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Autore: GiulyJ    16/03/2015    3 recensioni
No, if the angels took me from this earth
I would tell them bring me back to her
It’s a chance I’ll take, maybe I’ll stay
Heaven can wait...
Genere: Introspettivo, Malinconico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Michael Jackson, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Michael entrò in casa trascinando i piedi stancamente sul pavimento. 
Il grande orologio a pendolo nell'ingresso segnava 00:30. Ormai era diventata un'abitudine tornare a casa così tardi. Le prove del tour lo prendevano davvero tanto e per renderlo spettacolare come voleva, doveva provare fino a tardi. Era uno sforzo sovra umano per un uomo di cinquanta anni. Eppure Michael era deciso a tornare sul palco per stupire tutti i suoi fans come una volta. Doveva essere spettacolare, un'esperienza unica. Il This is it tour doveva essere il miglior tour di sempre. 
Si trascinò al piano di sopra, dirigendosi verso la sua camera da letto. Appena vi entrò scorse la figura dormiente di sua moglie Anni stesa sul letto. Le si avvicinò e le sfiorò dolcemente una guancia. Era il suo amore più grande, la sua gioia, la sua ragione di vita. Era bellissima. Aveva un'espressione rilassata, le labbra distese e leggermente schiuse, i capelli neri sparsi sul cuscino.    
Mentre la osservava, un forte colpo di tosse lo costrinse a reggersi alla spalliera in mogano del letto.
Gli occhi gli si riempirono di lacrime che gli offuscarono la vista. Sapeva che non avrebbe resistito ancora per molto, ma doveva farcela. Per il suo grande ritorno, per i suoi fans, per lei. 
Si chinò a baciarle la fronte e si diresse verso il cassetto della scrivania dove teneva le sue pillole, quelle che il medico gli aveva prescritto per poter chiudere occhio in modo da essere sempre riposato per le prove. Una volta presa la solita dose di sonnifero si diresse verso il letto dove si stese , senza cambiarsi. Era sfinito dall'ennesima giornata sfiancante. 
Poco dopo, sentì le palpebre farsi pesanti e cadde in un sonno profondo quanto artificiale.
Il suo petto si alzava e abbassava ad ogni respiro. Il cuore batteva regolare, ma stanco e debole.
La notte trascorreva tranquilla, nessun rumore disturbava il sonno delle anime dormienti. Se si tendeva l'orecchio era possibile sentire i battiti del cuore delle persone immerse nel sonno. Ma in quel l'orchestra di battiti, tutt'ad un tratto, ne venne a mancare uno.
Michael spalancò gli occhi. Il suo cuore aveva smesso di battere. Quello stesso cuore che aveva sopportato sfregi e ferite, quello stesso cuore che aveva riportato cicatrici indelebili. Nessun preavviso, niente. Si fermò e basta. Michael lentamente richiuse le palpebre e si abbandonò alla fredda stretta della morte. 
 
All'improvviso, si ritrovò in un luogo mai visto prima. Attorno a lui non c'era nulla ma era tutto illuminato da una luce accecante. 
-Ciao Michael- 
Ad un tratto l'uomo sentì una voce sottile e cristallina. Dovette socchiudere gli occhi per poter scorgere la figura dalla quale proveniva la voce. Era un uomo con i capelli ricci e biondi, che emanava luce. Indossava una tunica e dalla sua schiena spuntavano delle ali bianche e piumate. 
-Tu sei...un angelo?- chiese Michael sbalordito.
L'angelo annuì.
-Adesso, immagino sarai confuso e disorientato. Ti trovi nel paradiso, benvenuto- disse con tono rassicurante.
-S-sono...sono morto!?- chiese Michael balbettando incredulo.
-Sì Michael, sei morto ma sei qui, in paradiso. Nella tua vita hai fatto tanto per gli altri e le tue azioni sono state ricompensate- disse l'angelo. 
-Io...- non riuscì a terminare la frase che un pensiero terribile lo assalì. Anni. L'aveva l'asciata sola. Non poteva farlo. 
-Io...devo...devo tornare sulla terra. Devo tornare da Anni! Non posso lasciarla sola. Non posso.- disse Michael con le lacrime agli occhi.
-Mi dispiace Michael, ma un morto non può tornare sulla terra. Sono le regole- disse l'angelo dispiaciuto.
-No no no! Devo tornare da lei! Ti prego, fammi tornare sulla terra, devo rivederla un'ultima volta. Ti prego!- lo supplicò ancora Michael.
L'angelo sospirò.
-E va bene, ti farò tornare sulla terra ma solo per poco tempo.- acconsentì finalmente la figura celestiale annuendo elegantemente.
-Oh grazie, grazie mille!- 
L'angelo sorrise e lo avvolse con le sue ali soffici. 
Una luce avvolse Michael, che si ritrovò sul suo letto.
Era mattina ed un tiepido sole entrava dalla finestra.
Michael si alzò tenendosi la testa che girava come una trottola.
Sembrava fosse stato solo un sogno.
Si voltò verso il comodino e vi trovò un biglietto.
"Un'ora".
No, non era stato un sogno. Aveva un'ora di tempo, non poteva sprecarla. 
Anni era già sveglia. Era scesa in soggiorno a fare colazione e, fortunatamente, non si era accorta di niente. Michael guardò l'ora. Doveva fare in fretta, Anni sarebbe andata a lavoro tra meno di dieci minuti.
Corse al piano di sotto e la trovò all'ingresso con il giubbino già addosso.
-Buon giorno dormiglione!- Anni gli rivolse un sorriso smagliante.
Michael sentì gli occhi farsi umidi. Non riusciva a credere che non l'avrebbe più avuta accanto. 
-Oh cavolo, devo andare, è tardi!- esclamò la donna finendo di chiudersi il cappotto.
Gli si avvicinò e gli diede un veloce bacio a stampo per poi dirigersi verso la porta.
Aveva già la mano sulla maniglia quando sentì la mano di Michael, stranamente fredda, stringerle il braccio per farla voltare.
L'uomo non disse niente. La baciò e basta. Fu un bacio pieno di passione, dolcezza e nostalgia, pieno di tutte quelle emozioni che entrambi si erano regalati a vicenda per tanti anni. In quel bacio, rivissero i loro momenti più belli e quelli più tristi. 
Lentamente si allontanarono l'uno dall'altra.
-Ti amo- disse Michael sorridendo dolcemente e accarezzandole il viso. 
-Anch'io- rispose Anni con occhi sognanti, sbalordita da come quell'uomo potesse farle provare tutte quelle emozioni con un solo bacio.
-Bene ci vediamo dopo. Ti amo!- esclamò la donna e, senza aggiungere altro, uscì.
Michael si ritrovò da solo, con le lacrime a solcargli il volto.
Erano le 11:18. Aveva ancora un po' di tempo.
Si asciugò le lacrime e si diresse mestamente verso la loro camera da letto. Arrivò alla scrivania e si sedette sulla sedia in mogano. Prese carte e penna e lasciò che l'ispirazione lo travolgesse per l'ultima volta.
L'angelo lo osservava dall'alto. Era sbalorditivo. Di tutti gli esseri umani che aveva conosciuto, lui era di certo il più spettacolare che Dio avesse mai creato. Buono e dolce con tutti, nella sua vita aveva sofferto tanto e ingiustamente ma si era sempre rialzato, da ogni caduta. 
Moltissimi uomini non aspettavano altro che il Paradiso eppure lui, una volta arrivatovi, aveva voluto tornare subito dal suo unico amore, per vederla un'ultima volta.
L'angelo sorrise, mentre guardava quell'essere umano, così unico nel suo genere, scrivere per l'ultima volta quelle parole che si sarebbero rivelate, ancora una volta, pura poesia.  
 
Tell the angels no, I don’t wanna leave my baby alone
I don’t want nobody else to hold you
That’s a chance I’ll take
Baby I’ll stay, Heaven can wait
No, if the angels took me from this earth
I would tell them bring me back to her
It’s a chance I’ll take, maybe I’ll stay
Heaven can wait
You’re beautiful
Each moment spent with you is simply wonderful
This love I have for you girl it’s incredible
And I don’t know what I’d do, if I can’t be with you
The world could not go on so every night I pray
If the Lord should come for me before I wake
I wouldn’t wanna go if I can’t see your face, can’t hold you close
What good would Heaven be
If the angels came for me I’d tell them no
Unthinkable
Me sitting up in the clouds and you are all alone
The time might come around when you’d be moving on
I’d turn it all around and try to get back down to my baby girl
Can’t stand to see nobody kissing, touching her
Couldn’t take nobody loving you the way we were
What good would Heaven be
If the angels come for me I’d tell them no
Oh no, can’t be without my baby
Won’t go, without her I’d go crazy
Oh no, guess Heaven will be waiting
Ooh
Oh no, can’t be without my baby
Won’t go, without her I’d go crazy
Oh no, guess Heaven will be waiting
Ooh
Just leave us alone, leave us alone
Please leave us alone
/ Angolo autrice: Ehi ehi ehi! (Cit. Krusty il clown). Sono emozionatissima perché questa è la prima FF che pubblico. L'idea è nata ascoltando "Heaven can wait" appunto. Era da un po' che volevo pubblicare qualcosa e così...eccola qui. La mia prima FF...Wow...bè che dire, spero vi piaccia. Mi sono impegnata tantissimissimo per realizzarla quindi non siate troppo duri nelle recensioni ma sappiate che le accetto anche negative pur di migliorarmi! Okay ora la smetto di rompere! Bye bye ☆ ♡
  
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