Fanfic su attori > Tom Hiddleston
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Autore: kikka_67    13/03/2015    2 recensioni
SERENDIPITY. La traduzione testuale di questa parola è irresistibilmente contorta, significa trovare una cosa quando se ne sta cercando un’altra, sarà capitato a tutti… a tanti…. di trovare una cosa creduta persa mentre si sta cercando altro. E’ un’emozione meravigliosa… un evento inaspettato, una sorpresa. Si dice che solo una volta nella vita capiti di incontrare la persona assolutamente perfetta, nell’universo le stelle sono allineate, il corpo e lo spirito in perfetto equilibrio. Ma accade qualche volta che le anime affini non si riconoscano, che si perdano nei meandri di quell’intreccio complicato di sbagli e coincidenze che gli antichi chiamavano… fato… o se volete destino…….. dalle mie parti….. si dice anche sfiga!
Genere: Commedia, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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  Proprio in quel  momento  il deejay decide di interrompere la musica assordante per cambiare genere, quindi le mie parole, durante  quell’infinitesimale frazione di secondo di   silenzio che separa un motivo dall’altro, rimbombano ovunque. Stranamente tutti i clienti sembrano averle captate e ad un tratto ci ritroviamo al centro dell’attenzione generale, il basso brusio confuso  che ne segue non fa presagire nulla di buono. Il sorriso di Aislinn all’improvviso scompare,  mi fissa allibita e la sua espressione è talmente sconvolta  che sembra quasi sul punto di svenire. Anche Anna si accorge del repentino cambiamento nel suo viso e le corre vicino per  sostenerla.


- Aislinn! Ma stai male! Siediti presto….Sei pallidissima!  Vuoi che chiamiamo qualcuno? – le chiede ansiosa.
- N-no…grazie, adesso sto meglio.  Scusate … sono soggetta a sbalzi di pressione e ogni tanto mi capita, nulla di grave.  Vi faccio portare subito la vostra ordinazione. – mormora  sorridendo debolmente.


 Non ci posso credere!! L’ha urlato davanti a tutti! Ma che cosa dico?!  Sono un’idiota,  mi  sono fatta  trascinare dalla trama  delle leggende che mi raccontavano da piccola! Ho fatto una figura meschina…. anzi peggio,  ridicola!!   Anna mi crederà una pazza isterica!! Poco importa che abbia  scelto come data per le sue nozze  il 29 Febbraio e  che abbia ordinato  per l’addobbo floreale in chiesa delle composizioni con  29 qualità di fiori diversi!! E che il  29 Febbraio cada anche la ricorrenza della festa degli innamorati le  cui  origini  hanno   tanto appassionato la futura sposa! E che io abbia 29 anni!!  Sono tutte e solo… delle coincidenze nulla di più!! Mentre preparo il vassoio con le birre e i panini  per il loro tavolo che mi accorgo che metà dei clienti sta spiando le mie mosse e che l’altra metà spia quelle di Thomas, perfetto!!  E naturalmente  il numero del loro tavolo è il  29!!!  Mi guardo attorno in cerca di aiuto, disperata,  con voce tremante chiamo un collega per farmi sostituire.  Sono scappata da Londra dopo un periodo decisamente duro per me, sia a livello lavorativo che personale. Non ho bisogno di altre  complicazioni in questo momento ed attirare l’attenzione del paese su di me e su quella vecchia leggenda,  proprio nell’anno in cui ricorre  l’anniversario della Festa dei signori di Donan, sarebbe  decisamente deleterio per la mia tranquillità e sanità mentale!


Thomas W. Hiddleston!! Ecco chi era! Non era raro che mi occupassi, con i miei compagni di corso,  delle scenografie degli spettacoli in cui recitavano gli studenti del RADA a Londra e  dietro alle quinte avevo conosciuto Thomas, naturalmente vi chiederete perché non mi ha riconosciuta e la verità nuda e cruda e che non mi ha mai considerata neanche per sbaglio!  All’epoca  ero rimasta folgorata,   dopo aver saputo il suo nome, sapete per via della leggenda, era un ragazzetto magrissimo con un viso delicato e pulito contornato da boccoli biondicci, nonostante l’apparenza era dotato di una forza d’animo e volontà fuori dal comune. Era una di quelle persone che attiravano l’attenzione anche se non faceva nulla di particolare. Purtroppo,  non potevo certo dire che fossimo grandi amici, anche se   spesso mi fermavo ad assistere alle prove degli  spettacoli. Era sconcertante e affascinante al contempo  vedere con quanta disinvoltura i ragazzi e le ragazze  dell’Accademia,  che arrivavano in teatro  in jeans strappati e scarponi, con piercing, tatuaggi, cravatte, foulard, credo e ceto sociale differenti,   riuscissero,  sul palco,  a trasformarsi in un’unica entità ibrida  in grado di incarnare il personaggio che  di volta in volta il copione  richiedeva.  Hiddles  si era distinto in alcune interpretazioni shakespeariane e si era guadagnato qualche commento benigno da parte dei critici che ogni anno presenziavano allo spettacolo di fine corso. E   dopo tutti questi  anni… mi ritrovo a organizzargli il matrimonio! Che strana la vita!
 


E’ ormai notte fonda e nel locale sono rimasti solo pochi clienti, la musica di sottofondo dolcemente culla i miei pensieri, volontariamente sono rimasta chiusa in cucina tutta la sera ad aiutare a cucinare e a pulire  perché non avevo voglia di ritrovarmi in mezzo a tutta quella gente.  Mento spudoratamente, non volevo più vedere Anna e il suo fidanzato, non riesco neanche a pensare al suo  nome figuriamoci a pronunciarlo! Ebbene si, dopo ore di elucubrazioni sono ancora parecchio turbata da tutte queste coincidenze. Si sa che le leggende sono in parte basate su fatti realmente accaduti e….e…. io sono una discendente diretta di quella Aislinn…  e…   ma perché  quei due  hanno  deciso di convolare a giuste nozze, proprio qui??!!  Non è possibile che proprio io debba sfatare questo mito, schivando  l’unico Thomas   che abbia mai incontrato nella mia vita!           

- Ciao Aislinn, come stai? – chiede una voce leggermente roca che mi provoca una serie di spasmi allo stomaco.
 

Mi giro lentamente rassegnata a veder confermate tutte le mie peggiori paure e infatti incrocio lo sguardo azzurro del futuro sposo che mi osserva con simpatia.  Cerco di mantenere un contegno composto e pacato e addirittura tento di sorridergli, ma lo sforzo è eccessivo per le mie deboli forze e un’ondata di nausea mi travolge. Sono costretta a scappare nel retro dove si trova  un piccolo giardino,  respirando a pieni polmoni l’aria fredda della notte, mi lascio cadere sulla panchina e chiudo gli occhi stremata.

- Fa freddo, metti questo… - mormora  mentre mi copre con il suo giubbotto di pelle.
- Grazie… scusami… questa sera proprio non me ne va bene una… - mi giustifico imbarazzata.
- Non ti preoccupare… forse sei solo stanca. A che ora stacchi? Vuoi che ti accompagno  a casa? –
- No… no grazie. Anna dov’è? – chiedo per sviare la sua attenzione dalle mie condizioni fisiche.
- Credo sia tornata in albergo, ha ricevuto una telefonata  molto … irritante dall’atelier che le sta confezionando il vestito da sposa. Adesso è intrattabile, ho pensato bene di eclissarmi.  – risponde sardonico.
- Il vestito è il pezzo più importante della cerimonia!! Dev’essere perfetto!!  Se io fossi in te andrei  a consolarla. – gli consiglio benevola.
- Chi io? Che Dio me ne scampi e liberi!!  Non  fraintendere,   Anna è  certamente una donna stupenda, ma io non ho nessuna intenzione di subire i suoi malumori!!  Io sono “solo” il testimone dello sposo che non ha potuto accompagnarla perché,  molto poco opportunamente,  si è rotto un piede qualche giorno prima di partire, spetta allo sposo sorbirsi i piagnistei della sposa! – afferma  determinato.

All’improvviso tutta l’angoscia e la nausea spariscono  e un repentino senso di benessere  si diffonde per tutte le mie povere membra lungamente provate. Non solo non è il futuro sposo, ma è anche un amico generoso che si è offerto di accompagnare la donna del suo amico  solo per rispettare il suo ruolo di testimone.

- Sai che dico? Mi sento  molto meglio e mi è venuta fame! Mangi qualcosa con me? – chiedo ilare.

Thomas  è un gran chiacchierone  e mentre  mangio con gusto dei panini caldi, non ha  smesso di parlare per un attimo, dev’essere abituato ad intrattenersi  con la gente, la sua gestualità e mimica facciale sono straordinarie. Sarebbe fantastico come speaker in  una stazione radiofonica, oppure come professore universitario, cosa non avrei pagato  per avere un professore così!!


-     Non hai mai pensato di darti alla politica?  Sei un oratore veramente capace. – 
-      No, sono  un…. attore. – risponde tranquillo.   
-     Ecco perché mi pareva di averti già visto! Purtroppo in paese  non c’è  un locale adatto…. da adibire a teatro…beh non abbiamo neanche un cinema in realtà…. ma ogni tanto accendiamo il maxi schermo per i campionati.  Forse  ti sembreremo  fuori dalla realtà, pensa che ci sono delle persone che sono nate e cresciute qui che non hanno mai visto Londra e il Big Ben! Vi avremo fatto un impressione ben misera. Non sarai per caso famoso? Scusami ma ….   -
                                     -        Non hai motivo di preoccuparti! E trovo davvero rilassante parlare tranquillamente  con una persona che non mi tratta come un fenomeno da baraccone! –
-        In che senso scusa ? – chiedo stupita.
-        In tanti si dimenticano che recitare è un lavoro come un altro.  In realtà uscire per strada ed  essere inseguito, ogni tanto è destabilizzante.  Non fraintendere, mi fa piacere che i fan mi fermino, che mi salutino, è anche grazie a loro che ho ottenuto ciò per cui ho tanto lavorato. -        
-        Dev’essere una situazione difficile da gestire, voglio dire… non sei più padrone della tua vita. E come ti poni nei confronti dei tuoi fans? Ti è capitato di trovarti di fronte un esaltato? Giri con la guardia del corpo? – chiedo stupefatta.
-        No, non esageriamo!    Io apprezzo molto l’educazione e credo che interagire con il prossimo in un clima di convivenza civile sia fattibile, sono gentile e disponibile… se lo sono con me. Non ho mai dovuto difendermi da un’aggressione fisica e spero che non capiti mai.  Con un po’ di accortezza anche la mia sfera privata è rimasta tale. Ma alcune volte, mi spiace accorgermi che mi credano diverso da quello che sono in realtà,    non reputo di svolgere un lavoro così importante,  al confronto del duro  lavoro  di un medico  o di un agente di polizia  che si impegnano  per  salvare la vita al prossimo. –
   
-         In linea di massima sono d’accordo con te, ma ti devo ricordare che nella storia abbiamo parecchi  esempi di  artisti che si sono guadagnati un posto nella storia,   al pari di eroi,  medici e scienziati?   Lo sai anche tu. Sono due versioni differenti di genialità!  -
-           Beh se la metti su questo piano… mi sento molto meglio!! – esclama   ridendo.

 

 

Una splendida luna piena illumina il cielo e nonostante la temperatura polare io e Aislinn camminiamo per le strade deserte del paese. E’ interessante parlare con lei, è sempre estremante disarmante con i suoi ragionamenti scevri di malizia e perfidia.  Ad un tratto si ferma davanti ad una  porta di legno verde,  si gira sorridendo e mi porge la mano per salutarmi.


- Sono arrivata. Grazie della compagnia, sono stata benissimo. Visto che con Anna abbiamo concluso l’accordo, non penso ci vedremo ancora, fino al giorno del matrimonio. E’ stato un piacere conoscerti…..Thomas. – mi diverte questa sua strana esitazione  mentre pronuncia il mio nome.
- E’ stato un piacere anche per me, ci vediamo tra qualche mese al matrimonio. Mi riconoscerai subito, sono  il pinguino vicino allo sposo!  Sai,  non pensavo che fosse così complicato  organizzare un matrimonio! –


Mi siedo sulla ringhiera poco propenso a lasciarla andare via e con un misto di divertito stupore che osservo la sua espressione imbarazzata. Forse vorrebbe sbarazzarsi di me, ma è troppo cortese  per mandarmi via.  Normalmente sono io quello subissato da attenzioni da parte di donne che più o meno velatamente, palesano la loro disponibilità ad approfondire la reciproca conoscenza, fosse anche  solo per una notte. Raramente indugiavo in simili circostanze che ritengo squallide per chiunque, mi piace ancora pensare che l’attrazione tra un uomo e una donna dipenda da qualcosa che va al di là della fisicità. E va bene mento spudoratamente! Aislinn è una bella ragazza, c’è qualcosa nella  sua riservatezza che  m’intriga parecchio. 

- Nulla sembra difficile finché non provi a cimentarti di persona. Allora buon viaggio di ritorno. – risponde tendando di nuovo di entrare in casa, chiaro segno di congedo.
- Ti ringrazio, partiamo domenica in realtà, magari potresti mostrarmi i dintorni domani, che ne dici? – chiedo sadicamente ilare.
- F-forse è meglio di no… - mormora a disagio.
- Perché no? Hai degli impegni immagino, scusami. Non volevo essere inopportuno. – ribatto mortificato,  che figura da idiota!
- Non è quello il problema….. vedi è a causa di una leggenda…molto antica.  Posso offrirti un tea? Così ti racconto la storia e non moriamo assiderati? Se ti va naturalmente.. –
- Accetto volentieri, grazie. – 

 

 

 


La sua casa è molto accogliente,  un gradevole mix di legno antico  e arte moderna e soffici cuscini, ovunque persiste un intenso profumo di erbe aromatiche e fiori.   La seguo  direttamente in cucina e mentre apparecchia la tavola con tazze e biscotti. Gustando lentamente il tea, Aislinn   inizia a raccontare la storia del signore e la signora di Donan.  Mentre descrive le disavventure dei protagonisti, le si illuminano gli occhi, è chiaro che questa leggenda l’appassiona molto. Personalmente non amo credere a leggende popolari o a miti illusori e le favole  con cui mi addormentavo da piccolo sono solo un caro ricordo.

- E tu  pensi davvero,  che se qualcuno in paese,   sapesse che mi chiamo Thomas e mi vedesse vicino a te….. – sbotto stupefatto.
- Griderebbero al miracolo e con i cuori pieni di emozione si aspetterebbero il  “felice compimento”  -
- Vale a dire?- chiedo basito.
- MATRIMONIO!! – esclama ridendo.
- Coosaa?! Non è possibile! Viaggiamo  nello spazio, operiamo con i laser , ma qui ancora le persone si fanno soggiogare da queste credenze? –
- Fa parte della nostra cultura, caro il mio inglesino! – mi  deride con condiscendenza.
- Veramente i miei avi sono di Greenok…. - 
- D-davvero?  - esclama impallidendo.
- Un’altra  strana coincidenza? – chiedo adagio.
- Già….E’ difficile scrollarsi di dosso le credenze popolari con cui ti hanno cresciuta! Immagino che anche tu, non passi sotto alle scale e quando vedi un gatto nero che ti passa davanti, cambi strada….E forse non indossi nulla di viola quando entri in un teatro ed in special modo…. prima di recitare….  –  insinua osservandomi con attenzione.
- Hai ragione, quindi…  reputo che sia arrivata l’ora giusta  per congedarmi… grazie per il tea e per l’interessante racconto. Forse è il caso che iniziamo da subito ad evitarci con molta attenzione.  – mi arrendo inerme davanti alle sue argomentazioni, non sono superstizioso… ma ritengo più opportuno non sfidare la sorte cercando di sfatare queste credenze, non  sono ancora pronto per il matrimonio!
- Vedo che hai compreso bene il motivo per cui ho ritenuto necessario raccontarti la leggenda! Ma vorrei…… posso provare a fare …. una cosa?  –
 

 

Sono quasi pentita di avergli raccontato la leggenda che lega i nostri nomi. Il    presentimento che Tom  mi consideri un’ingenua sognatrice  sprovveduta mi disturba parecchio. Forse non ne avevo l’intenzione,  ma   lascio che sia il mio istinto a guidarmi e mi ritrovo a sfiorargli le labbra con un bacio appena accennato, mi rendo conto che volevo solo sentirlo contro di me per liberarmi dell’insistente cruccio che forse era lui il “mio uomo … del destino”. Mentre mi allontano, colgo sul suo viso un’espressione perplessa, come se stesse cercando di  dare un senso ai miei gesti.  All’improvviso scoppio a ridere e gesticolando  con le mani  cerco  di rassicurarlo sulla mia sanità mentale.

- Scusami, normalmente non salto addosso agli sconosciuti!  Dovevo provare a me stessa che sono solo credenze quelle che mi hanno propinato per anni! Il prossimo Thomas  che incontro, lo evito come la peste! Ad ogni buon conto…… ehm…hai sentito nulla di strano? –  chiedo curiosa.
- Intendi squilli di tromba e trilli di campane in festa? Ehm…. no. E tu? –  ribatte sardonico.
- No… nulla. Questa   è la riprova che le leggende,  forse,   sono  solo il frutto della  sfrenata  fantasia di qualche cantastorie! Fiiuuu…che sollievo!  Sai , il pensiero di   dover affrontare un destino inevitabile, che non puoi mutare  in alcun modo, m’inquietava giusto un pochino!  – ridacchio fingendo di asciugarmi il sudore dalla fronte.
- Forse i Signori di Donan non  si sopportavano e quella Aislinn non è morta, ma è scappata con il suo amante! Dobbiamo ricordarci che all’epoca i matrimoni erano combinati a tavolino! –
- Purtroppo questo  non lo sapremo mai, rassegniamoci! Le  auguro una  notte di riposo,  scevra di sogni….. mio signore. –  ribatto  accennando ad una riverenza, mentre gli apro la porta.
- Buona notte anche a lei soave donzella!! – risponde sorridendo inchinandosi compito.


Si narra che solo una volta nella vita capiti di incontrare la persona assolutamente perfetta, sensazione stupenda, le stelle  sono allineate,  il corpo e lo spirito in perfetto equilibrio, ma accade qualche volta che le anime affini non si riconoscano,  che si perdano nei meandri di quell’intreccio complicato di sbagli e coincidenze che gli antichi chiamavano… fato… o se volete destino.  Aislinn, durante quel weekend,  andò con le amiche a fare shopping  e Thomas  tornò con  Anna a Londra.  Per una serie di sincronismi assolutamente stupefacenti, non riuscirono mai  a vedersi  a Londra. Sembrava che le stelle avessero scelto consapevolmente  di farli   giungere nello stesso posto sempre in due momenti diversi.
 
  
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