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Autore: Kore Flavia    21/03/2015    2 recensioni
[358 parole] [Ade/Persefone]
Ade si affacciò alla finestra osservando il giardino, ormai trasformato in un orticello dalla moglie.
Sarebbe voluto andare lì, baciarla di slancio, dirle che era lei l’unica cosa che lo faceva restare in quella cittadina sperduta nel nulla, che era l’unica cosa che lo separava da un possibile (ma non intenzionale) omicidio dei parenti.
Ora Persefone si passava una mano sulla fronte ad asciugarsi qualche goccia di sudore, era pur sempre agosto pensò Ade.
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ade, Persefone
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Note d'autore: Eccomi con una mini flash-fic su Persefone e Ade. (E' colpa di mia sorella che mi ha inculcato nella testa questa coppia) 
Spero sia decente e che vi piaccia. 
Beta: Audrey (like always)
Fatemi notare errori e ogni accorgimento al mondo.



ORTO BOTANICO
 

Ade si affacciò alla finestra osservando il giardino, ormai trasformato in un orticello dalla moglie. La donna stava accovacciata sussurrando parole dolci ad una piantina (di cui Ade non conosceva nemmeno il nome) e annaffiandola piano.
Ade sorrise, non gli capitava spesso, vista la sua famiglia totalmente sconclusionata, ma quando si trattava di Persefone, be’, era un’altra storia. Lei era delicata e bella come un fiore (uno dei più belli che lei avesse coltivato nel piccolo orto) e lui non era mai riuscito a dirle di no.
La donna si girò e attraverso la finestra gli sorrise alzando una mano inguantata per salutarlo. Lui rispose al saluto e sorrise burbero. Sarebbe voluto andare lì, baciarla di slancio, dirle che era lei l’unica cosa che lo faceva restare in quella cittadina sperduta nel nulla, che era l’unica cosa che lo separava da un possibile (ma non intenzionale) omicidio dei parenti.
Ma non si mosse, non era il tipo da fare certe cose. No, era lei a prendere le iniziative, era lei che cacciava di casa i testimoni di Geova o chi per loro. Lui li avrebbe semplicemente tenuti fuori casa, senza neanche andare ad aprire (non ne valeva la pena, non per lui almeno), lei invece aveva affermato che: “Se non rispondiamo con la forza quelli continueranno a tornare!” Ed era corsa alla porta lanciando grida e facendo discorsi di cui Ade non aveva ancora compreso il filo logico. Tornando da lui, la donna aveva affermato: “Basta parlare decisi, quelli neanche ascoltano quel che stai dicendo.” E si era stravaccata sul divano coccolando Cerbero.
Ora Persefone si passava una mano sulla fronte ad asciugarsi qualche goccia di sudore, era pur sempre agosto pensò Ade.
L’uomo alla fine decise e, uscendo dalla porta sul retro, si accovacciò accanto alla moglie. Sollevandoli il mento in modo tale che i loro sguardi s’incrociassero, la bacio di slanciò. Quella sospirò rispondendo al bacio.
“Vedo che la botanica t’interessa.” Sorrise Persefone, le labbra sempre su quelle del marito, le mani che gli accarezzavano gli zigomi accentuati. Ade emise un borbottio, segno che stava trattenendo una risata.
“Già, la botanica.” Mormorò l’uomo lasciando intendere tutt’altro. 
   
 
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