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Autore: Marymansi    24/03/2015    2 recensioni
Peeta è a Capitol City a fare dei controlli e Katniss è da sola al 12.
Potrà una telefonata del suo ragazzo del pane cambiarle la giornata?
Ispirata alla canzone "Kiss the rain" di Billie Myers. Buona lettura!
Genere: Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Peeta Mellark
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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“Go outside 
Kiss the rain 
Whenever you need me 
Kiss the rain 
Whenever I'm gone too long 
If your lips feel lonely and thirsty 
Kiss the rain 
And wait for the dawn”


Peeta non è ancora tornato da Capitol City.
È andato a fare dei controlli di routine, per assicurarsi che la storia del depistaggio sia sotto controllo, ma non ha voluto che andassi con lui.
“Se dovessi scattare Katniss,rischierei di farti del male e non ho nessuna intenzione di correre questo rischio” mi ha detto qualche giorno prima di partire, e si sa il ragazzo del pane è sempre stato molto convincente.

Mi sento così sola, e vorrei tanto che lui fosse qui con me sul divano. Vorrei che fossimo abbracciati, così che il suo calore mi riscaldi e mi faccia dormire serena.
Da quando è tornato la prima volta da Capitol,dopo la fine della guerra, siamo sempre stati insieme. Certo all’inizio è stata un po’ dura perché lui aveva ancora paura di me, o meglio, di farmi del male. Col tempo però abbiamo ricominciato a stare insieme, a crescere insieme. Mi sento così persa senza di lui e sento che sto ritornando allo stato in cui ero prima che lui tornasse da me.

Non voglio tornare ad essere così, devo lottare e devo farcela anche senza Peeta. Infondo non ho mai avuto bisogno di nessuno per sopravvivere,come direbbe Gale, quindi non capisco perché ora sto regredendo e sto mandando all’aria i progressi di questi mesi.
E poi realizzo,sto regredendo perché qui con me non c’è il mio dente di leone. Colui che c’è sempre stato. Colui per il quale mi farei uccidere senza pensarci due volte. Colui che ho cercato di proteggere nella seconda arena. Colui di cui ho bisogno come l'aria.

“Io si, ho bisogno di te” gli dissi su quella spiaggia, e subito dopo lo baciai. Quel bacio che, come nella caverna, me ne ha fatto desiderare altri per spegnere quella fame impellente che cresceva dentro di me.
Sento Sae aprire la porta di casa, probabilmente sarà venuta per portarmi qualcosa da mangiare.
“Ciao Katniss, come va oggi?”mi chiede in tono cordiale.
“Al solito Sae” le rispondo io con voce bassa.
“Ragazza, dovresti alzarti da questo divano! Lo sai che tra qualche giorno tornerà il ragazzo e non sarà affatto felice di vederti lì distesa senza fare nulla lo sai!” mi rimprovera.

Lo so, so che ha ragione.  So che Peeta non mi vorrebbe mai vedere così, vorrebbe che uscissi, che prendessi aria, che scrivessi il nostro libro così quando tornerà potrà fare i disegni che mancano. Con questa nuova forza di volontà acquisita mi decido ad alzarmi, giusto in tempo per rispondere al telefono che ha iniziato a squillare.
“’Pronto?”
“Katniss, mi senti?”
È la sua voce, è Peeta. Rimango con la bocca spalancata non sapendo come reagire. Non aveva mai telefonato prima.

“Kat, ci sei?” mi chiede lui
“S..si Peeta sono qui.”rispondo io con voce imbarazzata.
“Menomale, pensavo che fossi andata a nasconderti nell’armadio di nuovo” mi dice lui con un tono leggermente divertito.
“No, sono qui traquillo!” dico io.
“Come stai Katniss?”
Cosa dovrei dirgli? Mentirgli e dirgli che sto bene, o dire la verità? Opto per la menzogna, non voglio che si preoccupi.
“Bene, sto bene. E tu? Come stai?”
“Bene anche io, gli esami di controllo sono andati bene e tra 2 massimo 3 giorni sarò a casa. Mi manchi tanto Katniss, davvero”
Arrossisco alla sua affermazione, maledetto Peeta Mellark e la sua sfacciata sincerità.
“Mi manchi anche tu Peeta” dico io con voce bassa, grazie al cielo non può vedere che sono arrossita.

“Davvero? Ti manco Kat?”
“Si Peeta” ma perché mi fa queste domande?
“Vorrei essere li con te, sul nostro divano vicino al camino. Ti accarezzerei i capelli e sono sicuro che tu ti addormenteresti subito” dice lui.
Ok, mi sto sciogliendo. Questo ragazzo sa come far imbarazzare una ragazza.
“Anche io vorrei che tu fossi qui Peeta, davvero”
“Se fossi li cosa faresti Katniss?”

Cosa significa? Come cosa farei?
“In che senso Peeta?” gli chiedo io. Dove vuole arrivare?
“Nel senso Katniss, se provassi a baciarti ricambieresti?”

Non posso credere a quello che ho sentito. Non può averlo detto.
“Katniss..” lo sento richiamarmi. “non devi rispondermi scusami sono stato inopportuno..io”

“Si Peeta, ricambierei.” Gli dico interrompendolo. E realizzo che non gli ho detto si solo per farlo felice, ma perché se lui dovesse farlo io lo ricambierei davvero.
Perché troppe volte sento quella fame di lui che mi ha accompagnata nelle arene. Troppe volte penso che vorrei riprovare il sapore delle sue labbra. Troppe volte penso che lui è stato il primo ragazzo che ho baciato, e che è sempre stato il primo in tutto. Lui c’è sempre stato solo lui.

“Allora Katniss, immagina che io sia li e che mi stia avvicinando al tuo volto, lo stai immaginando Kat?”
“Si Peeta”
“Sto per baciarti amore mio.”
“Ed io non aspetto altro Peeta.” Dico io con una voce che non sembra nemmeno la mia. In quell’istante realizzo che non voglio nessun’altro al di fuori di lui. Non avrei mai detto queste parole a Gale, no perché Peeta e solo Peeta è il mio dente di leone. Solo con lui torno a respirare e a vivere.

“Amore, qui sta piovendo, piove anche li?” mi chiede Peeta facendomi uscire dalla mia bolla in cui ci siamo solo io e lui.
“Si piove anche qui” gli rispondo io con il cuore che ancora batte a mille  per il modo in cui mi ha chiamata.
“Allora perché non fai una cosa?”
“Cosa?”
“Esci fuori ed immagina che io sia li con te, siamo tutti e due sotto la pioggia a baciarci. Fallo quando hai bisogno di me, quando sto via per molto tempo. Fallo e sarò sempre li con te Katniss,perché ti amo.”

Ho il cuore che mi batte a mille,non riesco più a muovermi e la mia capacità di formulare una sola parola è scomparsa.
“Lo farai Katniss, vero o falso?”
“Vero Peeta.” Lo farò, perché questo sarà un modo per essere più vicina a lui, anche se siamo lontani.

“Tornerò tra pochi giorni Kat, e se pioverà ancora ti bacerò sotto la pioggia. Cosi sarà tutto vero amore.”
“Va bene Peeta”
“Kat devo andare, ho uno degli ultimi controlli da fare. Cercherò di richiamarti, anche se tra pochi giorni ci rivedremo “ mi dice lui.
“Si … ehm … Okay Peeta. Ci vediamo presto.”
“Un’ultima cosa Kat”
“Dimmi”
“Tu mi ami vero o falso?”

VERO, rispondo nella mia mente senza pensarci due volte. Ma non posso, e non voglio, dirglielo a telefono.
“Ti risponderò quando tornerai Peeta. Dopo che ci saremo baciati sotto la pioggia te lo dirò te lo giuro.” Mi sorprendo anche io di questa risposta.
“Ed io non aspetto altro Katniss, ciao amore mio”

Metto giù il telefono, consapevole di ciò che devo fare.
Non prendo nemmeno la giacca ed esco fuori spedita, non piove moltissimo ma abbastanza da farmi bagnare da capo a piedi. Chiudo gli occhi e immagino Peeta, qui davanti a me bellissimo con il suo sorriso e gli occhi azzurri come il cielo di primavera. Lo guardo e lo abbraccio.
Poi le nostre fronti sono l’una contro l’altra, e lui prende ad accarezzarmi i capelli. Avvicina il suo volto al mio, e finalmente accade, ci baciamo. Ed è come tornare a vivere, come tornare ad essere quella bambina spensierata che ero prima della morte di mio padre. Perché niente è importante se sono tra le braccia di Peeta. 

Dopo quella che a me sembra un’eternità ci stacchiamo. “CHIEDIMELO PEETA” penso.
Quasi come se mi avesse sentito lui mi guarda e mi dice “Tu mi ami vero o falso?”

Io lo guardo in quegli occhi che tanto amo. Gli accarezzo la guancia e sorridendo gli dico “Vero”
Lui sembra impazzire e con un sorriso ancora più bello del precedente mi ribacia.

Apro di scatto gli occhi, mi rendo conto che ha smesso di piovere, e che un leggero tramonto sta sbucando nel cielo. Non posso fare a meno di pensare a Peeta, perché l’arancione di questo tramonto è il suo colore preferito.
Sento Sae che mi chiama, urlando.”Katniss, ragazzina torna dentro! Ti prenderai un malanno!”
Decido di obbedirle.

“Due giorni Katniss, e potrai iniziare la tua vita con Peeta Mellark.” Penso e questo pensiero mi tiene con un sorriso sulle labbra per tutto il resto delle giornate successive.





Angolo Autrice:
Salve a tutti! Spero che la mia storia vi piaccia, ma ormai sarete annoiati dal fatto che è un'altro Song-fic.Che ci posso fare sono specializzata solo in quelle ormai, ma le canzoni e la musica in generale sono sempre state la mia fonte di ispirazione primaria.
Bene non voglio dilungarmi troppo, spero che la storia vi sia piaciuta almeno un pò, e spero che mi lascerete tante recensioni sia negative che non (non sono affatto sensibile quando si tratta di scrivere quindi sfogatemi e ditemi tutto quello che volete!)
Buona lettura!

Maria
  
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