Il suono della pazzia è quel insieme di voci che non fa dormire la notte
Spiegate questa malinconia che solo loro possono mettere a tacere
Allora perché danno sempre più angoscia? Riuscirò mai a sentire il silenzio?
Grida di dolore o felicità squarciano la calma
mostri dall'apparenza serafica osservano la confusione.
Mi privano degli artigli, mie uniche armi
non posso difendermi e gli incubi sfiorano la mia pelle lacerandola anche al tocco più delicato
Come cemento la realtà inchioda al muro di un vicolo ceco
dove accettare non è una scelta e trasgredire diventa pericolo
nessuna certezza, tante illusioni.
Aggrappandomi alle ali di un drago vorrei fuggire
quando poi mi rendo conto della sua inesistenza
 La mia mente mi pone solo limiti
 Come poter avere la libertà se non presente nei pensieri?
Solamente con sapone e parole si può lavare anima e testa
 prendendo il controllo di corpi altrui come marionette.
Possa tu che hai perso la vista vedere con gli occhi miei
discordia e caos di questo mondo,
per tornare qua o restare dove un vetro ti separa dal resto e li morirai in solitudine.
Il tempo passa e porta via bellezza e forza è troppo tardi per tornare e nessuno accetta un debole
Sento il silenzio, tra note di pianoforte e scroscio di pioggia un silenzio solo interno,
ed è come se tutto il mondo dormisse
e a me che sempre tra rumore e voci ho vissutopare un'immensa solitudine,
e benché sia davanti al fuoco brividi di freddo corrono lungo la schiena
Inizia una musica di tale bellezza paragonabile al silenzio
come un bacio calma quella paura che i pensieri ti portano
e porta sonno scordando male e cadendo nel sonno a sognare.