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Autore: piumetta8    15/03/2015    3 recensioni
Affrontare una perdita è sempre un processo difficile da elaborare. Significa la fine di una vita che non c'è più e l'inizio di un faticoso processo di reinvenzione.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Nora, Un po' tutti, Vale
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Uscire dall'ospedale è sempre un gran sollievo.

Vale ha una marcia in più e si sente meno impreparato dell'altra volta ad affrontare di petto le difficoltà fuori da quell'alcova dove tanto ha perso ma tanto ha anche avuto.

La conversazione a cuore aperto con Leo, la consapevolezza di non essere solo come pensava, gli hanno ridato l'energia per combattere.

Lascia che sua madre gli passi una mano attorno alla vita e si avviano così, abbracciati ed uniti come sempre. Le attenzioni premurose di Nora non lo disturbano.

Lo spiazza assolutamente, invece, trovare nei parcheggi anche l'auto di suo padre.

"Io torno a casa con la mamma!"

Chiarisce sostenuto e l'arrendevolezza di Marco a quell'ovvietà fa quasi pentire Vale di essere stato troppo duro.

"Io e papà vorremo dirti qualcosa. Vieni, sediamoci un momento."

Il ruolo di paciere di Nora funziona e l'intera famiglia prende posto su una panchina, tra gli ulivi secolari.

"Io e papà ne abbiamo parlato..."

Esordisce Nora con quel tono vago di chi sta per sganciare una bomba.

"Ah adesso vi parlate? Senza avvocati di mezzo..."

Vale non si risparmia quella frecciatina. Quel tono mordace che usa per difendersi, per vendicare la rabbia dovuta a un divorzio che ancora fatica ad accettare.

"Vale, io e la mamma abbiamo qualcosa di molto importante in comune. Qualcuno a cui teniamo più delle nostre stesse vite..."

Marco continua il discorso interrotto di Nora cercando col figlio un contatto fisico. Si deve però limitare a poggiare la sua mano sul braccio contratto di Vale.

Troppi giri di parole, troppi concetti presi alla larga...Il ragazzo si insospettisce.

"No. Non ci vado da un altro psicologo."

Quella terapia di supporto non gli è servita quando il suo male è andato verso la soluzione più drastica e non vuole altri medici nella sua vita.

"Non è questo che abbiano deciso tesoro. Crediamo però che ti farebbe bene allontanarti un po' da casa, da noi."

È un'opportunità. Un'occasione per analizzare davvero la situazione, per cercare di accettarla, per riscattarsi.

"Certo, una bella vacanza: è proprio quello che mi ci vuole!"

Fa ironico Vale, conscio delle immense difficoltà nello stare da solo.

Nora sorride.

"Potresti tornare dal tuo amico. Il signor Cerasi si è detto onoratissimo di poterti ospitare per qualche settimana e saldare così quel fantomatico debito che crede di avere con me!"

Vale è senza parole. Non si aspettava proprio una soluzione del genere.

"Grazie mamma."

Sussurra, lasciandosi abbracciare da lei. Poi si stacca e fissa un attimo Marco rimasto in disparte prima di sciogliersi, finalmente, anche in quelle braccia che così poche volte lo hanno sorretto.

"Grazie papà."

Tocca a Marco vincere quel nodo che ha in gola ed esortarlo:

"Adesso vai. Toni ti aspetta nell'atrio."

   
 
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