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Autore: FrancyCece9    25/03/2015    2 recensioni
Sara e Davide si ritrovano a fare i conti con un segreto che fatica a rimanere tale, per i due diventa sempre più difficile nasconderlo e proprio su questo hanno una lite, come andrà a finire?
Ispirata alla canzone di Alessandra Amoroso "Segreto"
Genere: Fluff, Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Non lo dirò a nessuno
Lo terrò lì nascosto
Senza lasciare il segno
Il segno in nessun posto
E non avrà una data
Per una ricorrenza
Il mondo non saprà
Mai della sua esistenza
Eppure è grande, tanto grande
Che il silenzio a volte mi fa soffocare
Non è un tesoro negli abissi
È invece tutto il mare.

 

Sara e Davide avevano una storia, ad insaputa di tutti, non li avrebbero capiti, erano troppo diversi e poi i loro compagni di classe non avrebbero approvato, dopo la storia finita male tra Alessia e Mattia le storie tra compagni di classe erano state "bandite" di comune accordo tra tutti, ma Sara si era innamorata di Davide come ci si addormenta, prima lentamente e poi tutto d'un tratto. Si erano ripromessi di nasconderlo, tenerlo solo per loro, di amarsi all’oscuro di tutto e di tutti, di non tenersi per mano per la strada, di baciarsi solo nei vicoletti nascosti, di non pubblicare sui social foto o frasi, non festeggiavano il mesiversario, la loro relazione non aveva una data precisa, nessuno avrebbe saputo della loro storia, nessuno l’avrebbe mai scoperta. Eppure Sara ogni tanto faticava a nascondere i sentimenti che provava quando vedeva Davide, perché il loro amore era così grande che a Sara qualche volta sembrava mancare il fiato, si sentiva prigioniera di un segreto troppo grande per essere sopportato così a lungo, ma per amore di Davide lo tollerava.

Il nostro amore è segreto
amore sottovoce,
amor che non si deve
Amore che non avrà mai luce
amore maledetto,
amore latitante,
amore senza nome o direzione
solo amore.

Anche Davide era stufo della situazione, stanco di tenerlo segreto e di non poterlo dire a tutti, di un amore sottovoce, che sembrava essere sbagliato, anche se di sbagliato non aveva niente. Si era domandato più volte perché fosse capitato proprio a loro l’ingrato compito di far sopravvivere questo amore proibito, maledetto e l’unica cosa a cui riusciva ad appigliarsi erano i profondi sentimenti che lo legavano a quella mora con gli occhi verdi, che solo sbattendo le palpebre lo mandava in tilt. Stavano insieme segretamente, ed erano riusciti a mascherarlo perfettamente fino alla gita, li sarebbero stati sempre tutti insieme 24 ore al giorno e non guardarsi, parlarsi più del previsto e soprattutto baciarsi sarebbe stato molto più complicato, così ogni tanto stavano insieme comportandosi come semplici amici, anche se Davide guardava Sara e la prendeva per mano molto spesso.

Lo sento respirare
tra i sogni e le lenzuola
è grazia ed è condanna
che sentirò io sola.
Non lo darò alla gente
perché non possa usarlo
preferirei morisse
piuttosto che sporcarlo.

 

Poi una sera lei era tornata in camera per prendere la borsa e Davide con una scusa l'aveva seguita, quando si era accertato che nessuno li vedesse l'aveva bloccata vicino alla porta della sua camera e l'aveva baciata, poi quando si erano staccati Sara aveva sorriso
-Baciami ancora- aveva poi soffiato sulle labbra di Davide e lui non se l'era fatto ripetere due volte, mentre si stavano baciando sentirono dei passi, ed immediatamente si staccarono, Sara si girò a guardare un quadro appeso nel corridoio e Davide entrò nella sua stanza
-Sara, che ci fai qui?- domandò Marta, una sua compagna di classe, appena vide la ragazza
-Guardavo questo quadro che è veramente bello, non credi?- chiese di rimando all’amica cercando di essere il più convincente possibile, Marta storse il naso
-Bah, a me non piace, però sai i gusti sono gusti- disse prima di scomparire nella sua stanza, Sara tirò un sospiro di sollievo e subito Davide la tirò dentro la stanza, lei sussultò per la sorpresa
-Baciami ancora- la supplicò lui, lei scoppiò a ridere e lo accontentò, il bacio fu interrotto da un rumore che veniva dalla porta, qualcuno aveva bussato, Sara alzò gli occhi e sbuffò
-Chi è?- domandò Davide scocciato
-Nicola, chi vuoi che sia- rispose la voce fuori dalla porta, Davide fece una smorfia, poi guardò Sara
-Un attimo- gridò per farsi sentire –Nasconditi in bagno- suggerì poi alla ragazza, lei si chiuse il bagno e il ragazzo aprì la porta al compagno di stanza
-Scusa, mi sono dimenticato il portafoglio- si scusò Nicola entrando nella stanza, Davide si sedette sul letto e aspettò che l’amico cercasse il portafoglio nella valigia, poi lo accompagno alla porta -Non vieni giù?- domando Nicola a Davide
-Si, prendo una cosa e arrivo- rispose Davide, Nicola si fermò
-Ti aspetto- gli propose
-No, no, vai tranquillo- lo liquidò cercando di farlo uscire dalla stanza. Quando finalmente riuscì a farlo uscire aprì la porta del bagno per far uscire la mora
-Adesso basta, sono stufa- dichiarò Sara sedendosi sul letto –Non è possibile che ci dobbiamo nascondere, che cazzo, ci amiamo e non l’abbiamo ne programmato ne deciso noi- sbottò la ragazza
-Ma è contro la regola- obiettò Davide
-Ma tu davvero vuoi seguire quella stupida regola?- urlò Sara alzandosi dal letto, Davide la prese per mano ma lei si svincolò
-La regola è stata approvata da tutti, di comune accordo- continuò Davide, Sara si passò una mano tra i capelli
-E perché, allora, dato che sei così fedele a questa regola ci vai contro?- chiese Sara esasperata, Davide fu subito dietro di lei
-Perché ti amo, Sara!- urlò Davide arrabbiato
-Se mi amassi veramente, te ne fregheresti della regola e invece no, la segui e vuoi rispettarla- ribadì Sara uscendo dalla stanza –Facciamo una cosa, rispettiamola ancora di più, lasciamoci, così non la infrangiamo proprio- concluse prima di scendere le scale, Davide la seguì
-Sara!- la chiamò per fermarla, ma lei scendeva le scale, Davide per la stizza diede un pugno al muro, poi si appoggiò alla parete e si fece scivolare fino a sedersi per terra.

Perché lui è puro, tanto puro
che non so se io lo posso meritare.
per questo lo terrò qui chiuso
a costo di impazzire.

Davide l’avrebbe urlato al mondo quanto amava Sara, ma aveva paura che qualcuno potesse sporcare il loro amore che era così puro da sembrare quasi immeritato, lo bloccava, lo rendeva vulnerabile a quella “stupida regola” come la chiamava Sara, e ci si nascondeva dietro per apparire più forte agli occhi della sua ragazza. Ma tenere quel segreto cominciava ad essere troppo impegnativo, lo stava facendo impazzire, lo portava sempre più spesso a chiedersi perché lo tenevano nascosto, perché avevano così paura delle reazione della gente, in fondo se il loro amore era così pure come credevano sarebbe resistito a tutto, anche alle critiche delle gente.

Amore senza fine,
amore che c'ha fame,
amore prepotente che ti prende a pugni il cuore
amore rinnegato, amore che è in galera,
il giorno si fa sera e resta sempre lì dov'era.

Davide scese le scale in tutta fretta, quando arrivò nella hall gridò il nome di Sara e tutti i loro compagni di classe si zittirono, Sara si girò verso Davide trafelato per la corsa e si alzò in piedi aspettando che parlasse
-Hai ragione tu, non dobbiamo avere paura perché vedi, io ti amo. Amo te- iniziò Davide, Sara strabuzzò gli occhi sconvolta dalla dichiarazione pubblica, i compagni di classe assistevano attoniti –E ci sono momenti in cui non è facile, ne divertente, ne la cosa che mi riesce meglio. Ma ti amo e ora voglio che tutti lo sappiano, perché assieme a te non ho più paura di niente- concluse poi con il fiatone, a Sara sfuggì una lacrima di gioia, i loro compagni di classe fissavano alcuni Davide, altri Sara aspettando che uno dei due facesse qualcosa e fu Sara a muovere un passo verso Davide finché non si trovarono l’una di fronte all’altro, Davide passò il pollice sulla guancia destra di Sara accarezzandola, la mano di Sara finì sul braccio di Davide, lo guardava piangendo e sorridendo leggermente, si avvicinò a lui e le loro fronti si toccarono
-Davide che hai fatto?- domandò retorica Sara
-Ho capito che non posso tenere dentro quello che provo per te e scusami se non riesco a spiegartelo. Non riesco a spiegarlo a nessuno cosa sta succedendo dentro di me. Nemmeno io riesco a spiegarmelo, ma ti assicuro che in questo momento sei la cosa più importante che ho e non voglio perderti e se questo significa infrangere le regole, opporsi alle critiche per far sapere al mondo intero quanto io ti ami, beh allora lo rifarei altre mille volte- continuò Davide, Sara sorrise e si asciugò le lacrime, poi intrecciò le braccia attorno al collo di Davide
-E io ti direi altre mille volte che ti amo- concluse Sara prima di baciarlo, in quel momento, davanti a tutti avevano suggellato il loro amore e non c’erano regole che avrebbero potuto fermarlo, perché il loro era un amore rinnegato troppe volte, un amore che voleva essere reso pubblico per essere vissuto al massimo.


Angolo dell'autrice:
Ciao a tutti! L'ispirazione per questa nuova song-fic mi è venuta proprio in gita, è tutto inventato e non è successo niente di quello che ho scritto. Ho pensato di associarci la canzone di Alessandra Amoroso poichè io la adoro e mi è sempre piaciuta, spero di aver interpretato le parole della canzone al meglio. Lasciatemi una recensione, se vi va, se vi è piaciuta, se vi ha fatto schifo.
Un bacio
Francesca
 

  
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