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Autore: EffyKira    15/12/2008    7 recensioni
Questa fan Fiction è dedicata a tutti coloro che,come me,amano la coppia di Camus e Milo. E a tutti coloro che credono che Camus fosse ancora vivo quand’è arrivata Atena. Che lei non l'abbia salvato. Se il genere vi infastidisce non leggetela. Evitate commenti inutili e fastidiosi. Grazie. <3
Genere: Romantico, Triste, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Aquarius Camus, Saori Kido, Scorpion Milo
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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-Questa fan Fiction è Dedicata a tutti coloro che,come me,amano la coppia di Camus e Milo

-Questa fan Fiction è Dedicata a tutti coloro che,come me,amano la coppia di Camus e Milo. E a tutti coloro che credono che Camus fosse ancora vivo quand’è arrivata Atena. Se il genere vi infastidisce non leggetela. Evitate commenti inutili e fastidiosi. Grazie.-

 

 

-Sorry-

 

 

 

Aveva sentito il cosmo all’undicesima casa affievolirsi. Anzi no. Se non avesse conosciuto Camus,avrebbe giurato che il suo cosmo fosse rimasto congelato nello spazio.

Ma era praticamente impossibile.

Iniziò a crederci,colo quando,una ragazzina dai capelli viola,con un seguito di cavalieri d’oro,si era presentata alla sua casa.

Allora in lui si era fatta largo la consapevolezza che Camus,e Hyoga,fossero morti…Morti…A quel pensiero quasi era scoppiato a ridere inizialmente. Non riusciva neanche a collegare la parola “Morto” con “Camus”. Per lui era come immortale,come una divinità.

Aveva iniziato a collegare quelle due parole quando si era trovato davanti quella scena.

Milo si sentì gelare le ossa. Era davvero,davvero orrenda.

- Hyoga!

Urlò quasi la giovane Atena,correndo verso il corpo del giovane cavaliere di bronzo.

Lui invece guardava qualcos’altro. Qualcun’altro. Poco distante da Hyoga,anche lui straiato a pancia in giù,quasi viola per il freddo,giaceva Camus. Milo,si accorse immediatamente dell’impercettibile movimento del suo indice. Così si avvicinò al cavaliere d’oro dell’Acquario.

- Camus…

Mormorò,avvertendo il freddo del suo corpo,quasi congelato ormai.

-Mi…Milo…

Gli occhi del rosso si aprirono,come abbagliati da una luce improvvisa,le palpebre pesanti.

- Camus…Ti avevo chiesto di non fare…

La voce gli si spezzò a metà parola,quando le lacrime gli annebbiarono la vista,no,doveva vedere gli ultimi attimi vita di  Camus,il suo nemico,amico e amante.

- Scu…Scusami Milo…

Le sopracciglia del rosso si arricciarono,la prima espressione dispiaciuta che Milo gli vedeva sul volto,e una lacrima si fece strada sulla guancia del rosso,provocandogli l’ennesimo brivido di freddo.

-Non volevo farti questo…E’ stato…Necessario…Scusami.

Sempre mosso da nobili sentimenti Lui,la rabbia montava nel petto di Milo. Se fosse stato in grado di combattere (Che sia maledetto il fato funesto!) l’avrebbe fatto lui stesso a pezzi. La fine che gli stava facendo fare Hyoga sarebbe stato l’epilogo più felice. Si limitò a stringere la mascella.

-So che…Non mi perdonerai mai…

Continuò il rosso.

-Ma…

La frase venne interrotta da un violento colpo di tosse. Sangue,sangue aveva sputato Camus. Stava morendo e Milo,lui poteva solo espandere il suo cosmo,nel vano tentativo di donargli un po’ di calore.

-…Ti amo Milo.

Disse infine. Posando una mano,freddissima,sulla sua guancia.

Le lacrime che Milo aveva trattenuto per tutto quel tempo gli riannebbiarono la vista.

-Non te ne andare Camus…

-Mi dispiace Milo…

Le labbra di Camus tremarono,come se potesse scoppiare a piangere da un momento all’altro.

-Perdonami…ti prego…

-NO!Camus non te ne andare! TI PREGO!TI SUPPLICO!

-Ti amo Milo…Ti amo

-No! CAMUS!

Gli occhi del rosso si chiusero,come le sue labbra. L’espressione triste ancora dipinta sul quel freddo volto,non più vivo come un tempo,ma sempre aggraziato e delicato,in qualche modo ancora orgoglioso.

L’orgoglio che aveva sempre contraddistinto Camus dagli altri,volò via. Insieme la sua anima. Stupido arrogante.

Milo strinse,quel corpo,ormai senza vita,al suo,e pianse. Pianse come non aveva fatto mai in tutta la sua vita. Perché Camus si era sacrificato? Perché Atena aveva salvato Hyoga invece che lui? Un cavaliere di bronzo valeva davvero più di un cavaliere d’oro? Valeva il sacrificio di lui,Camus?
Il biondo non trovava risposte,non trovava in senso logico a tutto ciò.

Sperava solo di svegliarsi preso da quell’incubo,che finisse presto,che potesse svegliarsi,magari in una fredda giornata di dicembre,che avrebbe spiegato la sensazione di freddo che aveva provato toccando la pelle del suo cavaliere dell’Acquario…Quelle mattinate fresche,che al suo amante piacevano tanto,ecco…

Atena fece la sua comparsa davanti a lui.

-E’…E’ morto?

Si limitò ad annuire.

L’avrebbe strangolata con le sue stesse mani in quel momento,ma non lo fece. Non poteva uccidere la sua Dea.

Si limitò ad annuire.

La ragazzina guardò il cadavere,triste. Gliel’avrebbe strappata via quell’espressione. Ma si trattenne.

-Mi dispiace. Quando questa storia sarà finita gli faremo un funerale come di deve.

Gli promise.

Lui annuì,di nuovo.

Lei gli sorrise appena.

-Eravate molto amici vero?

Milo,strinse convulsamente una ciocca di capelli di Camus,e annuì nuovamente,asciugandosi le lacrime.

-Capisco. Mi dispiace.

Ripeté. Lui non annuì,non disse nulla.

-Andiamo.

Disse la giovane Dea,iniziando ad incamminarsi verso la casa successiva.

Milo baciò la fredda fronte di Camus,lo poggiò delicatamente in terra e seguì la Dea,con il cuore pesante. Arles l’avrebbe pagata.

 

 

  
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