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Autore: Sonrisa_    16/03/2015    6 recensioni
Gli occhioni della bimba si illuminarono alla vista del pacchetto incartato, mentre un sorriso si dipinse sulle sue labbra.
«Un regalo?» trillò entusiasta e sorpresa, battendo le mani.
«Proprio così.» sorrise Kisshu, stringendo la mano di Minto.
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Non lasciatevi impressionare da questo titolo così “particolare”!
“Zärtlichkeit” significa “tenerezza” in tedesco e, per me, dove ci sono i bambini, c'è automaticamente anche tenerezza.
Spero vi piaccia! :3
Fatemi sapere cosa ne pensate!
Marty
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kisshu Ikisatashi/Ghish, Mint Aizawa/Mina, Nuovo Personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Zärtlichkeit

«Odette?»
Al richiamo della madre, la piccina si voltò, abbandonando sul divano le bambole con le quali stava giocando.
«È stato papà a rovinare il tappeto, non io.» sentenziò prima di un'eventuale ed ingiusta accusa, indicando una macchia talmente minuscola da risultare insignificante, ma non agli occhi di Minto e, a quanto pare, anche a quelli della figlia.
«L'avevo intuito, tesoro...» borbottò la donna, guardando di sbieco il marito.
«Ehi!» protestò Kisshu «E il “tranquillo, papà. Non lo dico a nessuno, te lo prometto”
«Ops!» esclamò la bimba, mettendosi una mano davanti la bocca «Ti voglio tanto bene!» rimediò, sbattendo le ciglia con un espressione angelica ed allargando le braccia per enfatizzare il concetto.
«Ma come posso arrabbiarmi con lei se poi mi dice così?» domandò Kisshu rivolto alla moglie, prendendo la piccola, che rideva contenta, in braccio.
Minto sospirò, ma non riuscì a trattenere un sorriso divertito.
«Perchè mi avete chiamato?» chiese la bimba, giocherellando con i suoi capelli legati in due codini, proprio come quelli del padre.
I genitori si scambiarono un'occhiata d'intesa.
«Abbiamo una bella notizia, sai?» iniziò Minto carezzandosi il rigonfiamento, oramai evidente, all'altezza del ventre.
«Quale?» domandò la bimba incuriosita.
Minto prese un bel respiro per calmarsi e sorrise nel sentire la mano di Kisshu stringere per un paio di secondi la sua.
Era inutile preoccuparsi così, Odette non aveva dimostrato alcuna forma di gelosia nei confronti dei cugini, che considerava quasi come fratelli dato il tempo che passavano insieme.
«Tra un po' arriverà un fratellino!» esclamò Kisshu sorridente.
Odette guardò prima la madre e poi il padre.
«A chi?» chiese.
«Ma a te, tesoro!» disse la giovane, ridacchiando nervosamente.
«Ah.» rispose semplicemente la bambina, arricciando le labbra.
Quella semplice parola bastò per far gelare il sangue nelle vene a Minto.
«E dov'è ora?» domandò ancora Odette, stringendosi al padre.
«Nella pancia della mamma.» spiegò Kisshu, cingendo con un braccio la vita di Minto per tranquillizzarla.
La piccina corrugò la fronte.
«Ecco perchè è più grande...» ragionò la bimba «Ma... Allora mamma l'ha mangiato?» s'informò, sbattendo le palpebre perplessa.
Kisshu scoppiò in una fragorosa risata, scoccando un bacio sulla guancia della figlia.
«Ma certo che no, Odette!» esclamò invece Minto, ringraziando il fatto che la battuta -involontaria- della figlia avesse alleggerito la tensione.
«Ma... Com'è finito lì dentro?» chiese la piccola, inclinando la testa di lato e socchiudendo gli occhi.
«Be'...» incominciò Kisshu, passandosi una mano fra i capelli.
Fu interrotto improvvisamente da una gomitata da parte della moglie, le cui gote erano diventate un po' più rosse del normale.
«Ne parliamo dopo, eh?» mormorò con un sorriso forzato.
«Va bene.» acconsentì la bimba, non capendo il comportamento dei genitori.
«Questo te lo manda il tuo fratellino. È un modo per dirti che ti vuole bene e che è contento di avere te come sorella maggiore.» aggiunse Minto, prendendo, da dietro il divano, una busta colorata.
Sperava con tutto il cuore che il consiglio delle amiche funzionasse.
«Darle un regalo da parte del fratellino in arrivo sarà un modo per farle capire che il nuovo arrivato non sarà una “minaccia” per lei e l'aiuterà a prendere meglio la notizia. Fatela sentire importante.» le avevano consigliato.
Gli occhioni della bimba si illuminarono alla vista del pacchetto incartato, mentre un sorriso si dipinse sulle sue labbra.
«Un regalo?» trillò entusiasta e sorpresa, battendo le mani.
«Proprio così.» sorrise Kisshu, prendendo per mano Minto.
La piccola prese il pacchetto e il suo sorriso si allargò ancor di più quando lo aprì.
«Bello! Bello! Bello!» esclamò Odette, stringendo a sé la bambola.
«Ed ecco l'ennesima da aggiungere alla collezione... Tra un po' saremo sommersi da bambole di tutti i tipi.» scherzò Kisshu, dando un bacio alla moglie che si limitò ad increspare le labbra in un accenno di sorriso.
Odette sorrise, poi strinse la presa al braccio del padre, che la teneva saldamente, e si sporse verso la madre.
I due coniugi la guardarono incuriositi, non capendo cosa volesse fare la figlia.
La bimba alzò leggermente la maglia di Minto, scoprendole la pancia e dandole una leggera carezza.
«Ehi? Fratellino, mi senti?» sussurrò «Io sono Odette, tua sorella.» spiegò «Il regalo mi è piaciuto tanto, tanto! Grazie!» esclamò la piccina lasciando un bacino sulla pancia della madre «Io ti aspetto, così quando esci giochiamo insieme.» aggiunse con un gran sorriso.
  
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