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Autore: MissingPieces    18/03/2015    1 recensioni
“Nel sogno ho fatto una cosa terribile Blaine.”
“Cosa hai fatto? Hai sporcato uno dei tuoi pantaloni preferiti?
Non sei riuscito a raggiungere una nota mentre cantavi?
Hai mangiato troppi carboidrati?” gli chiedo con un piccolo sorriso per smorzare un po' la tensione.
“Ti ho lasciato” sussurra guardandomi con gli occhi lucidi.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel | Coppie: Blaine/Kurt
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mi sveglio di soprassalto sentendo Kurt che si agita e si dimena accanto a me, deve aver fatto un brutto sogno penso mentre cerco di tranquillizzarlo accarezzandogli lentamente la fronte.

Lui però non sembra calmarsi, così accendo la piccola abat-jour che ho sul comodino e mi accorgo che ha il volto rigato di lacrime.

“Hey tesoro stai tranquillo, hai fatto soltanto un brutto sogno” gli sussurro per calmarlo.

Lui non risponde, si volta verso di me e mi guarda per un istante prima di buttarsi tra le mie braccia e stringermi forte.

“Oh Blaine, se qui, sei qui con me” sussurra con la voce carica di sollievo.

Lo stringo forte mentre gli accarezzo i capelli e gli sussurro che sì, sono accanto a lui e che va tutto bene.

“Ho avuto tanta paura Blaine.”

“Calmati Kurt, si è trattato soltanto di un sogno.

“No Blaine, non era un sogno era un incubo, uno dei più terribili che abbia mai avuto.”

“Vuoi parlarmene?”

“Ok” mi dice prendendomi la mano e stringendola forte.

“Però stringimi Blaine, ho bisogno di sentire che ci sei e che questa è la realtà.”

“Certo tesoro” gli dico prima di lasciargli un tenero bacio sulla fronte.

“Allora...ho delle immagini confuse ma ti racconterò quello che mi ricordo.

Nel sogno ho fatto una cosa terribile Blaine.”

“Cosa hai fatto? Hai sporcato uno dei tuoi pantaloni preferiti?

Non sei riuscito a raggiungere una nota mentre cantavi?

Hai mangiato troppi carboidrati?” gli chiedo con un piccolo sorriso per smorzare un po' la tensione.

“Ti ho lasciato” sussurra guardandomi con gli occhi lucidi.

Oh. Una piccola fitta mi blocca il cuore per un attimo al pensiero di come potrei sentirmi se Kurt mi lasciasse.

“Fortunatamente non era reale, era soltanto un sogno Kurt, non mi hai lasciato, io sono qui.

Non devi piangere” dico poi notando la sua espressione addolorata.

“Tu non capisci Blaine, era come se fossi uno spettatore del mio sogno e non potessi fare nulla per cambiare quello che stava succedendo, continuavo a ripetermi che stavo sognando ma non riuscivo a smettere di vedere quelle cose.”

“È stato davvero così terribile?” chiedo.

“Oh Blaine non ne hai idea, comincio a raccontarti quello che ricordo...

Allora, improvvisamente ti lasciavo senza un motivo valido, parlavo di cose stupide tipo asciugamani sporchi di dentifricio, poi del fatto che continuavamo a litigare durante la nostra convivenza e tu all'improvviso mi chiedevi se volessi ancora sposarti ed io... io... dicevo che... forse non lo volevo più...

Dio Blaine tu continuavi a guardarmi con quegli occhi da cucciolo abbandonato e a chiedermi se era colpa tua... mi sentivo così male, mi vedevo farti del male e mi odiavo così tanto.

Poi ti dicevo che eravamo soltanto dei ragazzini e che sarebbe stato meglio lasciarci prima di iniziare ad odiarci e così in pochi secondi tutto finiva.

Tu... tu mi guardavi con gli occhi pieni di rancore e mi dicevi che non mi avresti mai perdonato.

Non capivo come potevo dirti quelle cose assurde, dopo tutto quello che avevamo passato, dopo che finalmente avevamo risolto i nostri problemi, dopo che eravamo cresciuti ed avevamo imparato a non commettere più i nostri errori.

Non potevo sopportare di vederti soffrire così a causa mia. È stato bruttissimo.”

“Va tutto bene Kurt, sono qui, non mi hai fatto soffrire, noi siamo felici” dico prima di dargli un piccolo bacio sulle labbra.

“È solo che ho provato delle sensazioni così reali che le sento ancora dentro di me.

Comunque da quello che ho capito, tu venivi espulso dalla Nyada perché ti eri lasciato andare dopo che ti avevo lasciato e tornavi a Lima e diventavi il vocal coach dei Warblers.”

“Sono diventato una specie di insegnante? Interessante.”

“Sì e usavi anche i bagni degli insegnanti perché dicevi che avresti sempre voluto provare l'esperienza.”

“Eh?” chiedo non riuscendo a trattenere un sorriso.

“Lascia perdere...

Comunque mentre andavo a degli stupidi incontri per conoscere altri ragazzi capivo finalmente di aver fatto un errore, di aver rovinato tutto e così tornavo anch'io a Lima per riconquistarti.

In quel momento ho percepito tutta l'angoscia, il dolore e la paura che fosse troppo tardi per noi, che provavo nel sogno, continuo a sentirla anche ora ed è terribile.”

Gli lascio un tenero bacio sulle labbra e gli accarezzo il braccio prima di dirgli che tutte quelle emozioni non erano reali e esortarlo a continuare.

“Così sono tornato e sono diventato, insieme a Rachel, il vocal coach delle New Directions per aiutarla e per sviluppare un progetto che mi aveva assegnato la Nyada.”

“Rachel era a Lima?” chiedo.

“Sì, credo di ricordare che il suo show fosse stato chiuso praticamente dopo la prima puntata per i bassi ascolti così e lei era stata costretta a nascondersi per mesi prima di tornare a casa.”

“Rachel costretta a tornare a casa dopo una figuraccia simile?

Sì, è proprio un sogno, certe cose non potrebbero accadere in quest'universo.”

“No, decisamente.

Comunque tornando a noi, ci siamo visti in un locale, credo fosse lo Scandal.

Ero così emozionato di vederti e avevo paura che tu non saresti venuto, invece arrivavi, mi salutavi con un abbraccio ed eri tranquillo come se stessi rivedendo soltanto un vecchio amico e non il tuo ex che ti aveva lasciato quando avreste dovuto sposarvi.

Io allora ti dicevo che ero tornato per farmi perdonare da te e per riconquistarti ma tu rispondevi che... ti vedevi con un altro.

In quel momento sentivo il mondo crollarmi addosso, cercavo di non piangere e di stare calmo.

Sapevo di essere io quello che avevo sbagliato, sapevo di non poter pretendere che tu fossi rimasto ad aspettarmi ma la sensazione che mi attanagliava il petto era terribile.

Ero arrivato troppo tardi e tu giustamente eri andato avanti.

Non ero ancora riuscito ad assimilare quella notizia quando, con calma, aggiungevi che conoscevo quella persona e mentre io speravo che non fosse Sebastian, compariva Karofsky che dopo avermi salutato ti baciava sulla guancia.

Ti rendi conto Blaine? Il tuo nuovo ragazzo era Karofsky!”.

La sorpresa mi lascia ammutolito ma non faccio in tempo a dire qualcosa che Kurt inizia a parlare a così velocemente, come fa spesso quando è nervoso, che devo concentrarmi per capire tutto quello che sta dicendo.

“E' stato terribile, sentivo la nausea aumentare sempre di più mentre lui mi diceva che vi chiamavate con dei stupidi soprannomi... qualcosa tipo... Yogi e Boo Boo, e mi raccontavate come era iniziata tra voi, dicendomi che avevate cominciato parlando di me e lui mi diceva che un giorno saremmo potuti uscire tutti insieme e io fingevo di essere calmo e di sorridere ma volevo solo vomitare e urlare e infatti non sono riuscito a resistere molto, dopo un po' sono scappato in bagno a piangere.”

Mi dispiace che Kurt stia male per il sogno ma è più forte di me, non riesco a trattenere una risata al pensiero di me e Karofsky come una coppia che ci chiamiamo con quei ridicoli soprannomi.

“Blaine non c'è niente da ridere, è stato terribile” mi dice Kurt con tono serio.

“Yogi e Boo Boo? Kurt scusami, ma questo è un tantino troppo assurdo anche per essere un sogno.

“E non hai ancora sentito nulla” mi risponde.

“Inizio a preoccuparmi, ma dai dimmi, poi cosa è successo?” chiedo accarezzandogli il braccio.

“Io vi vedevo insieme e lui faceva delle squallide battute e continuava a toccarti come se volesse dirmi che ora eri suo, poi vi allontanavate ma tu continuavi a guardarmi come se lui non fosse neanche presente e poi io e te iniziavamo a cantare insieme in giro per Lima non smettendo di guardarci, mentre lui non si staccava da te.

Poi improvvisamente venivo a sapere che eravate andati a vivere insieme e io mi dicevo che non stavate andando per niente con calma, in fondo la vostra relazione era iniziata solo da qualche mese.

In quel momento mi sono sentito come se davvero fosse troppo tardi per noi, come se la nostra ultima possibilità fosse già stata persa per sempre.

Era come se avessi capito che tu eri andato avanti, eri felice e che quindi non c'era più speranza per noi.

Così come un'idiota invece di fare qualcosa per provare a riconquistarti mi sono fatto da parte al primo ostacolo e me ne andavo in giro a dire che non volevo più provare a sistemare le cose tra noi.

Però fortunatamente nel sogno c'era una persona che credeva nel nostro amore più di quanto facessimo noi, era Sue, che voleva farci tornare insieme a tutti i costi e faceva delle cose assurde per tentare di dividerti da Dave.”

“Quella Sue che cercava di aiutarci a tornare insieme?”

“Sì proprio lei, non chiedermi perché ma sembrava ci tenesse davvero molto a farci fare pace e a pensarci bene è stata l'unica che ha fatto qualcosa per aiutarci e noi sembravamo proprio aver bisogno d'aiuto.

Ci comportavamo come due stupidi ciechi che invece di ammettere come stavano le cose facevamo di tutto per complicarle.”

“Allora è stato un bene che ci fosse lei, ma cosa faceva esattamente di così assurdo?”

“Per esempio faceva mettere un orso nell'appartamento che condividevi con Karofsky, più precisamente nella vostra camera da letto.”
“Un orso vero e perché?” chiedo incredulo con una risata, non riesco davvero a rimanere serio, il sogno di Kurt è davvero strambo.

“Non ne sono sicuro, credo avesse a che fare con il fatto che a Karofsky piacessero i bears.”

“E si era fidanzato con me?

Kurt comunque questo è l'incubo più comico che abbia mai sentito.”

“A sentire raccontarlo può essere divertente ma ti assicuro che a viverlo è stata tutta un'altra cosa, mi sentivo così impotente per non riuscire ad impedire a quelle strane cose di accadere.

Comunque non è finita qui, il peggio deve ancora arrivare.”

“Cosa ci può essere ancora di più assurdo del mio fidanzamento con Karofsky, di Sue che ci vuole dividere e che mette un orso nel nostro appartamento perché vuole che io te torniamo insieme?”

“Te lo dico subito...

Allora un giorno per caso ci incontravamo e io notando la tua espressione ti chiedevo se c'era qualcosa che non andava e tu mi rispondevi che nulla andava bene.

Dicevi di avere scoperto, grazie a Sue, che Dave era uscito con quasi tutti i ragazzi barbuti della zona, praticamente tutti i suoi ex, che non era pochi, anzi, erano bears, l'unico che sembrava non appartenere al suo genere preferito eri tu.

Poi mi dicevi anche che Sue aveva scoperto che tu e lui eravate imparentati.

Io ti dicevo qualcosa del tipo che era impossibile che tu e lui foste parenti e che sicuramente era un altro tentativo per cercare di dividervi, tu rispondevi che non ti spiegavi perché nessuno capisse che sì, ero stato il tuo primo amore, ma ora ci eravamo lasciati e che funzionavamo meglio come amici.”

“Ho detto davvero una cosa simile?” chiedo con una punta di tristezza nella voce.

“Purtroppo abbiamo detto e fatto delle gran stupidaggini entrambi.

Io invece di dirti che ti sbagliavi e invece di provare a fare qualcosa per riconquistarti prima annuivo e poi ti dicevo che avevo conosciuto un ragazzo online e che sarei uscito con lui quella sera.

Tu mi guardavi sorpreso e per un attimo non dicevi nulla, poi però mi auguravi che andasse tutto bene con lui e dicevi che speravi sapesse che sarebbe uscito con lo scapolo d'oro d'America.

Poi con sguardo triste dicevi che dovevi andare e imbarazzati ci salutavamo con un abbraccio.

E' stato terribile, io ti dicevo dell'appuntamento perché speravo che tu mi fermassi, che mi facessi capire che c'era ancora una briciola di speranza per noi, so che quello che avrebbe dovuto fare qualcosa sarei dovuto essere io ma avevo bisogno di un segnale che tu provassi ancora qualcosa per me, tu però non mi fermavi e io invece di concentrarmi sul fatto che nonostante avessi dimostrato il contrario, ci fossi rimasto male, decidevo di andare comunque all'appuntamento.

Ce l'ho ancora bene in mente la tua espressione triste e delusa, avrai pensato che invece di riconquistarti come avevo detto uscivo con altri ragazzi.

Percepivo tutta la mia confusione, una parte di me diceva che tu eri felice e che dovevo lasciar perdere e cercare di andare avanti come avevi fatto tu, l'altra parte invece diceva che nonostante tu convivessi con un altro, avrei dovuto provare a fare qualcosa per salvare il nostro amore.

Ma a quanto pare purtroppo ascoltavo la parte più stupida perché decidevo di andare all'appuntamento” conclude Kurt con una punta di tristezza nella voce.

“È un sogno Kurt, non starci così male, tu non hai fatto niente di così stupido.

Poi sai credo che sia difficile scegliere cosa fare nella posizione in cui ti trovavi tu.

Tu sei tornato con l'intenzione di farti perdonare e riconquistarmi, però questo era prima di sapere che mi vedevo con un altro e soprattutto che l'altro fosse una persona che in passato si era comportato così male con te.

Non credo sia stato facile per te accettare che tra tutti i ragazzi avevo scelto proprio lui che aveva reso la tua vita un inferno prima di cambiare così tanto” dico cercando di vedere le cose anche sotto un altro punto di vista.

“E' stato terribile Blaine, ho desiderato così tanto fosse soltanto un incubo.

Questo Dave sembrava essere completamente un'altra persona da quello che mi spingeva contro gli armadietti, che minacciava di uccidermi e che mi ha costretto a cambiare scuola, però una parte di me non poteva dimenticare che quello che ora era il tuo ragazzo era pur sempre quella persona che mi aveva fatto così male.

Eh sì, scoprire che fosse lui il tuo nuovo ragazzo, con il quale poi sei andato a convivere ha spento buona parte del mio entusiasmo iniziale, però non mi sarei dovuto abbattere al primo ostacolo, avrei dovuto combattere di più per salvare il nostro amore.

Avrei dovuto dimostrarti che ero davvero pentito per aver rovinato tutto e che l'unica persona che volevo eri sempre e soltanto tu invece di andare ad appuntamenti con altre persone.

Avrei anche potuto stare fermo senza fare nulla, sarebbe stato comunque meglio che cercare altri uomini.”

“Basta Kurt, che avessi le tue ragioni o meno, quello era un sogno, non può essere cambiato e soprattutto non è reale, vai avanti con il racconto.

Quindi sei andato all'appuntamento, com'era il ragazzo, era più carino di me?” chiedo cercando di far sorridere Kurt.

“Dio Blaine è stato tremendo” dice Kurt scuotendo la testa.

“Era così orribile?” chiedo curioso.

“No, il punto è che non era un ragazzo” dice lasciandomi a bocca aperta.

“Oddio Kurt, non mi dirai che sei diventato etero nel sogno? Sei uscito con una ragazza?”

“Io etero? Forse è troppo anche per un sogno.

Il fatto è che all'appuntamento si è presentato un cinquantenne che mi diceva di essere stato sposato con una donna prima di dichiararsi e di avere figli della mia età.

Dio Blaine, è stato terribile, non hai idea.”

“Forse avrei preferito fossi etero” dico pensando a Kurt con uno che potrebbe essere suo padre, facendolo ridere di gusto.

“Certo che non ti sei fatto mancare nulla, io con Karofsky e tu con un vecchio, a questo punto avevi capito che non sarebbe potuto essere nient'altro che un sogno vero?”

“È quello che mi ripetevo, doveva essere un sogno, non c'erano altre spiegazioni però non riuscivo a svegliarmi e mi sentivo così impotente.

Mi vedevo andare ad appuntamenti con uno che sarebbe potuto essere mio padre e non capivo cosa stessi facendo, per fortuna c'era Sue che cercava di rovinare le mie uscite con lui.”

“Ricordami di ringraziare Sue se mi capiterà l'occasione” dico facendolo sorridere.

“Ora sono sempre più curioso, poi come è andata?”

“Un giorno ci scontravamo mentre uscivi dal bagno dei professori e siccome entrambi dovevamo andare all'auditorium io ti chiedevo se volessi camminare insieme a me, improvvisamente poi tu ti accorgevi di un ascensore che era comparso da un giorno all'altro e noi senza farci troppe domande decidevamo di prenderlo, una volta entrati notavamo sorpresi che c'era anche un bagno, però dopo aver premuto i tasti ci rendevamo conto che quello non era un vero ascensore e che eravamo bloccati lì dentro.

Il mio telefono era completamente scarico, del tuo non ne parlavamo e nessuno sembrava sentirci, così ce ne stavamo lì fermi quando all'improvviso da un piccolo passaggio entrava una bambola di carta pesta che guidava un triciclo e che aveva le sembianze di Sue.

Ci diceva che avremmo iniziato un gioco, che eravamo bloccati dentro il finto ascensore, che c'era soltanto un modo per uscire da lì e che se volevamo essere salvi avremmo dovuto ascoltarla.”

Questo è troppo, non posso trattenermi e scoppio in un fragorosa risata.

“Scusami Kurt, ma non ho mai sentito un sogno più assurdo di questo, però le cose si stanno facendo interessanti, io e te chiusi in un finto ascensore con un bagno, minacciati da una bambola di carta pesta su un triciclo.

Ora però sono curioso di sapere cosa avremmo dovuto fare per essere liberati.”

Kurt non trattiene un piccolo sorriso prima di dire che avremmo dovuto baciarci.

“Sì, mi sa proprio che devo ringraziare Sue” dico avvicinandomi per baciarlo.

“Ma ora continua che le cose stanno diventando sempre più intriganti.”

“Noi spaventati e increduli ci avvicinavamo e senza toccarci ci mandavamo un bacio, lei però arrabbiata ci diceva che non era così che doveva essere il bacio, voleva vederci presi e solo in quel caso ci avrebbe liberati.

Noi rispondevamo che non lo avremmo fatto e lei ci diceva che allora avremmo passato la notte lì e che la temperatura della stanza sarebbe aumentata e noi saremmo stati costretti a spogliarci.

Poi sempre da quel piccolo passaggio entrava un cestino a forma di cuore che conteneva del cibo per farci consumare una cenetta romantica.

Poi quella bambola inquietante, ci puntava il dito contro, stile tuo fratello per intenderci e ci diceva di non provare a sfidare la ship Klaine.”

“La ship Klaine? Ci chiamava davvero così?” chiedo con una risata.

“Continuamente” risponde Kurt ridendo.

“Ma alla fine ci siamo baciati oppure no?” chiedo curioso.

“Non avevamo intenzione di baciarci quindi siamo rimasti chiusi lì dentro per chissà quanto tempo.

Dopo aver cercato un modo per uscire e aver capito che non ci saremmo riusciti ci siamo rassegnati.

Mangiavamo, cercavamo di far passare il tempo giocando e ci guardavamo dormire, nonostante tutto stavamo bene insieme, era come se quella piccola stanza fosse diventato il nostro mondo, dove esistevamo solo tu ed io.

Avevamo lasciato fuori i nostri problemi, i nostri rancori, i nostri errori e i terzi incomodi, è stato bellissimo, fino a quando tu non hai avuto la bella idea di nominare Dave e di rovinare l'atmosfera magica che si crea quando io e te siamo insieme.”

“Ops, mi dispiace” sussurro sentendomi in colpa come se quel Blaine fossi davvero io.

“Tranquillo, prima o poi me la pagherai” esclama Kurt con un sorriso prima di riprendere il racconto.

“Poi improvvisamente arrivava ancora la bambola che ci diceva che visto che ci eravamo rifiutati di restituire al mondo la storia d'amore dei Klaine, dal quale l'avevamo privata e di cui aveva bisogno, avrebbe cambiato le regole del gioco.

Così dalle fessure delle pareti del finto ascensore iniziava ad uscire una sostanza che praticamente ci avrebbe stimolati sessualmente.

Tu a quel punto dicevi che volevi uscire da lì e che volevi tornare a casa, cercavi di convincermi dicendo che lì dentro stava iniziando a fare davvero caldo e la bambola esultava felice, allora tu specificavi che non intendevi caldo in quel senso mentre io ti guardavo in silenzio capendo che forse non avevamo scelta se non quella di darle quello che voleva.”

“Quindi ci siamo baciati?”

“È solo questo che vuoi sapere Blaine?”

“Beh non puoi negare che la situazione sia eccitante, noi due chiusi per ore in un finto ascensore e drogati con una sostanza eccitante...non che ce ne sarebbe bisogno, sia chiaro...

Credo che dovremmo provare una volta a rimanere bloccati in un ascensore...tu che dici? Sussurro nel suo orecchio.

“Blaine!” urla Kurt, dandomi un leggero schiaffo sul braccio.

“Non fare il finto puritano Kurt, so che ci hai pensato anche tu.”

“Se la smetti ti dico se ci siamo baciati oppure no.”

“Ok” rispondo con un sorriso.

“Ad un tratto tu dicevi di fare quello che dovevamo per uscire da lì.”

“Lo sapevo, sono sempre io che prendo l'iniziativa.”

Kurt mi fa la linguaccia prima di dire:

“Hai ragione, questo non si può negare.”

“Quindi cosa facevamo poi?” chiedo curioso.

“Ci avvicinavamo in ginocchio e ci ripetevamo che lo facevamo solo perché eravamo costretti, perché Sue ci stava obbligando e che non avrebbe significato nulla, anche se le nostre espressioni sembravano dire tutt'altro.

Credo fossimo spaventati da quello che sapevamo avremmo provato baciandoci, entrambi sapevamo che tra di noi c'era ancora qualcosa e quel bacio lo avrebbe portato a galla.

Però ci raccontavamo di non avere scelta, così io dicevo che al mio tre ci saremmo baciati, a quel punto la bambola iniziava a contare e mentre ci fissava con sguardo famelico ci baciavamo e Sue ci liberava.”

“Tutto qui? Non mi dici nulla del bacio? Come è stato?”

“Come vuoi che sia stato Blaine, è stato un bacio.”

“Ma era un bacio a stampo o con la lingua? Eravamo molto presi eh, se Sue ci ha liberato” dico ammiccando.

“Ma che domande sono Blaine? Perché t'interessa?”

“E tu perché non mi rispondi?”

“Sì, eravamo presi, anche troppo direi... non è stato a stampo e sì, forse c'era un po' di lingua. Contento?”

“Decisamente, ma a proposito tu cosa provavi in quei momenti nel sogno, se prima sentivi le sensazioni brutte, mentre ci baciavamo cosa percepivi?”

“Non sono affari tuoi” risponde Kurt distogliendo lo sguardo.

“Interessante.”

“Blaine smettila” mi dice arrossendo adorabilmente.

“Era da parecchio che non arrossivi, è sempre un piacere vedere le tue guance colorarsi dall'imbarazzo a causa mia” dico iniziando a divertirmi.

“Basta Blaine.”

“È stato eccitante vero? Hai sentito qualcosa eh?” chiedo intenzionato a non mollare.

“Se la smetti e fai il bravo dopo ti do una dimostrazione pratica di come è stato il bacio, va bene?” mi dice, un attimo dopo all'orecchio, spiazzandomi.

È una delle cose che più amo di lui, va sempre a destra quando io penso che andrà a sinistra.

“Non vedo l'ora sussurro non riuscendo a smettere di guardargli le labbra.

“Poi un giorno io e Sam radunavamo te e gli altri per organizzare una festa a casa di Rachel e avevamo deciso che avremmo cantato tutti un duetto e che avremmo estratto i nomi delle coppie a sorte.

“Sam era così amico di Rachel?”

“Pensandoci bene credo che Rachel e Sam stessero insieme nel mio sogno.”

“Davvero? Questa sarebbe la prima cosa del sogno che potrebbe essere credibile. Sam ha sempre fatto piuttosto presto a passare da una ragazza all'altra. Non sarebbe così strano che si fidanzasse con una delle pochissime ragazze del glee con la quale non é stato.”

“Già. Comunque, improvvisamente durante una lezione al glee club, compariva una ruota con i nomi dei partecipanti della festa e chi girava la ruota avrebbe cantato con la persona che sarebbe uscita.Io giravo la ruota che si fermava sul nome di Artie.”

“C'era anche lui?”

“Sì, non so cosa ci facesse lì, anzi ora che ci penso ogni tanto compariva qualcuno del vecchio glee e poi scompariva di nuovo, anche se non viveva esattamente dietro l'angolo, ma sai come succede nei sogni, nulla ha senso.

Per esempio c'era anche Mercedes e poi delle persone che non avevo mai visto che credo fossero i membri del nuovo glee.”

“Quindi hai cantato con Artie, sarebbe stata la prima volta se non sbaglio.”

“Lo sarebbe stata se io, senza dare troppo nell'occhio, non avessi spostato appena la ruota per far uscire il tuo nome che era subito dopo il suo”.

“Tu hai fatto cosa? Hai spostato la ruota e hai barato per cantare con me, oh che dolce” dico sorridendo.

“Già, poi ti chiedevo se ti andasse bene cantare con me e che avrei capito se fosse stato un problema, tu rispondevi che ti avrebbe fatto piacere ma che se avessi visto Dave non avrei dovuto dirglielo, io ti dicevo che era solo una canzone e che non poteva essere geloso per quello e tu mi rispondevi che lui sospettava che ci fosse ancora qualcosa tra di noi, che ovviamente non c'era.

E io ti rispondevo che era ovvio che non ci fosse nulla.

Eravamo così ridicoli Blaine, si vedeva lontano un miglio che fossimo sicuri del contrario, era come se in tutto il sogno aspettassimo che fosse l'altro a fare la prima mossa.

Ma io sapevo che sarei dovuto essere io a fare qualcosa questa volta, avrei dovuto dimostrarti quanto fossi importante per me, avrei dovuto cercare di riconquistarti nonostante stessi insieme a Dave, perché in fondo, se solo avessi prestato più attenzione avrei capito che in ogni tuo piccolo gesto, in ogni tuo sguardo, in ogni momento passato con te, tu, il tuo corpo, il tuo cuore, i tuo occhi mi mandavano segnali che avrebbero dovuto farmi capire che in realtà tu mi amavi ancora, e che forse eri solo spaventato ad ammetterlo anche a te stesso, avevi paura a lasciarti andare perché temevi che ti avrei fatto di nuovo del male.

Forse aspettavi che facessi qualcosa per riconquistarti come ti avevo detto e invece io riuscivo solo a complicare le cose.”

“Non starci male così Kurt, tutte quelle cose non sono reali, grazie al cielo non mi hai lasciato” gli dico notando la sua espressione sofferente.

“Lo so Blaine, ma è stato terribile, era come se fossi due persone diverse, quando ero con te ero me stesso e nessuno avrebbe potuto negare che ti amassi, ma poi finivo per comportarmi come un'idiota incoerente che sembrava non essere interessato a riconquistarti.”

“È stato un sogno Kurt, ricordatelo, tu non sei così. Tu mi ami e io ne sono sicuro.”

Kurt fa un dolce sorriso prima di riprendere il racconto.

“Comunque poi mi dicevi che mi avresti chiamato per metterci d'accordo su che canzone cantare e che ti sarebbe andato bene qualsiasi genere, perché eri versatile.”

“Questo è vero... lo sono, sai che mi piace tutto” gli dico avvicinandomi al suo orecchio.

“Lo so eccome” mi risponde Kurt con un sorriso malizioso.

“Poi arrivava il momento del duetto, sembravamo divertirci molto insieme, è stato bello vederci sereni a cantare insieme dopo tutta quella negatività.

Poi improvvisamente ci trovavamo fuori, perché tu stavi lasciando la festa perché al mattino presto avresti dovuto fare qualcosa con Karofsky ed io ero uscito con te per convincerti a restare.”

“Oh, che dolce.”

“Aspetta a dirlo Blaine.”

“Cosa potrà mai succedere ancora? Ho bisogno di sapere che in questo incubo assurdo abbiamo avuto il nostro lieto fine, dimmi che è così Kurt.”

“Andiamo con ordine prima che dimentichi qualcosa.

Allora io ti dicevo che mi ero divertito a cantare con te e che avevamo cantato molto bene, tu rispondevi che avevamo cantato meravigliosamente e che forse era dal nostro primo duetto che non cantavamo così.

Io fingevo di non ricordare quale fosse il nostro primo duetto e tu ci rimanevi così male che la tua espressione mi ha spezzato il cuore, poi appena ti dicevo che ovviamente stavo scherzando i tuoi occhi si illuminavano.

Io allora ti dicevo che durante quella canzone avrei voluto soltanto spegnere la radio per confessarti il mio immenso amore e darti il bacio più appassionato possibile e tu mi chiedevi perché non l'avevo fatto.”

“È vero che avresti voluto baciarmi appassionatamente quella volta?” chiedo sorridendo.

“Forse” risponde Kurt ridendo dopo qualche istante.

“Cosa? Quindi tutta la storia dell'amo i musical perché sfiorarsi con la punta delle dita è il massimo contatto sessuale che può esserci lì, cos'era? Una bugia?

E io che mi preoccupavo di parlarti del sesso e non sapevo che nel frattempo tu volessi solo saltarmi addosso da un momento all'altro.”

“Non dire idiozie Blaine, non volevo saltarti addosso, ma mi piacevi ed è ovvio che mi capitava di sentire il desiderio di baciarti” dice mentre un velo di rossore gli colora le guance.

“Non volevi saltarmi addosso? Devo sentirmi offeso?” chiedo con sguardo triste.

“E io cosa dovrei dire che non mi consideravi neanche? Che sbavavi dietro ad uno con un gusto estetico alquanto discutibile davanti a miei poveri occhi e al mio povero cuore che andava in mille pezzi mentre gli dedicavi una canzone?”

“Touché” dico prima che lui riprenda il discorso.

“Comunque abbiamo parlato di quel tipo anche nel sogno, io ti dicevo che non ero sicuro di essere ricambiato e che infatti non lo ero perché tu avevi una cotta per il ragazzo della Gap e poi ricordo che mentre stavo dicendo qualcosa su di lui, tu all'improvviso mi zittivi con un bacio.”

“Io ti ho baciato? Chissà perché la cosa non mi stupisce. E come...”

“Non osare chiedermi come è stato il bacio Blaine.”

“Ma perché vuoi saltare tutti i particolari interessanti?” chiedo fingendo il broncio.

“Perché se la smetti di interrompermi facendomi queste domande inutili, finisco di raccontarti il sogno al più presto, così le cose interessanti le facciamo ok?” chiede abbassando il tono di voce.

Dannazione Kurt, prima o poi mi farai impazzire.

“Me ne starò muto come un pesce, vai avanti” rispondo immediatamente.

“Cretino” dice un attimo prima di darmi un anticipo di quello che faremo dopo, baciandomi a lungo sulle labbra.

“Mi stai dando un contentino per farmi stare buono?” chiedo quando si allontana da me.

“No assolutamente, avevo solo voglia di baciarti” risponde ancora una volta cogliendomi di sorpresa.

Prima che possa dire o fare qualcosa riprende il suo racconto.

“Quindi così improvvisamente mi baciavi e sì, lo so, ancora una volta quello che ha preso l'iniziativa sei stato tu, io però non facevo nulla per impedirtelo anzi, e rispondevo al bacio.

Poi però tu ti allontanavi e dopo avermi guardato per un attimo come se ti fossi pentito per non essere riuscito a controllarti te ne andavi senza dire una parola.

Ed io invece di correrti dietro, invece di cogliere l'occasione sono rimasto lì a guardarti andare via, come un ebete.

Urlavo a me stesso di rincorrerti, tu mi avevi baciato, tu che eri impegnato con Dave, tu che avevi detto che non mi avresti mai perdonato, tu che non avresti dovuto fare nulla mi avevi baciato, mi avevi dato un segnale così forte e inequivocabile ed io invece di coglierlo al volo, l'avevo soltanto sprecato.

Poi ricordo di te e Dave che parlavate e di lui che ti chiedeva cosa avessi, credo avesse capito che era successo qualcosa tra di noi alla festa e così dopo pochi secondi aveva avuto il coraggio di dire ad alta voce quello che io e te ancora non riuscivamo a dire.

Ti diceva che eri innamorato di me e che lo eri sempre stato, che sapeva da quando io ero tornato, che il vostro tempo sarebbe scaduto prima o poi.

Tu non negavi e sembrava che avessi capito che amarmi era più forte di te, che avevi provato a non farlo ma non ci eri riuscito e che lo volessi o no era così.

Poi Dave ti diceva di venire da me per dirmelo e tu lo abbracciavi e lo baciavi prima di uscire dalla porta.”

“Ho baciato Karofsky? Me lo sono appena immaginato ed è stato parecchio strano” chiedo un po' spaventato.

“Gli hai dato solo un piccolo bacio sulla guancia e a dire la verità è stato dolce.”

“È stato cosa?” chiedo incredulo.

“Hai capito bene, è stato un momento tenero, credo che Dave fosse diventato tuo amico, sembrava essere l'unica persona che avevi accanto e che ti aveva consolato dopo che ti avevo lasciato.”

“Stai per caso shippando me e Karofsky?”

“Perché no, sai in fondo eravate una bella coppia” dice prima di scoppiare a ridere.

“Sto scherzando ovviamente, senza offesa ma non stavate per niente bene insieme, all'inizio quando vi vedevo sentivo solo una forte nausea che non riuscivo a controllare, poi andando avanti nel sogno riuscivo a guardarvi senza sentirmi troppo male e alla fine vi ho trovato accettabili ma solo come amici.

Come coppia eravate alquanto improbabili e poi tu formi una bella coppia soltanto con me, è risaputo” dice Kurt prima di darmi un leggero bacio sulle labbra.

“Vero...eppure scommetto che qualcuno avrebbe potuto shippare me e Dave.”

“Oh sì, ne sono sicuro, sono convinto che qualcuno avrebbe avuto anche il coraggio di shippare me e il vecchio, e dio, ho i brividi al solo pensiero.”

“Tu con uno che potrebbe essere tuo padre? Potrei vomitare Kurt, ci vuole del coraggio a shipparti con un cinquantenne.”

“Il mondo è pieno di persone coraggiose che ci shipperebbero con chiunque pur di non shipparci l'uno con l'altro.”

“Che shippino quello che vogliono, se non sbaglio la coppia felice che presto si sposerà siamo noi” dico guardandolo con orgoglio.

“Ben detto.”

“Quindi poi sono venuto a parlarti come aveva suggerito Karofsky?”

“Purtroppo sì...”

“Come purtroppo?” chiedo curioso.

“Correvi nel corridoio del Mckinley, non so perché fossi sicuro di trovarmi lì, comunque mentre ti vedevo correre ti dicevo di fermarti, di non farlo, che questa volta sarei dovuto essere io a fare il primo passo, che le cose non sarebbero dovute andare così.

Ero felice che dopo il bacio fossi andato in confusione e avessi capito di non aver mai smesso di amarmi e speravo fosse successa la stessa cosa anche a me, invece...”

“Invece?”

“Tu entravi nell'aula con un sorriso per dirmi che mi amavi ancora e trovavi me e il vecchio pronti ad andare ad un appuntamento insieme a Rachel e Sam.”

“Oh.”

“Già.”

“Non voglio pensare a come potrei sentirmi in una situazione simile” dico sentendo una fitta al petto.

“Non ti sentirai mai così a causa mia te lo prometto.

Mi si è spezzato il cuore vedermi comportare in quel modo, non capivo perché sembravo essere così bravo a rovinare tutto.”

“E poi? Dimmi che non te ne sei andato ti prego” dico stando in pena per quei Kurt e Blaine che sembravano non riuscire a trovare pace.

“Ho fatto anche di peggio, ti chiedevo se mi stavi cercando e dal tuo sguardo avrei dovuto notare che stavi mentendo quando mi rispondevi che eri lì per Rachel, poi ti dicevo che la prossima volta avresti potuto portare anche Karofsky per fare un uscita tutti insieme e invece di capire dal tuo sguardo perso e sofferente che c'era qualcosa che non andava, dopo averti guardato un attimo in più, me ne andavo lasciandoti lì da solo con il cuore a pezzi.

È stato terribile, mi chiedevo che cosa stessi facendo, mi chiedevo perché non avessi smesso di uscire con quel tipo dopo che mi avevi baciato” dice mentre gli scende una lacrima.

Dovrei consolarlo ma sento anch'io gli occhi pungere se penso a come mi sarei sentito in quella situazione. Una forte fitta al petto mi stringe il cuore mentre ringrazio il cielo che tutto quello schifo sia soltanto un sogno di Kurt.

“Hey Kurt non piangere, quelli non siamo noi, noi non avremmo mai lasciato che le cose prendessero quella direzione, noi non siamo così.

Quei Kurt e Blaine non sono quelli che si sono conosciuti su quella scala della Dalton, non sono quelli che si sono fatti del male ma che hanno imparato dai propri errori, non sono quelli che grazie a quei sbagli sono cresciuti e hanno imparato a vivere una relazione.

Noi lo siamo invece.”

“Ti amo” risponde semplicemente Kurt prima di baciarmi la fronte.

“Quello comunque è stato il momento più brutto del sogno, stavo così male, non riuscivo a credere di essermi comportato così e ho cercato in tutti i modi di svegliarmi ma non ci sono riuscito e da un momento all'altro mi sono trovato al Lima Bean a parlare con il cinquantenne.

“Devo iniziare ad essere geloso?” chiedo per smorzare la tensione.

“Mai” risponde serio Kurt guardandomi negli occhi.

“Per chi mi hai preso? Pensi davvero che potrei uscire con uno che potrebbe essere mio padre?

E soprattutto pensi che io potrei mai amare qualcuno anche solo la metà di quanto ami te?”

Quando Kurt se ne esce con frasi del genere mi toglie sempre il respiro.

“Sai Kurt io sono arrivato alla conclusione che anche volendo, noi non troveremo mai qualcuno che ci possa amare più di quanto l'uno ama l'altro. E' qualcosa che va oltre la nostra volontà.”

“E tu lo vorresti?” chiede con sguardo serio.

“Che cosa?” chiedo confuso.

“Vorresti avere la possibilità di trovare qualcuno che non sia io, da amare e che ti possa amare?” chiede con voce tremante.

“Perché mai dovrei volerlo Kurt?” chiedo stringendogli le mani.

“Sono stato così fortunato ad aver trovato la persona che mi ama quanto nessun altro potrebbe mai fare e che io amo quanto nessun altro potrebbe mai amare e sono così fortunato che quella persona sia tu.”

Sorride dolcemente e mi accarezza la fronte prima di chiedermi:

“Non sei spaventato?

Io a volte ho paura Blaine, ho paura perché quando due persone sia amano come noi possono farsi davvero molto male... ho paura che se quel momento arriverà noi non saremo in grado di superarlo... ho paura che arriverà il momento in cui qualcosa ci dividerà e dovremmo stare l'uno senza l'altro e mi chiedo come potremmo farlo... come potrebbero due persone che si amano come noi sopportare l'assenza dell'altro?

Ti amo così tanto che vivo con la paura di perderti e so che non potrei mai superarlo.”

Sentirmi dire quelle cose da Kurt, che mi guarda impaurito con gli occhi lucidi mi provoca un groppo in gola che mi toglie la possibilità di parlare per qualche istante.

“Kurt... io non sono spaventato...sono terrorizzato che possa succedere qualcosa del genere.

Ma non possiamo vivere con la costante paura che possa accadere, non possiamo e non dobbiamo perché così facendo non ci godremmo a pieno il dono che abbiamo.

Siamo fortunati Kurt, lo siamo davvero e proprio per questo non possiamo permetterci di rovinare tutto a causa delle nostre paure, non sarebbe giusto.

Abbiamo trovato l'amore, quello vero e non tutti hanno questa fortuna.”

“È anche per questo che ti amo. Tu mi metti al sicuro dalle mie stesse paure e sai sempre cosa dire per farmi sentire meglio” dice prima di lasciarmi un dolce bacio sulle labbra.

“Non per niente sono l'uomo che sposerai” dico sorridendo“Ma quindi dove eravamo rimasti con il sogno? Tu che parlavi con il tizio giusto?” chiedo sempre più curioso di scoprire come andrà a finire quel racconto assurdo.

“Già, praticamente gli dicevo che sarei andato al matrimonio di Brittany e Santana con te e lui iniziava a farmi un discorso sull'amore come se gli avessi detto che non ci saremmo più visti perché sarei tornato con te.

Mi diceva che è l'amore, a volte ti fa soffrire ma poi torna come prima, che ero fortunato e che non potevo voltare le spalle a quella fortuna.

Che anche se va male, l'unica cosa che vale la pena di fare sempre è andare incontro all'amore, che era inutile perdere tempo a cercare di frenarsi, che dovevo correre, buttarmi e afferrarlo ora che ce lo avevo davanti e che non avrei mai dovuto lasciarlo andare.

A quel punto io iniziavo a correre in una strada deserta e improvvisamente mi trovavo a bussare incessantemente ad una porta.”

“Dimmi che correvi da me Kurt, ti prego” dico sperando che finalmente le cose avessero preso una direzione diversa.

“Sì, Blaine, correvo proprio da te” dice con un sorriso.

Non riesco a trattenere un sospiro di sollievo.

“Finalmente! Comunque mi piace l'idea che tu corressi per tornare da me” dico guardandolo dolcemente.

“Potrei andare ovunque Blaine, ma tornerei sempre di corsa da te” dice facendo fare una piccola capriola al mio cuore.

“Che romanticone, questo sogno ti deve aver addolcito, non ti lasci andare così spesso con frasi del genere” dico sorridendo.

“Mi dispiace se a volte sembro distaccato ma credimi io ti amo e voglio davvero lavorare su questo lato del mio carattere.”

“Lo so che ami e non devi cambiare per me.”

“Non voglio cambiare solo per te, ma prima per me. Voglio imparare ad essere più irrazionale, a non aver paura di esternare i miei sentimenti e a mostrare le mie debolezze.”

“Ci riuscirai ne sono sicuro.Ma continua che le cose si stanno facendo interessanti.”

“Dopo aver bussato alla porta comparivi tu che vedendomi trafelato mi chiedevi se stessi bene.

Io ti spingevo dentro l'appartamento e ti dicevo che no, non stavo bene, che ti amavo, che ti amavo ancora e che le cose erano andate male, ma che ora era tutto sistemato... a dire la verità non so perché te lo dicevo, non credo avessimo chiarito dopo il bacio.

Comunque ti chiedevo di venire al matrimonio con me, sempre se non ci fosse qualcun altro.

Sinceramente non so perché ti avessi fatto quella domanda piuttosto che chiederti per esempio di tornare ad essere il mio promesso sposo.”

“Io cosa ho risposto?”

“Mi dicevi che non c'era nessun altro e ti buttavi sulle mie labbra impedendomi di fare o dire altro.

Ancora una volta sei stato tu a baciarmi e prima che tu me lo chieda il bacio è stato intenso, mentre ci baciavamo ci aggrappavamo l'un l'altro, come se dopo tanto tempo finalmente avessimo trovato di nuovo il nostro appiglio, ci stringevamo come se ancora non credessimo di essere finalmente di nuovo l'uno tra le braccia dell'altro dopo mesi.”

“Non posso immaginare di stare lontano da te per così tanto tempo, deve essere terribile, ci credo che mi sono buttato subito tra le tue braccia.”

“Anch'io morivo dalla voglia di baciarti ma nel sogno avrei voluto anche vedere un mio discorso che potesse chiarire la nostra situazione, non sono riuscito a capire perché mi comportassi in quel modo e avrei voluto sapere la spiegazione che ti avrei dato, avrei voluto sentirmi chiederti scusa e farti un discorso per convincerti a tornare con me.”

“È solo un sogno Kurt non farti troppi problemi e nel sogno è andata così, non c'è nulla che tu possa fare.”

“Lo so, ma ci tenevo a quei Kurt e Blaine e avrei voluto vedere uno sviluppo della storia diverso, sicuramente più completo.

E mi sentivo così male dopo quello che avevo fatto che avrei voluto vedermi fare qualcosa di più concreto per dimostrarti quanto ancora ti volessi.”

“In qualche modo lo hai fatto, altrimenti io non ti avrei perdonato non credi?Poi comunque le cose sono andate per il verso giusto, non è questo quello che conta?”

“Veramente Blaine non ho ancora finito.”

“Dio Kurt, ti prego non dirmi che ci sono altri errori, altre incomprensioni, altri terzi incomodi, altri vari problemi perché se è così, finiamola qui, non voglio più sapere nulla.”

“Ti devo ricordare che è solo un sogno Blaine?” dice Kurt ridendo.

“Lo so, ma ormai sono troppo coinvolto in questa storia e voglio che i Kurt e Blaine di qualsiasi universo, dimensione e realtà siano felici.”

“Oh amore, come sei dolce” dice Kurt ridendo.

“Allora come finisce questa assurda e ridicola storia?”

“Allora, eravamo al matrimonio di Brittany e Santana, la cerimonia non era ancora iniziata quando all'improvviso Sue si avvicinava a noi e ci diceva che avremmo dovuto seguirla.”

“Quindi si sposavano prima di noi nel tuo sogno?”

“Sì, un giorno Santana faceva la proposta a Brittany davanti a noi del glee, io ero così geloso e invidioso di aver avuto anch'io quelle cose e poi di averle perse per colpa mia, che sbottavo dicendo che erano troppo giovani e che avrebbero dovuto pensarci meglio.

Santana si arrabbiava così tanto che mi insultava per dieci minuti buoni, prendendomi in giro su qualunque cosa potesse farlo.

Io sapevo di aver sbagliato, sapevo che non avevo il diritto di dire quelle cose ma non è stato carino sentirmi dire quelle cose.

Poi però non so come e perché ma sembravamo aver fatto pace.”

“E la loro proposta è stata bella come la nostra?” chiedo.

Kurt rimane un attimo in silenzio prima di rispondere.

“Forse le proposte sono tutte belle, ma il discorso che mi hai fatto tu non credo che possa essere eguagliato facilmente, credo che pochi abbiano la fortuna che ho avuto io di ricevere una proposta del genere e di riceverla da una persona come te.

Quindi è chiaro, che per me, la tua proposta e quel nostro momento siano stati decisamente migliori, quasi imparagonabili.”

“Ne sono felice” dico sorridendogli emozionato.

“Ma poi cosa è successo al matrimonio? Sono curioso, quando c'è di mezzo Sue le cose prendono una piega inaspettata” dico sorridendo.

“Non sai quanto.

Comunquesubito eravamo un po' riluttanti visto che l'ultima volta ci aveva rinchiuso in un finto ascensore ma poi la seguivamo perché ci diceva che era un emergenza per Brittany.

Ci portava in una stanza dove ci trovavamo davanti due busti di manichini che indossavano due giacche da smoking e all'altezza del collo, su uno era stata attaccata la foto del tuo viso e sull'altro una foto del mio.”

“Oh Kurt, questo sogno è davvero strambo, inizio a spaventarmi ma continua” dico non riuscendo a trattenere l'ennesima risata.

“In questa stanza c'era Brittany, io le chiedevo cosa fossero quei cosi e cosa stesse succedendo, lei mi rispondeva che mentre organizzava il suo matrimonio non riusciva a smettere di pensare a noi perché se non fosse stato per noi lei non sarebbe stata lì.

Diceva che ci ammirava come coppia, che le avevamo dimostrato che c'era posto anche per lei e Santana e che le avevamo insegnato ad essere coraggiosa e che quando ci eravamo lasciati e quindi avevamo annullato il matrimonio le si era spezzato il cuore.”

“Brittany ha davvero fatto tutto quel discorso serio?” chiedo incredulo pensando alla Brittany che conosco.

“Proprio così, diciamo che nel mio sogno lei era molto meno ingenua e non sembrava vivere nel suo mondo tanto quanto la Brittany che conosciamo.”

“Comunque diceva che le si era spezzato il cuore perché era come se il suo sogno si fosse infranto e quindi ora voleva che si avverasse.”

“Il suo sogno aveva a che fare con noi?”

“Non chiedermi perché ma è così, anche se ricordo che prima mi aveva detto di andare avanti e lasciarti andare perché tu eri andato a convivere con Karofsky, anzi ora che mi viene in mente vi aveva anche aiutato ad arredare il vostro appartamento, però non ci aveva fatto mettere il letto perché l'idea che tu e Dave faceste sesso non le piaceva.”

“Prima ti da un consiglio del genere, poi non vuole che io e Karofsky...abbiamo un letto e poi sembra diventare così improvvisamente un'altra Sue. Molto coerente la ragazza, beh, questa non è di certo la cosa più strana che mi hai raccontato fino ad ora.”

“Oserei dire che è quasi una tra le meno bizzarre.

Comunque io a quel punto capivo dove volesse arrivare mentre tu con voce annoiata dicevi di non aver capito di cosa stesse parlando.

Così Sue, iniziava a spiegartelo.

Diceva che Brittany intendeva dire che spinte dall'amore che provavano per il nostro amore avevano cospirato per ingannarci e manipolarci solo per arrivare a quel momento.

Diceva che avevamo due smoking e ci chiedeva se quindi c'erano due sposi.”

Ci metto qualche secondo a capire dove voglia arrivare Kurt.

“Stai scherzando vero? Mi stai dicendo che quelle due pazze ci chiedevano di sposarci anche noi il giorno del matrimonio di Brittany e Santana?”

“Esattamente.”

“Cavolo Kurt e me lo dici così! Dimmi cosa abbiamo risposto. Dio Kurt ci siamo sposati nel tuo sogno?”

“Tu cosa avresti risposto Blaine?” mi chiede cogliendomi di sorpresa.

Ci penso un attimo ma non riesco a trovare una risposta, cerco di far uscire le parole ma vengono fuori solo dei strani suoni.

Un attimo dopo sento la risata di Kurt riempire la stanza e guardandolo con aria interrogativa aspetto che mi dica cosa abbia da ridere in quel modo.

“La nostra reazione nel sogno è stata esattamente questa Blaine.

Abbiamo iniziato ad emettere suoni incomprensibili, a fare espressioni buffe, a guardarci confusi, ma in tutto questo non abbiamo mai smesso per un attimo di sorriderci.”

Un tenero sorriso mi nasce mentre sento Kurt dire quelle parole e anche se è stupido sento il cuore battere un po' più forte, in fondo sta parlando comunque del nostro matrimonio.

“Io comunque ero il primo a riacquistare l'uso della parola, anche se sempre balbettando, le dicevo che era pazza, che eravamo appena tornati insieme e che anche se fossimo stati pronti Santana non lo avrebbe permesso.”

“Chissà perché immaginavo che il primo a rompere l'atmosfera con una frase razionale e cinica saresti stato tu” dico prendendolo in giro.

Kurt finge di essere offeso e mi da un leggero schiaffo sulla spalla.

“Però poi hai aggiunto che anche se fossimo stati pronti non sarebbe potuto succedere, devo prenderlo come un segnale che in fondo non eri così convinto a rifiutare?”

“Il modo in cui ho detto quelle cose, alzando il tono di voce, balbettando, sorridendo agitato mi fanno pensare che in realtà ero solo spaventato ma volevo farlo.

Era come se entrambi volessimo farlo, ma entrambi avessimo paura di dirlo e speravamo che fosse l'altro a farlo per primo.

Continuavamo a guardarci sorridendo e a cercare scuse ma davamo l'impressione di non essere poi così contrari, anzi.”

“Ora sono sempre più curioso, lo abbiamo fatto davvero?” chiedo non riuscendo a trattenere l'emozione.

“A quel punto compariva Santana che diceva che anche lei era d'accordo perché quello era il sogno della sua sposa.

Tu dicevi che non avevamo nemmeno gli anelli, ma ovviamente rispondeva Sue dicendo che ci aveva pensato lei e ci chiedeva se quindi lo avremmo fatto.

Noi restavamo in silenzio per qualche istante e poi sempre io con tono agitato e un sorriso enorme dicevo che tutto quello era romantico, dolce e strano, ma che dai non c'era possibilità che...

Poi non finivo la frase, cercavo il tuo sguardo e ti chiedevo se fossi d'accordo con me.”

“Lo ero?” chiedo con gli occhi lucidi.

“Tu che dici?”

Provo a mettermi nei panni di quel Blaine e a pensare a quella assurda situazione e mi chiedo cosa avrei fatto io ma la verità è che non ne sono sicuro, però prima che possa rendermene conto rispondo:

“Forse no?

Kurt sorride dolcemente prima di proseguire.

“Tu mi guardavi confuso mentre i tuoi occhi si illuminavano sempre di più, ci mettevi un po' prima di dire che non lo sapevi poi iniziavi a dire frasi senza però riuscire a concluderle, poi ti avvicinavi a me e mentre mi prendevi le mani dicevi semplicemente che mi amavi, che mi amavi davvero... ripetevi istericamente che quella era una follia, che non lo sapevi ma...”

“Ma?” chiedo sempre più teso.

“Non continuavi la frase, davi un alzata di spalle prima che io ti chiedessi... ma cosa?”

“Dio Kurt mi stai facendo venire un attacco d'ansia, dimmi come è andata ti prego!”

“Non so come sia continuato quel momento, non l'ho visto nel sogno.”

“Cosa? Mi stai dicendo che non sai se ci siamo sposati?”

“Non ho detto questo.”

“Kurt, non è divertente.”

“Ti sarebbe piaciuto se ci fossimo sposati in quel modo?

Senza aver avuto la possibilità di organizzare noi il nostro matrimonio dei sogni?,Come se fossimo stati spinti da altri a farlo in quel momento, nonostante entrambi lo desiderassimo? Dividendo il matrimonio con un'altra coppia? Non avendo l'occasione di cantare Come what may come abbiamo sempre desiderato?” chiede ad un tratto Kurt sorprendendomi ancora una volta.

Dopo qualche istante di silenzio rispondo:

“Non lo so Kurt...forse no, io credo che noi meritiamo molto di più di un matrimonio così... ma...”

“Ma l'unica cosa davvero importante sarebbe quella che comunque saremmo sposati” conclude Kurt al posto mio con gli occhi lucidi.

“Esattamente” sussurro.

“Nel mio sogno ci siamo sposati Blaine” dice Kurt con gli occhi lucidi facendo fare una piccola capriola al mio cuore.

“Sono stato spettatore del nostro matrimonio e mentre ci guardavo mi dicevo che no, il nostro matrimonio non sarebbe dovuto essere così, mi dicevo che c'era qualcosa di sbagliato in tutto quello.

Però poi improvvisamente mi sono visto mentre ti stringevo le mani e ti facevo il discorso con gli occhi lucidi e in quell'istante ho sentito il cuore scoppiarmi nel petto.

Ti ho visto guardarmi con sguardo emozionato e accettare di diventare mio marito e in quel momento ho capito che non ci poteva essere nulla di sbagliato in tutto quello.

In quella stanza potevano mancare molte cose che avremmo voluto ma c'era l'unica cosa che contava davvero.

C'eravamo io e te a guardarci come se non ci fosse nessun altro a parte noi, a prometterci amore eterno, c'eravamo noi pronti a diventare l'uno il marito dell'altro e a dividere per sempre la vita insieme.

Ho percepito tutto l'amore che i nostri cuori provavano in quel momento e mi sono detto, che in fondo, quella era davvero l'unica cosa necessaria.

Non era importante che non avessimo scelto il luogo, la data, l'ora, i nostri abiti, gli invitati, il colore delle decorazioni e tutto il resto.

Quelle in fondo sono solo cose futili e non importava se non le avevamo potute scegliere.

L'unica scelta che contava davvero l'avevamo fatta soltanto noi.

Ci eravamo scelti Blaine, anche dopo tutte quelle cose assurde vissute nel sogno, noi ci siamo scelti.

Non abbiamo potuto fare altro che sceglierci ancora, perché questo è il nostro destino.

Non importa dove siamo, cosa siamo, chi siamo, se ci illudiamo di poter andare avanti con altri, anche nei sogni più bizzarri e inverosimili che esistano io e te finiamo sempre per tornare l'uno dall'altro.

È qualcosa che fa parte di noi, qualcosa che forse va oltre la nostra volontà ma che anche se potessimo scegliere io so che sceglierei comunque te.

Noi saremmo sempre la scelta dell'altro” conclude Kurt lasciandomi senza fiato per l'emozione.

Sono un po' stordito da quelle parole e non so cosa rispondere quindi mi limito a baciarlo dolcemente e a sussurrargli che anch'io sceglierei sempre e comunque lui.

“Quindi nel tuo sogno abbiamo trovato la felicità alla fine?” dico con un sorriso enorme.

“Sì Blaine, l'abbiamo trovata, dopo tutte le cose inaccettabili e incomprensibili che soprattutto io ho fatto, abbiamo avuto il nostro lieto fine.”

“Non è forse l'unica cosa che conta a volte?” chiedo.

“Forse. So che è stupido ma voglio chiederti scusa per averti fatto soffrire in quel dannato incubo.

Ho bisogno di farlo anche se grazie al cielo non era reale.”

“Scuse accettate” rispondo con un sorriso.

“Però ora devi stare tranquillo, quello è stato solo un brutto sogno e alquanto bizzarro aggiungerei, ma ricordati che non c'è un universo in cui potrebbero succedere le cose assurde che hai sognato, forse solo in una di quelle strane serie tv dove succedono un mucchio di cose senza senso.

Noi siamo reali e siamo felici.

Viviamo qui a New York nel nostro appartamento da soli, stiamo facendo il possibile per realizzare i nostri sogni, io sto frequentando l'ultimo anno della Nyada, tu a piccoli passi stai diventando quello che hai sempre voluto essere e abbiamo fissato la data del nostro matrimonio per l'anno prossimo.

Che ne dici la realtà è molto meglio no?”

“Decisamente Blaine. Io voglio passare la mia vita con te e voglio essere felice insieme a te.

Troppo volte ho avuto paura del nostro amore, perché quando due persone si amano come ci amiamo noi quando si fanno del male, se ne fanno molto, troppo.

Ma ora non voglio più avere paura, quello che abbiamo costruito fino ad ora ha richiesto sorrisi e lacrime, ci abbiamo messo un po' e proprio per questo so che è qualcosa di solido e che durerà a lungo.

Dopo tutto quello che abbiamo passato sento che avremo il nostro per sempre, ne sono sicuro e non puoi immaginare quanto io sia felice.”

“Ho una vaga idea” rispondo prima di baciarlo.

“Ti amo Kurt e sono così felice che un giorno diventerai mio marito.”

“Chi l'avrebbe mai detto che un giorno quel ragazzino che si sentiva così solo sarebbe stato così felice.

Mio padre un giorno mi disse che finché non avrei trovato una persona aperta e coraggiosa come me, avrei dovuto semplicemente abituarmi a cavarmela da solo e io avevo così paura di non trovarla mai quella persona.

E invece sono stato così fortunato ad averti trovato così presto su quelle scale.

Quel giorno non avrei mai pensato che quel ragazzo con gli occhi più belli che avessi mai visto che mi aveva preso la mano senza nemmeno conoscermi, sarebbe diventato mio marito.”

“Nemmeno io avrei mai pensato che quel ragazzo meraviglioso, che tra tutti quei ragazzi aveva fermato proprio me, un giorno sarebbe diventato il mio migliore amico, il mio unico e vero amore e mio marito.”

“Vorrei che quel giorno fosse domani” sussurra Kurt dopo avermi baciato dolcemente.

“Potrebbe esserlo” mi trovo a dire prima che me ne renda conto.

Kurt mi guarda serio per un attimo come se stesse cercando di capire dove voglio arrivare.

Io alzo le spalle e cerco di trovare le parole giuste da dire ma non è facile.

“Non lo so Kurt, l'ho buttata lì così... quel discorso che hai fatto prima sul matrimonio... non lo so... sto solo dicendo che...”

“Che?” mi chiede Kurt con uno strano luccichio negli occhi.

“Che... che non siamo obbligati ad aspettare la data che abbiamo fissato, potremmo sposarci questa settimana stessa se lo vogliamo...”

“Ma...” inizia Kurt.

“Ma prima io devo finire la scuola, tu devi trovare un lavoro più stabile, lo so Kurt... è una cavolata, hai ragione... è che mi sono fatto prendere dall'entusiasmo” lo interrompo.

“Blaine”

“Cosa?”

“Stai zitto e baciami.”

Lo guardo confuso.

“Ti avevo fatto una promessa se non ricordo male. Ti devo una dimostrazione pratica del bacio e non solo, ma non abbiamo più tempo da perdere, dobbiamo sbrigarci.”

Lo guardo sempre più confuso e lui un attimo dopo con un voce isterica inizia a parlare a velocemente.

“Abbiamo un matrimonio da organizzare in pochi giorni, dobbiamo chiamare mio padre e Carole, i tuoi genitori, Cooper e gli altri invitati, dobbiamo cercare gli abiti giusti, dobbiamo pensare a dove ci sposeremo, dobbiamo provare Come what may minimo dieci volte, anche se forse non ne abbiamo bisogno, però non si sa mai dobbiamo essere perfetti, dobbiamo pensare alle fedi e...”

“Kurt” lo chiamo per interromperlo.

“Stai zitto e baciami.”

Ora tocca a lui guardarmi confuso.

“Non c'è bisogno di farsi prendere dal panico, domani inizieremo a fare tutto, con calma però.

Se ce la faremo in una settimana bene, se ci vorrà un mese va bene lo stesso.

Ci sposeremo il prima possibile ma quando sarà tutto pronto, stai calmo ora ok?”

“Ok, ma sappi che non vedo l'ora di diventare tuo marito” risponde Kurt prima di fare un profondo respiro.

“Anch'io non vedo l'ora di fare questo passo con te” rispondo con un sorriso.

“Ma nel frattempo non credi sia arrivato il momento che sto aspettando da un po'? Se non ricordo male mi avevi fatto una promessa.”

Kurt si avvicina alle mie labbra con un sorriso ma prima di baciarmi si ferma con il viso a pochi centimetri dal mio e con gli occhi puntati nei miei sussurra:

“Ti amo Blaine Anderson”

“Ti amo Kurt Hummel” rispondo appena prima di sentire finalmente la sua bocca sulla mia.
 


Fine

 

Note:
è una cavolata lo so, ma c'è stato un momento durante la sesta stagione in cui ho pensato che quello che stavo guardando fosse davvero troppo assurdo per essere reale e così è venuta fuori questa cosa. 
Poi è diventata anche un modo per analizzare alcuni eventi in modo più distaccato e per vederli sotto un punto di vista differente da quello che avevo subito dopo aver finito di vedere gli episodi.
Ho cercato di mettermi nei panni di Kurt e Blaine restando obiettiva e ho cercato di trovare un lato positivo a come è andato il matrimonio Klaine. (Avrei voluto qualcosa di più per loro e quello che ci hanno dato non mi ha soddisfatto un granché. 
Spero che questa cosa vi sia piaciuta almeno un po', ringrazio come sempre lady_hope che gentilmente si è offerta di betare le mie storie e della quale quindi approffito sempre. Grazie <3

Non so se questa sarà l'ultima volta che scrivo della Klaine, mi dispiacerebbe se lo fosse ma chissà come andranno le cose.
A dire la verità ho anche una long iniziata secoli fa che aspetta di essere conclusa, ma non so verrà mai pubblicata. 
Non so se ci sarà qualcuno ancora interessato nel caso la conludessi, vedremo.
Comunque ringrazio davvero chiunque abbia letto, in questi anni, qualcosa di mio e che abbia deciso di lasciarmi un pensiero.
Non ho mai dimenticato, per esempio, le bellissime recensioni che avete lasciato alla mia long Someone like you, quando mi sento (e mi fanno sentire) totalmente incapace, le rileggo per ricordarmi che c'è qualcuno la fuori che pensa che io sia capace di fare qualcosa, quindi grazie di cuore.
E' stato un piacere avervi come compagni di viaggio. 
Buona vita <3

 

   
 
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