Shut Up And Dance

Quella sera io e Mikey ci saremmo dovuti incontrare con Nicholas e gli altri all'uscita di un locale distante solo dieci minuti da casa nostra per festeggiare il compleanno di Ian.
Erano ore che cercavo dei vestiti adatti, ma alla fine mandai al diavolo tutto quanto e optai per una maglietta bianca, dei jeans neri, una giacca di pelle anch'essa nera e le mie amate Converse.Dei colpi alla porta mi avvertirono che mio fratello sarebbe entrato in camera da un momento all'altro sbraitando qualcosa come che avremmo fatto tardi e che ero sempre il solito bradipo di turno.
Uscimmo di fretta e quando arrivammo a destinazione trovammo gli altri intenti a fumarsi qualche sigaretta. Dopo i vari saluti e gli auguri al festeggiato entrammo e ci sedemmo a un tavolino in fondo al locale.
Passammo la prima ora a parlare del più e del meno, a mangiare e ordinare drink senza sosta. A un certo punto Betsy ebbe la bellissima, ironicamente parlando, idea di trascinare tutti quanti sulla pista da ballo.
Proprio in quel momento un ragazzo bassino davanti a me si voltò e incontrò il mio sguardo. Era il ragazzo più bello che avessi mai visto: capelli rasati e tinti di biondo ai lati con un ciuffo che gli ricadeva su due vibranti occhi verdi. Sul lato sinistro della bocca, così come sulla narice destra del naso, campeggiava un piccolo anellino di metallo. Indossava una polo nera che metteva in risalto le braccia completamente tatuate, dei jeans strappati sulle ginocchia e un paio di Vans bianche a quadretti neri.
Ci fissammo per quelle che mi sembrarono ore quando decisi di interrompere il contatto visivo e raggiungere gli altri.
A causa dell'alcool camminavo barcollando e fu proprio per quello che nel farmi largo tra la folla urtai qualcuno. Stavo quasi per toccare terra col culo quando mi senti sorreggere per un braccio, alzai lo sguardo e lo stesso ragazzo di prima era lì che mi sorrideva e mi aiutava a rialzarmi. 
Cercai di dirgli senza balbettare che dovevo chiedere scusa alla persona che avevo accidentalmente colpito, ma lui mi interruppe dicendomi di non azzardarmi a voltarmi, di tenere gli occhi su di lui, di stare zitto e di ballare con lui.
Scoprii che si chiamava Frank, aveva 22 anni, amava suonare la chitarra e il suo sogno era quello di entrare a far parte di una band. Scoprii che abitava qualche villetta dopo la nostra. 
Più parlavamo, più me ne innamoravo. Nel profondo dei suoi occhi pensavo di vedere il mio futuro, realizzai che sarebbe stata la mia ultima occasione così lo baciai di slancio. Un semplice contato tra le nostre labbra, il paradiso. L'inizio di quella che sarebbe stata la mia nuova vita.

Ed è così che conobbi il mio attuale marito Frank Iero: un uomo estremamente passionale, testardo, una sorta di ribelle individuale ma estremamente leale e onesto.

Ohi bella gente, come state? Dunque, avevo in testa di scrivere una OS basata su una canzone da parecchio tempo solo che ero indecisa su quale. Poi ho sentito “Shut Up And Dance” dei Walk The Moon, mi sono immaginata i nostri due piccioncini qua sopra al posto del cantante e della ragazza nel video e è nata questa storiella. Per quanto riguarda la frase finale, vi dico che è il modo in cui Gerard ha descritto Frank in una – credo – intervista. E niente, non so che altro dirvi se non la solita frase che se vi va potete lasciarmi una recensione per farmi sapere quanto fa schifo questa cosa. Au revoir people, ci si vede!