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Autore: meiousetsuna    21/03/2015    3 recensioni
Dall'episodio 6x17, non più spoiler
Damon ha incontrato un nuovo fantasma del suo passato; la donna che forse ha contato di più nella sua vita è tornata, ma non è quella che lui ricordava.
La sua presenza potrebbe essere una salvezza, o causare un altro grande problema nella sua esistenza.
Ma Damon ha accanto delle persone che lo amano davvero, o una sagoma di chi gli sta vicino è solo la forma di un vuoto nel suo cuore?
sempre con amore,
Setsuna
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Damon Salvatore | Coppie: Damon/Elena
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Personaggi:  Damon; Implied!Stefan, Implied!Lillian, Implied!Elena

 

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Confortably Numb

When I was a child
I caught a fleeting glimpse
out of the coorner of my eye
I turned to look but it was gone
I cannot put my finger on it now

 

Questa è una situazione strana per Damon; non sono molte le occasioni nella quali si trova a corto di parole; il punto è che non ce n'è una sola che riesca a riassumere quello che sta succedendo nella sua testa.
Potrebbe essere disappunto, perché la verità gli è sempre negata, alla fine dei giochi.
Ma non renderebbe un'oncia del dolore sordo che sta provando in questo momento, un male che giaceva morto e sepolto, in quella cassa di acero vuota.
Quello di un ragazzo che si sarebbe impiccato se questo avesse compiaciuto sua madre, così come l'avrebbe fatto Stefan.
Le dita del vampiro si stringono intorno all'immancabile bicchiere di bourbon, quell'appiglio fallace, quel rimedio alla paura di accorgersi che le sue mani sono vuote.
Stefan, che ha sempre ricordato come il prediletto di Giuseppe, era anche il cucciolo della mamma.
É normale, ha sette anni meno di lui, in realtà Lillian li amava nello stesso modo, ne era certo; non ha bisogno di mentire a se stesso, è un uomo ormai.
Lo era? Quando era umano e non ha resistito al richiamo della fiamma di una creatura  dannata e malvagia, che gli sfuggiva, lo seduceva, lo abbandonava di nuovo e per questo era la più desiderabile della terra?
O lo era di più adesso, dopo aver pagato col sacrificio della vita per salvare Elena, per riprendere suo fratello da quel mondo sospeso che implodeva sotto il peso delle anime perse che conteneva?
Forse non lo sarà mai quanto avrebbe voluto; Damon si accetta, ma non si perdona.
Da un punto distante, ai confini della memoria, tornano delle immagini di un secolo e mezzo fa, ancora leggibili come un inchiostro che non sbiadisce anche se la carta sulla quale è versato è ingiallita come le foglie in autunno.
Un vero gentiluomo del Sud, questo avrebbe voluto diventare.
Cavalleresco, generoso, audace. A modo suo, può esserlo, a volte.
Un buon marito, un padre affettuoso, che non avrebbe trattato i suoi figli come era stato allevato lui; ma questo non potrà mai accadere.
Ha guadagnato l'eternità, al prezzo della vita. Un curioso baratto, degno di qualche antica favola dove il diavolo imbroglia un impavido e avventato sfidante.
Quando si è trovato di fronte sua madre, bella come la ricordava, ma con una luce glaciale negli occhi, un altro pezzetto del suo cuore già incrinato si è sgretolato senza far rumore: ma non sarebbe consono ad un vampiro cattivo, averne ancora delle parti integre da poter danneggiare.
Lo ha lasciato — li ha lasciati — senza un attimo di esitazione. Che fosse profondamente infelice con Giuseppe è perfettamente comprensibile, ma l'amore per i suoi figli avrebbe dovuto essere più grande, più forte.
La scusa è stata che aveva paura di diventare un pericolo per i suoi ragazzi, ma Damon non si fida.
É una cattiva abitudine che ha perso da tanto tempo, almeno con le donne.
In un lampo, la sagoma sinuosa di Katherine gli appare di fronte, come se fosse nella stanza e lui stesse assistendo ad una recita di fantasmi, di ombre venute a tormentarlo.
Forse è il troppo bourbon — e se un vampiro riesce ad ubriacarsi deve avere bevuto davvero molto — che gli permette di percepire cose che normalmente sono invisibili.
Di fronte a lui, nel salone dove il fuoco del camino scoppietta allegro e inconsapevole della sua inadeguatezza alla circostanza, ci sono il suo cadavere e quello di suo fratello e una Katherine vestita di bianco che si curva soltanto sul corpo di Stefan, baciandolo per sussurrargli un arrivederci.
Non è un ricordo vero, ma quello del racconto che lei gli ha gettato in faccia per ferirlo, ma non cambia.
Damon è così abituato ai tradimenti e alla disillusione che può immaginare tutto come se fosse stato un osservatore estraneo.
Quindi anche sua madre era comparsa nella stanza di Stefan, ma lui si era svegliato, credendo di aver visto un angelo.
Solo un anno prima, questo sarebbe costato lacrime e sangue al malcapitato che si fosse trovato a fronteggiarlo per primo: ora ha perso anche il gusto di far scontare ad altri la serie di tormenti che lo affligge da un tempo che sembra infinito.
E dire che l'aveva lasciata, Elena, perché non voleva e non poteva cambiare, temendone il  giudizio, la compassione e il sopportare lati del suo carattere che condannava.
Ora sa di aver sbagliato, perché sarebbe la peggior penitenza che potrebbe auto infliggersi.
Chiude gli occhi segnati di scuro, grevi di un pianto che non vuole sapere di versarsi liberando il suo petto, e quando li riapre, c'è Elena di fronte a lui.
Non è reale, ma che importa?
É comunque la realizzazione di tutti i suoi sogni, che dorma, o che sia sveglio.
Si avvicina cauta, e gli passa dolcemente le mani sul viso, intrecciandole poi dietro la sua nuca; sa quanto gli piace, quanto gli fa bene, lo tranquillizza.
Poggia le labbra sulle sue, lievemente come se temesse un rifiuto; Damon la stringe, cercando con urgenza un contatto più approfondito, la consistenza della pelle sotto i polpastrelli, il calore della sua carne, il profumo del suo desiderio.
Solo lei potrebbe farlo sentire meglio, ora; anzi, bene, perché se lo ama tutto il resto è sopportabile, anche se quello che gli donerà sarà doloroso; una freccia nel cuore, la pesantezza della libertà in parte sacrificata, le lacrime delle sue paure, il vuoto della sua assenza.
Ci saranno anche baci rubati tra risate sottili e preziose come cristalli, lampi di luce che lo troveranno se sarà perso nel buio, distanze colmate da uno sguardo, carezze che curano le cicatrici più brutte, quelle che non si vedono da fuori.
Damon allunga una mano per toccarla, ma sapendo di inseguire una visione; non c'è nulla se non l'aria inconsistente e i vaneggiamenti di un ragazzo stanco.
Stanotte la porterà in quel letto che è il loro rifugio e la loro isola e le farà provare cosa sente per lei.
Non si fermerà finché non avrà fatto sparire ogni cosa che li divide; un centimetro di pelle inesplorata, un soffio d'aria, un pensiero, una parola.
Una fitta all'inguine lo riporta alla realtà: la vorrebbe adesso, ma aspetterà che la notte cali col suo manto di piombo e stelle, per nasconderli al mondo geloso.
E da domani, inizierà l'altro percorso.
Un ultimo sorso di bourbon è la miglior cura, adesso, che differenza può fare?
La parte complessa, sarà riportare Stefan in carreggiata.
Non è ancora nella fase dello squartatore, ma così pericolosamente vicino a diventarlo...
Un passo falso, e invece di camminare sulla linea di confine si troverà dalla parte sbagliata, quella che costerà infinito rimpianto, sofferenza e spreco di vite umane.
Per la verità, quest'ultimo particolare gli importa assai meno, sono le conseguenze per suo fratello che gli interessano.
Non può dare la colpa a qualcuno e questo lo disturba molto.
Caroline ha perso Liz, lui ha dato un consiglio sbagliato, Stefan si è fatto ricattare.
Sospira profondamente, Damon, e si porta una mano dove quella mattina il piccolo lo ha trapassato con un pezzo di legno, appena a destra del cuore.
Essere il maggiore è un lavoro infinito, non è così?
Ma è il suo compito e lo porterà a termine con dedizione.
L'ha detto proprio oggi a sua madre, tornata nel loro mondo e in lutto per i compagni che ha lasciato indietro, che sono stati il suo sostegno, i suoi legami con la parte buona e umana  che è rinata col loro sacrificio.
“Loro saranno tutto per te, ma Stefan è la mia famiglia, ed è quello per cui combatterò, madre. Lo riporterò da me, ancora”.

The child is grown
The dream is gone
And I have become
confortably numb

Comfortably numb  - The Pink Floyd

N.d.A. Ma com'è Damon piccolo? love *-*

 

  
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