei avesse messo gli occhi addosso a Kentin. Cercai di rilassare i muscoli che avevo irrigidito senza accorgermene. «Sì, è vero», ammisi. Perché non avrei dovuto farlo? Non era difficile capire come stessero le cose e nemmeno che, se solo ci fossimo entrambi armati di più coraggio, probabilmente io e Kentin saremmo stati già una coppia da diverso tempo. Lui aveva provato a fare la sua mossa, con quel bacio nell’aula di scienze che, a causa dell’ansia, gli avevo impedito di portare a compimento. Forse quella successiva sarebbe toccata a me, così da lasciargli capire che non era più mia intenzione scoraggiarlo oltre. Tutt’altro.
   Melody si mosse sulla panca, continuando a sbirciare timidamente nella mia direzione. Aprì le labbra, le richiuse, le riaprì. Sospirò e infine, mostrando un’audacia che riusciva a trovare solo in quel genere di situazioni, domandò: «Quindi Nathaniel non ti interessa più?»
   Per l’ansia che mi causò quell’attesa, finii col concedermi una lieve risatina di sollievo. «È questa, la tua preoccupazione?»
   Confusa da quella mia reazione, lei corrucciò leggermente le sopracciglia sottili. «Ti diverte?»
   «Per nulla», la rassicurai, rilassandomi sempre più. «Puoi stare tranquilla», dissi allora, poiché era evidente che Melody ci stesse male e aspettasse una mia risposta sincera. «Vedo Nathaniel solo come un amico.»
   «Ma quella volta mi dicesti che…»
   «All’epoca ero convinta che le cose stessero in quel modo», spiegai, stringendomi nelle spalle con aria dispiaciuta. In quel momento non potei fare a meno di paragonarla a Kentin: entrambi erano già stati rifiutati dalla persona amata, eppure non volevano darsi per vinti. Forse qualcuno avrebbe potuto considerarli degli sciocchi, ma io ammiravo molto la loro perseveranza e la forza dei loro sentimenti.
   Sollevata da quelle parole, Melody iniziò a distendere i tratti del viso in un’espressione più serena. «E ora? È cambiato qualcosa?»
   Avrei potuto dirle che ero in parte rimasta delusa da alcuni lati del carattere di Nathaniel, ma non mi sembrava giusto; sarebbe stato come sparlare di lui, per di più ad una ragazza che gli voleva bene. Decisi comunque di essere onesta, confessandole l’altra parte di verità, quella più intima. «È tornato Kentin. E, col tempo, mi sono resa conto dei miei veri sentimenti.» Faceva uno strano effetto ammetterlo a voce alta, davanti ad una terza persona.
   Melody mi fissò in silenzio per qualche istante. Poi sorrise, visibilmente rallegrata. «Quindi… credi che ci sia speranza anche per me?»
   Anche lei, dunque, aveva fatto lo stesso confronto che avevo fatto io, riguardo agli innamorati respinti, ma cocciuti?
   «Te lo auguro di tutto cuore», risposi in tutta sincerità.
   Melody tirò un grosso sospiro di sollievo e si mise in piedi, ormai di buon umore. «Forse faremmo meglio ad andare. Boris ci starà aspettando.»
   «Giusto.» Mi alzai anch’io e insieme ci dirigemmo verso l’uscita dello spogliatoio. Prima di raggiungere la porta, però, le domandai: «Potresti tenere per te quello che ti ho appena detto?»
   Lei si volse a guardarmi con un sorriso e, strizzandomi un occhio, mi precedette oltre la soglia della palestra.












E tre. In un solo giorno. Anzi, Sussulti in realtà l'ho scritta ieri sera, sul tardi.
Continua lo studio dei personaggi. Spero di azzeccare almeno in parte la loro caratterizzazione. Soprattutto, spero di riuscire a trovare un titolo decente per la serie in cui raccoglierò tutte queste shot. Sono una frana, coi titoli. Sigh.
Buona serata e grazie a tutti i lettori!
Shainareth
P.S. Se trovate errori, ripetizioni o sviste, non esitate a farmelo sapere, per favore!





  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Giochi di Ruolo > Dolce Flirt / Vai alla pagina dell'autore: Shainareth