Fumetti/Cartoni americani > Spider Man
Ricorda la storia  |      
Autore: Farkas    22/03/2015    5 recensioni
Storia ambientata nella miniserie del 2002 "la malvagità degli uomini" scritta da Kevin Smith (chi non la conoscesse non si preoccupi : la trama è riassunta nella fic), mostra un momento in cui la Gatta Nera e l'Uomo Ragno si confessano i fantasmi del loro passato.
Perchè entrambi hanno avuto momenti dolorosi e possono capirsi.
Dedicata a tutti coloro che amano questa coppia.
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Felicia Hardy, Peter Parker
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Tematiche delicate
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
CONFESSIONI
 
Le persone non sono sempre solo quello che appaiono.
Peter Parker, insegnante di scienze alla Midtown High School e la donna che camminava a braccetto con lui nel parco con indosso sciarpa, cappello e occhiali da sole infatti erano molto più di quello che sembravano al primo sguardo.
Peter era in realtà lo spettacolare Uomo Ragno, mentre la donna con lui era Felicia Hardy, la Gatta Nera ladra/supereroina … recentemente accusata a torto dell’omicidio del noto miliardario filantropo Garrison Klum (ed anche lui era stato molto più di quello che appariva in vita, dato che possedeva poteri di teletrasporto, ed era un signore della droga).
I due ex-amanti si erano ritrovati a indagare insieme su di lui, avevano scoperto cose a dir poco atroci e Felicia aveva rischiato di essere violentata da Garrison che aveva poi trovato la morte per mano del fratello Francis, che si era così vendicato di una vita di violenze e infelicità.
Successivamente Francis aveva fatto fuggire Felicia di prigione, ma alla fine la Gatta Nera, non era riuscito a convincerlo a costituirsi e lui era fuggito, dopo un breve scontro con Spider Man.
-Peter credo sia arrivato il momento che ti racconti una cosa. Una cosa che mi è successa quando ero all’università-.
Un po’ sorpreso l’uomo la fissò:- Cosa?-
-Be' sai che sono diventata la Gatta Nera perché volevo imitare mio padre no?-
-Certo- rispose il supereroe.
-Questa è solo una delle ragioni- sospirò Felicia. – Vedi quand’ero all’università, durante una festa subii le … le avance … di un ragazzo ubriaco. A togliermelo di torno fu un altro studente di nome Ryan. Dopo io ci feci amicizia e poi ci mettemmo insieme … finché non scoprii che non era affatto meglio dell’ubriaco. Una sera eravamo insieme nella sua stanza e io volevo andarmene perché il giorno dopo avevo un esame di filosofia, ma lui aveva altre idee. Voleva portare la nostra relazione al livello successivo e il fatto che io invece non volessi non gli importò affatto.-
- Mi stai dicendo che quello ti ha … violentata?- mormorò Peter
Il silenzio della donna che gli camminava a fianco fu più eloquente di mille parole per Peter Parker.
-E dopo che hai fatto? Lo avrai almeno denunciato spero!- esclamò rabbioso l’eroe
-No- sospirò la ladra.- Mi vergognavo troppo per dirlo a qualcuno. Decisi di risolvere la cosa da sola … mi addestrai seguendo i metodi di mio padre. Ryan mi aveva sottratto la dignità e il senso dell’ io e IO gli avrei sottratto la vita.
Peter fissò l’amica: capiva benissimo il suo desiderio di vendetta, ma uccidere un’altra persona era comunque un crimine atroce, qualcosa che lacerava l'anima.
-E lo hai ucciso?- sussurrò.
Felicia gli rivolse un sorriso triste: - No. Non ne ho avuto l’occasione: il giorno in cui avrei voluto agire lui è morto in un incidente d'auto-.
-Meglio così: saresti riuscita solo a rovinarti a vita. Quello schifoso ti aveva già fatto abbastanza, non meritava che tu diventassi un’assassina per lui. Sei migliore di questo.-
La giovane Hardy annuì e i due camminarono in silenzio per un po’ fino a quando Felicia non domandò: - Già che siamo in argomento perché sei stato così violento con Francis? Non ti ho mai visto così … sei arrivato a un passo dall’ucciderlo.-
Peter si irrigidì di colpo e la Gatta Nera si affrettò ad aggiungere: - Se non vuoi dirmelo non fa niente.-
-No, non è questo - borbottò il Ragno.- E' solo che è una storia lunga.-
-Non abbiamo impegni.-
L’uomo sospirò:- Be' prima di tutto ero molto preoccupato per te … e vederti sul ponte Queensboro, mi ha riportato alla mente brutti ricordi.- Vedendo l’espressione perplessa dell’amica Peter aggiunse: -Sai credo sia il momento che anch’io ti racconti qualcosa che mi è successo all’università. Il mio primo vero amore è stata Gwen Stacy e l’ho incontrata lì. Quando ci siamo messi insieme credevo sarebbe stato per sempre … ma mi sbagliavo di grosso-.
Il rimpianto nella voce di Peter era tale che Felicia provò una punta di gelosia, ma non proferì parola “In fin dei conti gliel’ho chiesto io” si disse.
-Forse avrei dovuto capire che non era destino alla morte del padre di Gwen il capitano George Stacy- continuò Peter. – Perse la vita mentre combattevo il Dottor Octopus e Gwen diede la colpa della sua morte a Spider Man. Inutile dire che la cosa mise un muro fra noi-.
-Quindi sapeva che tu … -.
-No- sospirò Peter.- Non gliel’ho mai detto, ma forse avrei dovuto. Anche se lei non sapeva nulla però non era facile essere il suo ragazzo sapendo quanto odiava il mio alter-ego; alla fine però le cose tra noi si sistemarono. Ero felice – qui il ragazzo fece un sorriso amaro. -Buffo come il mondo di una persona possa essere distrutto in pochi attimi, no ? Ero felice, poi arrivò Green Goblin. Osborn la rapì e la portò sul ponte George Washington e quando arrivai, buttò giù Gwen. Cercai di salvarla con una ragnatela, ma fermai troppo bruscamente la caduta e … e le si spezzò il collo.-
Sapendo che le parole non sarebbero servite a nulla, l’albina strinse con forza il braccio dell’ex-fidanzato, che sentendosi confortato aggiunse- Non sei stata la sola sul punto di uccidere Felicia. Sono arrivato a un passo dall’ammazzare Norman e pur con tutto quello che mi ha fatto dopo aver ucciso Gwen sono contento di non aver varcato quel confine, altrimenti non sarei migliore di lui.-
La Gatta scosse il capo: - Saresti migliore di Osborn, a prescindere Peter. Ricordatelo sempre.-
Lusingato l’ex fotografo aggiunse:- Ora capisci perché ho trattato in quel modo Klum? Quando ti ho vista su quel ponte, mi è balenata di fronte la scena della morte di Gwen e … e ho già perso troppe persone che amavo. Non potrei sopportare di perdere anche te. –
Dopo l’ultima parte della frase Felicia si sentì pervadere da un gradevole calore, mentre Peter si sorprese sollevato dall’aver parlato di quella vecchia storia.
-Grazie per la chiacchierata- dissero di colpo i due all’unisono.
 E sempre all’unisono ridacchiarono felici di non essere più soli.
 
-----------------------------------------------------------------------------------------
Anche i supereroi hanno bisogno d’amore.
A volte lo trovano con una persona normale.
A volte lo trovano con un altro supereroe.
Altre volte ancora lo trovano con un supercriminale e allora cercano di convincerlo a cambiare bandiera.
E questi ultimi sono davvero superamori.
 
 
ANGOLO DELL’AUTORE
Be' era da una vita che volevo scrivere qualcosa in questa sezione e finalmente l’ho fatto.
Il rapporto di amicizia/amore tra l’Uomo Ragno e la Gatta Nera, mi è sempre piaciuto molto e mi dispiace che Doc Ock l’abbia rovinato.
Comunque questa storia è ambientata nella Saga “L’uomo Ragno e la Gatta Nera in: la malvagità degli uomini” che si svolge prima di “Civil War” e “Soltanto un altro giorno”; se vi capita l’opportunità leggetela perché vi assicuro merita tantissimo.
Che altro posso dire? Spero recensirete in tanti: accetto anche critiche purché costruttive.
Auuuuuuuuuuuu dal vostro amichevole Farkas di quartiere!
  
Leggi le 5 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni americani > Spider Man / Vai alla pagina dell'autore: Farkas