La luce invase la stanza, penetrando attraverso il vetro della finestra. Una sagoma sotto le coperte si mosse, emettendo un grugnito di disappunto. Da quelle coperte ne uscì Mike Shinoda, ancora addormentato, completamente nudo e spettinato. La notte prima si era sfogato rovistando tra giornaletti porno e certi video che gli aveva passato Joe Hahn, suo grande amico. Un residuo dello sfogo di Mike era ancora visibile tra le coperte color blu marino. Sbuffando, il moro decise che se ne sarebbe occupato più tardi. Erano le 6:52 pm, Mike si era addormentato quello stesso pomeriggio, non avendo dormito per la notte precedente. Quella sera avrebbe dovuto esserci la festa per il compleanno di Joe, ovviamente festeggiata a casa sua; argomento della serata: donnine. Gli amici Brad Delson e Rob Bourdon rimasero un po' spiazzati quando seppero della cosa, Dave Farrell iniziò a saltare di gioia e infine Chester Bennington si dimostrò alquanto allettato all'idea.
Ultimamente Mike quando faceva le sue cose (nel senso di masturbarsi), si accorse che in testa gli balzava l'immagine di Chester avvinghiato a lui e questa cosa non gli piaceva per niente. Temeva di poter essere omosessuale, anche se non sarebbe stato un gran problema. C'era sempre stata attrazione fisica tra i due, e entrambi pensarono di poterla soffocare pian piano a forza di abbracci e buffetti sulla testa.
No, sbagliato, cari vocalist dei Linkin Park, così aumenta soltanto.
E in effetti Mike si rivelò piuttosto spaventato all'idea di passare una notte in mezzo a tanta gente, arrapato e con Chester lì intorno. Poteva accadere qualcosa che avrebbe mandato in crisi la loro amicizia, o ancora peggio, distruggerla...o magari chissà...
Preso da questi pensieri alquanto filosofici, Mike scosse la testa, quasi a volersi dire "sei un idiota, sei un idiota" , si rivestì in un lampo e uscì di corsa fuori dall'appartamento, diretto a casa di Joe per il "rinfresco".