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Autore: melankholiya    25/03/2015    1 recensioni
❝Hello there, the angel from my nightmare.❞
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Un altro incubo?-
La ragazza dai capelli corvini e dagli occhi cerchiati da grandi borse nere, aveva annuito a quella domanda.
Era ormai da una settimana che andava avanti così: ogni volta si svegliava nel cuore della notte, con il volto imperlato di sudore, per via dei tanti incubi riguardanti tutti sua madre.
-Cos’hai sognato, stavolta?- chiese nuovamente il ragazzo dai capelli color porpora.
Le loro conversazioni iniziavano sempre così: prima, Michael si accorgeva che qualcosa non andava nella ragazza, poi, visto che era l’unico a sapere dei suoi brutti sogni, le chiedeva con curiosità il sogno fatto, e poi
cambiava argomento, come se nulla fosse accaduto.
E a lei stava bene così.
-Ero davanti alla cucina- disse, con un fil di voce, la ragazza –ero impotente, non riuscivo a muovermi, e guardavo il corpo insanguinato di mia madre, steso sul pavimento ghiacciato. Non ero riuscita a salvarla.-
Le lacrime minacciavano sempre di uscire, ma lei le respingeva ogni volta che raccontava che cosa doveva vivere tutte le notti.
Si ricordava benissimo, quel fatidico giorno, in cui sua madre morì, e Michael sembrò essere l’unico che ascoltava i suoi sfoghi e la calmava. Lui era come una fiamma che le riscaldava il cuore, gelido, come il pavimento su cui trovò sua madre, l’ultima volta che l’ebbe vista.
-E’ colpa mia, Mikey?- chiese dopo vari minuti, spezzando quel tranquillo silenzio che si era creato tra i due ragazzi.
Il vento le solleticava la pelle non coperta dai suoi vestiti. La testa era appoggiata sulla spalla del ragazzo, e i suoi occhi puntavano fissi su un punto qualsiasi del paesaggio dai colori verdi.
-No.- il ragazzo lasciò uscire un sospiro dalla bocca, cercando di cambiare argomento –Comunque, questa sera un mio amico darà una piccola festa, ti andrebbe di venire? Potresti anche divertirti!-
La ragazza scrollò le spalle.
-Non so, Mikey. Sai che non mi piacciono queste cose…-
Ed eccolo che arriva, il labbruccio e quegli occhi dolci; come dire di no ad un così bel faccino?
-E va bene!- esclamò, esasperata. Tanto, lo sapeva che sarebbe andata a finire così.

***

L’orologio appeso in una stanza dalle pareti bianche come il latte, segnava le nove meno un quarto. Il ragazzo dai capelli viola sarebbe dovuto passare tra un quarto d’ora, e la corvina non aveva ancora deciso cosa mettersi.
Di solito, non amava i vestiti troppo scollati, ma non poteva di certo andare ad una festa con un maglione bianco e dei leggins neri, così optò per una maglietta a maniche corte dei Guns ‘n’ Roses, dei jeans neri e dei semplici stivali in pelle nera.
Proprio appena finito di mettere un po’ di mascara, tanto per sembrare anche se solo di poco decente, vide dalla finestra la BMW nera di Michael e, prima che potesse schiacciare ripetutamente il campanello di casa, producendo un rumore fastidiosissimo, la ragazza andò ad aprire alla porta.
-Sarà meglio per te che sia divertente.-
-Ehy, ciao. Ciao, come stai? Bene, tu? Oh, sì, tutto bene.- il ragazzo sorrise, appena entrati tutti e due in macchina, accendendo il motore. –E sì, ti divertirai.-
Passarono tutto il tragitto in silenzio. Un silenzio pesante, non piacevole, come piaceva alla corvina.

Appena arrivati davanti ad una grande villa, dove si poteva sentire la musica da discoteca che faceva battere più forte il cuore della ragazza, i due scesero dalla BMW e si diressero davanti alla casa.
-Prometti di non allontanarti?- urlò lei, per superare il rumore della musica.
-Sì!- gridò lui di rimando, stringendo forte la mano dell’altra, entrando finalmente in quel grande edificio.

-Hey Luke!- ci imbattemmo poco dopo in un ragazzo biondo, muscoloso e con un piercing al labbro inferiore, che stava sorridendo alla vista di Michael.
Dovevano essere grandi amici, pensò lei.
-Michael- rispose lui, puntando subito i suoi occhi dello stesso colore del mare su quelli della ragazza, gelidi. -Non mi presenti la tua amica?-
-Oh, certo!- si schiarì la voce –Luke, lei è Hella. Hella, Luke.- sorrise, mentre si stringevano la mano.
Restarono vari minuti a parlare, quando Luke, che si era scoperto essere il proprietario di quella casa e migliore amico di Michael, se ne era andato.
-Vado a prendere qualcosa da bere- disse ad un tratto il ragazzo, lasciando la mano di Hella che, un po’ controvoglia, lo lasciò andare.
Aveva un po’ di paura, a restare sola in quel posto, per lei, pieno di pericoli.
Contò i secondi passare.
Uno, due, tre…
-Ehy.-

   
 
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