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Autore: miss_dunbar    14/03/2015    5 recensioni
mi sono chiesta come il giovane Stilinski alla fine della 4x12 si fosse liberato delle manette e questo è quello che ne è uscito:
"[...]Tirando il braccio e facendo tintinnare le manette, ripensò alle parole della ragazza.
Che forse Derek…
Al diavolo, doveva parlare con quel mannaro depresso con forti problemi di rabbia repressa e farsi sfondare la faccia a pugni, dichiarandosi!
Decisione presa, pensò con un senso di esaltazione.
Già peccato che fosse ancora ammanettato a quella fottuta scrivania e non sapesse dove diavolo fosse andato a finire quel lupo sociopatico.
Ma perché suo padre sembrava remargli contro di tanto in tanto?![...]"
Genere: Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Derek Hale, Stiles Stilinski
Note: Lime | Avvertimenti: Spoiler!
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Allora giustifico questa fic dicendo che: me ne stavo tranquilla quando mi sono chiesta “ma Stiles come ha fatto a liberarsi delle manette alla fine della 4x12?” e così ho elaborato questo intermezzo…
Ossia come secondo me il giovane Stilinski sia stato liberato
Vi lascio alla lettura, altri chiarimenti alla fine
Ciao ciao


Occasioni da cogliere: il ritorno dal Messico.

Il ritorno dal Messico era stato lungo e sfiancante, nel furgone marrone, che adesso guidava lui, c’erano Scott e Liam, stretti in un abbraccio soffocante, mentre nel suv di Peter c’erano Kira e Malia.
Continuando a prestare attenzione alla strada Stiles si chiese se anche questa volta Derek avrebbe abbandonato la città dopo la battaglia, scosse la testa infastidito dai sussurri carichi d’amore che arrivavano dal retro del furgone, anche senza super poteri, poteva capire chiaramente che quei due si stavano scambiando smancerie e che Scott avesse abbandonato una volta per tutte la sua relazione tumultuosa con Kira. Buon per lui, Stiles doveva ancora trovare il modo per fare chiarezza nei proprio pensieri…

Amava Malia, ma Derek…

Cristo Derek…

Alto

Occhi verdi

Capelli neri

Muscoloso

Maschio…

Cazzo! Maschio era l’attrattiva principale!
Ma Malia…

Malia era una ragazza ed era la sua PRIMA ragazza…

Strinse le mani sul volante, spingendo il capo contro il poggia testa e sbuffò rumorosamente, in quel momenti intravide la vettura che riportava Derek e Breaden a Beacon Hills e provò un misto di frustrazione e rabbia.
Cavolo Breaden stessa era una ragazza bellissima.
Porca vacca aveva la pelle scura, e sembrava così morbida, aveva avuto più volte la voglia di passarci le mani sopra e accarezzarla.
Gli veniva da imprecare coloritamente!

Amava le donne, era attratto dalle donna, ma Derek…
….Derek era tutta un’altra cosa.
Aveva avuto più incontri occhi negli occhi con Derek che con Malia, la sua ragazza.
 
 
Ok essere ammanettato alla scrivania di un agente nell’ufficio dello sceriffo non era il massimo, ma vedere il proprio padre scortare la propria ragazza fuori da suddetto ufficio, gli fece venire voglia di urlare.
Forse doveva rivedere le proprie priorità!
Prima di entrare nell’edificio lui e la giovane coyote si erano lasciati di comune accordo, o meglio lui l’aveva lasciata e lei gli aveva risposto un asettico:

-Lo so, ho sentito più volte il tuo odore mutare in presenza di Derek e il suo fare altrettanto in tua presenza-

Tirando il braccio e facendo tintinnare le manette, ripensò alle parole della ragazza.

Che forse Derek…

Al diavolo, doveva parlare con quel mannaro depresso con forti problemi di rabbia repressa e farsi sfondare la faccia a pugni, dichiarandosi!
Decisione presa, pensò con un senso di esaltazione.
Già peccato che fosse ancora ammanettato a quella fottuta scrivania e non sapesse dove diavolo fosse andato a finire quel lupo sociopatico.
Ma perché suo padre sembrava remargli contro di tanto in tanto?!
 
Lupo sociopatico, che si stava godendo l’immobilità del figlio dello sceriffo dall’uscio dell’ufficio. Sorrise sornione, avvicinandosi alla sua vittima.

Breaden aveva ripreso la sua campagna “acciuffa la lupa del deserto”, come la chiamava lui, e così Derek ne aveva approfittato per prendersi quel bell’umano logorroico!

Silenzioso si avvicinò alla sua preda e sfruttando l’effetto sorpresa lo liberò dell’ingombro delle manette, che a ben vedere avevano lasciato il segno sul polso del giovane umano.
Lo stupore nel figlio dello sceriffo fu tanto, la bocca carnosa aperta in una o di sorpresa e gli occhi sgranati.
 
-Allora Stiles, hai bisogno di un passaggio fino a casa?- chiese suadente il lupo, sporgendosi fino a far combaciare i loro petti.

Il fiato caldo dell’uomo gli fece chiudere momentaneamente gli occhi, in preda ad un tremito di piacere.

-Io…io… non lo so- ammise in fine il ragazzo

-Cosa non sai ragazzino?- chiese ancora Derek, sporgendosi a parlare al suo orecchio adesso, facendo in modo che il fiato caldo gli
accarezzasse la guancia pallida  e piena di nei.


-Io…cioè…tu… hai da fare?- chiese in fine tremante

-No- ammise lapidario l’uomo, facendo salire le mani a stringere i fianchi stretti del ragazzo tra le sue dita forti e calde.

Il sospiro di piacere che si liberò da quelle labbra carnose, fece socchiudere gli occhi al lupo per il piacere.
Quanto era erotico in quel momento quel ragazzino, abbandonato tra le sue braccia.
Sapeva per certo che aveva troncato poco prima con sua cugina e adesso era più sicuro di prima, poteva provarci con Stiles, senza preoccupazioni alcune!
Erano entrambi single e, sperava, consenzienti.

-Casa mia o casa tua?- chiese ancora in un sussurrò il lupo, calando il capo lungo il collo dell’umano, aspirando forte il suo odore, era meraviglioso: terra, sudore, un vago sentore di paura, forse residuo della battaglia, eccitazione, un forte, se non fortissimo odore di eccitazione che si andava espandendo di secondo in secondo.
Sporse la lingua in una lunga lappata dall’incavo della spalla fino al lobo dell’orecchio, gemendo per il sapore assolutamente delizioso, godendo del sospiro di piacere del ragazzo tra le sue braccia ora.
Gioì interiormente, quando le esili, ma forti braccia di Stiles salirono a stringersi al suo collo, mentre una mano andava a stringergli i corti capelli sulla nuca, spingendo il suo viso verso il basso.
Il bacio che si scambiarono fu dal principio lento, un semplice sfiorarsi di labbra, poi esplose, le loro bocche si aprirono cercandosi fameliche, rincorrendosi, i volti che si muovevano dal un lato all’altro in cerca di maggior agevolazione, le mani che stringevano quanto più possibile, gli occhi serrati in preda al piacere.
Il figlio dello sceriffo si staccò dal bacio, socchiudendo appena gli occhi, continuando a stringere i capelli dell’uomo in una mano, mentre l’altra era scesa a stringere la stoffa della t-shirt azzurra all’altezza del cuore.

Derek aprì gli occhi fissandolo, ammirò incantato le gote chiare tingersi di un dolce rossore imbarazzato, le labbra aperte in cerca d’aria, avvertì il lupo ringhiare e graffiare in cerca di contatto, voleva rendere suo quell’umano meraviglioso.
Calando ancora il capo, poggiò le labbra all’orecchio del ragazzo sussurrando ancora la medesima domanda

-Casa mia o casa tua?- sfregando la guancia ruvida contro quella morbida del ragazzo.

-Da te- esalò Stiles stringendoglisi contro, aggiungendo -Non voglio che mio padre o qualcun altro ci disturbasse- poi in uno sprazzo di coraggio calò il capo, affondando il naso nel collo del lupo, posandovi un bacio all’altezza delle clavicole.
 
Il breve viaggio fino all’appartamento di Derek, fu fumoso per il ragazzo, che passò la maggior parte del tempo spalmato sul corpo tonico del guidatore, continuando a tempestargli il collo di baci e morsi audaci, gemendo quando la mano del lupo, allontanandosi un attimo dal cambio correva ad accarezzargli la schiena o più audacemente una natica, spingendoselo contro.
E poi Stiles poté giurare di essere stato prelevato di peso dal morbido sedile della Camaro, ed essere stato trasportato fino al loft in braccio al grande e grosso lupo cattivo, che in quel frangente aveva tutto di grosso e grande, ma che di cattivo non ricordava niente.

Il contatto con il letto morbido gli restituì lucidità.
Allungò le mani lunghe e nodose ad accarezzare il petto di Derek chino tra le sue cosce, fece passare audace le mani sotto il tessuto della t-shirt, sfilandola un attimo dopo, mentre il mannaro, gemendo eccitato, fece fare la stessa fine alla sua maglia rossa.

La parola audace stava guadagnando un nuovo significato, realizzò Stiles, mentre faceva scender le sue mani lungo la schiena dell’uomo e se lo stringeva addosso, avvertendo i muscoli d’acciaio schiacciarsi sul suo corpo più esile e ancora acerbo.

Gemette avvertendo un morso raggiungerlo all’altezza dell’incavo della spalla, ma fu solo piacevole, già pensò, molto piacevole.
Gemette ancora mentre le sue mani scendevano ad accarezzare il petto e gli addominali di Derek, avvertendo le grandi mani calde fare lo stesso lungo i suoi fianchi stretti e pallidi. Si inarcò ricercando un maggior contatto.

-Dio Stiles, cosa sei?-

La voce del lupo lo riportò bruscamente al presente, facendogli torcere il polso e stringere forte il membro nella sua mano.

-Oh sììììì- il rantolo eccitato di Derek lo spinse a continuare, facendo vagare l’altra mano su una natica marmorea e perfetta.

Sollevò il bacino facilitando i movimenti dell’uomo, che gli stava sfilando jeans e boxer i un sol colpo, sospirò sentendo l’aria tiepida della notte baciare il suo corpo e poi un attimo dopo il corpo statuario del compagno coprirlo in ogni sua parte e sospirare nel suo padiglione uditivo.

-Ti ho desiderato tanto Derek- ebbe la forza di sussurrare, mentre riprendeva a masturbare il compagno, che allungando le mani, iniziò a sua volta a toccare il ragazzo.
Si stavano donando piacere, i corpi stretti, le mani che lavoravano in sincrono, Derek spinse il viso nella piega del collo di Stiles, posandovi un leggero bacio.

-Ti voglio così tanto- sussurrò eccitato, lasciandosi sfuggire piccoli mugolii eccitati

-Anche io-biascicò l’umano, stringendoselo addosso e aprendo le gambe

-ma non ora- gemette il mannaro -non ora, dopo, ma non ora- sussurrò in preda all’orgasmo, stringendo la presa sul corpo del giovane , gettando poi il capo indietro e mugolando forte, mentre un ringhio lasciava la sua gola nel momento che il suo piacere perlaceo schizzava sul corpo accaldato di Stiles.
Stiles stesso gemette forte avvertendo l’apice del compagno avvicinarsi, aumentò la presa sulla schiena dell’uomo, immergendo il capo nel suo collo urlando in preda al piacere quando avvertì gli schizzi vischiosi bagnargli la mano e l’addome. Inarcò il corpo, tendendosi per il piacere, non aveva mai raggiunto un tale livello di piacere masturbandosi da solo o facendolo fare  a Malia.
Sospirarono ancora forte entrambi, prima si stendersi spalla contro spalla.

-Sai dovremmo rifarlo più spesso- asserì poco dopo Stiles, cercando la mano di Derek

-Sai volendo potremmo anche andare oltre- continuò il lupo, stringendo le loro mani ancora umide.

-Già, anche questa sarebbe un’idea- disse il ragazzo, volgendo il capo e scoppiando poi a ridere mentre calava il viso a baciare le labbra rosse di passione del compagno

-Dio Derek non immagini neanche quanto tu sia bello in questo momento?!- affermò derisorio Stiles, strusciandoglisi contro un fianco.

-Anche tu non sei niente male ragazzino- concesse Derek, accarezzandogli i fianchi e la schiena, scendendo poi a stringergli i glutei piccoli e caldi.

-Ehy ragazzone, dammi cinque minuti di pausa, poi puoi fare quello che vuoi- rise Stiles divincolandosi.

-ma come un ragazzo come te, un adolescente nel pieno degli ormoni ha bisogno di cinque minuti per riprendersi?- lo prese in giro Derek, senza togliergli le mani di dosso.

-Sai sono reduce di una battaglia all’ultimo sangue io- si schernì il ragazzino

-E io sono morto- disse il mannaro -penso che siamo pari, no?- chiese poi, reclamando un bacio.

-Non farmi più uno scherzo simile o la prossima volta sarò io ad ucciderti- lo minacciò l’umano, puntandogli l’indice contro e scendendo a baciarlo con fare aggressivo, addolcendo poi il bacio e lasciando la bocca del compagno con un sonoro schiocco.

-Non ha senso quello che hai detto, ma va bene tutto- ansimò Derek, spingendoselo ancora contro, reclamando l’ennesimo bacio.

Avevano tempo per fare l’amore, l’importante era essersi chiariti, anche se con le loro parole e il loro modo di fare un po’ giocoso.
Si baciarono ancora, nessuno correva loro dietro, e mentre Derek stringeva a sé l’umano, valutò la possibilità di tenere Stiles al sicuro, ma poi scuotendo il capo realizzo che non era Stiles a cercare i guai, erano loro che se lo andavano a cercare, tanto valeva tenerlo d’occhio e approfittare dei pochi momenti di tranquillità e pace di cui godeva il loro branco per approfondire il più possibile la sua relazione con quel piccolo umano logorroico.
Piccolo umano logorroico che adesso gli stava baciando il patto lasciandogli tanti piccoli segno rossi come segno del suo passaggio, ma che dopo pochi secondi sparivano.
Sbuffando divertito Derek decise di fargli vedere come lasciare marchi rossastri sulla pelle, non la propria, ma quella bianca e dolce del suo umano.
Tanti marchi rossastri decise.
 
 
Fine!
 


Oh vi prego non uccidetemi ToT
Non dipende da me, io ascolto la musica e succede questo, vedo un video su youtube e il mio cervello pensa “e se ci scrivessi qualcosa?!”
Il tutto è nato in un paio d’ore, mentre attendevo che si caricasse un film
Scusatemi vi prego, ma me lo lasciate un commentino?
Dai su una vostra piccola traccia, datemi segno del vostro passaggio, anche se fosse un punto esclamativo o una parolaccia, ma è gratificante sapere che oltre a leggere ho sortito l’effetto di farvi lasciare la vostra opinione per iscritto J
Baci a tutti voi che leggerete e commenterete!
  
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