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Autore: NFenix    25/03/2015    0 recensioni
Le piaceva osservare la gente, per capire le loro reazioni esagerate per qualsiasi cosa. Le piaceva osservare perché lei non poteva provare tutto questo.. perché non aveva amici. L'avevano tutti abbandonata quindi amava osservare quello che non poteva provare. Osservava chiunque ma particolarmente quei quattro ragazzi che ridevano per qualsiasi situazione. Lei li ammirava, voleva stargli accanto per capire cosa avevano nel cervello ma la verità era che voleva qualcuno accanto a lei, ma non lo avrebbe mai ammesso. Si avvicinerà a loro per sbaglio ma qualcosa metterà a rischio l'amicizia di quei quattro ragazzi.. che succederà?
Genere: Drammatico, Malinconico, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Impreco sonoramente per il mio armadietto che non si chiude, devo sbrigarmi ora ho lezione di matematica! Mi giro e noto che il corridoio si è svuotato, fatta eccezione di qualche persona che sicuramente non entrerà. Faccio qualche passo indietro finché con il palmo della mano non tocco il muro pieno di strani e vari ammacchi provocati da chissà cosa ma camuffati abilmente dal colore, faccio un respiro profondo, indurisco la spalla e con uno scatto improvviso corro verso l'armadietto e lo chiudo con una spallata. Mi siedo per terra con la spalla dolorante e guardo il quadrante dell'orologio e noto con piacere che sono le 10:27 quindi posso dire addio a matematica, mi alzo e vado verso il bagno. Entro ed è vuoto, come sempre d'altronde, butto lo zaino per terra è mi metto davanti lo specchio. Non starò tanto qui, non ci sto mai per più di cinque secondi. Apro il rubinetto ed immergo le mani nell'acqua calda, che mi riscalda le mani, e mi sciacquo la faccia. Alzo il viso e mi ritrovo davanti una chioma di capelli biondi abbastanza ribelli, due occhioni celesti che penso non abbia mai notato nessuno. In poche parole sono una ragazza molto chiara, infatti per spezzare quella tonalità, vista e rivista qui in Australia, l'anno scorso mi feci qualche piercing.. ed ora si possono notare due palline nere non troppo distanti l'una dall'altra sopra il sopracciglio sinistro e un misero cerchietto nero nel labbro inferiore, non sono niente di che ma mi piacciono molto. Mi asciugo il volto con un fazzolettino e, trascinando lo zaino, mi dirigo fuori verso l'uscita d'emergenza. Apro il pesante portellone con una forza che neanche io so da dove viene, sicuramente sarà la voglia di evadere da questo posto di schifo, e salgo per le scale di metallo finche non passo una classe, la classe di Mr.Bruno, professore di psicologia, che per mia grande fortuna si affaccia giusto giusto da quelle scale. Io amo le sue lezioni, adoro cercare di capire cosa passa per il cervello della gente ma, ovviamente, non capisco mai cosa passa per il mio. Faccio qualche passo più in là in modo da poter sentire ma non di essere vista. Sta spiegando l'importanza delle amicizie, di non stare soli, ecc.. ecc.. strano, di solito fa questo discorso ogni volta che c'è una nuova o un nuovo arrivato ma non sembra che c'è ne siano nuovi. Mentre guardo con attenzione sfilo dalla tasca il pacchetto di sigarette e con un gesto meccanico, ormai ripetuto da chissà quanto tempo, metto la sigaretta tra le labbra e cerco l'accendino ma il mio sguardo rimane fisso verso l'interno di quella classe. Noto solo ragazzi svogliati di tutto, che la loro unica speranza e quel suono stridulo che si ripete ogni ora dal lunedì fino al venerdi finche non noto una chioma arancione.. Chi si farebbe i capelli arancione? Mai visti, allora sicuramente è lei la persona nuova e mi faccio i complimenti per essere stata così veloce ad individuarla. " Quindi per favore siate cortesi con Hope" finisce di dire Mr. Bruno indicandola, ed appena la ragazza si gira verso la finestra riesco a guardarla meglio e il mio face scanner si attiva! Mi piace chiamare cosi la mia capacità di ricordare volti e nomi di tutti. Comunque non è niente di che, è una normale ragazza con dei occhi marroncini, capelli rigorosamente tinti di arancione e con una corporatura abbastanza minuta.. al viso di una tenera bambina, ingenua su come vanno avanti le cose.. su come va avanti il mondo. Ma nonostante tutto sembra simpatica ma non affidabile, potrei già affermare che spezzerà molti cuori finche non entrerà nelle cheerleader e troverà un ragazzo fisso ma bastardo che la metterà incinta neanche dopo un anno. Forse sono severa ma il mondo è stronzo, è l'ho imparato a mie spese. Mi giro e noto che non trovo ancora l'accendino ed impreco sottovoce sperando di trovarlo il più presto possibile. "quindi voglio che faccia nuove amicizie ma evita la nostra infiltrata che oltre ad origliare la lezione, fuma ed impreca, non è vero signorina Paterson?" dice il professore indicando verso di me, scoppio in una lunga ma contenuta risata e mi affaccio alla loro finestra in modo che possano vedere chi sono. "lei mi deve spiegare come si accorge di me ogni volta che origlio una sua lezione " dico con tono divertito ma sempre contenuto perché per quanto possa scherzare e pur sempre un professore. "signorina Paterson non è colpa mia se viene quasi ogni ora, ormai ci ho fatto l'abitudine" dice con un sorriso da mozzare il fiato. "Dai, entra poi ascoltare l'ultima mezz'ora di lezione " dice per poi indicarmi un posto vuoto in fondo alla stanza. Mi giro e, con molta riluttanza nel non averla fumata, poso la sigaretta nel pacchetto, prendo lo zaino e con molta attenzione nel non colpire i banchi accanto alla finestra faccio un piccolo salto ed atterrò dentro, infine corro a sedermi felice di ascoltare l'ultima parte della mia materia preferita...... La campanella suona riportandomi alla realtà ma è difficile visto che le parole del professore riecheggiano ancora nella stanza ma per di più ruotano dentro il mio cervello come la fine di ogni sua lezione, appena mi alzo noto che tutti sono usciti tranne me quindi con molta lentezza posso il quaderno degli appunti dentro lo zaino e raccolgo le ultime cose.. non è lentezza per seccatura, ma è lentezza per poter evitare gli altri lo faccio spesso in questo ultimo periodo, non voglio essere attaccata perché una mandria di adolescenti affamati sperano di saziarsi con le poche cose in mensa che nonostante tutto sono buone. Appena ho messo tutto dentro lo zaino mi incammino verso l'esterno. "per favore Demi mangia qualcosa ora.. " dice il professore con tono serio, io senza rispondergli mi allontano lentamente verso l'uscita sperando di poter fumare quella sigaretta conservata. Oppure dovrei ascoltare il professore e mettere qualcosa dentro lo stomaco, che anche se non lo voglio ascoltare brontola leggermente, che faccio? Io sono una frana a scegliere ma forse e meglio ascoltarlo per una buona volta posso pure fumare dopo. Mi fermo e mi giro ma davanti a me mi trovo una chioma arancione abbastanza familiare più bassa di me. "ciao, mi chiami Hope e tu? "
   
 
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