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Autore: haaveillax    20/03/2015    1 recensioni
Dal testo:
"[...] Lisa a volte faticava nel cercare di capire House, quando lui per primo stentava a capirsi, ma il tempo e l'amore avevano fatto il suo corso, donandole una parte di Greg che pensava non sarebbe mai riuscita ad avere. Aveva ormai compreso che, sotto quella roccia dura di uomo orgoglioso e parecchio bastardo, vi era un fragile bambino che aspetta solo qualcuno che lo ami senza ferirlo.
House era un po' come la pioggia, imprevedibile; poteva essere calmo, tranquillo e magari gentile e poteva essere un completo disastro, compiendo gesta che forse anche lui, se non fosse preda della sua impulsività, non avrebbe mai compiuto. [...]"
House/Cuddy | 769 parole
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Greg House, Lisa Cuddy | Coppie: Greg House/Lisa Cuddy
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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A Francesca
mia migliore amica, 
alla quale, nonostante io sia una forte sostenitrice della ship Hilson, 
ho deciso di dedicare una Huddy.
Spero non fangirli troppo,
ti voglio bene scema.





 
I Think I Love You Better Now
I'm out of touch, I'm out of love
I'll pick you up when you're getting down
And of all these things I've done I think I love you better now

Ed Sheeran; Lego House




 
La finestra era aperta, e le tende lilla di velluto svolazzavano appena mosse da una leggera e confortante brezza. Schiocchi di baci risuonavano fra le pareti ricolme di fotografie di quella casa dove, sul comodo divano rivestito di pelle, intenti a baciarsi c'erano la Cuddy e House; le loro lingue si scontravano, si intrecciavano, si cercavano in quel bacio ricarico di passione. Le mani di lui ad accarezzarle dolcemente i fianchi e stringerli possessivamente e quelle di lei sul viso di lui a carezzargli le guance con delicatezza, quasi con paura di romperlo. 
Lisa a volte faticava nel cercare di capire House, quando lui per primo stentava a capirsi, ma il tempo e l'amore avevano fatto il suo corso, donandole una parte di Greg che pensava non sarebbe mai riuscita ad avere. Aveva ormai compreso che, sotto quella roccia dura di uomo orgoglioso e parecchio bastardo, vi era un fragile bambino che aspetta solo qualcuno che lo ami senza ferirlo. 
House era un po' come la pioggia, imprevedibile; poteva essere calmo, tranquillo e magari gentile e poteva essere un completo disastro, compiendo gesta che forse anche lui, se non fosse preda della sua impulsività, non avrebbe mai compiuto.
Questi pensieri la distrassero appena, rendendola meno partecipe al bacio che i due si stavano scambiando e House se ne accorse.

«A che pensi?» chiese sulle labbra di lei, che si ridestò al sentire la sua voce.

«A te. Sei un argomento abbastanza interessante» sorrise candida, lasciandogli un innocente bacio a fior di labbra.

«Abbastanza? — alzò un sopracciglio, guardandola fra il diverito e l'innamorato — Potrei offendermi».

«Sei un idiota. Ecco a cosa pensavo» e gli tirò uno scappellotto con intento scherzoso.

House ghignò divertito e se la tirò maggiormente contro, congiungendo una seconda volta le loro labbra. Giocarono un po' con le labbra prima che la Cuddy, senza chiedere alcun permesso, si insinuasse nella bocca dell'altro creando un lento gioco di lingue. I loro occhi si scontrarono e ognuno prese a perdersi nell'altro, finchè quel lento gioco di sguardi e quel languido bacio non fu interrotto dal pianto di Rachel.

«Oddio, Rachel» esclamò Lisa, alzandosi subito dal divano e andando nella stanza della figlia rivolgendo uno sguardo di scuse ad House.


Greg ormai rimasto solo nel soggiorno, si mise a sedere e non si preoccupò di rimediare al suo aspetto completamente sconvolto. Afferrò il telefono e controllò che nessuno lo avesse chiamato, si stupì nel trovare otto chiamate perse da parte di Foreman. 

Forse non avrebbe dovuto spegnere il telefono, ops.

Sappiate che comunque non si preoccupò di richiamare.

Ops.



Erano passati ben quindici minuti da quando Lisa era sparita nella camera della figlia e House cominciava ad annoiarsi; afferrò il suo bastone e si diresse verso la stanza in cui prima la Cuddy era entrata. 
Quando vide la scena che gli si posò dinanzi agli occhi, una volta entrato nella stanza, Greg pensò che sicuramente ora avrebbe dovuto iniziare una cura per diabete; Lisa, ormai addormentata, stringeva a sè la figlia, anch'essa dormiente, nel letto e le teneva una piccola manina che Rachel stringeva forte.
Non seppe dire precisamente quello che provò in quell'istante, ma può decisamente affermare che si sentì un estraneo a quella scena, una persona che non avrebbe dovuto essere lì in quel momento. Avrebbe voluto lasciare un bacio alla sua amata prima di andare via, ma non ci riuscì. Chiuse semplicemente la porta e lentamente, con il suo bastone lasciò la casa dirigendosi verso l'ospedale chiamando finalmente il povero Foreman.



Più tardi il rimbombo dell'incessante suoneria del telefono svegliò la Cuddy che, ancora scossa dai postumi del sonno iniziò a guardarsi intorno leggermente spaesata, prima di afferrare il telefono e con voce strascicata e roca dal sonno rispondere.

«Pronto?»

«Abbiamo un problema con House» disse colui che riconobbe subito essere Chase.

Lisa emise un verso esasperato e pensò bene di respirare profondamente prima di rispondere. Avrebbe ucciso qualcuno a mani nude.

«Che ha combinato questa volta?»

«Forse è meglio se vieni, la paziente vuole farci causa...».

«Per l'amor di Dio. — Okay, lo avrebbe ucciso — Dammi dieci minuti e sono lì».


In poco tempo era già preparata e pronta per uscire, fece alcune — non proprio alcune — raccomandazioni alla baby-sitter prima di avviarsi e pensare che sì, House era proprio un idiota che forse avrebbe dovuto uccidere all'istante ma, non crede di averlo mai amato tanto. 
E forse dopo tutte le cose che ha fatto per lui, dopo tutti i guai che lui ha combinato e a cui lei ha rimediato, crede di amarlo di più adesso.





 


Note Autrice //
Saaalve gente! Come va la vita? 
Okay, la smetto e passo alla storia.
Partiamo dal fatto che è la storia più fluff che io abbia mai scritto e mi piace da morire!
Probabilmente molte non capiranno la frase finale, io l'ho interpretato un po' in un modo strano assolutamente senza senso, ma fate silenzio...
Comunque, volevo dire che House è un personaggio molto, ma davvero molto, complicato ed ho avuto non poche difficoltà a provare ad immedesimarmi in lui ma alla fine penso di esserci riuscita e ne sono davvero felice!
Ora vado, mi sono già prolungata troppo per i miei gusti.
Ci si vede forse con un'altra storia, magari questa volta Hilson. ;)
Haav. xx
 


Per chi magari vorrebbe dirmi qualcosa, o non so, su twitter sono @amnesiahar.
Mi scuso per gli eventuali errori/orrori grammaticali. Nel caso ne troviate qualcuno, per favore segnalatemelo, così provvederò nel correggerlo.
 


 
 
  
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