Finalmente riuscivo a vedere, si, vedevo, come quando ti svegli da un lungo sonno e ti guardi intorno, notando ogni piccolo particolare.

E come quando ci si sveglia, diventai pian piano cosciente, cosciente di dove fossi, di cosa avessi fatto e di cosa stesse succedendo. Mia madre, mia sorella, Jace, tutti con sguardi di odio.

Perché io? Perché non qualche altra persona? 

La vita mia, stata negata fin da sempre, ora la sento sgorgare via. Se solo potessi ritornare indietro, se solo potessi non aver fatto tutto quel male, se solo non fossi stato io. 

Forse, nel profondo, c'è sempre stata una parte buona in me, prima di essere coperta dalla cattiveria di mio padre, del mondo e del mio sangue. 

Misericordia.

Nessuno avrebbe avuto misericordia di me, nessuno mai m'avrebbe pianto. Che senso ha vivere se nessuno ti ricorderà in maniera positiva?

E, forse, guardando negli occhi di mia madre, si percepisce tristezza, benevolenza e rimpianto, per il suo figlio, quello che ora ha davanti gli occhi. Inoltre, si percepisce anche astio e odio, per quel Jonathan con il sangue demoniaco. 

Quella parte di me era andata via, lasciando posto a quella che non sarebbe mai vissuta, a quella di una persona che sarebbe stata buona, che avrebbe amato e protetto la propria sorella, che avrebbe dato conforto alla propria madre. Ma, quella vita non fu fatta per me, la mia vita fu fatta per uccidere, odiare, e in piccola parte, amare con disprezzo. 

Ora entrambe le due vite, stavano andando via, e bisognava salutare le uniche persone che, avessi mai amato. 

Mia sorella Clarissa, mio fratello Jace, mia madre, la mia vera madre. 

Addio, addio. 

Vedo una luce, una luce celestiale. 

La mia vita non è stata del tutto perduta, è stata perdonata. 

 

 

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Aiuto, Jonathan è sempre stato il mio personaggio preferito, e con questo piccolo racconto ho voluto raccontare il suo punto di vista, della sua morte. 

Spero sia piaciuto. (Almeno un pochiino) 

Vi saluto, xoxo. 

Spero in un piccolo commento cari Shadowhunters