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Autore: andrea_98    23/03/2015    1 recensioni
La mia vita con te [ Nico's POV ] - Capitolo aggiuntivo.
I pani che facciamo non sempre hanno il lieto fine che ci aspettiamo, ma la colpa è del percorso che intraprendiamo per raggiungere il nostro fine e, fidatevi, nel percorso si fanno incontri davvero inaspettati ...
*Ad un certo punto, nel reparto dolci, sentii Bianca sussultare e un AHIA! di un bambino o bambina.
Ci girammo tutti a guardare: un bambino si massaggiava la fronte che aveva sbattuto molto probabilmente alla gamba di Bianca. Avrà avuto tre anni o giù di lì, ma aveva un non so che di famigliare.
Bianca, Hazel e Piper spalancarono gli occhi sorprese, come se un bambino che corre in un supermercato fosse impossibile … bah!*
Genere: Demenziale, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Jason Grace, Nico di Angelo, Sorpresa
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'La mia vita con te'
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Questo capitolo è un’aggiunta alla storia “La mia vita con te”.
Leggere la storia non è strettamente necessario, ma sarebbe utile per comprendere la trama completamente.
Questo capitolo è stato semplicemente un mio capriccio, ma mi sono sentita in dovere di pubblicarlo.
     
andrea_98
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2949983&i=1
Nico
Avevo più mal di testa che altro, ormai. Dopo essere andati a trovare  Thalia, Luke e la piccola Zoe , io,Jason, Piper e le mie sorelle eravamo andati nel centro commerciale vicino casa di Thalia per fare un po’ di spesa, dato che non avevamo niente di commestibile in frigo … la nostra cara “nonnina” (la madre della nuova compagna di nostro padre) era venuta a vivere con noi da due mesi circa, e da allora nutre me e Hazel di qualsiasi tipo di cereale, e non avevo più le forze di fare niente. L’unico modo che avevamo per ingerire cibo che non ci accumunasse alle galline era quello di andare a fare della spesa decente da qualche parte e andare a pranzo nel nuovo appartamento di Bianca.
La invidiavo da morire! Si era laureata due anni prima in lingue e ora lavorava come hostess, traduttrice … e altre cento cose che le avrebbero dato uno stipendio sicuro per una vita intera, sicuramente più di quanto un futuro laureato in patologia come me potesse guadagnare nei prossimi  cinque anni. E con quei soldi si era comprata ( non affittato … comprato … capite?!)  un appartamento fighissimo a Brooklyn. Will mi dice che appena mi laureerò anche io troveremo un appartamento tutto nostro dove andare a vivere insieme e mangiare hamburger fino a scoppiare … ma con i tempi che ci stavamo mettendo per concludere gli studi di medicina, tanto vale assicurarci subito una camera doppia all’ospizio!
Sta di fatto che ogni volta che potevamo (anche quando Bianca era in viaggio, con la scusa che “ le puliamo un po’ la casa, altrimenti ci sarà molta polvere!” o “… le piante … sai …”) ci ficcavamo in casa sua e mangiavamo da re!
- I cereali sono CIBO SANO! Fanno bene al metabolismo e inoltre … - Piper e la sua solita solfa …  - … e non uccidono nessuno! Lo sappiamo Piper , ma non mangerò mai cibo per pennuti come te!-  dissi mentre prendevo 2 kg di bistecche e le mettevo nella busta.
Jason se la rideva di gusto mentre Piper aveva la faccia di chi avrebbe voluto prendere a schiaffi qualcuno, e non volevo essere nei panni di mio cugino …  Bianca e Hazel sorrisero e sviarono il discorso su quali tipi di patatine fritte prendere.
Ad un certo punto, nel reparto dolci, sentii Bianca sussultare e un AHIA! di un bambino o bambina.
Ci girammo tutti a guardare: un bambino si massaggiava la fronte che aveva sbattuto molto probabilmente alla gamba di Bianca. Avrà avuto tre anni o giù di lì, ma aveva un non so che di famigliare.
Bianca, Hazel e Piper spalancarono gli occhi sorprese, come se un bambino che corre in un supermercato fosse impossibile … bah!
Visto che quelle tre non si muovevano ci avvicinammo io e Jason.
Mio cugino, con tutta la delicatezza possibile, lo rimise in piedi e gli chiese : - Piccolo, ti sei fatto male?-  
il piccolo aveva gli occhi chiusi e un’ espressione tra il sofferente e il pensieroso che mi era già presente, ma non so per quale motivo.
Socchiuse gli occhi leggermente e fece scosse leggermente la testa, poi sollevo lo sguardo su di noi e … per Bacco! Adesso capivo perché mi era tanto familiare, quel bambino era identico a Percy ! mi girai verso Jason e anche lui doveva pensarla così perché mi guardò con una faccia sbalordita.
Sorridemmo entrambi per quel caso. - Visto somiglia a … - iniziai io e Jason continuò – Percy! … sarà un figlio che ci ha nascosto?- ridemmo entrambi per la battuta sussurrata.
Poi chiesi al bambino - Come ti … - non riuscii a finire la domanda perché, quando  il tipetto sposto lo sguardo sulle tre ragazze si aprì in un sorriso radioso e gridò : - Ianca! Hael! Pier!- e corse, un po’ a fatica, ad abbracciare le gambe di Hazel.
Io e Jason rimanemmo di sasso. Intanto Hazel prese in braccio il mini-Percy e gli disse – Ehi Kyle, dai ti riporto dalla mamma … - no, fermi un momento …
- Lo conoscete?- domandò Jason con un sopracciglio alzato. – Emm … -  Piper e Bianca sembravano imbarazzate , e non ne capivo il perché.
Il motivo iniziò a diventare più chiaro quando Annabeth sbucò dall’inizio del corridoio e Kyle (come avevo capito si chiamasse il bambino) le disse : -  ‘amma! Guadda ! – disse sporgendosi verso di lei. Annabeth si sporse automaticamente per prenderlo in braccio e il bambino, appena si trovò tra le braccia della bionda, le diede un sonoro bacio sulla guancia :- ‘cusa te tono ‘cappato … volevo i biccotti … - e sporse il labbruccio e … cavolo era proprio un                 mini-Percy !
- Annabeth! Non eri a San Francisco?! – chiese Jason – E lui è … ?-  Annabeth divenne tutta rossa e notai che Kyle aveva il suo stesso modo di sorridere e le stesse poche lentiggini sul naso …
Quel bambino avrà avuto poco più di Zoe … e, facendo un po’ di conti … prendendo atto del racconto della notte di Percy del matrimonio di Thalia … - Cazzo Annabeth !-  fu Jason a esternare il mio pensiero.
- Non ti dicono le palolacce! -  lo riprese il nostro nuovo nipotino (da quanto avevamo capito). A quel punto Piper prese Kyle dalle braccia di Annabeth e gli disse – Ora ti porto a vedere un po’ di giocattoli, così mi dici quale vorresti per il tuo compleanno, dai -. Ovviamente il piccolo non se lo fece ripetere due volte.
Mi voltai verso Annabeth che aveva tutta l’aria di voler seguire Piper e Kyle, ma io la bloccai dicendo – Ti somiglia, sai? Ma ti dico la verità, somiglia più a qualcun’alto … tipo … non so … Percy?! -  lei si morse il labbro e guardò Hazel e Bianca per cercare aiuto, credo.
Anche io e Jason ci voltammo verso di loro e le due, prima rimasero spiazzate e poi si finsero sorprese :- No, … ma che dici … ?!- , - Ve lo siete immaginato … pff! -.
- Ci prendete per scemi?! Credete che non siamo capaci ad arrivarci da soli?Perché non ci avete detto di Kyle! Lo sapevate tutti? Perché Percy … - mi bloccai, fermato da un pensiero che, speravo, fosse poi smentito. Guardai Jason e lui sembrava confuso. Continuai - … Percy lo sa, vero?- ma nessuno mi smentì. Jason si mise le mani nei capelli e si voltò verso Annabeth : - Ora ci spieghi che sta succedendo!-
Lei sembrava spaesata, come se quello che fosse successo non era possibile.
- Io … credo … - si bloccò, confusa.
-Parla!- gridai io.
- Nico! -  dissero all’unisono le mie sorelle – Non gridatele contro – continuò categorica Bianca.
- No, hanno ragione. Devo delle spiegazioni … a questo punto – disse Annabeth , che si era appena ripresa dallo shock. Aveva un colorito pericolosamente pallido.
Mi preoccupai – Annabeth, sediamoci da qualche parte. Non sembri in forma … - dissi cercando di essere comprensivo, ma data la situazione …
- Dove possiamo … ? – iniziò a chiedere Jason, ma Bianca lo fermò subito : -C’è un bar qui di fronte. Andiamo lì –
Annuimmo tutti e tre.
Intanto Piper tornò con Kyle che teneva in mano un pupazzetto di un delfino tutto blu. Tale padre …
- ‘amma guadda che bello! – gridò Kyle stringendo il suo nuovo pupazzetto.
Dovevo ammettere che era una gioia per gli occhi : era tutto suo padre, ma le lentiggini e il fatto che aveva 3 anni lo rendevano molto più carino e coccoloso (oddio avevo davvero pensato di definire un bambino “coccoloso”?! stavo dando i numeri …).
Mi veniva voglia di prenderlo in braccio e dargli da mangiare tutti gli Happy Meal che potevo …
- Si tesoro, è bellissimo- disse Annabeth sorridendo al bambino prendendo lo dalle braccia di Piper – Ora noi andiamo alla cassa a pagare e poi ci vediamo fuori dal negozio, ok?-
Disse Annabeth  sorridendo come se fosse una cosa bella, spostando lo sguardo da noi a Kyle, che era distratto dal suo giocattolo. A quel punto girò i tacchi e si incamminò lungo il corridoio, seguita da Piper.
Mi girai verso Bianca e Hazel : -Aspetterò le spiegazioni di Annabeth, ma anche voi ce ne dovete … - dissi un po’ arrabbiato. Anche Jason sembrava contrariato.
- Jason,Nico … non arrabbiatevi con noi prima del tempo- ci implorò Hazel.
- Ma perché non ce l’avete detto?!- chiese Jason. A rispondere fu Bianca :- Questo ve lo deve spiegare Annabeth … non spetta a noi!-
- Allora finiamo a fare la spesa e raggiungiamo Piper e Annabeth … voglio sentire la sua spiegazione-.


Fuori dal negozio trovammo Annabeth e Piper sedute su una panchina.
Annabeth sembrava abbastanza scossa, ma cercava di non darlo a vedere : inspirava ed espirava più velocemente del normale, stringeva il pupazzetto blu compulsivamente.
-Ehi ! – disse Piper appena fummo davanti a loro.
- Ehi … dov’è Kyle?- chiese Hazel.
-Lo abbiamo portato a quel parco giochi del centro commerciale. Per un po’ starà tranquillo.- rispose Piper. Annabeth sembrava ancora più terrorizzata. Forse era la prima volta che lo lasciava da solo in un centro commerciale …
- Ci devi un po’ di spiegazioni- dissi subito, ma Jason mi posò una mano sulla spalla -Forse qui non è il caso … - mi disse stringendomi la spalla, e indicò il bar quasi vuoto lì vicino.
-Al bar va benissimo – constatai.
Ci sedemmo ad un tavolino appartato e, senza aspettare incitazioni, Annabeth cominciò a parlare della sua storia.
Avevo visto Percy abbattuto per tutta la situazione che si era creata con Annabeth dal matrimonio di nostra cugina … ma lei … era completamente distrutta!
Dopo che ci aveva raccontato dell’ultimo incontro con Percy, al bar, avrei voluto prenderlo a pugni.
Vedevo che quelle parole l’avevano ferita e che teneva talmente tanto a Kyle e a Percy, da preferire di non raccontare niente a nessuno, piuttosto che mettere odio, anche se non ne capivo il motivo.
Percy non era il tipo che scappava dalle sue responsabilità, e non avrebbe odiato Kyle sicuramente, con quel faccino nessuno l’avrebbe potuto odiare …
- Non pensate che sia stato facile per me … non dire niente a Percy è stata una delle cose più dolorose da fare. E in questi anni solo Dio sa quanto avrei voluto chiamarlo per dirgli tutto … per dirgli che non penso a lui come un errore, che Kyle è la cosa migliore che mi sia capitata, e che … sono felice che lui ora si diverte e che, più in là, si farà una famiglia che ama- capivo che stava trattenendo le lacrime.
Guardai verso Jason : anche lui sembrava coinvolto nella sua storia. Annabeth aveva rinunciato a molto per amore di Kyle e di Percy, perché, si capiva, amava ancora Percy.
Pensai ad una chiamata di Percy che c’era stata subito dopo la sua patenza: dopo aver parlato del più e del meno arrivai all’argomento tabù …

- Percy … volevi sapere di Annabeth? – chiesi, sapendo che voleva solo parlare di quello. Dopo un’ attimo di silenzio mi disse : - NO!- neanche fosse stato un “no” deciso …
-Oh, si che vuoi … -
-No, è un capitolo chiuso!-
-No che non lo è!- lui sbuffò rumorosamente
-Ho sbagliato a dirle quelle cose?-
-Dipende da te … se lo pensavi veramente hai fatto la cosa giusta, ma se non lo pensavi … l’avrai fatta solo soffrire-
- Io non … - non riusciva a parlare. Soffriva anche lui.
-Lei è un capitolo chiuso. Mi ha lasciato. Mi odia. Ha voluto farmi soffrire un’ultima volta. Se lei è felice così, non posso che essere felice per lei- che cretino …
-Non dire così, secondo me anche lei ci sta male … -
-Non darmi false speranze … oggi mi voglio solo divertire. Mi sono laureato e voglio godermi questo momento-
Doveva ancora sbollire, quindi lo lasciai stare. Sentii la voce di una ragazza dire il suo nome ridendo. Appena laureati si staranno divertendo molto …
- Stai festeggiando?-
-Si, e non voglio pensare al passato e deprimermi ancora di più …
-Non la dimenticherai così sai?-
Ci fu un attimo di silenzio
- Salutami tutti-
Sospirai rassegnato  -Lo farò- e riattaccò.
Non mi aveva convinto.


E non mi avrebbe convinto mai.
Guardai Annabeth, che torturava il delfino. Non le avrei raccontato di quella telefonata. Non ero sicuro dei sentimenti di Percy , se fossero cambiati,e non volevo renderla ancora più triste.
- Annabeth … io non so che dire … -
Lei ci guardò implorante – Non ditelo a Percy, ok? Promettetemi di non dirgli niente! Probabilmente si sarà dimenticato di me, avrà altri bisogni, un’altra ragazza … e se tornerà a New York ci saranno grandi possibilità che io non sarò qui. Non serve far soffrire tutti … -
-Ti rendi conto che in questo modo tu soffri più di quanto soffrirebbero Percy e Kyle?- disse Jason torturandosi gli occhiali.
-Jason ha ragione. Crescerai un figlio da sola e ora ci dici anche che vuoi trasferirti. Quando Kyle sarà più grande capirà e farà domande. Che farai in quel momento?- dissi io.
-Noi non siamo d’accordo con questa storia del trasferimento. Glielo abbiamo detto noi, Thalia, Luke, Clarisse, Grover, Silena … ma non ci ascolta … - disse sospirando Bianca.
-Non importa quanto soffrirò io … Kyle deve essere felice e sereno. Qui a New York ci sono troppe cose di Percy … e il nostro incontro ne è la prova! Quando chiede del padre gli dico sempre che non c’è ma gli vuole bene. Quando sarà più grande, forse gli spiegherò la situazione sperando che capisca … ma ora non ci voglio pensare. Preferisco che lo pensi più come ad un supereroe che ci ha lasciato per salvare il mondo, piuttosto che come un uomo a cui sua madre ha mentito … più tardi è meglio è- si asciugò una lacrima che era uscita.
A quel punto Jason si alzò e l’abbracciò :- Scusa se ci stavamo arrabbiando … non ci sto capendo niente, e l’istinto di dirlo a Percy è forte …-
- NO!- disse Annabeth categorica, senza lasciarlo finire di parlare.
- … ma non lo faremo, vero?- disse guardando verso di me.
Perché Jason ha abbracciato Annabeth?! Certo anche in me era nato l’istinto di proteggere lei e quel bambino con gli occhi verdi e le lentiggini, ma mi stavo contenendo, anche per rispetto di Percy. Lui non lo avrebbe mai conosciuto.
Ma Jason sembrava così scosso da quella storia. Era davvero intenzionato ad appoggiare Annabeth che non mi sembrava più lui, e ora guardava me quasi minaccioso. Non lo stavo capendo.
-Ci stai chiedendo di nascondere a nostro cugino suo figlio. È molto, lo sai?- dissi con aria cupa.
-Nico … te lo chiedo con il cuore in mano. Ho fatto di tutto per dare a Kyle una vita serena, e credo di riuscirci. Se lo dici a Percy … - non finì la frase, perché iniziarono a scenderle le lacrime dagli occhi.
- Non voglio che ci odi. Tutto qui- disse alla fine.
-Tu non lo sai … - cercai di farla ragionare.
- Invece si! Lo so e basta- disse convinta.
-Basta Nico!- mi disse Piper, vedendo che stavo per ribattere. Mi morsi il labbro per trattenermi. Guardai le mie sorelle e mio cugino : - Ma voi non vi sentite un po’ in colpa? Insomma … Percy è nostro cugino?! La nostra famiglia! Pensate anche a Sally, Paul e Tyson. Credete davvero che Percy possa accettare tutto questo?-
- No, se Percy  non lo viene a sapere- disse Bianca cercando di assumere un tono ragionevole.
Poi parlò Hazel :- Certo che mi sento in colpa Nico! Credi veramente che, certe volte guardando Kyle,non rivedo Percy nelle foto di famiglia che giocava con noi. Ho pensato mille volte che se zia Sally venisse a sapere qualcosa ci avrebbe strangolato senza mezzi termini! Lo sanno che per me Kyle sarebbe la gioia di Percy,se sapesse … ma è anche vero che non ne siamo sicuri! Annabeth vuole solo proteggere Kyle dal dolore della distanza. Mi ha convinto con la storia di una famiglia che Percy desidera. È coraggioso da parte sua. Cerca di proteggere entrambi. Riconoscile questo, Nico -  Hazel mi guardava  implorante e, non vedendomi del tutto convinto abbassò le spalle e sbuffò.
- È  difficile da pensare, lo so. Ma … - stava dicendo Bianca, ma si fermò per un momento lanciando un’occhiata ad Annabeth  che guardava il dispenser dei fazzoletti, come se potesse salvarla - … hai sentito Percy? In Australia sta benissimo! Ha un lavoro, una casa … -
-E anche una ragazza- disse Annabeth senza spostare lo sguardo. Poi lasciò continuare Bianca.
- Il punto è che Annabeth ha le sue ragioni per tenere Kyle nascosto a Percy, e noi non siamo nessuno per decidere per suo figlio. Anche se Kyle … non avrà una figura paterna, so che non gli mancherà, perché Annabeth è fantastica e non lo permetterà!-
-Siamo i suoi cugini … - dissi di nuovo.
- E siamo anche gli zii di Kyle … e come suo zio sono convinto dico che dobbiamo rispettare le decisioni di Annabeth. Ora dirlo a Percy non sarebbe giusto. Lasciamo che ognuno viva la sua vita- disse Jason. Certamente da lui non me lo aspettavo : era sempre stato un ragazzo ligio alle regole, uno che metteva il rispetto prima di qualsiasi cosa, insieme alla famiglia … e ora questo!
Guardai Annabeth che ora stava strappando un fazzoletto in tanti piccoli pezzettini  e la preoccupazione negli occhi.
Iniziai a capire Jason.
Non era una cosa che avrei fatto normalmente,ma qualcosa mi spinse : presi le mani di Annabeth tra le mie, e le dissi : - Sappi che non sono convinto di … tutto questo. Ma, come zio di Kyle, farò tutto il possibile per renderlo felice e non fargli sentire nessuna mancanza. E ti aiuterò. Anche se lui non lo sa … comunque lo devo a Percy. Se lui non conoscerà suo figlio, almeno Kyle sarà felice. Te lo prometto.- e ne ero totalmente convinto.
Annabeth alzò lo sguardo e fissò i suoi occhi, colmi di lacrime, nei miei : - D .. davvero?-
- Fosse l’ultima cosa che faccio.- lei mi sorrise e qualche lacrima fuggì, rigandole le guance un po’ incavate, da quelle che ricordavo. Spostava lo sguardo da me a Jason: - Non so come ringraziarvi … io … vi sarò grata per tutta la vita … - disse asciugandosi le guance.
- Beh ,innanzi tutto,dobbiamo fare la cosa più importante … - disse Jason con una faccia davvero troppo seria, anche per lui.
- E sarebbe?- chiese Piper un po’ turbata.
- Far conoscere a Kyle gli zii Jason e Nico. J&N: pronti a comprargli tutti i gelati blu del mondo!-
- Che razza di idiota … -






Angolo autrice : Salve a tutti! J
Questo era quel capitolo aggiuntivo che avevo citato nella pubblicazione del Capitolo 8.
Nico è un personaggio che adoro! E scrivere la storia dal suo punto di vista mi è piaciuto un sacco!!! Spero che sia piaciuto e che chi non abbia letto “La mia vita con te” magari si appassioni … volevo ringraziare anche tutti quelli che seguono la storia e che lasciano dei commenti che mi rallegrano sempre!! :D  
Con questo capitolo volevo far capire il perché i cugini non hanno detto niente a Percy e che Annabeth ne ha passate davvero tante e, anche se appare un pochino insicura e chiusa, piano piano si riprenderà e allora la sua storia continuerà …
Si ricorda che i commenti sono sempre graditi.
Un bacio! :*
   
 
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