Inerte vivo ogni vana speranza
altalenando tra sospirati brividi
e l'incredula voglia che l'ego mi scansa
ripensando ai doloranti e violacei lividi
che tormentano il sonno come violento pensiero.
Collidono come sogno e desiderio
s'infrangono diventando vento.
Incustodita resta ogni certezza.
Scarna appare la pienezza.
Effimera e fasulla ciascuna contentezza.
La rabbia di vivere si annulla
e la morte nell'anima trastulla libera.
Come spettro in una gabbia
si agogna a mani giunte
tra nenie, anatemi o rime
la meritata fine.
( A.A )
( A.A )
P.S. Immagine presa dal Web