Eclipse

Lories Week 2015
Day #2

 
 
Se pensi a qualcosa di luminoso nel cielo, a cosa pensi?
Scommetto che molti di voi hanno pensato al Sole e che ora, dopo questa frase, qualcuno stiano pensando che è l’unica cosa luminosa nel cielo. No, ricordatevi della Luna e delle Stelle, anche loro sono luminosi, ma il Sole è un prepotente. Il Sole si è proclamato signore del giorno e con la sua forte luce impedisce agli altri corpi di farsi vedere durante il giorno e così la Luna e le Stelle possono mostrarsi solo la notte quando il Sole, stanco, si ritira per riposare.
Leo non si era mai sentito solo, mai nei suoi millenni di vita, né aveva mai pensato potesse esserci qualcun altro nel Cielo oltre a lui.
Era amato dagli esseri umani e dagli altri esseri viventi, lui che portava il caldo e la bella stagione, la luce.
Il Sole era atteso da tutti gli esseri umani per programmare un bel week end con la famiglia, per riprendersi dopo una settimana di pioggia, per poter uscire con gli amici. Cosa gli poteva mancare?
 
Era una mattina autunnale quando Leo la vide per la prima volta. Era girata di schiena e le sue vesti candide emanavano una debole luce pallida. Non l’aveva mai vista prima, quella giovane donna che se ne stava andando mentre lui si alzava nel cielo.
«Ehi!» ma lei se n’era già andata.
Da quella mattina Leo si alzava ogni volta cercando quella debole luce ogni volta. La osservava che si andava a riposare per la nottata appena trascorsa. Nel più totale silenzio spariva dalla vista del Sole che la osservava rapito, senza avere il coraggio di rompere quella magia e chiederle chi fosse.
Studiandola da lontano però, si accorse che ogni giorno che passava, la ragazza era ogni volta voltata di anche poco verso di lui finché, un giorno, la ragazza dai morbidi capelli rosa non ricambiò lo sguardo che gli donava il Sole.
I due astri si guardarono in silenzio e, quando lei fece per andarsene, Leo sussultò «Aspetta! Chi sei?» domandò dopo tante mattine passate a spiarla. La distanza tra loro era ancora abissale, entrambi agli estremi del cielo, opposti. La ragazza si voltò verso di lui e, timidamente, sussurrò «I-Io sono la Luna, Sole»
«La Luna…» ripeté Leo, osservando la bellezza di quelle candide gote di lei arrossarsi per gli occhi del Sole puntati contro «Non ti ho mai vista…»
«Io sono sempre stata qui, ma la tua luce, così forte, mi ha sempre impedito di farmi notare… Ci riesco solo quando ti ritiri, la notte…»
Leo non rispose a quella rivelazione e la osservò, facendo un passo in avanti per avvicinarlesi, ma la Luna indietreggiò «Il mio tempo nel Cielo è finito, goditi la bellezza che ha da offrire il Giorno…» mormorò voltandosi e sparendo.
 
Gli incontri tra il Sole e la Luna si fecero sempre più frequenti e i loro scambi di battute mattutine divennero una piacevole routine. Erano due astri così diversi eppure condividevano l’invidia per ciò che non avevano.
 
«Mi piacerebbe vedere la notte»
«Durante la notte non si vede molto, non sono in grado di illuminare tanto quanto fai tu…»
«Cosa succede durante la notte, Aries?»
«Durante la notte la gente vive i suoi sogni d’amore, esce con gli amici a divertirsi rallegrando con le loro voci il silenzio del buio… La gente esce a osservare le Stelle e la Luna e gli artisti dedicano a noi padroni della notte la loro arte…»
 
Il Sole invidiava la possibilità della Luna di essere ammirata in tutta la sua bellezza…
 
«Perché tieni lo guardo chino, invece di guardarmi?»
«A nessuno è permesso guardare il Sole direttamente, tanto che gli umani possono rimetterci la vista… Non mi sento all’altezza, non vorrei mancarti di rispetto incrociando il tuo sguardo…»
«Aries io ti guardo da molto tempo… Voglio che tu faccia lo stesso…»
E la ragazza vide gli occhi più belli che avesse mai visto. Non avrebbe mai immaginato potessero esisterne di così intensi e luminosi.
 
E la Luna invidiava la possibilità del Sole di poter vedere la bellezza del mondo sveglio…
 
«Raccontami cosa hai visto oggi, Leo» chiese Aries, mentre Leo si preparava a lasciare il suo posto alla ragazza.
«Ho visto i bambini che giocavano tra le onde del mare, lamentandosi di me se non riuscivano a prendere il pallone al volo. Ho visto donne che si coprivano con vesti leggere per non far imbrunire la loro pelle. Ho visto uomini trasportare mattoni e lamentarsi del caldo che ho donato alla terra e ho visto giovani aspettare con impazienza la notte per poter amare le loro anime gemelle…»
 
I confronti su quei due mondi così diversi li fece avvicinare sempre di più, entrambi rapiti da quel carattere così diverso da proprio… E quella che era nata come una dolce invidia, si trasformò in un amaro sentimento che gli umani tanto decantavano.
 
«Credo di aver capito perché gli umani aspettano la notte per incontrare il loro amore… Lo faccio anche io, Aries»
La ragazza si morse il labbro «Ho sperato per secoli che fosse un sentimento a senso unico, Leo… Ho sperato che questo sentimento doloroso potesse svanire come le ombre della notte al tuo risveglio…»
«Aries, voglio poterti sfiorare, abbracciare, sentirti più vicina. Non voglio avere un Cielo a dividerci»
Aries abbassò lo sguardo e si voltò, ritirandosi per lasciare il Sole al suo compito e da quella volta la Luna e il Sole non si parlarono più fino a quel primo evento...
 
Il Sole e la Luna non avevano molte occasioni di potersi avvicinare, ma quel 20 marzo era una di quelle occasioni. E mentre sulla Terra le genti si meravigliavano e organizzavano per poter osservare al meglio quello spettacolo che la natura offriva, la Luna e il Sole potevano finalmente riabbracciarsi e vivere appieno, anche se per poche ore, l’amore che alimentava i loro cuori.
 
«Aries…» sussurrò Leo, cingendo i fianchi alla donna una volta che le si era avvicinata abbastanza. La Luna, benché imbarazzata, sorrise e cinse il collo del Sole, nascondendo il volto arrossato contro di lui «Mi sei mancato così tanto, Leo…»
«Ora, finalmente, siamo insieme…» mormorò il Sole sulle sue labbra, prima di unirle alle sue in un dolce bacio che nessun occhio umano poteva spiare. Un bacio che solo i due astri potevano sapere ci fosse e che gli esseri umani avrebbero scambiato per un banale evento astronomico che avviene quando un corpo celeste si interpone tra una sorgente di luce e un altro corpo.
 

 

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E benché non credo che sia il mio migliore scritto, ho voluto pubblicare sta cosuccia per partecipare alla Lories Week 2015 <3
Come potevo non farlo? I miei bimbini piccini devono essere celebrati!
E poi dovevo diffondere il verbo della Lories, magari voi non sapevate nemmeno che questa è la Lories week!
Fan della Lories? Prendete carta e penna, che è iniziata domenica!
Susu, conto su di voi <3
Un bacione <3
Cocol
 
 
P.s. http://loriesweek.tumblr.com/image/103918057230 i prompt, se vi interessano <3