PROLOGO

Il sole era alto nel cielo,risplendeva senza nessuna nuvola nei dintorni,faceva molto caldo anche se era metà  settembre,vedevo  persone girare con vestiti estivi e andare a mare per prendere il sole e fare un bagno. C'erano tantissime persone che si divertivano,ridevano, scherzavano,parecchi innamorati anche ed erano tutti spensierati. Ma del resto come non si poteva non esserlo nella bellissima Napoli.Anche io mi stavo rilassando,data la bella giornata stavo seduta all'aperto di una gelateria mangiando un gigantesco cono al cioccolato e caffè. La sera prima avevo appena finito di lavoare ad un caso sulle sirene ;creature che  addescavano uomini per poi ucciderli,così diverse dalle storie che ci raccontano da bambini. Quelle erano per far  dormire la notte i bambini con la speranza di sole cose belle,ma la realtà era un altra.Sirene,Vampiri,Licantropi , ogni genere di mostro che la maggior parte della gente crede sia solo leggenda è pura verità.Essi esistno da secoli,qualcuno forse pure prima dell'uomo,molti si nascondono nelle tenebre,altri camminano alla luce del giorno fingendosi umani per addescare le loro prede,essi sono in mezzo a noi ed è compito di noi cacciatori,pazzi coraggiosi,di scovarli ed eliminarli. Ma per fortuna non sono sola,posso sempre contare sulla mia famiglia.

<< Eccomi,scusa il ritardo! c'era gente in bagno e poi mi ha mandato un messaggio Nadia,dice che sta galoppando dei cammelli e si sta divertendo un mondo! Ci saluta, dice che le manchiamo e che ci vuole bene. Ehi! ma stai già mangiando senza di me! pensavo che mi avresti aspetta!  >>. disse Lena,imbronciando e iniziandosi a sedere. << Tu non arrivavi più e il gelato mi stava chiamando,lo sai che effetto mi fa! è come ...come per quegli umoni che sono morti per via delle sirene che non riuscivano a resisterle! Ecco,il gelato è mia sirena! >> dissi ridendo e assagiando un altro pò di quella delizia. 

<< Comunque tieni l'ho ordinato anche per te! Cioccolato e stracciatella i tuoi preferiti! mangia prima che si scliolga tutto! >>. Così si accomodò tutta sorridente e iniziò anche lei a mangiare. Lena è mia cugina di secondo grado,l'ho conosciuta qualche anno fa quando sono arrivata dall'America per avere più informazioni su mia madre. Sono nata e cresciuta a Sioux Falls nel South Dakota,con mio padre,apparete meccanico ma uno dei migliori cacciatori di tutta l'America,Robert Singer detto "Bobby". Persi mia madre  Emma, quando ero solo una bamina di dieci anni,fu uccisa da un demone. Da allora mio padre non ne parla molto,gli fa ancora male,si chiude in se stesso e nel suo brutto carattere da burbero. Ma lo capisco,su questo lato siamo molto simili,quindi qualche anno fa decisi di partire per l'Italia per saperne di più lei e per sentirla un pò più vicina. Era di origine napoletane ed è qui che incontrò mio padre di cui subito si innamorò e lasciò la sua famiglia per seguirlo. Qui a Napoli ho conosciuto il resto della mia "famiglia",Lena che ora mangia il gelato qui con me e Nadia che ora è in Egitto con la sua dolce metà per la loro luna di miele. Ho altri parenti con cui però non vado d'accordo,loro sono le uniche,in poco tempo siamo diventate come sorelle.Beckah,Nadia e Lena le cugine inseparabili. Abbiamo anche iniziato a cacciare insieme,dato che pure questo ramo della mia famiglia lavora in questo settore. Tutte e tre abbiamo la stessa età,Nadia la più grande,ha i capelli neri come i miei e gli occhi verdi, è dolce,materna,conprensiva e romantica;ha subito conosciuto la sua anima gemella,Rodrigo, da cui è inseparabile. Lena è come la sorellina più piccola per noi,è molto ingenua e pasticciona,ma come me amante dell'avventura e del suo lavoro,anche se apparentemente sembra tutt'altro che una cacciatrice. Veste in modo impeccabile e ha il fisico di una vera modella,con i suoi lunghi capelli biondo grano e gli occhi nocciola infatti ogni ragazzo si gira per osservarla ache quando cammina semplicemente per strada con un jeans e una semplice maglietta. Io, invece, sono più un maschiaccio,dato che sono cresciuta per la maggior parte del tempo senza una madre.Sono molto riservata e timida,non dimostro spesso apertamete i miei sentimenti,etremamente testarda e a volte inpulsiva e un pò saputella anche,brava nel combattere e tradurre/memorizzare il latino,poco paziente,golosa di gelati ,pizza,ma soprattutto di caramelle(come Nadia). Sono alta uno e settanta come le altre,sono molto formosa,ho gli occhi marroni tendenti al verde e vesto sempre con jeans e camicia a quadri,(le vecchie abitudini sono vecchie a morire). L'unica cosa che mi rende un pò più femminile sono i miei lunghi capelli neri e lisci,come quelli di mia madre,mi ricordo che da bambina me li pettinava sempre prima di andare a dormire ,era un dolce modo per coccolarmi,(Nadia talvolta fa lo stesso,quando sono giù di morale)quindi non li taglio quasi mai.

Dopo aver finito il gelato ce ne torniamo in albergo per cercare qualche altro caso,Lena entra subito in bagno per lavarsi mentre io inizio a cercare su internet e sulle riviste che abbiamo comprtato prima di rientrare, quando le note di "you give love a bad name" di Bon Jovi iniziano a sentirsi in tutta la stanza.

<< Che Palle! >> Sbuffo mentre cerco di trovare il cellulare nel turbine di caos che c'è nella mia borsa. << Ah eccolo! pronto...ciao papà! tutto bene? ... >>

<< Hey Beckah lo shampoo è fino....ma che succede..? >> Lena è ferma davati alla porta del bagno con un barattolo di shamppo finito che mi fissa preoccupata,credo che dal mio volto si possa vedere una faccia davvero sbalorditae dico soltanto << Devo tornare a casa... >>