"I wanted to apologize for anything I did that hurt you."
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Doveva essere sincera, aveva accettato di andare al matrimonio di Jo ed Alaric solo perché Damon le aveva assicurato che Kai aveva declinato l’invito della sorella e le aveva promesso di riaccompagnarla a casa appena avesse voluto.
Non era stato facile indossare il suo miglior sorriso, così come era stato impossibile convincere Caroline che non era necessario farle provare tutti gli abiti che le tre ragazze avevano. Con il supporto di Elena, aveva scelto un abito di un delicato azzurro, con una gonna lunga, liscia e svolazzante e aveva accettato di indossare la coroncina di fiori solo quando si era accertata che era vero che tutte le invitate ne indossavano una.
Il ricevimento era stato molto toccante, Jo aveva probabilmente pianto tutte le sue lacrime e aveva commosso tutti gli ospiti quando si era voltata a baciare sulla guancia Liv, subito dopo aver baciato il suo marito nuovo di zecca.
Bonnie si era calmata quando in chiesa non aveva scorto la figura allampanata di Kai, sospirando sollevata al pensiero di non dover essere costretta a stare nella stessa stanza con lui. La sola idea che potesse comparire da un momento all’altro, con i suoi jeans coi risvolti alle caviglie ed una delle sue t-shirt, le chiudeva lo stomaco.
Si raddrizzò sulla sedia su cui si era seduta da poco. Ballare al ritmo di canzoni molto improbabili per un matrimonio le aveva riportato il buon umore, ma ai suoi piedi non importava che fosse felice, facevano un male cane. Si massaggiò le caviglie ed osservò le facce indispettite dei ballerini quando la musica sfumò fino a fermarsi, ma il malumore durò giusto il tempo in cui il dj annunciò un lento e le coppie si avvicinarono per stringersi e dondolare alle note dolci di un pianoforte. Bonnie sorrise a Damon, che la guardava preoccupato dalle braccia di Elena.
‘Tutto okay’, gli mimò con le labbra e il vampiro sorrise.
Giusto in tempo, si disse Bonnie. Se si fosse trovata da sola in pista durante un lento sarebbe probabilmente scappata in fretta e furia.
“Sei prenotata per il prossimo giro” le sussurrò Stefan, volteggiando di fianco a lei con Caroline.
Bonnie annuì e gli sorrise. Tutta quella preoccupazione nei suoi confronti la metteva un po’ a disagio, ma le faceva piacere ricevere qualche attenzione dopo tutto il tempo passato da sola. Fu in quel momento che lo scorse, in piedi in fondo alla sala. Lo riconobbe dai capelli scuri pettinati nel solito modo e da quel sottile strato di barba che aveva iniziato a portare e che lo rendeva improvvisamente più adulto.
Il cuore le salì in gola prima ancora che lui ricambiasse il suo sguardo e tornò immediatamente con i piedi per terra, pronta ad uscire dalla prima porta che trovava, ma la mano ferma di Stefan le afferrò un gomito, riportandola alla realtà. Bonnie si accorse che la musica era cambiata, la voce cristallina di una ragazza riempiva l’aria e lei lo guardò con evidente tensione. Caroline, dietro di lui, le sorrise e Bonnie accettò di accompagnarlo tra le altre coppie, decisa a non lasciarsi rovinare la festa da Kai.
Riuscì a poggiare solamente le mani sulle spalle di Stefan, quando il maggiore dei Salvatore si avvicinò a loro.
Bonnie si accorse di non saper decidere a quale dei due stesse meglio lo smoking.
“Mi hai appena rubato la partner?” domandò Damon.
Stefan continuò a volteggiare con Bonnie, che scosse la testa divertita. “Sembra di sì.”
Damon fece una finta smorfia di disapprovazione e tornò ad abbracciare Elena. Bonnie, suo malgrado, tornò con lo sguardo a Kai.
Si era avvicinato alla pista da ballo e faceva vagare lo sguardo tra la folla, apparentemente disinteressato, ma ogni volta che Bonnie e Stefan si voltavano, i suoi occhi cadevano sulla figura in azzurro della strega.
Bonnie riuscì ad incontrare il suo sguardo una sola volta durante tutta la canzone e le riportò alla mente tutte le volte in cui l’aveva guardata con la stessa tristezza e lo stesso dispiacere, tutte le volte in cui aveva declinato le sue scuse con un secco “non ti perdonerò mai”.
Sospirò e Stefan la guardò interrogativo, ma la canzone era finita e le coppie si stavano separando in attesa della prossima. Bonnie ringraziò di essere circondata dai suoi amici, perché ora che non riusciva a scorgere più Kai non voleva rimanere da sola.
“Vuoi ballare?” La voce di Damon le arrivò giocosa alle orecchie e gli sorrise grata, ma la musica tardava a ripartire, perché i novelli sposi litigavano con il povero dj su quale genere mettere.
Il vampiro la afferrò per le spalle e, senza troppa grazia, la spostò dietro di sé.
“Ti avevo detto di non farti vedere da lei” lo sentì sibilare.
Bonnie si affacciò al di sopra della sua spalla ed ebbe la conferma ai suoi timori: Kai stava rigido di fronte a Damon, ma non indossava i suoi stupidi skinny jeans, bensì uno smoking che sembrava essergli stato cucito addosso, seguiva tutte le forme del suo corpo, dalle braccia ben allenate alle spalle larghe.
“Mi ha già visto, ormai” obiettò. “Voglio solo ballare.”
Bonnie si accigliò. Davvero pensava che si sarebbe lasciata toccare?
“Non se ne parla” lo liquidò Damon. “Ha già un eccezionale ballerino per questo brano.” Si voltò a farle l’occhiolino e Bonnie alzò gli occhi al cielo.
Kai espirò pesantemente. “Allora non balleremo” propose. “Parleremo immobili in mezzo alla pista.”
Bonnie lo guardò indecisa. Forse era davvero il momento di ascoltare quello che aveva da dirle, magari si sarebbe arreso, e quale miglior momento se non in una sala affollata da tutti i suoi amici?
“Va bene” mormorò. Damon la guardò confuso. “Va tutto bene, finché siete tutti vicini” gli assicurò.
Kai le sorrise grato e fece per avvicinarsi, ma il vampiro non si mosse. “Sarò proprio lì” disse, indicando Elena a pochi centimetri da loro. “E sentirò tutto.”
Finalmente la musica ripartì, ma Kai sembrò deluso. “Sul serio?” chiese retorico in direzione del dj, che aveva ricominciato con le canzoni movimentate. Alaric tornava soddisfatto dalla sua missione di corruzione e sua moglie lo guardava già in cagnesco.
Bonnie si era portata le braccia al petto e aspettava che il ragazzo parlasse, Kai annuì e le si avvicinò per farsi sentire al di sopra della musica, ma Bonnie fece un passo indietro.
“Scusami” fece Kai, alzando le mani in segno di pace, ma Bonnie poté intuire solo dal movimento delle labbra che si stesse scusando. Lui ci riprovò, facendo un altro passo nella sua direzione, ma Bonnie non ne voleva sapere di lasciarsi avvicinare.
Kai sembrò innervosirsi. Con uno schiocco di dita, la musica cambiò ancora e ripartirono le note di un pianoforte. Sorrise soddisfatto e non si preoccupò delle lamentele di Alaric e degli altri ospiti.
“Così va meglio” le disse con un accenno di sorriso.
Bonnie non ricambiò, restava rigida al suo posto.
“Senti, non pretendo che tu mi perdoni per quello che ho fatto” le disse e gli occhi di tutti i vampiri di Mystic Falls si voltarono nella loro direzione. “Ti chiedo solo di darmi la possibilità di dimostrarti che sono cambiato davvero.”
Nessuna risposta dalla strega, che lo guardava ancora dubbiosa. Fece un altro passo avanti, con lentezza, per lasciarle studiare tutti i suoi movimenti e, sorprendentemente, Bonnie non si mosse.
Kai prese un respiro profondo. “Ti ho incasinata per bene” ammise. “E non sono mai stato così dispiaciuto in vita mia. Non riesco a non pensare a quanto ti ho ferita, e so bene che non credi che meriti un’altra possibilità, ma ti imploro di ripensarci ancora una volta, e se ti sfiorerà il dubbio che le mie scuse potrebbero davvero essere sincere, forse potresti lasciarmi dimostrare che questo nuovo me non è così male.”
Le sorrise, ma non era il sorriso a cui Bonnie era abituata, quel ghigno da bimbo malefico, no, era un sorriso vero. Rilassò le spalle e lanciò un’occhiata ai suoi amici: nessuno di loro si degnava di far finta di non ascoltare, ma continuavano tutti a ballare lentamente intorno a loro due, che restavano rigidi ed impacciati tra la mischia.
Bonnie sospirò e fece un passo avanti, minacciosa. “Visto che stai aiutando con la situazione di Lily, anche se non sei costretto, ti concederò il beneficio del dubbio. Ma se mi accorgo che stai tramando per fregarci tutti, te lo giuro, Kai, ti ritroverai a voler tornare al tuo inferno.”
Kai annuì serio, poi, accennando un sorriso, le porse la mano. “Vuoi ballare?”
“Non ti arrendi mai tu, uh?”
Scosse le spalle, lasciando la mano sospesa tra di loro.
Bonnie scosse la testa e guardò ancora una volta i suoi amici. Elena ballava con la testa sulla spalla di Damon, probabilmente aveva smesso di badare a tutto il resto già da un pezzo, mentre Damon la guardava preoccupato. Lei ed il vampiro avevano avuto parecchie discussioni sul nuovo Kai, perché Bonnie si ostinava a continuare ad evitarlo, lui invece insisteva che stava dimostrando di meritare la loro fiducia, ma lei sapeva che Damon era accecato dalla speranza di riabbracciare sua madre. Lanciò un’occhiata a Caroline, di nuovo se stessa dopo i casini che aveva combinato lasciando spegnere le emozioni anche a Stefan, che ora la stringeva come se non si fossero fatti tutto quel male a vicenda. Si voltò di nuovo verso Kai, la sua mano era ancora lì, in attesa, ferma e sicura.
Sbuffò. “Non ti azzardare a toccarmi” gli intimò, e Kai ritirò la mano come se si fosse appena scottato, ma prima che si allontanasse Bonnie gli si avvicinò e, con non poca esitazione, gli portò le braccia al collo ed iniziò a dondolarsi insieme agli altri.
Kai restò immobile per qualche secondo, incapace di comprendere quello che succedeva, poi portò le mani in tasca e si mosse con lei.
Dondolare non gli era mai sembrato così bello.
 
 
 
 

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Ho chiesto a thefudge di sviluppare questo prompt che avevo in testa da quando Alaric si è proposto a Jo e lei ha promesso di cercare il tempo per accontentarmi, quindi avrete presto – spero – una versione decisamente più bella di questa shot.
A presto,
Red.