Fanfic su attori > Cast Glee
Ricorda la storia  |      
Autore: wearesotogether    20/03/2015    6 recensioni
E quando entra con delicatezza dentro Chris, dentro il suo Chris, le mani strette alle sue e le labbra tra i denti, quando Chris lo guarda, gli occhi lucidi di dolore, di consapevolezza, di felicità, quando entrambi si stringono l’uno all’altro come se fossero appigli nel mezzo di una tempesta, Darren lo sa. Che aspettare una vita intera solo per provare la sensazione del sapore di Chris sulle labbra ne varrebbe la pena anche in dieci, cento, mille vite.
Genere: Fluff, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Chris Colfer, Darren Criss
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Al fandom di Glee.
Perché non importa quante shipwars facciamo partire, 
le diversità ci renderanno sempre una famiglia.
Al fandom Klaine.
Perché siamo sopravvissute a mille torture, mille ostacoli, mille ombre,
e alla fine abbiamo avuto la nostra luce del sole.
Al fandom Crisscolfer, e in particolare alle mie compagne del Crisscolferateci.
Perché siamo ancora qui, nonostante tutto.
E adesso inizia il bello.







 


Darren incrocia gli occhi blu di Chris una volta di troppo, e scoppia a ridere come un bambino quando il ragazzo sorride.

“Perché ridi, scusa?”

“Perché sto per invitarti ad un concerto, e ti prego, ti prego, non prendermi per un maniaco”
 
“Voglio, invece. Non prenderti per un maniaco, ovviamente. Voglio – voglio venire al concerto. Con te

“Oh. Davvero?”
 
“Davvero”
 
***
 
“Oddio, è stato pazzesco!”
 
Darren si stringe la giacca sulle spalle e sorride. “Ti è piaciuto? Non sapevo se sarebbe stato il tuo gener–”
 
“Scherzi? L’ho adorata”
 
Chris trema nella sua felpa troppo leggera, un po’ per il freddo, un po’ perché gli occhi di Darren brillano parecchio alla luce della luna.
 
“Hai freddo?”
 
Il ragazzo scuote la testa e sorride. “Sto bene, grazie” dice piano, e non può fare a meno di chiedersi cosa avrebbe fatto Darren se gli avesse detto che sì, in effetti sta congelando. Non vorrebbe azzardarsi ad immaginarsi con la sua giacca sulle spalle, ma – lo fa. Ed arrossisce.
 
“Sì che hai freddo, sei tutto rosso.”
 
Chris ridacchia, abbassa lo sguardo. “Giuro di no, ho solo la pelle sensibile. Allora, vuoi – hai fame?”
 
“In effetti sì.”

“Vieni allora, ti porto in un posto speciale. Fanno una torta di mele che è uno spettacolo.”
 
“Okay, però ad una sola condizione.”
 
“Quale?”
 
Darren si perde un po’ negli occhi azzurri di Chris, spalancati, nelle sue guance rosse, nelle sue labbra gonfie. Si perde e non sa come tornare a galla, ma la verità è che non sembra importargli.
 
“Offro io.” dice in un sorriso, e la risata di Chris sembra così tanto l’inizio di qualcosa di speciale.
 
***
 
“Dare, per l’amore del cielo, vuoi fare piano?! Così ci sentiranno”
 
“Ma sei tu quello che sta urtando dappertutto, mica io!”
 
“Certo, tu corri!”
 
Darren inciampa sul primo gradino delle scale della Dalton e scoppia in una risata fragorosa che rimbomba in tutto il corridoio.
 
Chris gli poggia una mano sulla bocca con poca grazia, e lo fulmina con lo sguardo. Darren sorride sotto il suo palmo. Gli lascia un bacio sulla pelle calda, prima di morderla leggermente.

Chris la ritira di scatto, poi lo guarda con gli occhi spalancati e scoppia a ridere, coprendosi la bocca con le mani per non fare troppo rumore.
 
“Ehi, c’è nessuno qua dentro?”
 
La voce di Ryan rimbomba attraverso le stanze vuote della Dalton. Chris e Darren si paralizzano a metà della scalinata che ha visto l’incontro di Kurt e Blaine solo qualche giorno prima. Si guardano con gli occhi spalancati e il fiato corto, cercando di fare meno rumore possibile mentre salgono gli ultimi gradini in silenzio e si nascondono nel piccolo spazio tra i due muri del salone superiore.
 
I passi di Ryan si fanno pesanti quando il regista arriva proprio sotto di loro.
 
Chris respira piano sulle labbra di Darren, che è appoggiato proprio davanti a lui, i palmi aperti contro il muro ai lati del suo viso e il corpo pressato contro il suo.
 
Chris arrossisce, perché gli occhi di Darren sono così verdi, così dorati, così pieni, così fissi nei suoi, e i loro respiri si mischiano nel silenzio di una giornata un po’ fredda, e le sue mani tremano, le dita strette forte al tessuto del blazer di Blaine e i palmi sudati.
 
“Dovremmo smetterla di intrufolarci qui dentro di nascosto” bisbiglia Darren, ridacchiando sottovoce.
 
Il profumo di menta fresca del suo alito investe Chris come un vento primaverile, e il ragazzo respira forte, chiudendo gli occhi. “È stata una tua idea!” ribatte, colpendo Darren sul petto con il dorso della mano.
 
Il riccio borbotta un “ehi!” contrariato, prima di scoppiare a ridere per l’ennesima volta.
 
E Chris sa che dovrebbe dirgli di tacere, di abbassare la voce, di non farsi sentire. Ma la verità è che ha imparato da tempo ad apprezzare le cose belle, e la risata di Darren è decisamente una cosa troppo bella per essere messa a tacere.
 
***
 
Un respiro.
 
Due respiri.
 
Tre respiri.
 
Chris corre via, mentre il suo cuore martella nel petto come un tamburo.
 
Nella testa sente ancora il suono delle parole di Darren – di Blaine, Chris, di Blaine! – vede il suo viso che si avvicina, le labbra che si scontrano con le sue, le lingue morbide che si intrecciano senza alcun preavviso.
 
Gli manca il respiro. La testa comincia a girargli vorticosamente e lo stomaco si stringe. Gli viene da vomitare. Si appoggia con una mano al muro più vicino e chiude gli occhi.
 
Quattro respiri.
 
Cinque respiri.
 
Sei respiri.
 
Il profumo di Darren è ancora lì, sulla sua pelle. Lo impregna come un ricordo impossibile da cancellare. Sono mesi che lo circonda, lo sfiora, lo tortura. Ma ora – ora quel profumo è nella sua bocca, e Chris non sa come gestirlo. Si porta le dita sulle labbra e ne percorre il contorno con i polpastrelli. Strizza gli occhi più forte. Il ricordo della bocca calda di Darren sulla sua ritorna prepotente nella sua mente, lo colpisce al petto, lo stritola, lo trasporta alla deriva.
 
Sette respiri.
 
Otto respiri.
 
Nove respiri.
 
Una mano calda si appoggia sulla sua spalla. Chris sussurra e scatta in avanti, d’istinto – troppi anni passati a guardarsi le spalle lo hanno reso sospettoso, vigile, attento. Darren lo guarda con gli occhi sbarrati e le mani alzate in segno di resa. “Sono io” dice flebilmente. “Va tutto bene?”
 
Il più piccolo smette di respirare. Non va bene. Non va bene per niente.
 
“Sto bene”
 
“A me non sembra”
 
Darren si avvicina di un passo, Chris indietreggia di due. Il riccio si blocca. “Sono solo io Chris” sussurra di nuovo, amareggiato. Non abbassa lo sguardo, ma gli occhi diventano lucidi.
 
E Chris vorrebbe davvero che fosse così, ma ha perso il controllo troppe volte ormai. “Non sei solo tu” balbetta prima di potersi fermare, gli occhi che pizzicano sempre di più.
 
Darren lo guarda, incuriosito. Inarca un sopracciglio. “Parlami Chris. Parla con me.” dice, e Chris sa che è sincero, sa che può fidarsi, sa che vuole aiutarlo, perché è lui. Perché è solo Darren. Perché è il suo migliore amico. È la persona che gli è stato accanto negli ultimi sei mesi come nessun altro aveva mai fatto prima. È la persona con cui parla di quanto possa essere stupido Harry Potter. È la persona che ogni venerdì sera rinuncia a qualsiasi altro impegno possa avere e si siede sul suo divano per una maratona di Doctor who, o di How I met your mother, o di una serie tv a caso. È la sua persona, Chris lo sa.
 
E prevedibilmente, stupidamente, pericolosamente – ne è innamorato.
 
Il ragazzo dagli occhi azzurri si lascia sfuggire un singhiozzo e poi cade a terra con la testa tra le mani. Il pianto scuote il suo corpo con violenza e Darren non ci pensa due volte ad abbassarsi e a stringerlo tra la braccia. Gli accarezza la schiena con una mano e gli permette di appoggiare la testa nell’incavo del suo collo.
 
Chris ne sente il profumo. Quel profumo. Il suo profumo.
 
Rimangono lì, seduti per terra, stretti l’uno all’altro, con troppe paure e troppe emozioni da liberare.
 
“Non lasciarmi da solo” balbetta Chris tra le lacrime, e le sue mani si aggrappano con egoismo al blazer degli Usignoli. L’ha già fatto tante volte, da quando Kurt e Blaine si sono incontrati su quella scalinata, eppure mai come questa volta sente la necessita di stringere il tessuto tra le dita. Un appiglio nella tempesta.
 
Darren respira e lo stringe più forte a sé. Il corpo di Chris è caldo contro il suo petto. Chiude gli occhi e scuote lievemente la testa. “Abbiamo un duetto da provare, non ricordi?” sussurra, sorridendo tra i capelli del più piccolo.
 
Chris ride, amareggiato. “Blaine?” azzarda, sollevando lo sguardo.
 
Il riccio incrocia i suoi occhi, rimane in silenzio. Sembra pensieroso, soppesa le sue scelte. Valuta una situazione che aleggia tra di loro da mesi. Probabilmente dal giorno in cui si sono conosciuti, e Chris, senza neanche accorgersene, gli ha preso la mano durante il concerto di Sutton Foster. Il suo cuore non ha mai più smesso di battere come mille cavalli in corsa, dopo quel momento.
 
Perché Chris è – non è solo Chris. Chris è importante. È speciale. È una stella luminosa nel bel mezzo della notte troppo buia. E Darren sa che la sua decisione ha un valore. Sa che sta per cambiare le cose. Sa che non può tornare indietro. Non questa volta.
 
Decide di rischiare.
 
Scuote la testa. “Darren” risponde, prima di premere di nuovo le sue labbra su quelle di Chris – non di Kurt. E quando il più piccolo sorride nella sua bocca, Darren sa di aver finalmente fatto la scelta giusta.
 
***
 
“No, non te lo voglio dire”
 
“Chris, dimmelo subito!”
 
“Ti ho detto di no!”
 
Darren pizzica i fianchi di Chris con le dita, e il ragazzo si contorce sotto di lui, scoppiando a ridere scompostamente. Muove le braccia in modo disordinato e all’improvviso Darren si ritrova per terra a gambe all’aria.
 
Chris si affaccia da sopra il materasso e lo guarda, serrando le labbra per trattenere una risata. “Così impari” esclama, sfacciato, provocante, pericoloso.
 
Il riccio lo fulmina con lo sguardo, mentre tenta disperatamente di tirarsi su. “Sei crudele”
 
Chris sbuffa. “Scoprirai chi è River Song quando finirai di guardare la sesta stagione, non ti spoilererò niente!”
 
Darren scuote la testa, rassegnato. Si sdraia nuovamente accanto a lui, posizionandosi su un fianco e poggiando la guancia sul palmo aperto della mano. Chris lo guarda, le ciglia che sbattono leggere ogni volta che chiude le palpebre. Le sue labbra sono spaventosamente gonfie per tutti i baci ricevuti, le guance rosse come ciliegie in contrasto con la pelle chiara, gli occhi più blu che mai.
 
È bellissimo.

“Ti amo.”
 
Darren non riesce a trattenersi. Le parole scivolano fuori dalle sue labbra con tutta la naturalezza possibile per una dichiarazione così importante.
 
Chris spalanca un po’ gli occhi, le labbra dischiuse e il respiro bloccato in gola. Un sorriso emozionato si affaccia sulle sue labbra rosse. Si solleva sui gomiti e prende il viso di Darren tra le mani, unendo le loro labbra in un bacio che sembra essere un po’ più importante di ogni altro.
 
E lo è, perché le cose sono appena diventate pericolosamente serie. E a nessuno dei due importa davvero.

“Ti amo anch’io.”
 
***
 
Chris si gira verso la parte destra del letto – quella in cui dorme Darren di solito, e sospira. Il freddo delle lenzuola vuote gli riempie la pelle, in un modo che lo spaventa.
 
Perché Darren lo ama, e lui ama Darren, ma a volte le cose sono così paurosamente difficili che Chris si sente sopraffatto. Tira su col naso, mentre si volta nuovamente verso la finestra e chiude gli occhi. Immagina una vita in cui Darren può realmente dormire accanto a lui tutte le notti, una vita in cui cammina sui tappeti rossi mano nella mano con l’amore della sua vita, senza preoccuparsi di doverlo guardare con la coda dell’occhio dall’altra parte dell’evento. Immagina una vita in cui Darren lo sta abbracciando da dietro proprio ora, e gli lascia leggeri baci sul collo, proprio sotto l’orecchio, perché sa che quello è il posto che –
 
“Ehi, straniero!”
 
Chris spalanca gli occhi non appena sente la mano di Darren scivolare sul suo fianco. Si volta di scatto e all’improvviso gli occhi troppo dorati a cui è fin troppo abituato sono nei suoi. Darren sorride, le rughe di felicità intorno agli occhi e le labbra pericolosamente rosse.
 
“Cosa ci fai qui? Pensavo fossi alla festa d–”
 
Darren non gli permette di concludere la frase, perché blocca le sue labbra con un bacio al profumo di cioccolato.
 
“Hai – mpf – hai ‘angiato cioccolat–” Chris tenta disperatamente di parlare, mentre Darren ride e gli copre la bocca con uno, due, tre, infiniti baci.
 
“Puoi semplicemente stare zitto, mentre bacio il mio meraviglioso ragazzo?”
 
Lo stomaco di Chris fa una capriola, ma il ragazzo ride e rimane in silenzio, mentre la lingua di Darren si prende cura di lui. Accarezza le sue labbra con dedizione, prima di scendere lungo la mascella, il collo, il petto.
 
Chris respira forte, mentre le sue dita volano spontaneamente tra i ricci del ragazzo, stringendoli leggermente.  Si aggrappa a lui, come ha sempre fatto, e non sa se è perché Darren ha rinunciato ad un evento importante per correre da lui, non sa se è perché si rende conto che la sua vita è molto meglio di qualsiasi altra possa immaginare, non sa se è perché semplicemente il profumo di Darren è troppo suo per resistere, ma quando il ragazzo gli bacia di nuovo le labbra, Chris lo sa.
 
“Dare, io – io sono pronto”
 
Darren si ferma, le labbra rosse, il fiato corto, gli occhi spalancati fissi nei suoi. “Cosa?”
 
Chris sospira. Disegna con le dita cerchi invisibili sulla schiena del ragazzo, e si morde il labbro inferiore con nervosismo. Sorride. “Sono pronto Dare. Voglio – voglio farlo. Ora”
 
Darren sorride. “Sei sicuro? Insomma, non dobbiamo– non– abbiamo tempo, io posso– posso aspettare. Aspetterei per sempre, se–”
 
Questa volta è Chris a sporgersi verso di lui e a fermare le sue parole con un bacio tutto lingua, e denti, e passione. Darren sospira sulle sue labbra, un sorriso consapevole che gioca sul suo viso.
 
Accarezza con delicatezza una guancia di Chris, le dita che tremano sulla sua pelle bianca, le labbra pressate sulle sue, il corpo caldo sul suo.
 
Si stacca di qualche centimetro, giusto il necessario per guardare gli occhi blu di Chris e perdercisi dentro – per l’ennesima volta. Sorride. “Non posso credere che tu sia mio” sussurra sulle sue labbra, le guance rosse e il cuore che batte.
 
Chris sorride di rimando. “Non potrei essere di nessun’altro” mormora a bassa voce, come se fosse un segreto, e forse lo è, ma è un segreto enorme, che continua a crescere come il più bello dei fiori, coltivato con amore da chi sa quanto uno sguardo possa valere più di qualsiasi altra cosa.
 
E Darren smette di pensare.
 
Si lascia guidare dall’istinto di chi sa di essere nel posto giusto, al momento giusto, con la persona giusta. Si lascia guidare dai sospiri di Chris, dalla sua inesperienza consapevole, dalle sue labbra morbide.
 
Darren si perde nei suoi baci troppo fugaci, nella sua pelle liscia, nel suo profumo, nei suoi occhi troppo blu, nei suoi abbracci troppo stretti. Si perde nelle unghie infilate nella sua schiena, nelle cosce strette ai suoi fianchi, nelle dita attorcigliate ai suoi ricci. Si perde nelle labbra pressate sulla sua spalla, nelle spinte incontrollate, nei sospiri e nelle urla.
 
E quando entra con delicatezza dentro Chris, dentro il suo Chris, le mani strette alle sue e le labbra tra i denti, quando Chris lo guarda, gli occhi lucidi di dolore, di consapevolezza, di felicità, quando entrambi si stringono l’uno all’altro come se fossero appigli nel mezzo di una tempesta, Darren lo sa.
 
Che aspettare una vita intera solo per provare la sensazione del sapore di Chris sulle labbra – ne varrebbe la pena anche in dieci, cento, mille vite.
 
***
 
“Come ti senti?”
 
Chris poggia la testa sul suo petto, gli occhi chiusi e un sorriso beato disegnato sulle labbra. Chiude la mano a pugno sul suo petto e sospira. “Mai stato meglio”
 
Darren sorride. “Sei sicuro di– insomma, della tua scelta?” chiede a bassa voce, un po’ titubante, un po’ spaventato. Perché sa quanto questo sia stato un passo importante per Chris, e la paura di non essere stato abbastanza quasi gli impedisce di respirare.
 
Il ragazzo solleva leggermente lo sguardo, gli occhi lucidi e il labbro inferiore stretto tra i denti. Apre la mano sul suo petto e si solleva leggermente, avvinando il viso a quello del riccio. “Io ti amo” dice piano, lentamente. Darren sorride. “E non c’è nessun altra persona al mondo a cui avrei potuto concedere questo momento”
 
Gli occhi di Darren si illuminano di una luce strana, qualcosa che somiglia spaventosamente all’amore incondizionato. Quello che non chiede niente in cambio. Quello che prende e soprattutto che da. Quello sincero, leale, fedele. Quello reale.
 
Chris lo guarda, mentre si apre in un sorriso più luminoso di mille soli, le rughe che gli circondano gli occhi dorati, le labbra rosse dei suoi baci.
 
Sorride a sua volta, e chiude gli occhi, perché forse i primi diciannove anni della sua vita hanno fatto schifo, e forse ci sono stati momenti in cui ha seriamente pensato di non farcela, e senza dubbio fino a un anno prima avrebbe volentieri barattato quella vita per una completamente diversa.
 
Ma se ogni minuto di quei diciannove anni, vissuto nel terrore, nelle lacrime, nella disperazione, se ogni caduta e ogni spintone erano solo il prezzo da pagare per avere questo momento, questa notte, queste labbra sulla pelle – Chris ne è sicuro.
 
Aspetterebbe anche dieci, cento, mille vite di torture solo per fare l’amore con Darren.


 
  
Leggi le 6 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su attori > Cast Glee / Vai alla pagina dell'autore: wearesotogether