Nella mia mente, nei miei ricordi, cerco di riviverla ogni volta che sento la tua mancanza. Fa male, ma è quel tipo di dolore che si ha bisogno di rivivere per stare bene.
Quella notte in cui, prima di fare l'amore non riuscivamo a toglierci gli occhi di dosso, come se da quel fissarci ne dipendesse la nostra stessa vita. I tuoi occhi così azzurri che avevano il potere di sgretolarmi in mille pezzi.
Quella notte in cui i nostri volti erano così vicini da respirare uno la stessa aria dell'altra. Quel respiro che bruciava, fuoco tra le mie dita mentre, leggero, sfioravo le tue labbra tenendoti tra le braccia, tremante di desiderio.
Le lacrime arrivano a pungermi gli occhi, ma morirei piuttosto di riaprirli proprio ora. Li serro con forza e tu sei qui, con me, che allacci lo sguardo al mio, che mi desideri e ti avvicini sempre di più. La vicinanza è ormai tale che i miei sensi la percepiscono come una danza di mani che si accarezzano, respiri che si intrecciano ed occhi che non si saziano mai.
"Potresti..." Parlare non era assolutamente necessario ma riesco ancora a sorridere della tua incontenibile voglia di spiegarmi qualsiasi tuo pensiero.
"Rumple? Potresti far sì che questa notte duri per sempre?"
Che cosa avrei dovuto risponderti? Continuo a chiedermelo ancora ogni giorno. Feci l'unica cosa che sentii di fare, l'unica risposta che fui in grado di darti e misi fine al mio desiderio di appoggiare le labbra alle tue.
Un forte rumore dall'esterno mi riporta alla realtà, riapro gli occhi inorridito da come mi sento non appena la visione di te scompare , lasciando spazio alla fantasia discutibile della carta da parati del logoro appartamento in cui mi trovo. Tutto svanisce in pochi istanti. Non sei qui e niente mi distrugge di più di non essere riuscito a far durare quella notte per sempre.
Tornerò.
Tornerò e potremo vivere notti come quella all'infinito.
Ora, ti cerco nell'unico luogo dove possiamo ancora amarci senza che i miei errori ti allontanino irreparabilmente da quello che non riesco a smettere di essere.